Home Blog Pagina 750

SAN NICANDRO, LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’ DISPOSTI DALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA PER DETENUTI

Una interessante iniziativa per il comune di San Nicandro che riguarda persone detenute che prestano la loro opera per servizi di pubblica utilità. Infatti, i Servizi UEPE e USSM di Foggia, nel corso dell’anno, segnalano all’Ufficio Servizi Sociali del Comune i nominativi di persone condannate e imputate perché svolgano presso questo Ente lavori di pubblica utilità o attività di volontariato, come disposto dall’autorità giudiziaria. Per l’utilizzo di tale personale occorre provvedere alla stipula per un anno della polizza assicurativa RCT in favore di n. 10 persone segnalate per l ’ espletamento di attività di volontariato sociale che comportano l’esecuzione di piccoli lavori di pubblica utilità, come decoro del verde pubblico, pulizia piazze, segnaletica pubblica, ecc.

Il comune di San Nicandro, in prospettiva di tale utilizzazione, ha stipulato la fornitura di polizza assicurativa RCT per lo svolgimento di piccoli lavori di pubblica utilità o per attività di volontariato utili alla collettività, da parte di n. 10 persone segnalate di volta in volta nel corso dell’anno dai Servizi UEPE e USSM di Foggia, secondo le disposizioni dell ’ autorità giudiziari. (foto d’archivio)

GIRATE SCENE DEL FILM “COMPAGNI DI VIAGGIO” NELLA TRATTA SAN NICANDRO-APRICENA

fa, telecamere in azione sulla nostra elettromotrice non nuova a performance da set.

Sono state girate alcune scene del corto “Compagni di Viaggio” con protagonista l’attore barese Paolo Sassanelli, che ha recitato nei panni di un capotreno di FerGargano. Location alcuni punti della tratta Apricena-S.Nicandro, in particolare la nuova Galleria di monte Tratturale.

Il corto è prodotto dalla Lumen Films e da Mediterraneo Cinematografica per uno spettacolo da portare in tour prodotto da Ingenius. “Compagni di viaggio” rientra tra i 10 progetti filmici selezionati con la prima edizione del bando “Social Film Fund Con il Sud” nato dal comune interesse di Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD di “raccontare per immagini” il Sud attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano.

VOTO DOMICILIARE PER ELETTORI AFFETTI DA INFERMITA’

Gli elettori affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile e gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano, sono ammessi al voto nelle predette dimore.

Tali elettori devono far pervenire, in un periodo compreso tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali sono iscritti: una dichiarazione in carta libera, attestante la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione în cui dimorano e recante l’indicazione dell’indirizzo completo di questa;un certificato, rilasciato dal funzionario medico, designato dai competenti organi dell’azienda sanitaria locale, in data non anteriore al quarantacinquesimo giorn o antecedente la data della votazione, che attesti l’esistenza delle condizioni di infermità di cui al comma 1, con prognosi di almeno sessanta giorni decorrenti dalla data di rilascio del certificato, ovvero delle condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali.

Gli elettori interessati dovranno far pervenire la prescritta dichiarazione entro il giorno 6 MAGGIO 2019, (20° antecedente la data della votazione), utilizzando preferibilmente l’apposito modulo da ritirare presso l’Ufficio elettorale comunale.

L’Ufficio elettorale comunale è a disposizione per ulteriori chiarimenti.

CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOLUZIONE DELLA CRISI AL COMUNE DI SAN NICANDRO

Finalmente è arrivata la comunicazione di diffida da parte del Prefetto di Foggia relativa all’approvazione del bilancio del comune. Venti giorni di tempo dalla notifica della stessa a tutti i consiglieri comunali. Quindi, per la prima settimana di maggio, si chiuderà questa strana vicenda che ha occupato le cronache politiche della nostra cittadina e che, ancora oggi, non si può prevedere la soluzione finale. Infatti ora non si può più temporeggiare in quanto c’è una scadenza, o si approva il bilancio o tutti a casa per nuove elezioni.

Le consultazioni con tutte le forze politiche di cui aveva assicurato il sindaco nell’ultimo consiglio comunale pare che sono state disattese in quanto mentre la parte “centrista” della minoranza è stata convocata (anche se poi il solo consigliere Tancredi si è presentato), l’altro braccio della minoranza, il Partito Democratico, è stato ignorato almeno fino ad oggi. Forse non c’era affatto la volontà di incontrare i suoi rappresentanti istituzionali.

A questo punto si deve ritenere che la quadratura del cerchio deve essere trovata all’interno della coalizione che ha vinto le elezioni in quanto sembra sia anche tramontato un voto di astensione per l’approvazione del bilancio da parte del gruppo di minoranza senza il PD.

Intanto il tempo stringe e sembra esserci il muro contro muro nella maggioranza tra le richieste e le concessioni. La richiesta sembra sia indirizzata verso un assessorato di peso e la carica di vicesindaco, in fondo come era originariamente nata dopo la distribuzione di deleghe e cariche. Insomma una faccenda tutta interna che riguarda due sole parti della coalizione. Per arrivare ad un accordo qualcuno dovrà pur cedere. Se ognuno conserva le proprie posizioni non ci sono altre alternative se non la fine della legislatura.

L’importante è che non si arrivi in consiglio comunale con una maggioranza di facciata messa su solo per evitare lo scioglimento anticipato. Ci si augura che tutto possa essere chiarito e che ci sia la lucidità necessaria per prendere la decisione più utile per i sannicandresi. Sarebbe veramente ingiustificabile nel caso di una continuità dell’attuale compagine di governo, una riproposizione delle contraddizioni che hanno contraddistinto quest’ultima fase amministrativa. Nessuno perdonerebbe tali comportamenti.

AVIS DONAZIONE SANGUE

L’Avis di San Nicandro sta vivendo una settimana particolarmente densa di impegni e di appuntamenti straordinari. Proprio durante settimana Santa invita tutti ad essere fattivamente disponibili ad aiutare quanti sono nel bisogno. Per l’Avis l’occasione di raccogliere la vostra solidarietà nel gesto più bello e umanamente più degno: la donazione di sangue.

Si informa quindi che domani, giovedì 18 aprile, in Piazza 4 Novembre sarà presente l’autoemoteca per la consueta donazione sangue.

BANDO DI CONCORSO PER IL RECLUTAMENTO DI 1.756 VFP4, ESERCITO, MARINA E AERONAUTICA

1.756 posti del Concorso VFP4 2019 sono così suddivisi:

  • 1.065 posti nell’Esercito, di cui
    – 970 per incarico/specializzazione che sarà assegnato/a dalla Forza Armata
    – 20 per “elettricista infrastrutturale”
    – 20 per “idraulico infrastrutturale”
    – 10 per “muratore”
    – 5 per “meccanico di mezzi e piattaforme”
    – 10 per “fabbro”
    – 10 per “falegname”
    – 3 per la posizione organica di “maniscalco”
    – 4 per la qualifica di “sistemista sicurezza informatica di 1° livello”
    – 13 per la qualifica di “operatore basico per operazioni speciali”
    Il reclutamento avverrà in un’unica immissione, con prevista incorporazione, presumibilmente, nel mese di aprile 2020. La domanda di partecipazione può essere presentata dai VFP1 incorporati con il 1°, il 2° e il 3° blocco del bando 2018, nonché, dai VFP1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con qualunque bando/blocco relativo ad anni precedenti al 2018.
  • 266 posti nella Marina Militare, di cui 207 per il Corpo Equipaggi Militari Marittimi (CEMM) e 59 per il Corpo delle Capitanerie di Porto (CP), in un’unica immissione, con prevista incorporazione, presumibilmente, nel mese di gennaio 2020. La domanda di partecipazione può essere presentata dai VFP1 incorporati con l’unico blocco 2018, 1°, 2°, 3° e 4° incorporamento, nonché dai VFP1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con qualunque blocco/incorporamento relativo ad anni precedenti al 2018.
  • 425 posti nell’Aeronautica Militare in un’unica immissione. La domanda di partecipazione può essere presentata dai VFP1 incorporati con l’unico blocco 2018, 1° e 2° incorporamento, nonché dai VFP1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con qualunque blocco/incorporamento relativo ad anni precedenti al 2018

