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FUOCHI PIROTECNICI DI FERRAGOSTO A TREMITI, LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE DEL PARCO PAZIENZA

Gentile Sindaca, cara Annalisa,

leggo con stupore e basimento il post dal titolo “I fuochi di Ferragosto” apparso nella tua pagina Facebook, in cui riferisci che l’Ente parco ha riscontrato la Tua richiesta di autorizzazione a svolgere i fuochi pirotecnici di Ferragosto esprimendo parere negativo. Mi appare surreale e fondamentalmente scorretto che Tu – nel Tuo ruolo di Sindaca – possa giungere ad affermare che l’“Ente gestore si rivela distante dagli usi e costumi rappresentativi della nostra comunità”, quando dovresti ben sapere che quel diniego discende dal rispetto di prescrizioni di Legge nazionali e regionali.

A beneficio di verità e chiarezza, vorrei qui ripercorrere la versione corretta dell’intera vicenda per adeguatamente informare tutta la Comunità tremitese e così contribuire a strutturare un dialogo culturalmente diverso tra le Isole Tremiti e l’Ente parco nazionale del Gargano; quest’ultimo spesso preso come capro espiatorio di tutta una serie di questioni che non sto qui ad elencare.

Agli inizi di luglio, prima Gabriele Fentini, e poi Tu, telefonicamente mi informavate della vostra intenzione di chiedere all’Ente parco l’autorizzazione a svolgere i fuochi pirotecnici di Ferragosto richiamandovi all’esigenza da voi avvertita di rispettare una tradizione tremitese di lungo corso. Ricordo che, seduta stante, riscontravo queste vostre notizie anticipandovi l’impossibilità di autorizzarli in considerazione di ben noti divieti posti dalle norme statali e regionali vigenti. In occasione di un successivo incontro, Tu mi dicevi che avevi preso contatti diretti con qualcuno nel Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (sebbene non in grado di fornirmi il nome), e che questo ti rassicurava sul fatto che – per la fattispecie in questione, ovvero lo svolgimento di fuochi pirotecnici quale momento di conservazione di usi e consuetudini locali – era possibile andare in deroga alle norme concedendo l’autorizzazione. A riguardo, mi chiedevi di interessarmi a che le funzioni dell’Ente parco potessero sollecitamente riscontrare la Tua richiesta di autorizzazione (inviata il 22.07.2024 e sollecitata il 29.07.2024) per darti la possibilità di inviare il carteggio del caso al Ministero e così recuperare la deroga che ti sarebbe stata detta. Nel confermarTi la mia disponibilità a sollecitare la procedura, Ti chiedevo di ricever copia dell’eventuale riscontro ministeriale per così prendere atto di un dato di potenziale interesse anche per istanze di ugual tenore provenienti da altri Comuni del territorio. Mi dicevi che avresti provveduto in tale direzione, ma a tutt’oggi non ho letto alcuna nota del Ministero se non il Tuo post su Facebook.

Surreale e scorretto è anche quando, sempre nel Tuo post, affermi che il parere dell’Ente parco ha condizionato l’espressione negativa di altri Enti come, nel caso di specie, della Provincia di Foggia. Ti evidenzio, ove fosse sfuggito alla Tua attenzione, che la comunicazione di rigetto della Tua istanza da parte dell’Ente parco veniva trasmessa solamente al Comune delle Isole Tremiti con nota del 30.07.2024. Solamente dopo questa nota, in data 06.08.2024, Tu provvedevi ad inviare una nuova istanza alla Provincia di Foggia – non inviata anche all’Ente parco – per chiedere la Valutazione d’Incidenza Ambientale (VINCA). Lo stesso Ente provincia, con nota del 08.08.2024, comunicava al Comune di Isole Tremiti – e per conoscenza all’Ente parco – il proprio diniego per le stesse motivazioni addotte dall’Ente parco e cioè l’esistenza di divieti imposti da norme nazionali e regionali. Risulta evidente, dunque, che l’Ente Provincia di Foggia non era a conoscenza del diniego già espresso dall’Ente parco. Come pure, risulta documentalmente evidente che – al di là della possibilità di deroga che Ti sarebbe stata detta in sede ministeriale – il Comune ha tentato, con note e tempi diversi, di chiedere l’autorizzazione prima all’Ente parco (senza indirizzare la medesima richiesta alla Provincia, quantunque competente) e, dopo il diniego del Parco, ha proceduto a chiedere la medesima autorizzazione alla Provincia di Foggia (senza informare l’Ente parco) imbastendo così una procedura profondamente scorretta dal punto di vista sia amministrativo, che istituzionale. Per buona sintesi, l’epilogo di questa serie di tentativi messi in campo dal Comune di Tremiti è che la Provincia di Foggia e l’Ente parco giungevano, attraverso procedure del tutto autonome, alla medesima conclusione e cioè a negare l’autorizzazione allo svolgimento dei fuochi pirotecnici nel rispetto di prescrizioni normative nazionali e regionali vigenti. Nel contempo, nessuna notizia di possibilità di deroga giungeva dal Ministero dell’ambiente che, come mi dicevi, Tu avevi interpellato e interessato.

