DON MATTEO DE MEO: “A RENZI E VENDOLA NON DAREI LA COMUNIONE”

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“A Renzi e Vendola non darei la comunione. E la Chiesa cattolica sulle questioni dottrinali e diritti non negoziabili farebbe bene a parlare con maggior vigore.” Ecco l’affondo di don Matteo De Meo, teologo ed esorcista che non fa sconti.

Don Matteo, nel confessionale, il sacerdote deve sempre essere indulgente?

”No, non risponde al vero . E non tutti i peccati sono da assolvere. Esistono, tanto per fare un esempio, quelli riservati. In dottrina su questo punto non è mutato nulla e niente può cambiare per il semplice fatto che la dottrina appartiene   alla Chiesa ed è immutabile. In pratica ogni cosa rimane come era ieri, come è oggi e come sarà domani”.

Eppure si parla tanto di misericordia, persino un Giubileo

”La misericordia va bene, ma senza la giustizia non ha senso. Spesso oggi alcuni sacerdoti nel confessionale si sentono rimproverare dai penitenti, perchè secondo loro non usano misericordia e non assolvono sempre, in sostanza sono paradossalmente accusati di svolgere bene il loro ruolo di pastori, questo è assurdo. Per assolvere occorre riscontrare il reale pentimento e che sia accompagnato da atti concreti di riparazione, altrimenti che assoluzione è mai questa?”.

Il divorziato risposato civilmente può essere assolto?

“Mi dispiace, ma dico di no.  Perchè col nuovo vincolo continua a vivere nel peccato che ha scelto liberamente e con consapevolezza. Noto con dispiacere che oggi la Chiesa cattolica sulle questioni dottrinali ed anche sui principi non negoziabili spesso tace e non ricordacon la dovuta energia la retta dottrina. Percepisco, probabilmente sono in errore, un silenzio e forse anche poca chiarezza che genera confusione, al punto che i fedeli talvolta non capiscono qual è davvero la posizione della Chiesa”.

Sulle unioni civili il Papa ha ai vescovi italiani ha detto di arrangiarsi, secondo lei li ha lasciati soli?

“Forse è stato mal interpretato, ha inteso dire ai vescovi assumetevi le vostre responsabilità scegliendo la linea della non intromissione diretta. Probabilmente ci voleva maggior incisività”.

Darebbe oggi la comunione a Renzi che ha appoggiato le unioni civili e Vendola che ha scelto l’ utero in affitto?

“No, non darei la comunione a Renzi come del resto a tutti i politici cattolici o che si definiscono tali i quali approvano leggi che vanno contro la morale cattolica e l’ insegnamento della Chiesa. Esistono documenti in tal senso e non mi risulta che siano stati abrogati. In più Renzi  si è anche vantato della sua scelta difendendola. Dare la comunione genera maggior scandalo”.

A Vendola?

“Anche qui  no, perchè gli atti omosessuali sono peccati gravissimi che nel vecchio catechismo gridavano vendetta al cospetto di Dio ed anche nel nuovo sono considerati con la stessa severità. In quanto all’utero in affitto è la conseguenza di questa deriva”.

Il vescovo polacco Pieronek sulla immigrazione ha detto che esiste il rischio concreto di una islamizzazione, condivide?

“Concordo con lui ed anche qui bisogna parlar chiaro. Occorre la sana prudenza cattolica che talvolta latita. L’ accoglienza che, pur è del cristiano, non significa irresponsabilità e non possiamo fare entrare tutti senza criterio. Rischiamo infatti una invasione islamica e la islamizzazione della società. Questa Chiesa, per molti aspetti e in alcune circostanze, manca di prudenza e scivola nel buonismo che fa danni”.

Bruno Volpe

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