Non è consentita, pena l’esclusione dal concorso, la partecipazione al concorso stesso per più Forze Armate e/o per più Corpi e/o a più immissioni previste dal presente bando, salvo quanto di seguito specificato. I candidati per l’Esercito che chiederanno di partecipare per i posti previsti per “elettricista infrastrutturale”, “idraulico infrastrutturale”, “muratore”, “meccanico di mezzi e piattaforme”, “fabbro”, “falegname”, posizione organica di “maniscalco”, qualifica di “sistemista sicurezza informatica di 1° livello” e qualifica di “operatore basico per operazioni speciali”, potranno, altresì, chiedere di partecipare per i posti previsti per incarico/specializzazione che sarà assegnato/a dalla Forza Armata.

I concorrenti per la Marina Militare che prestano servizio quali VFP1 in uno dei settori d’impiego delle Forze speciali e Componenti specialistiche di tale Forza Armata, qualora partecipino al concorso di cui al presente bando, non potranno partecipare al distinto concorso straordinario per il reclutamento di VFP4 delle Forze speciali e Componenti specialistiche, che sarà indetto nel 2019.

I candidati per l’Aeronautica Militare che prestano servizio quali VFP 1 nel settore d’impiego “incursori” di tale Forza Armata, qualora partecipino al concorso di cui al presente bando, non potranno partecipare al distinto concorso straordinario per il reclutamento di VFP4 Aeronautica Militare delle Forze speciali, che sarà indetto nel 2019.

candidati che, provengono da una Forza Armata diversa, possono comunque presentare domanda per l’Esercito, la Marina Militare o per l’Aeronautica Militare.

Il 10% dei posti di ogni immissione è riservato alle seguenti categorie: diplomati delle Scuole Militari; assistiti dall’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari di Carriera dell’Esercito, dall’Istituto Andrea Doria per l’assistenza dei familiari e degli orfani del personale della Marina Militare, dall’Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori e dall’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri; figli di militari deceduti in servizio.

In caso di mancanza, anche parziale, di candidati idonei appartenenti alle categorie di riservatari, i relativi posti saranno devoluti agli altri concorrenti idonei, secondo l’ordine di graduatoria.

REQUISITI DEL CONCORSO

Possono partecipare al Concorso 1.756 VFP4 2019 (Esercito, Marina, Aeronautica) i volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) in servizio, anche in rafferma annuale, o in congedo per fine ferma, appartenenti ai sopraindicati blocchi di incorporazione e in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana
  • aver compiuto il 18° anno di età e non aver superato il giorno del compimento del 30° anno di età alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande (16 Aprile 2019)
  • possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore)

I candidati per l’Esercito che intendono accedere ai posti previsti per “elettricista infrastrutturale”, “idraulico infrastrutturale”, “muratore”, “meccanico di mezzi e piattaforme”, “fabbro”, “falegname”, posizione organica di “maniscalco”, qualifica di “sistemista sicurezza informatica di 1° livello” e qualifica di “operatore basico per operazioni speciali” devono possedere, oltre ai requisiti di partecipazione sopra elencati, anche i titoli indicati presente bando.

DOMANDA AL CONCORSO

La domanda di partecipazione al Concorso 1.756 VFP4 2019 (Esercito, Marina, Aeronautica) potrà essere presentata, esclusivamente online, tramite il portale dei Concorsi del Ministero della Difesa, dal 18 Marzo al 16 Aprile 2019. La procedura per l’invio della domanda di partecipazione è esplicitata all’interno del bando di concorso.

PROVE DEL CONCORSO

Lo svolgimento del Concorso 1.756 VFP4 2019 (Esercito, Marina, Aeronautica) comprende:

  1. a)una prova di selezione a carattere culturale, logico-deduttivo e professionale – Calendario prova: entro il 15 maggio
    b)le prove di efficienza fisica, nell’ambito di ciascuna Forza Armata, con parametri differenziati per uomini e donne
    c) l’accertamento, sempre nell’ambito di ciascuna Forza Armata, dell’idoneità psico-fisica e attitudinale
    d) la valutazione dei titoli

ELEZIONE DEI MEMBRI DEL PARLAMENTO EUROPEO, CONVOCAZIONE DEI COMIZI ELETTORALI

Il Sindaco

R E N D E N O T O

che, con decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 71 del 25 marzo 2019, sono stati convocati per il giorno di domenica 26 maggio 2019 i comizi per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia.

Le operazioni preliminari degli uffici elettorali di sezione cominceranno alle ore 16 di sabato 25 maggio 2019.

LA VOTAZIONE SI SVOLGERÀ NEL GIORNO DI DOMENICA 26 MAGGIO 2019, DALLE ORE 7 ALLE ORE 23.

L’ELETTORE, PER VOTARE, DEVE ESIBIRE AL PRESIDENTE DI SEGGIO LA TESSERA ELETTORALE PERSONALE E UN DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO

AL VIA LA 1^ EDIZIONE “FUGGI A FOGGIA”

0

Procedono spediti i preparativi per la “1° Fuggi a Foggia”, gara podistica in programma a Foggia domenica 12 maggio. La manifestazione organizzata dall’ASD “I Podisti di Capitanata”, prevede la gara provinciale di 10km, valida tra l’altro come tappa del circuito provinciale “CorriCapitanata2019”, organizzato dalle società podistiche della provincia di Foggia, alla quale si affianca una passeggiata non competitiva sulla stessa distanza, e la camminata Nordic Walking.

Degna di nota è la “Family Run” voluta dagli organizzatori per coinvolgere le famiglie e avvicinarle alla pratica sportiva, consentendo loro di vivere la città in una dimensione diversa dal solito, scoprendo con una passeggiata scorci della città che solitamente sfuggono agli occhi dei più.

Per la società foggiana che dal 1987 promuove la corsa su strada partecipando a gare anche fuori dai confini italiani, l’organizzazione della gara è una sfida colta con determinazione dagli atleti della società blu royal, guidati dal presidente Massimo Morano.

Il percorso gara, che avrà partenza e arrivo nell’isola pedonale a Piazza Giordano, attraverserà il centro cittadino, invadendolo con i colori dei tanti podisti attesi al via.

Infine, visionando il percorso della gara competitiva, si sottolinea come il tracciato studiato dagli organizzatori preveda solo 9 curve in 10 km. Si tratta quindi di un percorso ultrapiatto e con pochissimi cambi di direzione, ideale per gli atleti che vi parteciperanno.