Tutto ciò ripercorso e detto, gentile Sindaca, cara Annalisa, permettimi di scrivere ancora qualche rigo per offrire una riflessione. La svolgo con la serenità di chi, arrivando al termine del suo mandato, tra qualche giorno dismetterà il ruolo dopo aver intensamente vissuto i numerosi impegni che esso impone, e che mi hanno dato la privilegiata opportunità di toccare con mano le varie dimensioni di opportunità e di criticità del nostro territorio. Ho sempre creduto e sempre crederò che lo sviluppo territoriale si basi su un clima di onestà umana e intellettuale, di fiducia, da cui derivano spazi di cooperazione e di collaborazione. Lavorare nel senso contrario, strumentalizzando le vicende – finanche amministrative – non aiuta la causa dello sviluppo del nostro territorio. A noi due, in particolar modo, non sfugge di osservare l’esistenza di un atavico brutto rapporto tra una quota della Comunità tremitese e l’Ente parco e mi permetto di dire che lavorare ad alimentare l’astio e il bastiancontrarismo, che hanno da sempre caratterizzato questo rapporto, non paga i veri interessi degli abitanti del nostro Arcipelago. Certamente ci sono tante cose da fare. Alcune sono state fatte, altre sono state messe in cantiere e molte altre dovranno esser ancora fatte. Quest’ultime, in particolar modo, se ragionate e programmate con sentimenti di unità e non di divisione non mancheranno ad arrivare e rappresenteranno delle vere e proprie conquiste di cui tutti potranno andar orgogliosi e fieri. Così è già stato in alcune fasi non tanto remote in cui si è stati capaci di produrre un dialogo tra le Tremiti e il Parco di grande spessore e visione e che ha consentito di mettere in pista numerose iniziative e attività. Mi riferisco, in particolare, nella mia esperienza di questi cinque anni all’Ente parco, al vivo, corretto e utile rapporto strutturato nella fase amministrativa guidata dal compianto Sindaco Pinuccio Calabrese, al quale va sempre il mio personale e stimato ricordo. Sono certo che anche Tu, se vorrai, potrai e saprai farTi parte attiva e responsabile per aiutare a rileggere e a correggere questo rapporto dall’importante risvolto istituzionale per far bene alle Isole Tremiti, al parco nazionale del Gargano, alla provincia di Foggia, alla Puglia ovvero, in una parola sola, al nostro Paese Italia. Certo che saprai cogliere il senso schiettamente costruttivo di questa mia nota, saluto augurando a Te e a tutta la Comunità che rappresenti ogni bene per il futuro e, nell’imminenza della festa, buon Ferragosto.

FINANZA, CONTROLLI LUNGO LA FASCIA COSTIERA PUGLIESE NEI PRIMI SEI MESI DI ATTIVITA’

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Le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale di Bari nel primo semestre dell’anno, intensificando i controlli all’avvio della stagione estiva, hanno accertato che trenta soggetti, concessionari di stabilimenti balneari lungo la fascia costiera pugliese, si sono resi responsabili di violazioni di diversa natura.

In particolare, i controlli hanno consentito di rilevare l’evasione di imposte locali, IMU, TARI e TASI e canoni demaniali oltre alle previste sanzioni, per un totale di circa € 470.000,00 lungo i litorali di Bari e Barletta (15 stabilimenti controllati, 4 persone denunciate e 480 metri quadri di aree occupate abusivamente e sequestrate) e di Brindisi (8 stabilimenti controllati, 1 persona denunciata).

Nella provincia di Lecce i controlli hanno consentito di rilevare infrazioni nei confronti di due stabilimenti, denunciandone i concessionari e sequestrando aree per circa 3.300 metri quadri. Nel corso di un controllo in provincia di Taranto è stata accertata l’occupazione abusiva di 100 metri quadri di demanio marittimo, procedendo al sequestro dell’area e del manufatto ivi realizzato e alla denuncia del titolare.

Nella provincia di Foggia, in area garganica, le infrazioni rilevate hanno principalmente riguardato gli esercizi commerciali nei quali, in un’occasione, è stata accertata la presenza di un lavoratore in nero e numerose infrazioni al pagamento del canone speciale RAI.

Il costante presidio del litorale costiero e delle acque di competenza svolto dalle Fiamme Gialle del Comparto navale pugliese, oltre ad assicurare, attraverso il mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore, una decisa azione di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati, rende possibile la salvaguardia degli interessi economici dello Stato, in stretto e continuo coordinamento con i Reparti territoriali presenti sul territorio.

TERREMOTO CON EPICENTRO POGGIO IMPERIALE

Gli strumenti dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) hanno registrato un evento sismico.

La localizzazione preliminare è la seguente:

Data e ora locale: 14 ago 2024 12:40:16

Coordinate Epicentrali: 41.825 15.383

Zona: 1 km E Poggio Imperiale (FG)

Magnitudo Richter: 2.3 ML

Profondità: 9.0 km

Non si segnalano danni a cose o a persone

SINERGIA TRA DUE REALTA’ SPOTIVE: REDHEARTH E ATLETICA SAN NICANDRO

San Nicandro Garganico – La stagione sportiva 2024/2025 si preannuncia ricca di novità per l’A.S.D. Redhearth San Nicandro. La società sannicandrese, già nota per i recenti risultati calcistici, come la promozione in seconda categoria, ha deciso di rafforzare ulteriormente il proprio organico, avvalendosi dell’esperienza e delle competenze dei tecnici dell’A.S.D. Atletica San Nicandro Garganico.

Questa sinergia tra le due realtà sportive rappresenta una vera e propria rivoluzione per i ragazzi della Redhearth, che potranno beneficiare di un approccio tecnico sempre più qualificato. I nuovi preparatori atletici, infatti, porteranno in dote una profonda conoscenza delle discipline atletiche, per la crescita e lo sviluppo dei giovani calciatori.

L’obiettivo di questa collaborazione è chiaro: creare un vivaio di talenti, in grado di esprimere al meglio le proprie potenzialità e di rappresentare nel migliore dei modi i colori della Redhearth. I tecnici dell’Atletica San Nicandro Garganico Felice Dell’aquila e Bruno Solimando, grazie alla loro esperienza e al mister Vincenzo Salvato, perfezioneranno le capacità motorie dei ragazzi, migliorando la loro resistenza, velocità e coordinazione.

