PATTO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER SCONGIURARE PROGETTI NON CONDIVISI

0
564

In merito al dibattito in corso sull’attivazione delle Misure POR e PSR Puglia 2014/2020 e sul futuro dei Gal interviene Confesercenti per fare il punto della situazione sull’impatto che i finanziamenti Regionali, se utilizzati, potranno avere sull’economia locale. Non possiamo farci illusioni che gli investimenti previsti per la nostra Regione da soli possano contribuire al superamento della crisi economica che sta pesantemente colpendo la nostra Provincia.

«L’impatto che i finanziamenti POR e PSR Puglia, se spesi tutti, possono avere sull’economia pugliese e quindi anche per la Capitanata – argomenta Franco Granata, direttore della Confesercenti Foggia – non supera l’uno per cento del prodotto interno lordo, quindi insufficiente a invertire la tendenza negativa dell’economia territoriale. A questo va aggiunto che il Governo centrale tenta sempre di più a sottrarre risorse alle Regioni, utilizzando fondi Fesr e Fse per la spesa ordinaria, il quadro si fa sempre più drammatico». Problematiche che danno la stura a più di una perplessità ai percorsi individuati. «Continuando così – aggiunge Granata – rischiamo che tutta la Capitanata scivoli in un’unica “area interna” con tutti i disagi che essa comporta». A parere del direttore della Confesercenti provinciale, «occorre comunque attivarsi per utilizzare tutte le possibilità di finanziamento per le imprese della Capitanata e gli Enti Pubblici».

C’è una proposta di Confesercenti: «La sottoscrizione tra Enti Locali e Partenariato Economico Sociale di un “Patto di Sviluppo Territoriale”. Da valutare se deve essere sottoscritto dagli Enti Locali ed Economici almeno dei Comuni della Provincia di Foggia o deve essere interprovinciale». Per l’attivazione di un “Patto di Sviluppo Territoriale” è necessario che i soggetti pubblici e privati interessati, e in una dimensione plurilivello, realizzino un percorso progettuale finalizzato a produrre un pacchetto negoziato e condiviso di progetti cantierabili e concretizzino un percorso di governance.

Invia una risposta