Raffaele Luciano

ECCO I SIMBOLI DELLA “CROCE DELLA PASSIONE” ESPOSTA NELLE CHIESE DI SAN NICANDRO

Da ieri è iniziata la settimana santa dei cristiani e tutte le chiese di San Nicandro hanno esposto la “croce della passione” o “croce dei misteri”. Ma cosa rappresenta la croce per i credenti? Secondo la religione cattolica la croce rappresenta la testimonianza del Signore Gesù che viene crocifisso sacrificandosi per redimere l’intera umanità dal peccato. Ovunque nel mondo, sia in città che nei villaggi, si possono vedere chiese con croci. La croce appare in diversi paesi e nazioni come segno che l’opera di redenzione del Signore Gesù si è diffusa fino ai confini della terra ed è nota a tutti.

Civico93 vuole ricordare i simboli della “croce della passione” in quanto non sempre ci si sofferma a capire perché sulla croce ci sono tanti oggetti. Essi non solo altro che la testimonianza dei fatti accaduti nelle ultime ore della vita del Cristo. Sulla Croce ci sono:

  • il “titulus crucis”, apposto sulla croce cioè l’iscrizione, riportata dai quattro vangeli canonici, che sarebbe stata apposta sopra la croce di Gesù quando fu crocifisso per indicare la motivazione della condanna;
  • la brocca che è stata usata da Ponzio Pilato per il lavaggio delle sue mani;
  • il calice dell’ultima cena utilizzata da Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il sangue del Cristo durante la crocifissione;
  • i dadi dei soldati usati per la conquista della tunica del Cristo;
  • la corona di spine per il re dei giudei;
  • le fruste di saggina per colpire Gesù: il sudario con il volto del Signore;
  • la lancia del centurione che trafisse il corpo di Gesù;
  • il martello usato per picchiare i chiodi nelle mani e nei piedi di Gesù;
  • la tenaglia usata per rimuovere i chiodi;
  • pezzo di spugna imbevuta di aceto per far bere Gesù; il mantello rosso che poi è stato oggetto di partita coi dadi; l’iscrizione sulla corse che era il motivo della condanna;
  • chiodi (tre) utilizzati per la crocifissione; martello per conficcare i chiodi e tenaglia;
  • le catene o le corde che cinsero Gesù durante la notte in prigione;
  • la mano o il guanto che colpì il volto di Gesù durante la derisione;
  • la canna come scettro di Gesù;
  • la scala usata per la deposizione di Gesù dalla croce;
  • il gallo per ricordare San Pietro che rinnegò per tre volte il suo Maestro; la scala con cui Gesù fu deposto;
  • la lanterna o le torce usate dai soldati che arrestarono Gesù nell’orto degli ulivi, oltre alle spade ed ai bastoni;
  • un sacco di monete del tradimento di Giuda;
  • il sole e la luna, rappresentanti l’eclissi che si verificò durante la passione di Cristo;
  • la sindone usata per avvolgere il corpo di Gesù durante la sepoltura.

 

SAN NICANDRO, NASCE IL GRUPPO “MMUINA”

Il gruppo nasce dall’amore di sempre per la musica. Alcuni di noi sono musicisti di professione ed altri per diletto. Dopo aver suonato insieme dalla fine degli anni ’70 e aver fatto esperienze diverse, dal rock al pop classico ed al jazz, abbiamo deciso di attrezzare una sala prove non solo per suonare ma anche per confrontarci e scambiare esperienze musicali iniziando a provare brani di vario genere.

Con il passar del tempo il gruppo è aumentato perché altri amici si sono uniti a noi nel fare jam session. Abbiamo provato classici napoletani versione “orchestra italiana” sperimentando arrangiamenti nuovi.

Pur avendo tutti una buona volontà cercavamo una voce che potesse arrivare alle sonorità di Eddy Napoli.

Un giorno un componente del gruppo porta in sala prova un suo amico che ci conquista da subito con la sua splendida voce. Era proprio quella che cercavamo.

Finalmente il gruppo è completo ed è composto da mandolino, chitarra, fisarmonica, basso, tastiera, percussioni e batteria.

Dopo aver lavorato tutto l’inverno abbiamo messo a punto un repertorio di brani coinvolgenti, frizzanti, divertenti che desse l’idea della “mmuiunos” della festa. A questo punto, mancava solo il nome da dare alla band. Ognuno be ha proposto uno ma, alla fine, abbiamo scelto quello che più ci rappresentava, “MMUINA”.

Vi aspettiamo numerosi e calorosi ai nostri concerti.

PER GLI STUDENTI: SCOPRI E FOTOGRAFA IL PATRIMONIO GEOLOGICO DELLA PUGLIA

La SIGEA Sezione Puglia, al fine di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei siti di interesse geologico (geositi) e i paesaggi geologici della Regione Puglia bandisce la quinta edizione del concorso fotografico rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Puglia.

Il concorso comprende scatti che ritraggono luoghi, paesaggi, siti a valenza geologica dove le forme rappresentate sono determinate dagli elementi geologici del sito. Possono essere proposte foto di manufatti realizzati dall’uomo che si integrano nel contesto geologico o geomorfologico e immagini di fossili, rocce e minerali con particolare forma. Gli studenti potranno prendere spunto dai geositi e dalle emergenze geologiche censite in Puglia e disponibili sul sito www.geositipuglia.eu.

N.B. Le foto devono riferirsi esclusivamente a siti e paesaggi della Puglia.

Saranno premiate 15 foto e il premio consisterà nella pubblicazione delle foto sul sito web degli organizzatori, un attestato di partecipazione e il dono di libri offerti dalla Zanichelli. Agli autori delle tre foto più rappresentative dello spirito del concorso sarà offerto un buono acquisto di euro 100 (cento/00).

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 30 aprile 2019 compilando on-line i campi sottostanti e allegando le foto in un unico .zip o .rar (Max 40 Mbyte) e un documento di identità (.pdf, .zip, .rar) Max 3Mbyte

Si prega di prendere visione dell’intero Regolamento (IN ALLEGATO)

regolamento-2019-puglia

MA LA FAMIGLIA MANDA IN CONFUSIONE DI MAIO

Due interviste per Di Maio. La posizione del governo gialloverde sulla famiglia è stata evocata più volte nelle ultime settimane, soprattutto in occasione del contestato Congresso mondiale delle famiglie che si è svolto a Verona tra il 29 e il 31 marzo. In particolare, la partecipazione alla kermesse di alcuni ministri di sponda leghista – primo fra tutti il ministro dell’Interno Matteo Salvini – ha fatto emergere nuove divisioni, e qualche litigio pubblico, all’interno della coalizione di governo di Movimento 5 stelle e Lega. Sulle politiche di conciliazione vita-lavoro è stato intervistato domenica 7 aprile a “Che tempo che fa” il vice-premier e ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Di Maio, che al conduttore Fabio Fazio ha fornito risposte contraddittorie e piuttosto imprecise:

Fazio: “Però ministro lo scorso fine settimana c’è stato questo dibattito sulla famiglia, ma l’Inps ha ricordato che il governo Conte ha tagliato il bonus per baby sitter e asili nido”.

Di Maio: “No, questo è un dossier che seguo io come ministro delle Politiche sociali. (…) Il bonus baby sitter era un bonus che fu ideato dal precedente governo che diceva ‘se la mamma non usa il congedo parentale, cioè i due mesi prima della gravidanza e i tre dopo, allora le paghiamo il babysitter’. Ma alla fine le mamme hanno preso tutte il congedo parentale, era un po’ una follia, e quindi era uno strumento che non stava funzionando. Che abbiamo fatto? Abbiamo preso i soldi e li abbiamo messi per aumentare l’abbassamento della retta sugli asili nido”.