Grazie a un programma di allenamento personalizzato e mirato e attraverso l’introduzione di esercizi specifici tipici dell’atletica leggera, consentirà ai giovani calciatori di rafforzare e migliorare le abilità e le loro qualità e soprattutto prevenire infortuni.

La collaborazione tra l’A.S.D. Redhearth e l’A.S.D. Atletica San Nicandro Garganico rappresenta un passo avanti importante per lo sport sannicandrese. Questa sinergia permetterà di formare giovani calciatori sempre più completi e preparati, in grado di affrontare al meglio le sfide future.

FATTO ESPLODERE BANCOMAT A SAN NICANDRO GARGANICO

Nella notte è stato fatto esplodere il bancomat della Banca Popolare Emilia e Romagna di San Nicandro Garganico. L’esplosione ha sventrato il bancomat. Sul posto carabinieri e artificieri.

ESTATE SANNICANDRESE 2024 – GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi organizzati dall’Estate Sannicandrese per oggi 14 agosto 2024.

Ore 22:00 – Torre Mileto: 1^ edizione “Fuori Rotta Summer Fest”

Ore 22:00 – Little Camping Torre Mileto: Santa Messa della Vigilia dell’Assunta

Ore 22:30 – Piazza 4 Novembre: “MercoleGin” – Discoi Live in Piazza – Calypso e il Chioschetto

Ore 20:30 – Palazzo Zaccagnino: “Mostra d’Arte” a cura di Nazario Marrocchella

Dal 27 luglio al 18 agosto Torre Aragonese Torre Mileto (mattina ore 09:00 – 13:00 / pomeriggio 16:00 – 20:00). Mostra sculture lignee in noce garganica a cura di Antonio Soccio.

TORRE MILETO, SEGNALAZIONE DI OCCUPAZIONE ABUSIVA TERRENI ARENILE

C’è un ottimo clima di collaborazione tra la società S. Elia proprietaria dei terreni costieri a Torre Mileto e il Comune di San Nicandro Garganico grazie al Sindaco Matteo Vocale.

L’obiettivo comune è lo sviluppo turistico ed economico di Torre Mileto per conservare la bellezza naturale e paesaggistica dei luoghi e nel contempo creare le condizioni per le nuove generazioni di poter lavorare e vedere crescere l’economia di tutto il territorio.

In questo quadro coerente di sinergia tra proprietà privata e interesse pubblico, la società S. Elia ha ceduto a titolo gratuito al Comune di San Nicandro un’area di terreno di circa 800 mq avanti l’arenile di Torre Mileto per dare l’opportunità alla popolazione di poter accedere alla spiaggia in modo libero e indipendente.

L’area è compresa nella particella catastale 356 del foglio 1 del Comune di San Nicandro, interamente di proprietà esclusiva della S. Elia, ed è situata tra lo stabilimento “Fuori Rotta” di Peppino Pertosa e lo stabilimento “Lido Centrale” dei fratelli Peluso.

Ma purtroppo tale area è stata occupata abusivamente e senza alcuna autorizzazione comunale da qualcuno che ha di fatto installato lettini e ombrelloni e impedisce alla pubblica popolazione di poter utilizzare gratuitamente lo spazio concesso al Comune di San Nicandro dalla proprietaria società S. Elia.

Alle Pubbliche Autorità è stata inoltrata una segnalazione ed è stato chiesto di intervenire per impedire questa occupazione abusiva e liberare l’area, ma nessuna delle Pubbliche Autorità ha preso provvedimenti contro tale occupazione illegittima.

Spero che sia ripristinata al più presto la legalità e siano presi provvedimenti contro gli autori di tali abusi e che l’area sia liberata e restituita alla pubblica utilità ed alla popolazione, come da accordi intercorsi tra la società proprietaria S. Elia ed il Sindaco del Comune di San Nicandro.

Arduino Abiosi, amministratore della società proprietaria S.Elia

A TORREMAGGIORE “UN ITALIANO DI NAPOLI” CON BIAGIO IZZO

Appuntamento a Torremaggiore in Piazza Incoronazione, il 28 agosto prossimo, alle ore 21:00, con Biagio Izzo nello spettacolo “Un Italiano  di Napoli”

Izzo trascinerà il pubblico con un monologo ironico e divertente in cui l’essere napoletano si svela nelle vicende di tutti i giorni, nel gesticolare, nel raccontare momenti di vita che possono accadere a chiunque. Biagio Izzo in questo spettacolo espone tutta la sua napoletanità

A VICO IL 15 AGOSTO LA NOTTE DELLE CHIESE PER “VEDERE L’INVISIBILE”

Con la “Notte delle chiese aperte”, giovedì 15 agosto dalle ore 21, Vico del Gargano apre le porte a un patrimonio storico, artistico e architettonico immenso, e non solo; svelando statue, dipinti, icone sacre dei suoi più importanti edifici della cristianità, il borgo dà accesso al suo sentimento religioso e di appartenenza, alla sua stessa identità. Grazie alla disponibilità delle Confraternite e delle autorità religiose, dopo il successo straordinario degli scorsi anni, la “Notte delle chiese aperte” vivrà la sua terza edizione per far scoprire cosa significhi “vedere l’invisibile”.

