RIGENERAZIONE URBANA A SAN NICANDRO, LE PRECISAZIONI DELL’ING. LEONARDO GIAGNORIO

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Caro Direttore,

mi sento in dovere di rettificare alcune inesattezze riportate nell’articolo dell’amico Domenico Fallucchi, in merito agli interventi di Rigenerazione Urbana.

Voglio, in effetti, precisare quanto segue:

  • Gli interventi previsti nel piano di Rigenerazione Urbana, che sono attualmente in fase di progettazione esecutiva, rispecchiano esattamente e senza alcuna modifica gli interventi inseriti nel piano (SISUS) che venne redatto all’epoca della partecipazione al bando regionale, piano che venne condiviso con l’Amministrazione comunale dell’epoca; Amministrazione che si mostrò, peraltro, aperta e lungimirante.
  • Pur volendo, non sarebbe stato possibile modificare alcunché in fase di progettazione definitiva, in quanto gli interventi dovevano rispettare finalità, obiettivi tematici e importi massimi previsti nel bando, secondo una articolazione ben definita delle varie misure e azioni, pena la riduzione, se non addirittura la revoca del finanziamento. Tant’è che i funzionari regionali che hanno esaminato ed approvato i progetti definitivi e che sono stati molto puntigliosi ed esigenti, hanno confermato il finanziamento complessivo di due milioni di Euro.
  • Tra gli interventi da realizzarsi sono previsti sia il percorso ciclo-pedonale su Canale Vallone di connessione tra villa comunale e centro storico, il cui importo faccio notare essere di modesta entità rispetto al complesso degli interventi (ma tale era, 150.000 €., l’importo massimo previsto nel bando per questo tipo di interventi), e che rientra nella misura riguardante la mobilità sostenibile (Obiettivo Tematico 4), sia l’intervento di ristrutturazione complessiva dell’edificio di via N. Rota, che comprende anche l’intervento di efficientamento energetico (quest’ultimo per un importo molto limitato di 70.000 €. rispetto all’importo complessivo del progetto), progetto che prevede invece tutta una serie di interventi molto più complessi e articolati (ristrutturazione e riadattamento dell’edificio per renderlo idoneo alle nuove finalità di contenitore di aggregazione socio-culturale, dovendo comprendere al suo interno hall/sala comune, sala bar, sala musica, auditorium, biblioteca multimediale, sala riunioni, sedi di associazioni, adeguamento servizi igienici alle norme sull’eliminazione di barriere architettoniche, sistema di raccolta e riuso acque piovane, rigenerazione di tutte le infrastrutture sportive presenti nella villa comunale, …).

Tutto ciò, ripeto, venne condiviso dall’amministrazione dell’epoca, in cui l’amico Domenico ricopriva la carica di Presidente del Consiglio, e do atto della loro e sua capacità e lungimiranza. Mi spiace solo che Domenico abbia dato credito a notizie non proprio esatte, e che non so da dove o da chi abbia attinto.

Per completezza, faccio ricordare che oltre agli interventi che ho descritto nella nota prima inviata, nel finanziamento sono previsti anche gli interventi di rigenerazione di Corso Garibaldi e della Villa Comunale, di ristrutturazione urbana e messa a norma di Palazzo Fioritto.

Quanto detto solo per dovere di verità.

Con il solito affetto e rispetto,

Ing. Leonardo Giagnorio