Di Maio era già stato interpellato anche il 4 aprile a “Mattino cinque” in merito alla decisione di non rinnovare il bonus infanzia (conosciuto anche come contributo baby sitting), e la sua risposta era stata:

“Io le smentisco questa notizia perché il bonus per il baby sitting, perché di questo stiamo parlando, è passato con l’ultima legge di bilancio da 500 fino a 1.500 euro”.

Il quadro che si delinea è decisamente nebuloso e pasticciato. Quale è dunque la situazione riguardo alle politiche di conciliazione vita-lavoro? Per fare chiarezza è necessario innanzitutto distinguere tra le diverse misure.

Cos’è il contributo baby sitting. Il contributo baby sitting o asili nido è una misura introdotta in via sperimentale nel 2012 per il biennio 2013-2015, in seguito prorogata dal governo Renzi fino a dicembre 2018 con alcune modifiche ed estensioni. Il provvedimento permetteva alle madri lavoratrici di richiedere – al termine del congedo di maternità ed entro gli 11 mesi successivi – un voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting oppure un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi. Il contributo era rivolto a lavoratrici dipendenti pubbliche e private o iscritte alla Gestione separata. In misura leggermente differente era stato esteso anche a lavoratrici autonome o imprenditrici (con una durata di tre mesi). L’ammontare massimo del sostegno era di 600 euro mensili.

Come si legge chiaramente sul sito dell’Inps, la legge di bilancio del 2019 non ha prorogato la misura. È bene ricordare che si poteva scegliere il contributo in alternativa al congedo parentale, un periodo di astensione facoltativo dal lavoro della durata complessiva di 11 mesi tra i due genitori, utilizzabile entro i primi 12 anni di vita del bambino, durante il quale i genitori ricevono solo una piccola frazione della retribuzione spettante (normalmente il 30 per cento ma in alcuni casi nessuna retribuzione). Il contributo baby sitting rappresentava quindi una delle poche misure di conciliazione vita-lavoro: a usufruirne infatti erano le madri lavoratrici che sceglievano di rientrare al lavoro rinunciando al congedo facoltativo e che per questo pagavano il supporto di una persona nella cura dei figli oppure la retta di un asilo nido.

Perché Di Maio fa confusione sulle misure. Alla luce di queste informazioni, ripercorriamo gli interventi del vice-premier Di Maio, a partire da quello meno recente a Mattino cinque.

La risposta del ministro alla domanda sulla soppressione del contributo baby sitting è sbagliata per due motivi. Anzitutto, malgrado il tentativo di smentita, è evidente che il provvedimento non è stato prorogato, come abbiamo precisato sopra e come ha comunicato l’Inps. Inoltre, Di Maio confonde il contributo baby sitting o asili nido con una diversa misura di sostegno al reddito delle famiglie, ovvero il bonus asilo nido introdotto nel 2016. Avrà giocato a sfavore del ministro la somiglianza innegabile dei nomi, fatto sta che i due rimangono provvedimenti distinti. Il bonus asilo nido è infatti un altro contributo mensile per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati oppure di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. In questo caso, però, la misura non costituisce un’alternativa al congedo parentale (come invece il contributo baby sitting), ma una possibilità estesa a tutti i genitori di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in possesso dei requisiti richiesti. L’importo su base annua di quest’ultimo bonus è stato effettivamente aumentato con l’ultima legge di bilancio a 1.500 euro per tutti e tre gli anni dal 2019 al 2021, ma l’ammontare di partenza non era di 500 euro come affermato dal vice-premier Di Maio, bensì di 1.000.

Se la confusione si fermasse qui, si potrebbe quasi chiudere un occhio, ma le dichiarazioni rilasciate a Che tempo che fa domenica 7 aprile rendono necessarie ulteriori correzioni.

Alla richiesta di chiarimenti di Fabio Fazio, il ministro risponde ammettendo che in effetti il contributo baby sitting non c’è nella legge di bilancio 2019, ma la spiegazione che abbozza contiene alcune inesattezze. Il primo errore non stravolge il contenuto del messaggio, ma va riportato per precisione: il bonus baby sitting o asili nido non è stato ideato dal precedente esecutivo, ma nel dicembre 2012 dall’allora governo Monti e poi successivamente prorogato dal governo Renzi.

Il secondo errore, invece, è concettuale e riguarda il congedo parentale. È assolutamente vero che il contributo baby sitting veniva erogato in alternativa al congedo parentale, ma quest’ultimo non corrisponde ai due e tre mesi di congedo prima e dopo il parto (“gravidanza” secondo le parole di Di Maio, ma ci siamo capiti). Quello a cui fa riferimento il ministro del Lavoro è il congedo di maternità, che è appunto un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante i due mesi che precedono il parto e i tre mesi successivi. Invece, come abbiamo specificato sopra, il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativo dal lavoro che può essere utilizzato sia dalla madre sia dal padre per una durata complessiva non superiore a 12 mesi.

Ricapitolando, quando si parla di politiche di sostegno al reddito delle famiglie bisogna stare molto attenti perché la terminologia inganna, le dichiarazioni di Di Maio ce lo dimostrano: il contributo baby sitting o asili nido è cosa diversa dal bonus asilo nido, così come sono due misure ben distinte il congedo parentale e il congedo di maternità.

Il verdetto. Il vice-premier nonché ministro delle Politiche sociali ha le idee confuse sulle misure di sostegno alle famiglie che afferiscono proprio al suo ministero. Non soltanto non sembra conoscere la differenza tra il contributo baby sitting o asili nido e il bonus asilo nido, ma finisce per equivocare anche sul congedo di maternità e il congedo parentale. Complice la somiglianza dei nomi, dobbiamo ammetterlo. Se a queste manchevolezze aggiungiamo anche l’errore sull’ammontare di partenza del bonus asilo nido e l’imprecisione sulla paternità del provvedimento che ha introdotto il contributo baby sitting, le dichiarazioni di Luigi Di Maio sono nel complesso PARZIALMENTE FALSE. (lavoce)

Greta Ardito e Silvia Picalarga

“NOTRE DAME” BRUCIA, LA PROCURA DI PARIGI APRE INDAGINE CONTRO IGNOTI

La notizia che la famosa Cattedrale di nostra Signora di Parigi, Cathedrale Notre-Dame de Paris in francese, sta bruciando con notevole difficoltà per i pompieri di raggiungere quelle altezze, ha fatto  da subito nella serata di lunedì  15 aprile 2019 il giro del mondo  per essere questa chiesa una delle più famose al mondo   ed uno   dei simboli della Parigi gotica del XII secolo.

Per completezza d’informazione riporto una brevissima cronistoria riguardante la costruzione della Cattedrale Notre Dame di Parigi, un imponente edificio storico i cui lavori iniziarono a intorno al 1163 per essere conclusi  nel 1345.

