LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

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LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO E L’APPELLO DI EMANUELE PETRUCCI

Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93. La 100^ cartolina porta la seguente didascalia: “La colonna unica esistente”.

Ecco l’appello di Emanuele Petrucci ed il ringraziamento:

“Quando mi appare davanti agli occhi una immagine come questa non posso fare a meno di accomunarla al “Grido di dolore” lanciato, anzi urlato, per la salvaguardia dell’adiacente castello e della leggiadra Loggetta, che da tanto tempo dimorano in uno stato di pietoso abbandono in questo loco dove tanti or sono io ho visto la luce, e dove tanti e tanti sorgere del sole ne sono, per loro, passati, e in tutto questo tempo niente, proprio niente è stato fatto, nonostante che il castello al paese sia stato regalato e nulla sarà fatto per tanto tempo ancora, quindi ve lo garantisco vedere il castello ammodernato non è un evento di questa campata. Oggi a questi nostri due gioielli aggiungo anche la Colonna, da Pasquale Colella in questa cartolina immortalata, che dal 1804 si erge davanti nel Largo Colonna, e che oggi anche questa ha bisogno di urgenti cure. E siccome sono diventati monumenti, monumenti obsoleti diventati, ai quali nel tempo nulla è mai stato fatto, da un giorno all’altro c’è da aspettarsi la spiacevole notizia che qualche pezzo irrimediabilmente a terra cadrà e allora sarà la fine. E questo lo affermo in quanto a tutt’oggi non vi è sentore che qualcosa, in un prossimo avvenire, verrà fatta, quindi la risoluzione del problema non è, ripeto, di questa campata. Io non posso far altro che invocare i numi che qualcosa si faccia, però penso di non aver ancora individuato il qualcuno che mi possa garantire che qualcosina sarà fatto”.

“Oggi giunti al termine della divulgazione delle cento cartoline, riproducenti altrettanti angoli della nostra San Nicandro Garganico, non posso non ringraziare la redazione di Civico 93, e ne sono sicuro di farlo anche a nome del compianto Pasquale Colella, per aver pubblicato, quindi portato alla conoscenza del popolo sannicandrese, un’opera che altrimenti sarebbe andata a finire nel dimenticatoio”.