SU L’UDT DI SAN NICANDRO INTERVENGA IL SINDACO PER RASSICURARE CITTADINI E OPERATORI

0
557

Nel 1899, come risulta dall’Annuario d’Italia – Guida generale del Regno, a San Nicandro Garganico era presente l’Ufficio del Registro (il ricevitore era Vincenzo Schiavone), l’Agenzia delle Imposte (l’agente era Raffaele Catucci e l’aiuto Girolamo Mariacci), l’Ufficio Gabelle (con il tenente Goffredo Reggiani), la Pretura (con il Pretore avv. Onofrio Morelli ed il cancelliere Giovanni Chiola), la Direzione Didattica (con il direttore Vincenzo Mascolo). Poi si sa anche che San Nicandro aveva un presidio ospedaliero. Insomma la nostra cittadina, anche in periodi difficili, come quelli di almeno un secolo fa, aveva servizi che riversava sulla popolazione. Poi tutto sembra aver preso una strada senza più controllo dove anche l’impossibile diventa possibile e dove il buon senso sembra abbia lasciato il posto a cattive abitudini di gestione.

Una premessa dovuta questa perché, solo qualche giorno fa, Civico 93 lanciava un allarme ai sannicandresi per la questione che riguarda l’UDT, l’unità di degenza territoriale locale e della sua probabile chiusura. Tutti sono a conoscenza della importanza e della validità di quella struttura che garantisce bisogni di salute ai cittadini.

Ha fatto molto piacere la notizia fornita dal consigliere regionale Paolo Campo che ha avuto assicurazioni che l’Udt di San Nicandro non ha niente da temere circa la sua collocazione futura in quanto saranno completati gli interventi strutturali e funzionali di adeguamento programmati per garantire un servizio migliore ai cittadini. Operatori e utenti possono stare tranquilli: la medicina territoriale sarà potenziata e non smantellata.

Sta di fatto che ad oggi non sono autorizzati altri ricoveri e che il personale in servizio, alle dipendenze dalla società in house dell’Asl Fg, cioè la Sanitàservice, sta avendo indicazioni di trasferimento in altro servizio. Quindi gli attuali operatori potrebbero andare a lavorare fuori sede. Che non si chiude potrebbe senza dubbio essere possibile ma cosa potrebbe cambiare? Che l’intera struttura potrebbe diventare RSA, oppure che l’UDT potrebbe essere ridimensionata con metà posti letto disponibile mentre la parte restante potrebbe diventare RSSA. Quindi, la Direzione Generale dell’Asl Fg farebbe bene a far sentire direttamente la sua voce sul futuro di questa importante struttura del nostro territorio.

Si invita il sindaco Ciavarella ad un intervento immediato presso i vertici dell’Asl Fg per fare definitiva chiarezza su questa situazione e rassicurare la cittadinanza che l’Udt di San Nicandro rimane così com’è.