LUMEN CHRISTI. Il 15 e il 16 agosto, nel Chiostro di San Pietro dalle ore 20.30, si rinnoverà anche l’appuntamento con “Lumen Christi”, un viaggio per immagini nel senso del sacro e della spiritualità. L’evento vede protagonista Marcello Aguiari, fotografo garganico. Un’idea nata dalla esigenza di mettere all’attenzione della città uno dei monumenti più importanti di Capitanata, il complesso monumentale di San Pietro su Monte Tabor a Vico del Gargano ed anche il suo creatore, Pietro de Finis, cercandone un rilancio culturale ma soprattutto una maggiore attenzione strutturale. Da qui la scelta di presentare poche foto, piccole, nascoste, senza luce, per dare così maggiore risalto al luogo e alla Luce di Cristo, come da titolo. In particolare quel Christus Patiens custodito presso il Convento dei Cappuccini, Chiesa Santa Maria degli Angeli, amato da cattolici e non di tutto il territorio. La mostra è alla seconda edizione con fotografie, materiale e allestimenti inediti, durerà solo due giorni con orari d’apertura che partiranno dal tramonto e con la chiusura a notte inoltrata, ingresso gratuito.

LUCERA, PORTA FOGGIA SI AGGIUDICA IL 41° TORNEO DELLE CHIAVI

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Sold out all’Anfiteatro Augusteo di Lucera per i giochi medioevali che hanno visto le Cinque Porte contendersi il Palio della Città.

Il Corteo Storico chiude gli “Eventi Medioevali” e fino al 31 agosto sarà visitabile la mostra legata al volume “Le Chiavi in Palio. Il corteo storico e il torneo delle chiavi della Città di Lucera”.

È stata Porta Foggia ad aggiudicarsi per il secondo anno consecutivo il Torneo delle Chiavi, arrivando a collezionare ben otto vittorie e avvicinandosi così al record detenuto da Porta San Severo (vincitrice di nove edizioni). Al secondo posto Porta Albana, al terzo Porta San Giacomo, al quarto Porta Troia e al quinto Porta San Severo.

La 41^ edizione del Torneo delle Chiavi – organizzata dall’APS Cinque Porte Storiche Città di Lucera in collaborazione con il Comune di Lucera, con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, con il contributo di Fondazione Puglia e Fondazione dei Monti Uniti di Foggia – è andata in scena lunedì 12 agosto nella magica cornice dell’Anfiteatro Augusteo di Lucera, facendo registrare il sold out.

Prima del torneo, gli atleti delle cinque porte si sono incontrati in Piazza Duomo alle 18.00 dove hanno ricevuto la benedizione del Vescovo Monsignor Giuseppe Giuliano, che ha augurato alla città di essere sempre più aperta, ospitale e accogliente. A seguire gli atleti hanno sfilato in corteo per le strade della città fino ad arrivare all’Anfiteatro dove hanno gareggiato sfidandosi nei giochi medioevali – il tiro alla fune, l’albero della cuccagna, il tiro con l’arco, la corsa coi sacchi e il lancio del tronco – sotto l’occhio attento dei giudici di gara Lucio Barbaro, Sergio Granieri e Giuseppe Licciardi. La serata è stata molto coinvolgente, grazie anche al contributo dell’esperto e sempre più coinvolgente presentatore Vito De Girolamo, e allo spirito competitivo che spinge le cinque porte a conquistare l’ambito Palio della città.

Novità di questa edizione è stato lo spettacolo sul bene e il male, messo in scena da figuranti appartenenti a tutte e cinque le porte, a dimostrazione che il lavoro dei giochi medioevali diventa sempre più corale.

«La nostra forza sta nel lavoro corale, siamo riusciti a mettere su una squadra di cittadini attivi che mirano a valorizzare la città di Lucera. Insieme vogliamo continuare a scrivere pagine belle della storia della nostra città e a valorizzarne il patrimonio», ha sottolineato il presidente dell’APS Cinque Porte Storiche Gianni Finizio, che ha aggiunto: «Nel corso del torneo delle Chiavi si vive la competizione, ma durante il resto dell’anno si lavora tutti insieme, dimenticando quasi la propria appartenenza». Sono tante, infatti, le attività che l’APS Cinque Porte Storiche Città di Lucera ha messo in campo, tra cui i laboratori e gli incontri didattici con le scuole che hanno l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla tradizione, al folclore e alla storia della città.

Gli “Eventi Medioevali” si concluderanno martedì 13 agosto con il Corteo Storico, che vedrà oltre cinquecento figuranti – tra dame, cavalieri, musici e sbandieratori – partire alle 18.00 dalla Fortezza Svevo-Angioina e sfilare lungo le strade della città per giungere alle 20.30 in piazza Duomo, dove ci sarà la cerimonia di affidamento della Città a Santa Maria.

Sempre in Piazza Duomo a partire dalle 21.00 appuntamento da non perdere con 20/VISIONIFUTURE/24

a cura di Festina Lente, in collaborazione con Cineteatro dell’Opera e Murialdomani. Si tratta di un videomapping per raccontare la storia di Lucera, il suo legame con religione, cultura e integrazione, ma anche un nuovo modo di immaginare il futuro della città.

Fino al 31 agosto, nei locali comunali siti in via Zuppetta 5 (ex Gal Meridaunia), sarà possibile visitare la mostra legata alla pubblicazione del volume “Le Chiavi in Palio. Il corteo storico e il torneo delle chiavi della Città di Lucera” curato da Massimiliano Monaco ed edito da Claudio Grenzi.

«La pubblicazione vuole festeggiare il quarantennale del Corteo Storico e del Torneo delle Chiavi, che rappresentano una tradizione per la città di Lucera. Da qui l’idea di spiegare le origini e raccogliere le espressioni artistiche che hanno portato alla realizzazione delle diverse locandine», dichiara Massimiliano Monaco, che aggiunge: «Il volume è dedicato a Enzo Vecchiarino (autore del primo manifesto che rappresenta l’icona del Corteo Storico e che è raffigurato in copertina), Emanuele Tozzi e Mosè La Cava (scomparsi prematuramente, che hanno dato un grande contributo al Torneo delle Chiavi e al Corteo Storico). È anche grazie a loro se oggi siamo qui a raccogliere queste memorie, che rappresentano un patrimonio da valorizzare e condividere con le nuove generazioni».

