DOVE VA A SBATTERE L’ASP ZACCAGNINO?

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Carissimo direttore, approfittando della pioggia di questi giorni ho pensato bene di lanciare attraverso il tuo blog, con i rappresentanti delle maggiori (o uniche) istituzioni presenti sul territorio Sannicandrese una proposta di incontri programmatici sull’economia ed occupazione,  di cui  ritengo potresti essere un ottimo organizzatore e moderatore interpellando i diretti interessati. Per quanto mi riguarda e qualora invitato, io ci sarò per dare il mio contributo professionale gratuito e fattivo su idee e programmi che potrebbero ottenere anche la collaborazione di esperti esterni di settore.

Sto parlando ovviamente in tempi di Bilanci del futuro programmatico dell’ASP –Zaccagnino, del Comune e dell’AUSL,   che direttamente o indirettamente sono o dovrebbero essere  un  ulteriore, se non addirittura    una  preminente  fonte di   “sviluppo ed investimenti”  sul nostro territorio,  oltre che centri  di  erogazione nella quotidianità  di efficienti  “servizi alle persone” in regime di  normalità.

Dico ciò se penso alla qualità della sanità  erogata in Emilia Romagna ed a Reggio Nell’Emilia in particolare, ove  Comuni con meno di 10 mila abitanti  hanno da anni  un centro ospedaliero, spesso d’avanguardia con tempi di attesa nella norma  e dove i cittadini “pretendono” di ottenerli. Servizi invece da noi   limitati (o addirittura limitatissimi ed inefficienti  ai  fabbisogni   di persone , specialmente  se anziane) per lo più ai soli  residenti, in assenza di strutture che potessero  risultare  di uso  “intercomunale“  poiché  ricadenti  nei piani  di zona della Regione Puglia, istituzionalmente “garante” dell’utilizzo dei  pochi centri  esistenti  nostri disastrati territori.

Un accorato appello lo rivolgo anche all’On. Marinacci (Nino), rimasto da anni particolarmente  sensibile ai problemi del nostro territorio e dei cittadini residenti a giudicare dai continui  interventi sul Blog.

Come dicevo  nel precedente articolato  di questi giorni a proposito del cd “centro ALZHEIMER”,  programmato  dall’ASP –Zaccagnino nei locali di corso Garibaldi,  che  non  sarà  mai  più realizzato (ed i  finanziamenti Regionali  revocati) in “grave ed insanabile  danno”  dei  residenti  nel nostro  Comune  ed  anche  di   quelli di Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis.

Una bella figuraccia, non c’è dubbio ! Tanto è   lo sdegno  che  sono costretto, mio malgrado, a ridire  ciò   poiché  resti  evidente tra  gli  atti della   politica,  distratta  com’è  sempre più   da “beghe interne  o dall’incapacità  o dalla superficialità” ( termini adoperati sono buoni e sono voluti), a dare risultati   “positivi” non consentendo assolutamente attraverso i propri organi e strutture interne  preposte alla gestione, che  tutto ciò  poi  accadesse. Infrangendo  così, ancora una volta , una di quelle  “promesse della politica“  di  realizzare  a breve  un’opera pubblica  compiuta  e  soprattutto  di “alta qualità , funzionalità ed accessibilità – fruibilità”, che  oltre a  poter  dare ulteriore  occupazione nel  “breve e lungo periodo” ,  avrebbe  certamente  dato  “sollievo” ed un  ulteriore  servizio  ai   cittadini, colpiti da questa grave forma di patologia ed ai familiari che li assistono,  residenti  nei  territori comunali  interessati alla realizzazione di questo “centro ALZHEIMER” .

Devo purtroppo ricordare, a chi  oggi ci amministra  ed è  proveniente da fuori comune,  quindi  tale  da non sopportare direttamente le  inefficienze  sul territorio,  di avere  lo scrivente anticipato sin dal maggio 2010  di essere  gli immobili di corso Garibaldi,  come altri prospettati  di   interventi a breve,  assolutamente  non “idonei ”, per le caratteristiche storiche oltre che   “ubicazionali  ,  strutturali   e di  vincolo ” . E, che non  si  poteva a  priori ed in assenza di atti probatori e di censimento,  giustificare la reale “disponibilità -fattibilità” senza  prima  procedere ad una ricognizione dei  processi  realizzativi  anche   di  natura  edilizia  e  della sussistenza – permanenza  di   vincoli  urbanistici  e  di destinazione propria.

Con  ciò  dicevo al  Presidente Di Salvia ed al Vice  P. U.  Mimmo, nonché all’allora Direttore Generale  I. Panettieri, che potevano in futuro diventare……. di   “memoria corta” anche senza l’ ALZHEIMER , del   “metodo”  con  cui   si  poteva  procedere (volendo) ad  un  “processo di  valorizzazione“ della struttura e   degli immobili  attraverso  la partecipazione diretta dei Comuni  interessati .

Tanto da avere interpellato  per mandato chi   gestiva   con   grande competenza  professionale e  con gli  evidenti  risultati,   ben   n°  63  ASP dell’  Emilia Romagna, senza  la necessaria presenza giornaliera  di  un direttore generale. Struttura che ripeto essere  di  “servizi alle persone“ (e non solo di alcune decine di persone), quella dell’ ASP – Zaccagninopp,  ritenuta  a mio personale giudizio  e  con motivazioni  in atti, di  poter  diventare   un  vero  volano   per  l’occupazione e  l’economia  locale come avviene da anni al Nord in strutture analoghe e di ben ridotte dimensioni del patrimonio disponibile grazie anche ai privati.

