REGIONE PUGLIA, APPROVATA LEGGE SUL BULLISMO E CYBERBULLISMO

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Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge del Movimento 5 stelle che interviene per disciplinare a livello regionale, e nell’ambito delle competenze attribuite in materia, il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.

Tali fenomeni si basano su principi di intenzionalità, persistenza nel tempo, in un’interazione caratterizzata da un comportamento aggressivo, da uno squilibrio di forza/potere nei rapporti e dalla messa in atto di azioni vessatorie di vario genere, comprendenti un ampio spettro di comportamenti che va dalle offese alla derisione, dalle minacce alle aggressioni fisiche, dai ricatti al danneggiamento e alla sottrazione di oggetti di proprietà, dalla diffamazione all’esclusione sistematica dal gruppo.

Il mondo digitale e virtuale se da un lato rappresenta una grande opportunità di sviluppo e crescita culturale e sociale dei giovani dall’altro presenta delle insidie e dei pericoli ed è in questo contesto che si sviluppano anche i fenomeni del cyberbullismo.

All’articolo 1 sono indicate le finalità della legge, che si prefigge di prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo per tutelare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, valorizzare il benessere tra pari e prevenire il rischio nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza, attraverso la promozione e il sostegno di azioni e iniziative di rilevazione, prevenzione, gestione e contrasto dei fenomeni.

La Regione promuove e sostiene, come previsto nell’articolo 3, una serie di iniziative e di interventi aventi un approccio multidisciplinare e volti alla diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, nonché interventi per la tutela della integrità psico-fìsica dei bambini e degli adolescenti e per un utilizzo consapevole degli strumenti informatici e della rete, in particolare nell’ambiente scolastico.

Tra le varie azioni vi sono: attività sociali, culturali e sportive sulle tematiche del rispetto delle diversità; l’organizzazione di corsi di formazione per il personale scolastico, gli educatori sportivi e gli educatori in generale, allo scopo di acquisire le idonee tecniche psico-pedagogiche ed educative per attuare una efficace azione preventiva del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo; campagne di sensibilizzazione; l’attivazione, con il supporto di competenti figure professionali, di programmi di sostegno in favore delle vittime, degli autori e degli spettatori di atti di bullismo e di cyberbullismo; l’istituzione di sportelli di ascolto negli istituti scolastici con il supporto delle figure professionali competenti e genitoriali.

Nella stessa direzione è promosso l’avvio di specifiche intese e di interventi congiunti con i servizi minorili dell’amministrazione della giustizia, delle prefetture – uffici territoriali del governo – delle forze dell’ordine, delle aziende sanitarie locali e degli enti locali, volti ad instaurare forme permanenti di collaborazione. (foto ansa)