L’APS Cinque Porte Storiche-Città di Lucera ringrazia per la collaborazione: Gens Capitanatae, Archeo Club di Lucera, Ensemble Bona Fides e Francesco Tozzi, Guide Turistiche Lucera, Sbandieratori e musici Città di Lucera, Puer Apuliae, I Normanni e Lucia Calabrese, Associazione Liu.Bo, ASCD Arte Apulia, La Coperta, Danzarte, Visit Lucera, gli artisti Andrea Petrillo e Alessandro Tommasone, I Diversabili, Gruppo Ser Protezione Civile, Humanitas.

IL RANCORE ROVINA LA VITA

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Se provate a ricostruire le fiamme dell’incendio divampato dentro di voi con la miccia del rancore, farete presto una scoperta preziosa: in questo sentimento non c’è nulla di utile. È spreco puro. Di energie, sentimenti, tempo. Ci sono sempre buoni motivi per scatenare  questo misto di rabbia e sdegno, e di spingerlo fino al confine, sottilissimo, con la palude dell’odio, e dunque non è molto importante scavare nelle cause del rancore. Potrebbe essere un torto che abbiamo subito. Una ferita che non ci aspettavamo. Un senso latente di invidia per chi ha ottenuto dei risultati inaspettati, che noi non siamo riusciti neanche a sfiorare. Un complesso di inferiorità rispetto a quanti riescono a suscitare empatia e ammirazione, senza neanche sforzarsi troppo, quasi in modo naturale, istintivo. L’espansione di un rimpianto, molto più doloroso della dolcezza della nostalgia, per ciò che potevamo fare e non abbiamo fatto.

Le cause

Il rancore è una forma di risentimento e di rabbia a effetto prolungato. C’è qualcosa di irrisolto che abbiamo dentro e non vogliamo chiudere. Non riusciamo a voltare pagina, e neanche riflettiamo su chi paga il prezzo di questa inerzia: noi stessi. Magari la persona che abbiamo trasformato nel bersaglio del nostro rancore, neanche si accorge del sentimento che ci allontana da lei. Nella sua potenza distruttiva, la prima cosa che viene uccisa dal rancore è la fragilità dei nostri sentimenti. Quanto mai necessaria in tempi di narcisismo e di egoismi dilaganti. Dobbiamo essere vulnerabili, pronti a cadere per rialzarci, non possiamo avere paura dei nostri errori e del dolore che ne consegue. Il rancore è un insetticida di tutto ciò che circola attorno all’amore, anche nel suo stato primordiale. Nel momento in cui lo spruzziamo la vita si impoverisce, il cuore si indurisce e rischiamo di restare intrappolati nel buio del nostro egoismo. Lontani dal piacere di una vita fatta di relazioni sane, dense e leggere ma allo stesso tempo profonde. Indifferenti e derubati di quell’attenzione che di fatto è un sinonimo di amore. Per chiunque ed a qualsiasi età.

Che cosa vuol dire portare rancore?

Un’altra vittima del rancore è l’energia fisica. Non ci crederete, ma il rancore è uno sforzo che mette in discussione perfino muscoli e fisico. Se fate una ricerca su Internet, scoprirete che esistono diversi studi in base ai quali le persone rancorose hanno precisi connotati estetici. Sguardi torvi, ma innanzitutto muscoli facciali induriti. E la fatica del rancore, tutta sprecata, non si recupera, neanche nel tempo. Si disperde come polvere al vento, laddove basterebbe un attimo di ironia, di leggerezza calviniana, per evitare al misto di rabbia e sdegno di prendere piede e allungarsi con il suo odore di muffa ovunque nella nostra persona. Sì, avete capito bene: muffa. Il rancore spande cattivi odori, il lezzo di una cosa stantia. E questo è chiaro già nell’etimologia della parola che deriva dal latino rancere, ovvero rancido. Un aggettivo  che descrive a pennello l’uomo rancoroso. Anche per questo il rancore, destinato per sua natura ad espandersi senza limiti, produce danni molto diretti alla nostra salute. Per esempio: abbassa le difese immunitarie e aumenta i rischi di malattie cardiache.

I danni del rancore

Restando alla metafora dello spray, il rancore elimina con gettiti velenosi la nostra capacità di esprimere dubbi, di mettere in discussione le nostre idee e i nostri punti di vista. In un colpo solo ci barrichiamo dentro alcune certezze, comprese le più miserabili. Non accettiamo più domande, dubbi. E rischiamo, nel naufragio verso l’intolleranza, di non capire il senso della vita, i punti cardinali dello stare al mondo, il tessuto vitale delle relazioni. La realtà della cose ci sfugge, diventiamo irragionevoli,  e conta solo ciò che vediamo attraverso l’orizzonte del nostro ombelico. Un atteggiamento che può tracimare in comportamenti collettivi, come abbiamo visto nel caso di molte società, a partire da quella italiana, colpite dalla durezza e dalla lunghezza della crisi economica. Società rancorose, e dunque mutevoli e instabili nei loro stati d’animo.

