PARCO E CHIESETTA DI SAN GIUSEPPE TRA STORIA…MEMORIA CORTA, USURPAZIONI E ABBANDONO

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Egregio direttore,

non è mia abitudine intervenire sui fatti locali di piccolo cabotaggio, perché ci sono già le autorità civili e militari preposte, specie quando si tratta di atti vandalici di efferata incoscienza e cattiveria da parte di gente a cui se fossero stati dati dei soldi per recarsi in loco e fare tutto il danno che ha subito la nostra chiesetta penso, in tutta sincerità, NON LO AVREBBE FATTO!! Allora io voglio capire perché tale deprecabile atto è stato compiuto contro la nostra chiesetta dell’eremo di San Giuseppe? Allora stabiliamo prima di tutto come stanno i fatti, storicamente almeno e forse, ci daremo, anche intrinsecamente delle presunte risposte.

1**Tutto il parco naturalistico di S. Giuseppe, esclusa la chiesetta e i locali ad essa annessi, sono di esclusiva proprietà del comune di S. Nicandro Garganico a cui spetta la cura e la salvaguardia;

2** Solo l’area della chiesetta (delimitata ancora da muretti a secco diruti ma visibili) era di proprietà della famiglia Bronda che la donò al clero locale con tutte le pertinenze annesse (di cui un suo componente, che vive a Roma, ne conserva ancora la campana storica e vorrebbe donarla al clero locale) ;

3** Anni addietro in essa andò a vivere “abusivamente” un sedicente eremita che tutti conosciamo e quando mi candidai per la prima volta a sindaco del mio paese, egli mi volle incontrare perché, in cambio di voti voleva che io gli autorizzassi il “possesso” del parco ambientale e dell’immobile sacro con le sue pertinenze (conoscendomi lei sa già quale fu la mia risposta: DINIEGO ASSOLUTO!!). Senza tentennamento alcuno gli risposi che: ” la chiesa non era di proprietà del comune. Ma sia la chiesetta che il parco, comunque, dovevano tornare ai legittimi proprietari: il Comune e la chiesa locale!!”

4** Per ridare lustro e fruibilità a tutto il complesso ambientale e sacro del parco feci eseguire numerosi lavori di valorizzazione del sito

(riapertura della strett’la storica, la pavimentazione in pietra, ripristino della pubblica illuminazione, rifacimento dei gazebo e panchine, manifestazioni estive, ecc, affinché il parco fosse fruibile a tutti ma con regole ambientali e sacre ben chiare e distinte. Affidai, dunque, i lavori di piccola manutenzione e guardiania ad una cooperativa locale che eseguiva egregiamente il compito assegnatole tenendo il parco e l’intera area come vero fiore all’occhiello;

5**  Affidai anche una progettazione (arch. Criscuoli) per far restaurare la chiesetta con tutti i locali annessi per ridare al parco ambientale-naturalistico-sacro nuova veste e il contributo fu richiesto as vari enti tra cui anche al P.N.G. (penso che tale progetto sia, ancora oggi giacente in qualche scaffale del comune…purtroppo);

6** Naturalmente per fare ciò c’era bisogno che tutta l’area fosse sgomberata da occupatori abusivi e vari. Mi confrontai prima con alcuni preti a cui la chiesetta era stata donata per pertinenza territoriale (qualcuno, dei preti purtroppo è morto) e nonostante ci fossero documenti che ne attestavano il lascito della chiesetta a loro intestata, nessuno di essi, volle “rischiare” di riaverla in possesso (sempre pronto ad un confronto per ciò che scrivo). L’unico prete che si mostrò pronto e disponibile a riprendersi la chiesetta per ristabilirne una sede di culto fu il prete che reggeva all’epoca la chiesa di S. Maria del Borgo;

7** In una prima fase riuscimmo nel nostro intento, e senza forzature di sorta, ad estromettere il “sedicente eremita abusivo” e ridare in affidamento la chiesetta e gli immobili annessi al prete e al comune la sua giusta proprietà del parco delimitata da muretti a secco diruti ma ben visibili e fino al 2005 tutto era stato definito apparentemente;

8** Nel 2006 ci furono le elezioni comunali e il sedicente eremita abusivo si candidò nelle liste della coalizione di centro sinistra che vinse quelle elezioni con Squeo Sindaco. Cosa successe di lì a poco? Che il sedicente eremita occupatore abusivo degli immobili annessi alla chiesetta di S. Giuseppe citò in giudizio il comune di S. Nicandro G.co per ritornare in possesso di un bene non suo e detenuto abusivamente davanti ad un giudice della sezione staccata del tribunale di Rodi e difeso dall’avv.to Bucci…Ma Il comune, a sorpresa, non si costituì in quella prima fase e non fece neanche ricorso in appello!! Allora il giudice riassegnò “temporaneamente” l’immobile annesso alla chiesetta (ma non la chiesetta) di nuovo allo stesso sedicente eremita abusivo che lo deteneva.