Infatti si deve a Re Luigi VII e al Vescovo Maurice de Sully che vollero per la città un grande edificio che potesse ospitare tutti i fedeli cattolici parigini tanto da diventare simbolo della cristianità.  Durante la rivoluzione francese parte di questa struttura andò distrutta e fu anche depredata dei suoi tesori tanto è che per l’incoronazione di Napolone I° nel 1804   la facciata fu ricostruita in cartone. La Cattedrale Notre-Dame di Parigi è stata altresì palcoscenico di alcune cerimonie fondamentali per la storia francese ed europea: 1430 incoronazione del giovane re d’Inghilterra Enrico VI, 1455 processo a Giovanna d’Arco, incoronazione di Maria Stuarda, matrimonio fra Margherita di Valois ed Enrico IV.

L’incendio dato immediatamente in diretta TV su più reti ha interessato l’intera copertura in legno e la guglia centrale intorno alla quale sembra sviluppatosi l’incendio e che ha comportato anche il crollo dell’intero tetto di copertura.

Altra notizia trasmessa solo qualche giorno prima è che proprio su questa struttura erano iniziati lavori di ristrutturazione dopo tanti anni di abbandono.

La normativa italiana che disciplina l’esecuzione delle opere pubbliche e quelle che riguardano il patrimonio storico, artistico e dei “beni culturali” è molto complessa e garantista della Pubblica Amministrazione appaltante specialmente dopo l’incendio del teatro “La Fenice” di Venezia, pure causato dai lavori appaltati.

Con ciò basta pensare che in Italia, anche in applicazione della Normativa Europea e del Codice dei Contratti Pubblici, per l’esecuzione anche di modestissime opere viene richiesta all’impresa appaltatrice una polizza (assicurazione in favore dell’Ente) almeno pari al valore di tutto l’immobile oltre a quelle ulteriori di esecuzione del contratto ed a quella richiesta al Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione .

Non riesco di pensare quale possa essere la stima “in valore” di questo o di altri beni simili che necessitino di interventi manutentivi o di adeguamento funzionale e di messa in “sicurezza” e quali i danni ed i tempi necessari ai ripristini.  Intanto la procura di Parigi ha aperto un’indagine sull’incendio, le cui cause sono ancora sconosciute: per questo motivo, i dettagli sull’indagine non sono ancora stati resi noti.

Gianni Della Torre

 

AVEVA ESPLOSO NUMEROSI COLPI DI PISTOLA PER STRADA A SAN NICANDRO GARGANICO, ORDINANZA CAUTELARE

Verso le ore 11.45 dello scorso 17 marzo, di domenica, a San Nicandro Garganico lungo via Marconi, in quel momento densamente trafficata da tanti che, vista la bella giornata di sole, si stavano recando verso Torre Mileto, tra le numerose autovetture incolonnate all’altezza di un semaforo, uno sconosciuto, alla guida di una Fiat Punto di colore nero, aveva improvvisamente estratto una pistola esplodendo alcuni colpi.

I militari della locale Stazione Carabinieri e della Sezione Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di San Severo, immediatamente intervenuti sul posto, avevano accertato che, dei colpi sparati dallo sconosciuto, uno aveva colpito il parabrezza di una Jeep Compass in transito, di proprietà di una persona del posto, mentre un altro aveva mandato in pezzi lo specchietto retrovisore di una BMW 320, in quel momento parcheggiata e con la proprietaria a bordo. Solo per un caso i proiettili non avevano raggiunto il conducente della Jeep, che si era rapidamente abbassato sui sedili appena accortosi degli spari, né ferito la donna che si trovava seduta nella sua auto.

Su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Foggia, i Carabinieri avevano quindi immediatamente avviato una serie di accertamenti, tra i quali l’acquisizione e l’analisi di numerosi filmati estrapolati da diversi sistemi di videosorveglianza della zona, al fine di ricostruire l’accaduto e identificarne il responsabile. Inizialmente non si era escluso, nonostante l’estrema gravità del fatto, che la vicenda fosse riconducibile ad un alterco per motivi di traffico tra automobilisti, anche perché dalla visione delle immagini si era notato che da una Fiat Panda di colore verde, che si era appena fermata al semaforo di via Marconi, era sceso il conducente che si era diretto con fare aggressivo verso le autovetture che erano incolonnate dietro la sua, tra le quali la Fiat Punto di colore nero, come se dovesse rimproverare qualcosa. Il conducente di quest’ultima autovettura, visto il piglio del conducente della Fiat Panda, aveva estratto l’arma che aveva in auto ed aveva esploso una serie di colpi per fermare l’uomo che gli veniva incontro, senza però colpirlo, ma andando a raggiungere le due autovetture con a transito, di proprietà di una persona del posto, mentre un altro aveva mandato in pezzi lo specchietto retrovisore di una BMW 320, in quel momento parcheggiata e con la proprietaria a bordo. Solo per un caso i proiettili non avevano raggiunto il conducente della Jeep, che si era rapidamente abbassato sui sedili appena accortosi degli spari, né ferito la donna che si trovava seduta nella sua auto.

Su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Foggia, i Carabinieri avevano quindi immediatamente avviato una serie di accertamenti, tra i quali l’acquisizione e l’analisi di numerosi filmati estrapolati da diversi sistemi di videosorveglianza della zona, al fine di ricostruire l’accaduto e identificarne il responsabile. Inizialmente non si era escluso, nonostante l’estrema gravità del fatto, che la vicenda fosse riconducibile ad un alterco per motivi di traffico tra automobilisti, anche perché dalla visione delle immagini si era notato che da una Fiat Panda di colore verde, che si era appena fermata al semaforo di via Marconi, era sceso il conducente che si era diretto con fare aggressivo verso le autovetture che erano incolonnate dietro la sua, tra le quali la Fiat Punto di colore nero, come se dovesse rimproverare qualcosa. Il conducente di quest’ultima autovettura, visto il piglio del conducente della Fiat Panda, aveva estratto l’arma che aveva in auto ed aveva esploso una serie di colpi per fermare l’uomo che gli veniva incontro, senza però colpirlo, ma andando a raggiungere le due autovetture con a bordo l’ignaro uomo e la donna. Sempre dalla visione delle immagini registrate dalle telecamere si era allora visto che il conducente della Fiat Panda, accortosi dell’arma impugnata dal conducente della Fiat Punto nera, era tornato di corsa al volante della sua autovettura, allontanandosi con estrema velocità.

Probabilmente i due, però, avevano già una conoscenza pregressa tanto che è stato dimostrato come lo sparatore stesse già da tempo pedinando la vittima designata, aspettando verosimilmente il momento giusto per compiere il suo gesto. Le immagini hanno anche cristallizzato le conseguenze della sconsiderata azione posta in essere dall’odierno arrestato: uno dei proiettili esplosi dall’arma da lui illecitamente detenuta ed utilizzata per sparare ha colpito, attraversandolo, il parabrezza di una jeep che proveniva nel senso opposto, non uccidendo il conducente solo per la prontezza di riflessi dello stesso, che si abbassava sul sedile di fianco.

Gli accertamenti effettuati hanno permesso di identificare lo sparatore in S. R. C., classe ’88, per il quale, acclarate le sue responsabilità nel folle gesto, la Procura della Repubblica, condividendo le risultanze investigative dei Carabinieri, aveva richiesto all’Autorità Giudiziaria competente l’emissione di una misura cautelare.

Il G.I.P. del Tribunale, condividendo anch’egli pienamente gli elementi investigativi prodotti da Procura e Carabinieri, ha quindi emesso un’Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del S., per il reato di duplice tentato omicidio nei confronti sia del conducente della Fiat Panda che della Jeep Compass, che nella mattinata odierna è stata eseguita dai militari della Sezione Operativa del N.O.R.M. di San Severo e della Stazione Carabinieri di San Nicandro Garganico.

