Sono in arrivo le prime buste arancioni contenenti l’estratto conto contributivo e la simulazione dell’importo della pensione futura alla quale si ha diritto sulla base di quanto finora versato, della retribuzione attesa e della data di uscita dal lavoro. L’operazione punta ad aumentare la consapevolezza del proprio futuro previdenziale di 7 milioni di italiani, quelli che non hanno ancora attivato i codici personali per accedere al simulatore della pensione futura già disponibile dall’anno scorso sul sito dell’Inps.
L’Inps comunica la prima data utile per accedere alla pensione di vecchiaia, una stima dell’ultima retribuzione o reddito lordi e l’importo del primo assegno pensionistico, nonché il tasso di sostituzione, cioè il rapporto tra l’importo dell’ultima retribuzione e il primo assegno. Il tutto con valori del 2016, in modo da dare un’idea più immediata di quanto succederà in futuro. Tutte queste informazioni hanno valore indicativo, in quanto le regole di accesso al pensionamento potranno cambiare in futuro, così come non si può prevedere l’andamento della carriera lavorativa, nonché dell’economia italiana, a cui è agganciata la rivalutazione dei montanti contributivi accantonati dai lavoratori e il costo della vita.
La validità della simulazione risente dei parametri utilizzati, sia a livello macroeconomico, sia per quelli riguardanti la vita del lavoratore. Sul primo fronte si è ipotizzata una variazione annuale del prodotto interno lordo (a cui è agganciata la rivalutazione del montante contributivo) dell’1,5 per cento. Stesso valore è stato utilizzato per calcolare le retribuzione e quindi i contributi futuri, senza peraltro tener conto di eventuali periodi di inattività. Quanto ai requisiti anagrafici e contributivi per accedere alla pensione, sono stati adottati quelli previsti dalle norme in vigore oggi.
Come si compone. Si tratta di quattro pagine, la prima delle quali contiene una previsione della pensione futura: data di pensionamento; importo mensile lordo; stima dell’ultima retribuzione lorda o del reddito percepito; tasso di sostituzione (percentuale dell’importo della pensione lorda rispetto all’ultima retribuzione sempre lorda).
La seconda pagina contiene l’estratto conto dei contributi versati e poi accreditati dall’Inps, distinti per: tipo contributo; tipologia del lavoro; periodo dei contributi; quelli utili per la pensione e il relativo reddito o retribuzione; nomi delle aziende presso cui si è prestata l’attività lavorativa.
La terza pagina riguarda la simulazione della contribuzione futura stimata dall’Inps in base al profilo lavorativo del contribuente. Una simulazione che rappresenta una semplice indicazione e che naturalmente non tiene conto di eventuali benefici di legge o di altre contribuzioni che permettano di anticipare la data di pensionamento o portino ad un importo della pensione più basso rispetto a quello stimato.
La quarta pagina contiene: un invito dell’Inps a segnalare eventuali errori presenti nell’estratto conto; alcune informazioni per l’accesso al servizio di simulazione online; informazioni su come ottenere il PIN ordinario.
Il simulatore online “la mia pensione” disponibile sul sito dell’Inps (http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=10372) consente, invece, di modificare alcuni parametri, quali l’evoluzione della retribuzione nel corso del tempo, la data di pensionamento, il tasso di crescita dell’economia e ottenere i relativi risultati sia per la pensione di vecchiaia che per quella anticipata.