REGIONE PUGLIA, PER SALVARE LA STAGIONE TURISTICA PUNTARE SUL “TURISMO DI PROSSIMITA’”

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Finalmente anche i vertici della Regione Puglia si convincono che il “turismo di prossimità” è l’unico mezzo per cercare di salvare, per quel che sarà possibile, la stagione turistica estiva. La conferma viene proprio dall’Assessore al Turismo Loredana Capone in un’audizione di commissione.

E’ certa la notevole riduzione del turismo straniero e, quindi un turismo all’interno della nostra regione può cercare di salvare una situazione già fortemente compromessa.

Civico 93, in un editoriale del mese di aprile scorso, parlava di ripartenza tenendo conto che questa pandemia trasformerà inevitabilmente il modo di viaggiare immaginando così un turismo di prossimità, fatto di gite fuori porta, non lontano da casa e fatto da escursioni in loco o nelle immediate vicinanze raggiungibili in auto con predilezione per luoghi meno affollati incentrato su sicurezza, natura, spazio e nessun affollamento.

Si tornerà alla valorizzazione del patrimonio per territorio focalizzandosi sul turismo culturale come strategia per un processo virtuoso di sviluppo del proprio patrimonio come risorsa per lo sviluppo locale. Ecco, almeno per questa estate ma continuerà anche nel futuro, la sfida possibile da affrontare perché sicuramente vincente.

Per San Nicandro il turismo di prossimità può offrire offerte innovative. Perché non pensare a visite guidate a tutti ma, soprattutto, a chi conosce poco del territorio con esperti (anche da formare) che illustrano storie, usi, leggende dei luoghi senza la frenesia dei viaggi organizzati ma con la bellezza di scoprire i luoghi in cui si vive e ce ne sono veramente tanti. Basta citare la città di Devia, la grotta dell’Angelo e altre grotte fruibili per la visita, l’eremo di San Giuseppe, il bosco Spinapulci, le masserie fortificate, il centro storico, il castello, i due musei cittadini, il Feudo di Belvedere, l’Asp Zaccagnino, le chiese e la loro storia ed altro ancora.

All’aspetto culturale si accompagna quello della degustazione della cucina con il coinvolgimento dei locali e delle strutture turistiche del territorio magari con pernottamenti e menù a prezzi particolarmente vantaggiosi per offrire al flusso turistico in questo periodo più svantaggiato opportunità di svago e di riposo a due passi da casa, creando un circuito virtuoso sotto l’aspetto economico e ecologico. Chiaramente a tutto questo si aggiunge l’offerta musicale con i nostri gruppi folkloristici e con le varie professionalità nei diversi generi musicali di cui San Nicandro può degnamente esserne fiero.

Purtroppo questo turismo di prossimità lo deve costruire l’amministrazione comunale di concerto che gli altri attori del settore turistico, culturale e con il coinvolgimento di associazioni. Ma l’amministrazione comunale di San Nicandro non se la passa bene in questo periodo e, pertanto, ancora non si è pronti ad affrontare i tanti problemi che interessano la nostra comunità.

Se non ci sarà nessun progetto o linee di indirizzo da parte dell’amministrazione, allora varrà il “fai da te” e ognuno si comporterà come meglio crede nella improvvisazione totale e collettiva.