Per carità, ognuno può candidarsi dove vuole, però la buon’anima di Andreotti diceva che: ”a pensar male degli altri si fa peccato…però, spesso ci si azzecca”intelligenti pauca!! Da allora, nessuno prese più a cuore l’area neanche con timidi tentativi (per altro sempre falliti) di tutte le amministrazioni che si susseguirono, ivi compresa l’attuale. Anche se si cercò di ridare al parco ambientale (e mai più alla chiesetta che rimase abbandonata a sè stessa) una parvenza di legalità e decoro. Ciò avvenne solo in sporadiche circostanze e solo grazie a cittadini ed associazioni varie. Oggi, la chiesetta ha subito ancora altri atti di vandalismo senza un apparente perché. Cita un vecchio proverbio locale che: ”chi t sap…t rap”( chi potrebbe rubare o farti del male è colui il quale sa dei tuoi spostamenti o è interessato a provocare un danno affinché chi lo subisce corra ai ripari e tra i ripari possibili ci potrebbe essere anche un’ estensione dell’affidamento dell’immobile adibito a chiesa…). Quindi, ad aver fatto tale deprecabile atto è stata più di una persona e anche organizzata perché sapeva come muoversi…nei giorni e nelle ore in cui muoversi. Cosa dire ancora?? Oggi tutto il territorio del nostro comune è in uno stato di abbandono totale senza precedenti. Non c’è un solo sito esterno all’abitato (e anche nell’abitato) che lo scrivente valorizzò che sia ancora fruibile e visitabile!!

Allora dove cercare eventualmente gli autori dell’atto vandalico perpetrato ai danni della chiesetta di S. Giuseppe?

1** l’atto non è un fatto isolato e fatto da una persona sola perché già anni addietro la chiesetta fu di nuovo oggetto di un altro atto vandalico di proporzioni più modeste di questo attuale;

2** Persone interessate a fare in modo che la chiesetta venga salvaguardata con GUARDIANIA A PAGAMENTO…ALIAS UNA TANGENTE AUTORIZZATA, COME LA SENTENZA FARLOCCA DEL GIUDICE CHE RIMISE IN POSSESSO “ABUSIVO” DEGLI IMMOBILI ANNESSI ALLA CHIESETTA IL SEDICENTE EREMITA (e ricordo a tutti che l’amministrazione dell’epoca non si costituì e ne fece ricorso in appello…perché?);

3** impossibile pensare che esso sia un atto contro la nostra religiosità da parte di sedicenti sette non devote alla dottrina della nostra chiesa cattolica ma a quelle del suo antagonista eterno, dette volgarmente sette sataniche;

4** infine, dei colpevoli certi ci sono e sono: TUTTE LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI PRECEDENTI, COMPRESA L’ULTIMA CHE, FINO AD OGGI, NON SOLO NON HANNO VALORIZZATO I BENI MOBILI ED IMMOBILI DELLE BELLEZZE DEL NOSTRO TERRITORIO, NON LE HANNO RESE PIU’ FRUIBILI COME UN TEMPO MA LE HANNO LASCIATE ALL’ABBANDONO TOTALE E IN BALIA DI CHIUNQUE VOLESSE APPROFITTARNE SENZA SCRUPOLI…E QUANDO IL GATTO NON C’E’ I SORCI BALLANO!!

 

COSA FARE ORA?

1** lasciare che le autorità competenti facciano le loro indagini serenamente e ci auspichiamo che i malfattori vengano scoperti e denunciati;

2** ci deve essere una forte presa di posizione da parte di tutto il clero locale nel chiamare a raccolta tutti i fedeli di buona volontà, perché si deve difendere una chiesa o qualsiasi altra reliquia dall’abbandono e farne un simbolo e non ci sono o possono essere steccati di competenza quando la casa del Signore viene violata e fatta oggetto di tali atti che ne offendono la memoria e la nostra fede (S. Francesco docet);

2** che la gente di questo mio paese esca dall’abulico modo di fare e si riprenda fra le mani, iniziando proprio da un piccolo atto come quello di contribuire, tutti insieme, a rifare tutti insieme, ciò che è stato distrutto e ognuno facendo la propria parte…IO C’ ERO, CI SONO E CI STO’…avanti il prossimo!!

On. Nino Marinacci