Come si distingue il rancore dall’odio

Gli strizzacervelli di solito fanno una distinzione fondamentale tra il rancore e l’odio. Il rancore, secondo questa differenza, è passivo, non implica una reazione, e può covare anche all’infinito nelle zone buie della nostra intimità. Senza mai venire fuori, senza mai esplodere. L’odio invece è attivo: mette in moto un’azione-reazione, anche violenta, sotto forma di vendetta. In realtà, se guardiamo entrambi questi stati d’animo più da vicino, ci rendiamo conto che rancore e odio, purtroppo, se non sono fermati in tempo, finiscono per alimentarsi a vicenda. Anche per lunghissimo tempo.

Chi è il rancoroso?

Il rancoroso è un personaggio universale. Come l’avaro, per restare alla categoria delle persone che chiudono il loro cuore. Per averne un’immagine compiuta, basta dare una lettura a qualcuno dei tantissimi protagonisti, prigionieri del rancore, che popolano i romanzi della grande letteratura ottocentesca, quella che ha scolpito uomini e donne universali. I rancorosi distruggono, patrimoni e amori, piaceri e sentimenti, emozioni e vita. Scrive Balzac in Papà Goriot: «Se il cuore umano può fare qualche sosta quando ascende verso le altitudini dell’affetto, raramente si arresta sul ripido declivio del rancore». E questo perché il rancore, come ci ricorda l’antica letteratura persiana, è un albero che getta radici profonde, difficili da sradicare. La persona rancorosa, andando indietro alla fatuità di questo sentimento, spreca tempo prezioso, e fa terra bruciata di quella saggezza che abbiamo prima nel cuore e poi nella testa. La saggezza di non essere travolti dalle cose, anche le peggiori, di non rinunciare al valore dei fondamentali, come la gentilezza e la tolleranza, di provare sempre a coniugare nei nostri atteggiamenti la libertà con la responsabilità. E quando il rancore sale, trasferendosi dalla testa agli occhi fino ad annebbiarli, ricordiamoci banalmente di Dante e di un verso al quale dovremmo essere molto affezionati come cultori della vita lieve. Recita così: «Non ti curar di lor, ma guarda e passa…».

Come fermare il rancore con cinque verbi

Liberarsi del rancore e della sua energia negativa non è semplice. Non esiste una pillola in grado di salvarci, e non possiamo cavarcela con qualche superficiale buona intenzione. Però abbiamo a disposizione 5 verbi che possono aiutarci.

Rivedere. Proviamo a riavvolgere il film del nostro risentimento così prolungato, senza stare troppo a badare ai particolari. Magari andando indietro scopriamo che qualcosa nella nostra narrazione, in quello di cui siamo convinti, non torna. È un punto di partenza interessante per chiudere la questione.

Sgonfiare. Alla base del rancore, molto più frequentemente di quanto immaginiamo, c’è un errore di metodo: qualcosa di esagerato. Una parola che abbiamo sopravvalutato, e magari era solo una battuta infelice, un atteggiamento che abbiamo valutato con eccessiva severità, o con il famoso ditino puntato nell’atteggiamento di chi vuole sempre giudicare. Motivo per cui sgonfiare l’origine del risentimento è già un modo per depotenziarlo fino al suo annullamento.

Imparare. Ogni errore di valutazione di una persona è una sconfitta, e qualcosa brucia dentro di noi. Però proviamo a rovesciare il punto di osservazione. L’esperienza, anche quella negativa, ci consente di imparare ed evitare errori futuri. In fondo, le relazioni umane altro non sono che un continuo allenamento. Con nostri simili, uomini e donne che, come noi, mescolano il bene e il male.

Tergiversare. Ovvero prendere tempo, che non significa diventare un procrastinatore. Il tempo è una variabile fondamentale per fermare il rancore: se non è maturo, inutile provarci, meglio attendere. Ma se è venuto il momento, è inutile indugiare. E questa scelta dobbiamo sentirla dentro, senza respingerla, una volta che tenta di venire a galla.

Riconciliare. È una cosa diversa dal perdono, e se volete è anche più leggero come atteggiamento. Si tratta di pesare i diversi fattori in campo. Da un lato abbiamo la perdita di una relazione e un malessere interiore, entrambi sotto il segno comune del risentimento. Dall’altro lato ci sono l’offesa e\o il torto subito. Se riflettiamo, potremmo scoprire una netta sproporzione tra questi due fattori, e allora vuol dire che è venuto il momento di fare il passo giusto per la riconciliazione. (nonsprecare)

SAN NICANDRO, GRAVISSIMO INCIDENTE STRADALE: MUORE UN TREDICENNE

La città è sotto shock per un incidente stradale avvenuto a San Nicandro, zona San Cristoforo.  Lo scontro è avvenuto tra un’auto e uno scooter guidato dal tredicenne.

SAN GIOVANNI ROTONDO, VIOLENTA AGGRESSIONE AD UN NOSTRO CONCITTADINO

L’amministrazione comunale esprime l’assoluta solidarietà e vicinanza al nostro concittadino Michel Savino per la barbara aggressione che ha subito, nella notte fra il 10 e l’11 agosto.

La violenza, qualunque sia la matrice, è un atto vile e fallimentare che mette a repentaglio la civile convivenza della nostra comunità. La probabile connotazione discriminatoria della violenza stessa rende il quadro dell’accaduto ancora più preoccupante. Ci stringiamo a Michel per ricordare a tutta la città il sintomo di uguaglianza che ci accomuna: nessuno può e deve essere lasciato solo.

«L’amministrazione comunale si è già attivata in merito alla situazione sicurezza ancor prima che la notizia diventasse di dominio pubblico, ma, per rispetto della vittima, si è deciso di procedere con cautela, seguendo con attenzione il corso delle indagini in atto. È un dovere improrogabile quello di impegnarsi a rendere le nostre strade sicure: in questo momento di profonda riflessione per la nostra città dobbiamo avere il coraggio di esporci, rifiutare a gran voce questo clima di violenza: dobbiamo, ora più che mai, prenderci cura dei rapporti umani che sono alla base della nostra comunità. San Giovanni Rotondo merita un’inversione di tendenza, una rinascita». Dichiara il sindaco di San Giovanni Rotondo, Filippo Barbano.

