SAN NICANDRO: “MAZZ’ E PANELL’ FAN’ I FIGGHJ BELL’”

0
493

Continua una nuova serie di articoli che parlano sui modi di dire e degli aforismi locali per capire e analizzare la quo ed offrire una visione chiara, lucida e trasparente della condizione umana in cui ognuno di noi può legittimamente dedurre o trarre da ciascuno di essi le considerazioni che gli sembrano più ovvie in riferimento ai tempi, alle usanze, ai problemi, ai comportamenti e agli altalenanti rivolgimenti che la società sta attualmente vivendo. Gli articoli sono tratti dal libro “Voci di Capitanata” di Donato D’Amico.

Il detto di oggi è: “Mazz’ e panell’ fan’ i figghj bell’” cioè “Rimproveri e panelli fanno i figli belli”.

Il proverbio ribadisce la necessità di equilibrati interventi educativi per la formazione integrale dei nostri figli. La tesi popolare ribadisce, sì, la necessità di equilibrati interventi educativi per la formazione, ma essa esplicita anche che soltanto la severità tollerante e la dolcezza misurata possono consentire ai nostri figli di crescere sani, educati e disciplinati.

Sappiamo tutti che il permissivismo e il rigorismo assoluti non hanno mai educato nessuno. Anzi, hanno indotto ad abusi di libertà e a sfrenatezza di costumi, da una parte, e ad un formalismo gretto e pedante, dall’altra. Ambedue le soluzioni sono agli antipodi di una corretta interpretazione di un qualsiasi sistema educativo

Noi riteniamo che se lo sviluppo fisico non è simultaneamente accompagnato e sorretto da una sana educazione morale e civile, indispensabili ad una integrale formazione della personalità dell’uomo, questi può crescere solo come uno sbandato e, pertanto, privo di ogni criterio distintivo o punto di riferimento o ideale di vita. E qui ritorna in mente una massima tratta dalle satire di Giovenale: mens sana in corpore sano.

Ben venga il saggio monito dei nostri progenitori ad indicarci la via maestra per una corretta formazione morale, sociale e culturale dei nostri figli, oggi tanto più avvertita quanto più il discredito e la delegittimazione stanno investendo persone, autorità ed istituzioni. Se è vero, come è vero, che l’uomo vale solo per ciò che riesce a fare, allora rimbocchiamoci le maniche e salviamo la nostra dignità di uomini e genitori, cercando di educare i figli ai valori della verità, dell’onestà, della solidarietà e della libertà. Con ciò vogliamo soltanto ribadire le necessità e l’urgenza di una impostazione educativa familiare e scolastica che sia in sintonia con i ricoperti valori dell’umanesimo integrale, il quale, detto in modo semplice ed esplicito, vuole solo educare e nobilitare l’animo umano.