ONORARE I DEFUNTI CON PROCEDURE NORMALI IN CASO DI NO COVID-19

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Si pubblica una nota del capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo sull’argomento.

“Garantire una regolare veglia funebre, quando il decesso non sia accertato per Covid-19, rappresenta un atto di civiltà e umanità. Per questo, non comprendiamo l’inerzia della Regione Puglia che, ancora oggi, non si adegua alla circolare n. 15280 del Ministero della Sanità con cui si prevede, indirettamente, la possibilità di procedere alle normali onoranze funebri al di fuori dei casi di morte accertata o non esclusa con certezza da Covid-19. La circolare, infatti, dispone che in tutti i casi di morte nei quali si possa individuare che la persona defunta sia stata  affetta  da  COVID-19  o che la morte da COVID 19 non si possa escludere con certezza, si applicano le cautele specifiche per defunti già adottate in presenza di sospetta o accertata patologia  da microrganismi  di  gruppo  3  o  prioni. Ergo, laddove la morte non sia dichiaratamente dovuta al Coronavirus, è possibile svolgere i funerali utilizzando il “trasporto a cassa aperta” e le strutture di commiato.
Tali strutture, rispettose di requisiti di legge e di regolamento, sono luoghi dove è possibile trasferire il defunto nel momento in cui muore, previa una certificazione medica vedi art. 10 L.R. 34/2008 del ‪15 12 2008. Questo trasferimento è chiamato appunto “trasporto a cassa aperta”. In queste strutture è possibile effettuare la veglia funebre, poiché sono dotate di tutti i requisiti igienico-sanitari obbligatori quali ricambi di aria, temperatura controllata, video sorveglianza sulla salma e costantemente mantenute pulite e salubri.
Ad oggi, la Regione Puglia non si è determinata in tal senso e continua a mantenere in piedi tutte le procedure di onoranze funebri previste per le morti accertate da COVID 19 o per le quali l’infezione non possa escludersi con certezza.

Occorre, invece, onorare i nostri cari defunti secondo procedure normali nei casi di morte dichiaratamente NO COVID 19.  È un fatto di civiltà e un dovere affettivo, morale ed etico-sociale. Non solo: un intero comparto sta soffrendo avendo effettuato ingenti investimenti per dare lustro alle onoranze funebri in Puglia e non si capisce il motivo per il quale gli operatori non possano offrire un servizio alla cittadinanza che sicuramente è molto più sicuro e controllato rispetto alle cerimonie funebri effettuate in ambienti piccoli ed angusti come le abitazioni private (dove non è possibile evitare gli assembramenti).

Pertanto, invitiamo Emiliano, in qualità di assessore alla Sanità, a diramare direttive alle strutture sanitarie regionali, informandole che il trasporto a cassa aperta è possibile (come già specificato dalla circolare ‪12302-08/04-2020). Se Emiliano vuol approfondire la questione, noi siamo a disposizione assieme alle imprese di pompe funebri riunite nella federazione FENIOF (oppure può prendere spunto dalle direttive di altre Regioni come Lombardia ed Emilia Romagna)”.