La notizia, data per certa, del taglio del finanziamento di centomila euro all’orchestra “I Solisti Veneti” da parte del Governo, preoccupa non solo il noto ed affermato complesso musicale, ma l’intero mondo culturale di Padova e non solo.
La morte del suo direttore, il Maestro Claudio Scimone, è già una grave perdita per I Solisti veneti che, orfani del loro fondatore, sono costretti a ridurre la loro attività se non addirittura “sciogliere” l’orchestra in mancanza del finanziamento essenziale.
Sappiamo tutti che il complesso musicale, noto ed affermato in tutto il mondo, rappresenta per la cultura cittadina e nazionale, l’orgoglio per la produzione musicale di eccellenza, unica nel suo genere.
Chi non conosce la qualità della musica prodotta e suonata dai Solisti Veneti? L’orchestra fa fatto il giro del mondo intero, rappresentando la cultura italiana nei maggiori auditori nazionali e internazionali.
Anche la nostra soprana – artista di San Nicandro Garganico, Rosa Ricciotti, ha collaborato, nel recente passato, con la nota orchestra “I Solisti Veneti”, partecipando all’esecuzione de la “seconda Petite Misse Solemnis” di Ludwig van Beethoven, nella Basilica Antoniana di Padova, in occasione dell’Ottocentesimo anniversario della morte del Santo.
Sono certo, e con me i cittadini di Padova e d’Italia, che il Governo, le autorità cittadine e regionali, faranno sì che la tradizionale orchestra di Padova continui e prosegua la sua attività, specie ora che è scossa dalla recentissima scomparsa, di questi giorni, della sua guida più prestigiosa, il loro Maestro Claudio Scimone.
Michele Russi