Proseguono ulteriori verifiche volte sia ad accertare il movente e per scoprire come questi si fosse procurato la pistola.

 

TUTTO TACE SULLA PROTESTA DEGLI ALLEVATORI, AGRICOLTORI, ITTICOLTORI ALL’INTERNO DEL PARCO DEL GARGANO

I GIORNALI DEL NORD SCRIVONO DEI PASTORI CHE PORTANO 1000 PECORE IN PIAZZA A PADOVA PER PROTESTA CONTRO TRUMP…I GIORNALI DEL SUD “NON SCRIVONO NULLA” SU OLTRE 2000 PASTORI, AGRICOLTORI, ITTICOLTORI E ALTRE CATEGORIE PRODUTTIVE DEL GARGANO CHE SONO DISPERATI PERCHE’ VEDONO AGGREDITI DA LUPI( ed ibridi di lupi)  CHE SBRANANO IMPUNITI LE LORO GREGGI; DA CINGHIALI(ed ibridi di cinghiali) FAMELICI CHE DISTRUGGONO I LORO CAMPI, DA CORMORANI E GABBIANI( questa volta in purezza genetica) CHE DIVORANO QUINTALI DI PESCE AL GIORNO. TUTTO CIO’ SOLO PER DANNI INCALCOLABILI NEI VARI SETTORI PRODUTTIVI PORTATI AVANTI, CON ENORMI SACRIFICI…E CON METODI TRADIZIONALI, COME “IMPONE” LA LEGGE DEL PARCO. MA IL DRAMMA NON E’ DOVUTO AL RIMBORSO CHE E’ ESIGUO O ALTRO..IL DANNO E’ CHE TALI ATTIVITA’ SONO A RISCHIO FALLIMENTO PERCHE’ NON C’E’ STATO MAI UN VERO PIANO DI GESTIONE DELLA FAUNA E DELL’AVIFAUNA SELVATICA ALL’ INTERNO DELL’AREA DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO A CAUSA DI UNA DIRIGENZA TECNICO-POLITICA CHE, CON I SUOI PROVVEDIMENTI INEFFICACI E VESSATORI HA IMMOBILIZZATO LO SVILUPPO NELLE AREE INTERNE E POI, LE HA ABBANDONATE A SE STESSE PROVOCANDO LO SFACELO AMBIENTALE E DI SALVAGUARDIA DI TALI AREE…MA SOPRATTUTTO E’ IN ATTO L’EUTANASIA DI TUTTE LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE PRATICATE CON METODI TRADIZIONALI ALL’ INTERNO DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO…

ALLORA…“A CAPA MIA NUN E’ BONA”…

1** O MILLE PECORE AL NORD, PER PROTESTA CONTRO IL PRESIDENTE U.S.A. TRUMP, VALGONO TANTA ATTENZIONE NAZIONALE E LA STAMPA E I TELEGIORNALI SI MOBILITANO, “NON PERCHE’ STANNO MALE GLI ALLEVATORI MA PERCHE’ ESSI VOGLIONO DI PIU’”…ED IO NON CONTESTERO’ MAI UNA PROTESTA PER UNA QUALITA’ DELLA VITA MIGLIORE;

2** O OLTRE 2000 PERSONE CHE CON LE LORO FAMIGLIE SOFFRONO E LOTTANO, “NON PERCHE’ VOGLIONO DI PIU’, MA PER NON VEDERE MORIRE, DEL TUTTO, LE LORO ATTIVITA’ PRODUTTIVE ALL’INTERNO DI TALE PARCO”, NON SONO TANTO IMPORTANTI COME 1000 PECORE DEL NORD…ALMENO, PER LE TELEVISIONI E QUALCHE QUOTIDIANO DEL SUD RESPONSABILI DELL’AREA DEL GARGANO E DELLA PROVINCIA DI FOGGIA;

3** SI SCRIVE CHE IL SUD SI SPOPOLA, I VECCHI SONO ABBANDONATI, MANCANO I SERVIZI…E CHE IL SUD MUORE! TALE E’ IL GRIDO DI DOLORE CHE SPESSO SI SENTE, SI LEGGE E SI VEDE NELLE VARIE TELEVISIONI DI STATO E PRIVATE…QUANDO UNA SOCIETA’ MUORE, C’E’ PRIMA UNA FASE DI AGONIA DOVUTA A TANTI FATTORI, TRA I QUALI LA LIBERTA’ DI STAMPA E LA CORRETTEZZA, AI SENSI DELLE VIGENTI LEGGI, DI FSR ARRIVARE ALL’OPINIONE PUBBLICA LE DUE VOCI CONTRASTANTI…E ANCHE PER IMPARI DIGNITA’ DI DARE NOTIZIE, CHE, A VOLTE SI DANNO DISTORTE, ED ESPONENDO SOLO I PROBLEMI DENUNCIATI DA UNA SOLA PARTE… O NO??