Con ciò  avendo l’ASP prevalenti possibilità  di  sviluppo addirittura sul  Comune  di San Nicandro ,   indebitato e mal gestito  anche attraverso  la realizzazione di  “opere inutili ed infruttuose” di portare  nel tempo qualsiasi  beneficio reale  rispetto ai costi preventivati  d’ intervento  e di manutenzione.

Lo stesso dicasi sull’AUSL  FG-2, fin  troppo lontana  da noi  e con altri  preminenti  interessi  localizzativi  di strutture sanitarie  e  certamente non a  San Nicandro, con  l’attribuzione a scavalco  del relativo personale   per la  gestione di questi ed  altri  servizi.

A proposito di “inefficienze”  e mancate   promesse :

–  che fine ha fatto, dopo la  semplice notizia,   il finanziamento Regionale  ottenuto dall’AUSL di circa  €. 3 milioni,   per la realizzazione di un ulteriore padiglione vicino al  presidio sanitario del  118, o  allo stradone del   cimitero,  o  al  “San Raffaele” pure minacciato di chiusura per l’assenza, non di malati, ma  di medici specialistici   ?

– che fine ha fatto il progetto di riconversione o l’annunciato  completamento  del “centro per anziani” sito  in  rione boschetto oggetto dopo il completamento e  l’abbandono sistemico di  atti vandalici ed  indicibili  asportazioni ?  

Come vedi, carissimo direttore, di proposte e segnalazioni  a chi  presta  seppure a pagamento “attività di servizio” ai cittadini  ne vengono fatte anche  su come andrebbero  gestiti …. i nostri soldi, il nostro   patrimonio storico artistico – culturale, il nostro  bellissimo territorio

Nel   particolare,  oggi mi riferisco ad una grandissima  azienda pubblica  come  l’ ASP – Zaccagnino, che  possiede  in diversi  Comuni, un immenso patrimonio  costituito da  fabbricati e  terreni agricoli  concessi  prevalentemente  in  fitto   e   che   da sola   dovrebbe essere   in grado  di  dare  “diretta  e  costante  occupazione”, anche  attraverso   la  formazione  giovanile  in agricoltura ed in “sicurezza”,  a svariate centinaia di   persone ed anche di  giovani laureati.

Invece perché solo da  noi tutto questo non accade,  nonostante i tanti giovani  laureati  presenti e costretti  a migrare  in cerca di lavoro fuori Regione ed in Europa ?

In un  recente  incontro  sul Comune di Reggio Emilia , tra figure apicali di rilievo , ci siamo accorti di essere stranamente tutti, ma proprio  tutti   meridionali  di varie Regioni   e  quindi una domanda è sorta spontanea:  perché   qui al Nord   e  non da noi  ?

La risposta la lascio ad ognuno di voi in quanto ovvia !

L’ ASP – Zaccagnino  si    riduce quindi da  decenni ad  una   semplice “ azienda agricola ”  produttrice di  limitatissime risorse finanziarie, senza un vero programma di culture  e di  investimenti, dove   tirava inesorabilmente (e spero vivamente non continui in mancanza di propensione all’ascolto)   “ l’aria del …. tirare a campare”.

Infatti , seguendo e  perseguendo  questi  schemi   atavici,  risultati   poi   “ fallimentari ”   unico risultato  prodotto  in quegli anni  è stato la  perdita di  immobili   situati   dove  la Provincia di Foggia   acquirente  ha localizzato  da anni    un  grande   ed efficiente polo scolastico .

Questo   Ente, detto di  ….. “beneficienza” ha visto di recente , tra le iniziative  pubbliche  sponsorizzate dal Comune quella  dell’ accensione di una  “ lampadina ”al   busto bronzeo  del  fondatore,  posto  su piedistallo lapideo,  di  piazza  4  Novembre .

A memoria di quei pochi che hanno avuto moltissimo, di contro ai tanti che hanno avuto pochissimo (qualche borsa di studio o mancia).

Un accorato appello,  va  infine  rivolto   al   Presidente,  avv. Patrizia LUSI   che  da  soli  tre anni regge  l’ASP – Zaccagnino ,  unitamente  al   Vice  Presidente  P.U. Mimmo, in carica  che  da circa  un decennio  per   nomina  Vescovile ed  al  nuovo  Consiglio di  Amministrazione,  nel dare  l’assenso  all’eventuale iniziativa del Direttore di questo BLOG  e  la dovuta,  quanto obbligatoria attenzione, alla programmazione degli interventi  che invece potrebbero  costituire  in futuro  una  concreta  fonte  di sviluppo dei  servizi  e benessere per le  persone “diversabili” della  nostra città .

… E , se può esservi d’aiuto , in assenza di “memoria storica” su fatti ed avvenimenti,  non lasciatevi “rapire” da un  volo pindarico” poiché si corre il rischio reale di  andare ancora una volta a sbattere!

Concludo con questa frase latina che mi sembra appropriata: Ad maiorem rei memoriam ,  un moto usato nelle iscrizioni lapidee e significa “A più duraturo ricordo della cosa”,  a sottolineare l’idea che quello di cui  si parla  merita di essere ricordato negli  anni o nei secoli, ovverossia  “Ad perpetuam rei memoriam”.

                                                                                                               Gianni Della Torre