SAN NICANDRO. PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL GRIFONE” DI NICOLA GRATTERI

Un interessantissimo incontro con Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta e la presentazione del suo libro “Il Grifone” è un’occasione per rivolgersi alle giovani generazioni e alle persone che vogliono confrontarsi pubblicamente sui temi della lotta alla criminalità organizzata per la promozione dei valori di giustizia e legalità.

In un mondo dove non esistono più le distanze che sono sostituite con incontri virtuali, anche le mafie si adattano sfruttando le potenzialità della tecnologia che permette l’anonimato.

L’obiettivo dell’incontro è quello di voler sensibilizzare la cittadinanza verso questi temi ascoltando le parole del Procuratore Gratteri che ha dedicato la sua vita a proteggere i diritti e le libertà di tutti.

L’incontro è organizzato per sabato 24 agosto, alle ore 20:00, in Piazza 4 Novembre.

ESTATE SANNICANDRESE 2024 – GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi organizzati dall’Estate Sannicandrese per oggi 13 agosto 2024.

Ore 21:00 – Largo Castello: “Il Cantastorie” da Matteo Salvatore ad Alessandro Napolitano.

Ore 20:30 – dal 12 al 13 agosto: Palazzo Zaccagnino. Mostra temporanea di acquerelli “Non solo loggette” di Anna Serone

Dal 27 luglio al 18 agosto Torre Aragonese Torre Mileto (mattina ore 09:00 – 13:00 / pomeriggio 16:00 – 20:00). Mostra sculture lignee in noce garganica a cura di Antonio Soccio.

A RODI GARGANICO, SPECIAL GUEST: ALBERTINO

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Questo 18 Agosto, il Viva Yacht Club si illumina con la presenza straordinaria di Albertino, icona di Radio Deejay e M20, pronto a farci vibrare con i suoi set indimenticabili.

18 Agosto, ore 21:30

Special Guest: Albertino

Ingresso: Libero! Info Privè in DM.

VISITE GUIDATE – “SAN SEVERO ESOTERICA E MISTERIOSA”: STORIA E CANZONI IN STILE ANTICO

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Siete pronti a scoprire l’altra faccia di San Severo: misteriosa, leggendaria, avvincente? Allora ripercorriamo insieme i luoghi più enigmatici della città, con un viaggio in bilico tra storia, credenze e leggende, nel secondo appuntamento con le VISITE GUIDATE IN MUSICA: passeggiate nel cuore antico sanseverese, per svelare vicende e bellezze nascoste.

Dopo il successo del primo incontro, la guida turistica Giuseppe dell’Oglio e il cantautore Nazario Tartaglione, ritornano a fondere antichità e spettacolo, all’ombra della SAN SEVERO ESOTERICA E MISTERIOSA.

Un’esperienza che vedrà le descrizioni storiche e la piacevole passeggiata guidata, colorate da suggestivi momenti musicali, con canti dedicati alla memoria, al barocco, al medioevo, ai cavalieri templari, alle splendide chiese, agli scorci popolari, al romanticismo (serenate e nenie in lingua sanseverese), per regalare un’esperienza emozionante, capace di far riscoprire la città, vista con nuovi occhi.

VISITE GUIDATE IN MUSICA è un’iniziativa dell’assessorato alla Cultura del Comune di San Severo, che rientra tra gli eventi di San Severo Estate 2024.

Vi aspettiamo martedì 13 agosto, con partenza da Palazzina Liberty, in Piazza Nicola Tondi, alle ore 19,00. La partecipazione è gratuita. Per informazioni è possibile contattare la guida turistica Giuseppe dell’Oglio al telefono 320-0372568 o sulla relativa pagina Facebook.

ASL FG. CERA: “AMBULANZE COSTRETTE A FARE IL PIENO A DECINE DI CHILOMETRI DI DISTANZA”

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Nota del consigliere regionale Napoleone Cera.

“È inaccettabile che nel 2024, in un territorio complesso e fragile come il Gargano, le autoambulanze siano costrette a percorrere decine di chilometri per fare il pieno di carburante. In un momento in cui ogni secondo conta per salvare vite umane, le autoambulanze di Vieste, Vico del Gargano, Peschici e altri comuni limitrofi devono affrontare tragitti fino a Mattinata o Carpino, con un dispendio di tempo, denaro pubblico e risorse che potrebbe e dovrebbe essere evitato.

“Stiamo parlando di spostamenti di 80-100 chilometri solo per fare rifornimento. È come chiedere a un pompiere di andare a prendere l’acqua da un altro paese mentre la casa brucia. Ci troviamo di fronte a una situazione che rasenta l’assurdo, se non fosse tragicamente reale.

“Questa scelta priva di buon senso mette in pericolo la vita dei cittadini, allungando i tempi di intervento delle autoambulanze, e al tempo stesso grava ulteriormente sulle casse pubbliche, con costi aggiuntivi del tutto evitabili.

“Chiediamo immediatamente alla Direzione Generale della ASL FG di rivedere questa decisione e di permettere alle autoambulanze di rifornirsi nei comuni in cui operano. Non si può continuare a giocare con la vita delle persone per meri tecnicismi amministrativi. Se la salute dei cittadini è davvero una priorità, è ora di dimostrarlo con i fatti”.