4** E’ PUR VERO CHE FA PIU’ NOTIZIA SE UN UOMO MORDE IL CANE…PURTROPPO, PERO’ E’ QUASI SEMPRE IL CANE CHE MORDE L’UOMO E LO MANDA ANCHE IN OSPEDALE! D’ALTRONDE E’ PUR VERO CHE TUTTI SIAMO UN POCO “COLLLUSI” CON “INCARICHETTI DA FAME E SOPRAVVIVENZA” E CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA ( primum vivere deindi philosofare!!)…MA NON SAREBBE MEGLIO LOTTARE, QUALCHE VOLTA, TUTTI INSIEME PER UN SUD, UN GARGANO E UN MONDO MIGLIORE? ALTRIMENTI, I RICCHI SARANNO SEMPRE PIU’ RICCHI E PIU’ POTENTI COMPRANDO O ASSERVENDO TUTTO E TUTTI AL LORO PROPRIO INTERESSE E TORNACONTO, I POVERI SEMPRE PIU’ POVERI DERISI, OFFESI E VILIPESI O, PEGGIO, ADDIRITTURA IGNORATI!! E COLORO CHE “GESTISCONO STAMPA E TELEVISIONI” SARANNO, FORSE, SEMPRE MENO LIBERI E PIU’ INTERESSATI A DIFENDERE I “DIRITTI DI 1000 PECORE DEL NORD” E A NON “VOLER VEDERE, NE SENTIRE, NE SCRIVERE” CHE C’E’ ANCORA GENTE IN QUESTO MIO AMATO E DISPERATO GARGANO E NEL SUD CHE LOTTA PER NON VEDER MORIRE GIORNALMENTE UN SOGNO DI LAVORO (E NON IL POSTO O L’INCARICUCCIO A PREBENDA GETTONATA) INDIPENDENTE E ANTICO “SOLO QUANDO E’ ANTICO IL MONDO…E POI?? TUTTI A PARLARE PER MESI DI TARANTELLE, PIZZICHE, ENOGASTRONOMIA (attività di promozione importanti per un territorio…ma non si vive di solo musica e manifestazioni super pagate)…AMMAZZANDO, CON I “COLPEVOLI SILENZI” QUEL MONDO RURALE CHE LE HA CREATE! SE COSI’ FOSSE ED IO FOSSI IN TALI INDIVIDUI “SIGNORI DELLA CARTA STAMPATA E DEI SERVIZI TELEVISIVI”…MI VERGOGNEREI…MA NON TANTO…SOLO UN POCO…ANCHE PERCHE’, MI SEMBRA, CHE CI SIA UN DIRITTO DI PARI DIGNITA’ NEL DARE DELLE NOTIZIE SE CI DOVESSERO ESSERE DUE FRONTI OPPOSTI…E MI SEMBRA CHE CI SIA ANCHE…MA NON NE SONO SICURO, CHE CI SIA PURE UN ALTRO DIRITTO DI DARE VOCE A CHI VIENE CHIAMATO IN CAUSA, AFFINCHE’ LA GENTE O LE ISTITUZIONI POSSANO SENTIRE LE DUE VERSIONI E FARSI UN’OPINIONE IN MERITO…E FORSE, ANCHE TALI “SIGNORI DELL’INFORMAZIONE” VIVREBBERO MEGLIO, PERCHE’ DICEVA TOTO’( PER METTERLA SUL COMICO, (ANCHE SE QUI DI COMICO NON C’E’ ASSOLUTAMENTE NIENTE) CHE LA COSCIENZA E’ COME L’ELASTICO, OGNUNO SE LA FORMULA, SI DA DELLE GIUSTIFICAZIONI SUL SUO OPERATO E SE LA CREA COME VUOLE E A SECONDA DELLE SUE ESIGENZE( anche Hitler ebbe una sua coscienza e dei giustificati motivi per mandare al macello milioni di innocenti ed incolpevoli ebrei), PERO’, POI, QUEL “TARLETTO” CHE SI CHIAMA “ONESTA’”…SOLO “ONESTA’”, PRIMA O POI,O ANCHE PER INTERESSE SOGGETTIVO DEL PROPRIO “PARTICULARE”, SI RISVEGLIA E COMINCIA A RONZARE NEL CERVELLO, SPECIE QUANDO, EVENTUALMENTE, GLI AGNELLI IMPORTATI, IN MODO SELVAGGIO( e senza controlli sanitari veri), DALLA ROMANIA, BULGARIA E DA CHISSA’ DOVE ANCORA, L’OLIO, IL GRANO, I POMODORI, LA FAVA DI CARPINO, LA CARNE DI MUCCA PODOLICA, CAPRETTO GARGANICO, AGNELLO GENTILE DI PUGLIA, IL PESCE DEI NOSTRI LAGHI SALMASTRI, ECC. NON SARANNO PIU’ I NOSTRI PRODOTTI TIPICI, COME IL LATTE E TUTTI I SUOI DERIVATI…SOLO ALLORA, TALI “SIGNOROTTI” DEI MASS MEDIA COMINCERANNO A SCRIVERE DI SETTORI TRADIZIONALI IN CRISI, DI ECONOMIA AGRO-SILVO-PASTORALE ALLO SBANDO, DI EMIGRAZIONE DI GIOVANI DALLE AREE INTERNE, DI DISTRUZIONE DI UN PATRIMONIO GENETICO ZOOTECNICO-AGRICOLO ANTICO… DELLA SCOMPARSA DEL GARGANO TRADIZIONALE!! MA ALLORA, SE NON SARANNO STATI IMPEGNATI A SCRIVERE DEL SESSO DEGLI ANGELI …NON SARA’ UN PO’…MA SOLO UN PO’ TROPPO TARDI PER AVERE AL LORO FIANCO, NON PIU’ LA GENTE CHE ANCORA E’ RESIDENTE-RESISTENTE SUL GARGANO E NEL SUD, NELLA LOTTA…MA SI TROVERA’ AL SUO FIANCO SOLO FANTASMI DI UN POPOLO RURALE DI UN GARGANO CHE FU? OPPURE ENFATIZZERANNO DI PROGETTI FARAONICI CHE, FINO AD ORA, HANNO IMPINGUATO SOLO LE CASSE DI FACOLTOSE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E DI QUALCHE TECNICO VICINO AL LORO SENTIRE CON PROGETTI BELLI MA CHE “NON BALLANO AFFATTO” E CHE NON HANNO DATO NESSUN BENEFICIO ALLA CLASSE OPERAIA DI QUESTO ACROCORO GARGANICO. CLASSE OPERAIA CHE NON STA IN PARADISO MA SCENDE GIORNALMENTE, SEMPRE DI PIU’, ALL’INFERNO?? MA FORSE, PER ALCUNI DI ESSI VAL BENE UNA NOTIZIA ARTEFATTA DATA AD ACTA IN UN DETERMINATO MOMENTO PER SMORZARE E NON FAR APPARIRE ALL’ ESTERNO CHE TUTTO VA BENE VA MEGLIO DI UNA VERITA’ SOFFERTA MA DIVULGATA CON ONESTA’ INTELLETTUALE E PROFESSIONALITA’ DEONTOLOGICA DI SETTORE…O ANCHE CHE PER TALI “SIGNOROTTI” DEI MASS MEDIA SONO PIU’ IMPORTANTI 1000 PECORE IN PIAZZA A PADOVA PORTATE DA ALLEVATORI RICCHISSIMI, CHE NON OPERANO IN AREE PARCO, CHE NON SONO RAZZE IN PUREZZA, CHE SONO ALLEVATE CON MANGIMI ED ESTROGENI VARI, CHE PROTESTANO CONTRO TRUMP(…a solo 8000 km di distanza e che a Trump non gliene può fregar di meno), CHE OLTRE DUEMILA FACOLTOSI OPERATORI CHE LOTTANO, CON LE LORO FAMIGLIE, PER NON MORIRE, NON IN UNA LOTTA CONTRO IL PARCO, IL LUPO O ALTRI ESEMPLARI DI FAUNA SELVATICA…MA PER UNA LORO STESSA SOPRAVVIVENZA…”INTELLIGENTI PAUCA”…POI, SI RESTA,OGNUNO, CON LA PROPRIA COSCIENZA CHE, A SECONDA DI UN EVENTUALE CONTRIBUTO O ASPETTANDO UN “INCARICUCCIO” A TEMPO, SI DECIDE SE E’ PULITA…O UN POCO…MA SOLO UN POCO DI PARTE …O ADDIRITTURA SPORCA…O NO?

  1. Nino Marinacci

 

LELLO VOCALE: LA CONFCOMMERCIO CHIEDE DELUCIDAZIONI SULLA TARI E MINACCIA SERRATE

Caro Direttore,

Le scrivo qualche riga per spiegarLe la mia posizione personale in rappresentanza del ruolo ricoperto affinchè, Lei, grazie alla sua testata, possa divulgarla per farla capire ai miei colleghi e non il mio pensiero.

E’ quasi un anno che questa amministrazione ha preso le redini di un paese sfinito, già fallito e che, ormai, da un bel po’ di anni ha perso oltre il 20 per cento della popolazione, oltre il 30 per cento elle attività, scuole, uffici pubblici ed ha perso prestigio e peso politico sul territorio.

Colpa de fato sicuramente, ma colpa certamente dei sannicandresi e della loro mentalità gretta, miope e del loro scarso attaccamento alle sorti di questa comunità.

E’ con questa visione che si si è scelti negli anni i propri rappresentanti che, con la stessa superficialità e mancanza di idee, hanno amministrato e questo è il risultato.

Ora, come Confcommercio, abbiamo sempre teso la mano a chiunque si sia avvicendato al ruolo ammnistrativo perché contribuire in maniera costruttiva a rendere più virtuosa la nostra cittadina, per noi vuol dire avere più successo nel nostro lavoro e nel nostro ruolo.

