SAN NICANDRO, PER IL PD COMPORTAMENTI ILLECITI E LAVORI PUBBLICI NON A NORMA

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Qualche mese fa anche l’amministrazione di San Nicandro ha usufruito dei fondi ministeriali per scuole, edifici pubblici e strade, impiegandoli per riasfaltare via Gramsci e in questi giorni si sta preparando per approfittare di altri 90 mila euro per la bitumazione di strade cittadine (scelte in che modo non si sa).
A proposito di quest’ultimo ci teniamo a precisare che, al netto degli errori amministrativi e delle delibere di annullamento di questi giorni, la manutenzione ordinaria non rientra nel decreto 34/2019 (art.30 comma 3) anzi è espressamente vietata nei chiarimenti FAQ sul sito del ministero e, dunque, il progetto approvato potrebbe comportare la revoca del finanziamento e un danno erariale al comune, il quale diventerà probabilmente debito fuori bilancio.

Riguardo ai lavori effettuati su via Gramsci questa estate chiediamo al sindaco e all’assessore al ramo di fare chiarezza sulla sparizione dell’unica rotonda di San Nicandro e delle sue pietre perché agli atti non esiste un solo documento in cui ne viene citata la rimozione tantomeno la sostituzione.

Si evince dalle foto pubblicate (e rimosse poco dopo) dall’assessore ai lavori pubblici che lo stesso era presente al momento della rimozione insieme ad alcuni operai. A distanza di mesi il cratere lasciato è ancora in bella vista e ad oggi, in seguito alle denunce di cittadini e consiglieri comunali per le quali si rischiano condanne severe, l’amministrazione è corsa ai ripari cercando di far rientrare la rotonda in qualche progetto di altra natura ma la pezza trovata è peggio del buco. In pratica con un artificio amministrativo/contabile si sta cercando di far pagare ingiustamente errori e responsabilità personali agli ignari cittadini sannicandresi.
La sensazione è che il paese sia ostaggio della faciloneria amministrativa, della litigiosità interna alla stessa maggioranza e di una giunta assente, spesso anche fisicamente dagli uffici di palazzo Zaccagnino, probabilmente per via del doppio lavoro a cui nessuno di loro ha mai rinunciato. Tant’è che l’ultimo consiglio comunale sarà ricordato per le urla e gli oggetti sbattuti sulla cattedra sindacale dell’assessore della lega, il quale incapace di mantenere il numero legale di consiglieri e finire il discorso di sua competenza, abbandonava l’aula lasciando l’assise sconcertata. Un episodio folkloristico ma preoccupante e sintomatico se si tiene conto del luogo in cui è avvenuto.

Ci auguriamo un rapido cambiamento di rotta e il rientro delle relazioni politiche nei canoni del rispetto reciproco, del dialogo della collaborazione.

La segreteria cittadina del PD San Nicandro