ECCO LA NUOVA LEGGE SULL’APPRENDISTATO E SULLE BOTTEGHE-SCUOLA

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Approvate, all’unanimità, le nuove norme in materia di apprendistato e di botteghe-scuola artigiane. Dopo una lunga gestazione, il Consiglio regionale ha approvato le nuove norme in materia di apprendistato e di botteghe-scuola artigiane.

La Puglia è stata fra le ultime regioni a riallineare la propria dotazione normativa rispetto a quanto previsto dal decreto legislativo 81 del 2015, attuativo del «Jobs Act». Allo stesso modo era rimasto congelato il sistema delle botteghe-scuola artigiane, studiato per dare continuità e prospettive generazionali ad un comparto fondamentale per l’economia regionale, quello dell’artigianato artistico, tradizionale e delle lavorazioni su misura.
C’è da dire che, nonostante la disciplina vetusta, il ricorso all’apprendistato in Puglia è sopra la media nazionale. È quanto emerge da un’elaborazione del Centro studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Inps. Da gennaio a dicembre scorsi, proprio grazie all’apprendistato, sono stati assunti 13.203 giovani pugliesi. Rispetto all’anno prima, si è registrato un incremento del 29,4 per cento (nello stesso periodo del 2016 ne erano stati assunti 10.200), mentre la crescita in Italia si è fermata al 21,7 per cento (da 234.650 unità a 285.508).

Ora la priorità è completare il lavoro senza perdere altro tempo. Tenuto conto che la nuova legge necessita, per essere operativa, di specifiche linee guida attuative, è proprio sul sistema duale che occorre scommettere per porre fine all’emorragia di giovani che affligge il nostro territorio. Questo, senza dimenticare che le convenienze dell’apprendistato non si limitano a loro. Il contratto può infatti essere utilizzato anche per la qualificazione o riqualificazione professionale dei lavoratori disoccupati: una potente arma in più per la loro ricollocazione.