La notizia sulla situazione politica del comune di San Nicandro Garganico ha avuto molta eco in provincia in quanto organi di informazione hanno commentato la stranezza di frasi e comportamenti da parti dei politici locali. Certo che San Nicandro non ci fa una bella figura. San Nicandro che è stata negli anni passati culla di politica a cui molti paesi hanno attinto, oggi sembra una città derisa.
Delle incomprensioni, della diversità di vedute, delle scelte diverse tra la compagine amministrativa si sapeva dall’inizio ma, invece di affievolirsi per cercare una visione comune e condivisa, tutto si continua a lacerare.
A chi fa bene questo? A nessuno e, principalmente, al sindaco Ciavarella il quale potrebbe dare una svolta definitiva e mettere fine a questa bagarre di parole e comportamenti che infastidiscono anche l’opinione pubblica. Basta che il sindaco apra la crisi annunciando le sue dimissioni. Ci sono i fatidici venti giorni dedicati alle discussione interne per trovare una soluzione. Con l’apertura delle crisi potrebbe entrare in gioco anche il dialogo con l’opposizione consiliare. Certo è che se non c’è un chiarimento definitivo, gli ostacoli ci saranno sempre e la vita amministrativa ne potrebbe essere fortemente danneggiata.
San Nicandro ha bisogno di scelte condivise e certe e non di una maggioranza che è anche opposizione a sè stessa. Si sa che ci vuole molto coraggio nel fare le scelte ma meglio farle e guardare il futuro con una certa serenità e sicurezza e non trovarsi ogni mattina con nuovi problemi e provvedere a rasserenare gli animi di tutti. Il logorio non aiuta ad amministrare.
