A.A.A. CERCASI ACCAREZZATORE DI GATTI PER UN COMPENSO DI 25 MILA EURO

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Cercare lavoro è stressante e tutti noi abbiamo attraversato quella fase di smarrimento e indecisione che caratterizza tutti i periodi di stallo, quei periodi in cui non si sa cosa fare nel futuro. Se i mille annunci non vi soddisfano e cercate qualcosa che stuzzichi la vostra attenzione la risposta alle vostre domande potrebbe essere a Dublino. L’unico requisito? Amare i gatti.

“Just Cats” è una clinica veterinaria in Clonsilla e stanno cercando un “accarezzatore professionista di gatti”. Avete capito bene. Se questa proposta vi fa ridere sappiate che si tratta di un impiego molto serio. Just Cats si definisce addirittura come una clinica veterinaria senza cani, “siamo per le pari opportunità, tuttavia non accettiamo cani come pazienti” si può leggere sul loro sito web.

Discriminazione canina a parte, il lavoro richiede requisiti ben precisi: il candidato ideale deve possedere mani delicate capaci di accarezzare e accarezzare i gatti per lunghi periodi di tempo, inoltre deve parlare ai gatti cosi da farli rilassare riuscendo a comprendere i diversi tipi di fusa. Sono richiesti anche studi approfonditi sui nostri felini e ancora meglio studi certificati. Il lavoratore, infatti, deve possedere un certificato di specializzazione veterinaria. Tutto questo per 25 mila euro l’anno, una cifra niente male.

Questa nuova figura professionale sembra stia prendendo piede infatti anche in Inghilterra, a Newcastle, ricercano un accarezzatore per gatti. Alla lista va aggiunto anche lo zoo di Kiev, che ricerca un accarezzatore a titolo volontario per i gatti abbandonati che vagano nell’area.

Questo quindi potrebbe essere il lavoro del futuro, considerando che in Italia si stimino circa 7 milioni di cani, contro 7,5 milioni i gatti. Un brutto colpo per il “migliore amico dell’uomo”. Le prime scoperte paleontologiche situano i primi resti di gatto in Egitto, verso il 2000 a.C. Non rimane altro da chiederci se anche gli egiziani avessero i loro accarezzatori di gatti. (Huffington Post)

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