TRE ANNI FA MORIVA DON GIUSEPPE

0
1302

A maggio del 2016 una triste notizia per San Nicandro. Era morto don Giuseppe De Francesco all’età di 69 anni. Tantissimi fedeli e la sua chiesa lo hanno ricordato in questi giorni.

Ci sono persone che anche quando non li incontreremo più saranno sempre presenti nei nostri pensieri e nei nostri ricordi più belli. Una di queste è sicuramente don Giuseppe, parroco della chiesa di San Biagio che si è spento qualche minuto fa. Dopo tanti problemi sanitari che hanno compromesso seriamente la sua salute, don Giuseppe, come lui stesso ha sempre affermato nelle sue omelie, finalmente si trova nel mondo della piena verità, nella dimensione cristiana della vita eterna e dove ogni cosa ha un suo incontro con l’eternità divina.

Difficile non ricordare l’uomo che da più di trent’anni ha tenuto in piedi una parrocchia con tantissimi ragazzi e tantissime iniziative programmate ogni anno. È stato sempre un punto di riferimento per tutti i parrocchiani e molto vicino alle famiglie indigenti a cui non faceva mancare la sua presenza insieme anche ad un aiuto economico. Don Giuseppe è stato sempre una persona umile e non propensa a mettersi in mostra in quanto considerava la sua missione come un dono ricevuto a cui dedicarsi totalmente con la consapevolezza di chi sa che solo il prossimo è l’appagamento del suo desiderio di sacerdote.

Nemmeno le malattie lo hanno distolto dalla sua volontà di essere sempre presente ai suoi fedeli incurante del fatto che il suo agire poteva compromettere il suo stato di salute. Negli ultimi tempi, infatti, le omelie le faceva seduto su una sedia davanti all’altare con il microfono che ogni tanto si abbassava mentre lui continuava imperterrito a spiegare quel brano del Vangelo che poco prima aveva letto. Voleva essere presente in chiesa anche quando erano altri sacerdoti a dire messa in quanto lui non aveva la forza per celebrarla. Voleva far sentire a suoi fedeli che lui era lì, voleva che gli altri avvertissero che non erano orfani del loro parroco il quale, in quel momento, aveva solo qualche problema e che quindi non poteva stare sull’altare.

Questo è stato don Giuseppe, un uomo che ha cercato gli altri per dare loro una parola sicura e convincente, un prete che si è donato alla chiesa forse anche anticipando alcune questioni poste da papa Francesco ed un amico riservato che ha cercato di portar il Vangelo con l’incisività diretta ai fedeli e con la sacralità dei suoi discorsi misti alla realtà quotidiana che ogni fedele è costretto a subire con la continua voglia di migliorarsi rivolgendo, ogni tanto, lo sguardo al cielo.

Il Direttore