CARPINO E’ UN COMUNE SOSTENIBILE

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Il riconoscimento che certifica l’ingresso di Carpino nella Rete dei Comuni Sostenibili è stato consegnato durante l’evento Carpino in Folk 2024 in collaborazione con l’associazione Per il meglio della Puglia

Il Comune di Carpino, in provincia di Foggia, è a tutti gli effetti un Comune Sostenibile. La targa che ne certifica l’ingresso nella Rete dei Comuni Sostenibili – l’associazione nazionale più grande in Europa di comuni, province, città metropolitane e regioni che si dedicano allo sviluppo sostenibile e alla territorializzazione degli obiettivi di Agenda 2030 – è stata consegnata sabato 10 agosto 2024, in piazza del Popolo, in occasione di un appuntamento del Carpino in Folk, celebre e storica manifestazione dedicata alla musica popolare. Dopo la cerimonia di consegna della targa, un pregiato oggetto d’artigianato unico ed ecocompatibile, spazio all’appuntamento musicale con Antonio Amato Ensemble ed Eugenio Bennato.

All’iniziativa hanno partecipato Giovanni Gostoli (direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili), Rocco Di Brina (sindaco di Carpino), Michela Russi (assessora al turismo del Comune di Carpino), Piero Gambale e Massimiliano D’Abbieri (rispettivamente presidente e referente di Per il meglio della Puglia per il protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili).

“Il Comune di Carpino ha scelto di intraprendere con ancora più convinzione il sentiero della sostenibilità, che significa prendersi cura della qualità della vita delle persone e del territorio – afferma Giovanni Gostoli, direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili –. Un benessere inteso in senso ambientale, ma anche economico e sociale. È un processo che può portare grandi benefici alle comunità locali ed è accompagnato da tante opportunità, anche di finanziamenti, per la transizione ecologica, energetica e digitale. La Rete è uno strumento per migliorare i comuni e accompagnare le amministrazioni nella ‘messa a terra’ degli obiettivi di Agenda 2030 con un’attività progettuale concreta e la condivisione di buone pratiche. Siamo l’associazione nazionale più grande in Europa di comuni, province e città metropolitane che si dedicano allo sviluppo sostenibile attraverso un monitoraggio volontario delle politiche con indicatori realizzati insieme all’ASviS. In pochi anni abbiamo superato le 100 adesioni, grandi città ma anche piccoli comuni, di qualsiasi colore politico. Ogni anno, in collaborazione con l’ente, produciamo il Rapporto di sostenibilità del comune per misurare l’effetto delle scelte e stimolare il miglioramento delle performance con progetti e azioni concrete, con il coinvolgimento della comunità. Inoltre, tanti sono i servizi e le attività, tra cui la pubblicazione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani, all’insegna di un turismo sostenibile e responsabile, e nella prossima edizione 2025 sarà protagonista anche Carpino. Ringraziamo il sindaco Rocco Di Brina e l’intera amministrazione comunale per essere entrati a far parte della famiglia dei Comuni Sostenibili. Non c’era manifestazione più bella, come quella di Carpino in Folk, per celebrare questo momento così importante. Desidero rivolgere un plauso all’associazione Per il meglio della Puglia, che in questi anni si è dedicata con tanto impegno al protagonismo dei comuni pugliesi”.

“L’ingresso nella Rete dei Comuni Sostenibili è un atto formale ma che conferma la nostra decisa intenzione di dare una veste di concretezza alle politiche legate a sostenibilità e ambiente – commenta Rocco Di Brina, sindaco di Carpino –. La consegna della targa in occasione del Carpino in Folk è profondamente simbolica, dal momento che si tratta di una delle manifestazioni fiore all’occhiello non solo del nostro Comune ma di tutto il Gargano e della Puglia. Ringrazio l’organizzazione, la Rete dei Comuni Sostenibili e l’associazione Per il meglio della Puglia per il sostegno e la partecipazione, certi che il percorso che vivremo insieme sarà di fondamentale importanza per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030”.

“Carpino entra a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili e come associazione, anche in questo caso, abbiamo dato il nostro contributo ad allargare la ‘famiglia’ degli enti locali pugliesi che desiderano partecipare con azioni concrete al percorso verso il raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 – sottolineano Piero Gambale e Michelangelo D’Abbieri, rispettivamente presidente e referente di Per il meglio della Puglia per il protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili –. Non è un mistero, infatti, che lo sviluppo sostenibile, per essere davvero tale, debba prendere piede proprio dai territori. E le associazioni come la nostra, insieme alla Rete, hanno il compito di dare voce e spazio a quegli amministratori che ci credono e che si impegnano ogni giorno. Noi siamo e saremo al loro fianco”.

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 100 enti locali ed è in costante espansione. Nel 2024 è uscita, per Edizioni Ets, la prima Guida dei Comuni Sostenibili italiani: quasi cento comuni e oltre mille buone pratiche descritte per raccontare l’Italia dei sindaci e degli amministratori locali che credono che sviluppo sostenibile e turismo possano correre di pari passo.

“BICCARI COME BUENOS AIRES – FESTIVAL TANGO”

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Terza edizione di “Biccari come Buenos Aires – Festival Tango” dal 15 al 18 agosto a Biccari. L’evento avrà come tema “Ballando sulle radici degli emigrati italo-argentini”, si aprirà a Volturara Appula.

Organizzato dall’Associazione Argentina per il Mondo APS, presieduta da Mariano Andres Russo, la manifestazione, presentata nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana sede storica della Provincia di Foggia,  si svolge  in collaborazione con il Comune di Biccari, la Cooperativa di Comunità di Biccari e il Comune di Volturara Appula, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina e della Regione Puglia, e del sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

La direzione artistica è affidata a Raffaele Ferrante.