NUOVA TASSA EUROPEA SULLA BENZINA A SOSTEGNO DEI MIGRANTI: GLI ITALIANI DICONO NO

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Potrebbe essere approvata tra pochi giorni la nuova imposta sulla benzina avanzata dal ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble di inserire una nuova tassa europea sulla benzina per fronteggiare i costi dei migranti che negli ultimi mesi stanno gravando sull’economia di molti paesi della comunità. Tale notizia non ha fatto gioire i cittadini italiani già in difficoltà per l’alta pressione fiscale a cui sono sottoposti, e per la grande quantità di accise presenti nel prezzo finale della nostra benzina. Di sicuro è giusto cercare una soluzione ai vari problemi che sorgono di natura economica come quello dei migranti che oggi ci affligge, ma non si può approvare l’ennesima tassa che andrebbe a pesare sulle fasce deboli del popolo già gravemente in difficoltà. Molti a questo punto sono gli interrogativi che ci si pone, come per esempio: perché il prezzo del petrolio a barile scende mentre la benzina venduta presso i distributori rimane invariata o aumenta? Perché si devono ancora pagare le accise riguardanti la guerra in Abissinia (1935), la crisi di Suez (1956),il terremoto del Belice (1968) e tante altre? Perché il governo cerca di fare cassa prelevando dal popolo come se fosse un bancomat invece di trovare soluzioni alternative che non gravino sui cittadini?

Una domanda che tutti ci dovremmo chiedere è: quali pensieri e conseguenze avrebbe l’introduzione di tale imposta in Italia? Cominciamo a specificare che mentre in molti paesi dell’UE il prezzo della benzina va di pari passo con quello del petrolio e quindi tale tassa non inciderebbe più di tanto, in Italia non è cosi, per via delle numerose accise che già sono presenti. Inoltre il classico cittadino italiano che vede il lavoro diminuire per via di immigrati che lavorano per un salario misero, bombardato da informazioni in cui si parla di violenze, rapine, stupri e tanti altri fatti rimasti impuniti dalla legge, ora dovrà sopportare pure la beffa di doverli mantenere. Purtroppo come sempre, assistiamo all’ennesimo caso in cui per il governo la soluzione più facile a tutti i problemi economici è l’istituzione di una nuova tassa senza pensare alle conseguenze che ne possono derivare come l’insorgere di movimenti anti-europeistio contro gli immigrati.

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