SAN NICANDRO, COME MAI I CONSIGLI COMUNALI NON RISPETTANO MAI L’ORARIO D’INIZIO?

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Il consiglio comunale di sabato scorso la cui convocazione prevedeva l’inizio alle ore 15:30 è cominciato mezz’ora dopo. Solo un consigliere comunale, Arcangela Tardio, era seduta nei banchi a quell’ora e poi pian piano sono arrivati tutti gli altri ad eccezione della minoranza che era (a parte la Tardio) tutta assente. Qualcuno accennava a questa cattiva abitudine di cominciare sempre tardi mentre qualcun altro rispondeva che questo comportamento è consuetudine perché c’è la tolleranza di circa un’ora per cominciare la seduta.

Nulla di più falso. Infatti, non è scritto o normato da nessuna parte questa “tolleranza” che rinviene da tutte le amministrazioni che si sono succedute. Il Testo Unico degli Enti Locali non sancisce nulla del genere e, soprattutto, nel regolamento sul funzionamento del consiglio comunale non c’è nessun articolo che disciplina questa “tolleranza” d’inizio lavori. In altri comuni è previsto uno slittamento dell’inizio lavori quantificando la tolleranza massima consentita.

Intanto si continua in questa consuetudine e fino a quando non si cambierà il regolamento del consiglio comunale si prevede che nulla possa cambiare a meno che qualche consigliere, scoccata l’ora esatta di convocazione, non chiede alla segretaria verbalizzante l’appello. In questo caso, poiché non ci sono i numeri, la seduta è nulla e si va alla seconda convocazione.

Se ci sono le regole occorre farle rispettare ma i primi a rispettarle devono essere proprio coloro che le scrivono.