A VIESTE LA NUOVA RISONANZA MAGNETICA APERTA. A RODI PRESTO UN’ALTRA. E SAN NICANDRO?

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La Direzione generale dell’Asl Fg ha comunicato che, a partire dal prossimo sabato 3 febbraio, sarà operativa la nuova risonanza magnetica aperta presso il poliambulatorio di Vieste. Lo annuncia la direzione generale della ASL Foggia. La risonanza magnetica aperta è una moderna tipologia di risonanza magnetica nucleare, nata dall’esigenza di aiutare quelle categorie di persone – come obesi, claustrofobici, anziani e bambini – che riscontrano difficoltà nel sottoporsi alla risonanza magnetica classica, ossia quella in cui il paziente è confinato all’interno di una struttura cilindrica di spazio ridotto.

Esame sicuro e del tutto innocuo, la risonanza magnetica aperta è indicata allo studio del cranio, della colonna vertebrale, del midollo spinale, dell’apparato muscolo-scheletrico toracico e degli organi localizzati nel torace, nell’addome e nella pelvi; di contro, a causa di un minor potere di risoluzione, è poco adatta all’analisi delle articolazioni piccole, ma molto complesse, come il ginocchio, il polso, la caviglia ecc.
Una classica risonanza magnetica aperta dura tra i 30 e i 60 minuti; alla sua conclusione, il paziente può tornare immediatamente a svolgere le normali attività quotidiane.

“La nuova dotazione strumentale – commenta il direttore generale Vito Piazzolla – è stata prevista nell’ambito della riorganizzazione dei Servizi di Diagnostica per immagini dell’intero Gargano. Una apparecchiatura identica è, infatti, già operativa a Vico del Gargano. La terza sarà installata, insieme ad una mammografia, a Rodi Garganico. Tale riorganizzazione risponde al principio fondamentale di prossimità delle cure. In una provincia come la Capitanata, particolarmente complessa per l’estensione e le criticità legate all’orografia del territorio, è nostro dovere avvicinare i servizi alla comunità. Così come è nostro compito tenere sempre aggiornati i cittadini sull’offerta sanitaria a loro disposizione e invitarli ad usufruire dei nuovi servizi”.

Possibile che San Nicandro resta sempre ai margini dei programmi sanitari dell’AslFg?

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