OMAGGIO A BICETTA SCALZI

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In occasione del prossimo 13 aprile giorno della ricorrenza della nascita del nostro connazionale fiorentino ANTONIO MEUCCI, avvenuta il 13 aprile 1808, è doveroso ricordare questo grande uomo che oggi nessuno più ne parla e sono tantissimi a non sapere neppure chi sia questo che è stato uno dei tanti geni al quale il mondo intero dovrebbe esprimere oggi, anche a distanza del tanto tempo passato dalla sua scoperta, la sua riconoscenza. Difatti quest’uomo è stato l’artefice di una delle più grandi invenzione, un’invenzione di grande utilità per l’intero genere umano, che oggi tutti ne possediamo in quanto non ne possiamo fare a meno perché, in qualsiasi momento, ci dà la possibilità, con una semplice premuta di tasti, di metterci in contatto con le persone in ogni dove, perfino con l’America in tempo reale, immediatamente, mentre quando questo nuovo mondo è stato scoperto c’è voluto più di un anno a che questa clamorosa notizia giungesse in Europa. Si tratta della strabiliante scoperta del TELEFONO. E al telefono, che è stata una delle più grandi scoperte di tutti i tempi che il Meucci ha donato alla intera umanità, ho voluto donare il seguente scritto, tratto dal mio primo volume delle “RICORDANZE”. Ma con questo scritto, inserito in una cartolina, ho ritenuto di rendere omaggio anche alla nostra cara sannicandrese Bicetta Scalzi, che è stata la figlia della prima centralinista di San Nicandro, poi lei stessa diventata centralinista, la quale, da un’altra sannicandrese viene omaggiata con il commento che segue subito dopo lo scritto.

(Rara foto di Brigida Scalzi alias “Bicetta”, centralinista figlia della prima centralinista di San Nicandro Garganico UNA CARTOLINA PER BICETTA)

Con una rara e pregevole cartolina parlante, sul modello dei tempi bellici, dalla tiratura limitata a soli 100 esemplari progressivamente numerati l’autore, Emanuele Petrucci, ha voluto rendere omaggio ad una figura significativa, antesignana della telefonia e delle telecomunicazioni della nostra città. La signora Brigida Scalzi, a tutti nota con il nome di Bicetta, figlia della prima centralinista di San Nicandro Garganico, rappresenta ancora oggi una storica testimonianza dell’evoluzione del telefono nel corso degli anni. Sin dagli anni del dopoguerra, quando le scarse condizioni economiche di San Nicandro e dell’Italia in generale non permettevano la presenza dell’apparecchio nelle singole abitazioni private, la bottega di Bicetta ha costituito l’unico ponte di comunicazione tra i sannicandresi e i propri familiari costretti ad emigrare nelle più diverse località del mondo. Da quando “si doveva girare la manovella” per poter assistere al miracolo di parlare fino a Milano o Piacenza, fino agli anni sessanta – settanta ed ottanta, Bicetta ha continuato a svolgere ed offrire un indispensabile servizio di pubblica utilità ai suoi concittadini. Ma si sa, il progresso è inarrestabile e così, insieme alle abitudini ed ai costumi, anche il telefono si è modificato; ha cambiato forma e materiale di costruzione, passando dal legno al metallo e diventando progressivamente un oggetto a portata di tutti. E allora, con gratitudine e riconoscenza porgiamo un ringraziamento a Bicetta che ha accompagnato i sannicandresi di tre generazioni dalla nascita del telefono fino alla compiuta autosufficienza degli attuali cellulari, grandi ormai quanto una briciola di pane.

Un ringraziamento speciale per la lodevole iniziativa anche all’autore Emanuele Petrucci, poeta sannicandrese sensibile e fantasioso, che con la sua memoria storica ricama sui fatti vissuti e vive sui fatti che inventa valorizzando le radici e i ricordi della nostra cara San Nicandro.

Avv. Carmela Augello

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