Lo abbiamo fatto anche questa volta: vedi Fiera di Ottobre, manifestazioni per la legalità, il nostro impegno per i mercativi e varie manifestazione, il DUC, gli innumerevoli tavoli di confronto da noi richiesti per pianificare azioni ed agevolare il lavoro amministrativo per risolvere i problemi del commercio e far valere le regole che lo disciplinano.

Ora, invece, rumors parlano di volontà amministrativa di far effettuare il mercato settimanalmente e far ricadere il “macigno” della TARI solo sulle attività produttive del paese già agonizzanti, la dice tutta sulla capacità amministrativa e sulla visione che ha questa compagine sullo sviluppo e sul futuro di San Nicandro.

Premesso che, come cittadino che ormai da anni differenzio in maniera maniacale i rifiuti prodotti, non vedo premiato il mio sforzo….anzi! Quindi, la pretesa di sapere analiticamente come siamo tassati per le spese di gestione dei rifiuti da circa 1.200.000 di euro a circa 2.100.000, credo sia legittima.

Mercoledì si riunisce il direttivo alla presenza dei nostri funzionari che hanno avuto modo di visionare tutti i passaggi amministrativi che hanno portato poi a questa decisione amministrativa, i quali esporranno il tutto alla luce del sole.

Al termine dei lavori, prenderemo in maniera collegiale, le dovute decisioni non escludendo le opportune manifestazioni e serrate per ribadire con forza che questa è una scelta sconsiderata che noi non accettiamo per nessuna ragione.

Lello Locale (Confcommercio)

E SALVINI SCIVOLA SULLA “SUA” FLAT TAX

Flat tax sì o flat tax no? È la domanda chiave di questi giorni. Con la pubblicazione dei numeri del Documento di economia e finanza, che ammettono un rallentamento dell’economia italiana nel 2019, la domanda non è banale perché l’introduzione della tassa piatta farebbe lievitare il deficit del 2020 al 4,1 per cento. Di flat tax si parla ormai da anni, soprattutto da quando la Lega di Matteo Salvini l’ha introdotta tra i suoi vessilli elettorali. Ed è stato proprio il vice-premier e ministro dell’Interno, durante la conferenza di Milano per presentare le alleanze in vista delle elezioni europee, a cadere in una credenza comune su questo tipo di imposta (di cui ci eravamo già occupati): “L’idea rivoluzionaria della flat tax, che si chiama tassa unica, tassa piatta, tassa uguale, è che è unica, piatta e uguale. Non esiste una flat tax progressiva, altrimenti mi tengo il sistema fiscale attuale”. Vediamo perché sbaglia.

Piatto non vuol dire per forza non progressivo. Nella sua versione più basilare la flat tax ha una sola aliquota, che deve essere moltiplicata per tutta la base imponibile. In questo modo l’imposta è puramente proporzionale, nel senso che a prescindere dal reddito i contribuenti versano un’uguale percentuale del proprio reddito. Ma è piuttosto facile renderla progressiva tramite deduzioni e detrazioni, ossia riduzioni di reddito prima di calcolare l’imposta o veri e propri abbattimenti del debito di imposta. In questo modo, il sistema diventa progressivo, poiché gli sconti fiscali come le deduzioni e le detrazioni hanno un peso maggiore su chi ha redditi più bassi. Quindi, con la messa a punto di deduzioni sufficientemente elevate si potrebbe garantire che all’aumentare del reddito aumenti più che proporzionalmente l’imposta da pagare. Ossia che l’aliquota marginale sia maggiore dell’aliquota media, condizione tecnica affinché un sistema fiscale sia progressivo.

Le proposte in Italia sono tutte progressive. La flat tax non si riscopre progressiva solo oggi, ma è stata modulata in questo modo per tutte le proposte fatte in Italia. Il documento politico sulla flat tax della Lega suggerisce un’aliquota fissa al 15 per cento per ogni nucleo familiare. Tutte le vecchie deduzioni e detrazioni sarebbero eliminate, ma esisterebbe una deduzione di 3 mila euro per ogni componente della famiglia. Ed è proprio questa deduzione a giustificare la dicitura “flat tax progressiva” che lo stesso documento della Lega evidenzia più e più volte. Cosa che fa un po’ sorridere, alla luce delle parole di Salvini.

Il contratto di governo prevedeva espressamente due aliquote fisse per tutti (al 15 per cento per i redditi sopra agli 80 mila euro e al 20 per quelli più elevati), con una deduzione di 3 mila euro per le famiglie sulla base del reddito familiare. In questo caso, non solo la deduzione, ma anche la doppia aliquota garantirebbe un certo grado di progressività. Da tempo, però, si è smesso di parlare di questa modulazione e, dopo l’introduzione della flat tax al 15 per cento per le sole partite Iva con la legge di bilancio 2019, la componente leghista del governo ha ribadito più volte che sarà avviata la fase due della flat tax al 15 per cento, che sarà applicata ai redditi familiari sotto i 50 mila euro. Anche qui, benché non ci sia una proposta ufficiale, si ipotizza una deduzione di 3 mila euro.

La proposta di Forza Italia invece punta a rimpiazzare l’Irpef con un’aliquota al 23 per cento sul reddito familiare, ponendo la soglia della cosiddetta no tax area a 12 mila euro, al di sotto dei quali il reddito non è tassato. I mutui ipotecari sarebbero detraibili e le spese mediche resterebbero deducibili. Tutte le altre detrazioni e deduzioni sarebbero eliminate, così da finanziare la riduzione di entrate pubbliche.

C’è poi la proposta dell’Istituto Bruno Leoni (Ibl), che nel 2017 indicava un’aliquota unica al 25 per cento che sostituisse tutte le imposte. Il progetto prevedeva l’abolizione di tutti i trasferimenti assistenziali (dall’assegno di accompagnamento alle pensioni sociali) a favore della creazione di un “minimo vitale”, ossia un reddito universale per il nucleo familiare diverso da Nord a Sud. Questo avrebbe rappresentato una deduzione base dalla flat tax di 7 mila euro annui per un nucleo familiare con un solo componente residente al Nord (6 mila euro al Centro e 5.100 al Sud). Per i redditi superiori, le deduzioni sarebbero andate via via a decrescere man mano che il reddito si allontanava da questa soglia.

È dunque evidente che le varie modulazioni di flat tax proposte in Italia includono già elementi di progressività. Compresa la proposta originaria della Lega, che espressamente definisce il suo modello una flat tax progressiva. È da escludere che possa comunque raggiungere i livelli di progressività dell’attuale sistema tributario. Come è altrettanto da escludere che la flat tax sia unicamente proporzionale. Se così fosse, la progressività dell’intero sistema fiscale potrebbe venir meno, in contrasto con l’articolo 53 della Costituzione. Resta comunque difficile prevedere le conseguenze reali di un modello simile data la mancanza di documenti ufficiali a cui poter fare riferimento.

A SAN MARCO CICLISTA TRAVOLTO DA UN CINGHIALE

Si apprende da una lettera mandata in redazione di “Sanmarcoinlamis.org” della disavventura di un ciclista che è stato travolto da un cinghiale. Infatti, come viene descritto nella missiva “Proprio qualche giorno fa, mentre percorrevo con la mia bicicletta da corsa la strada che da Cagnano Varano va verso San Giovanni Rotondo, nei pressi dell’incrocio con la strada per Carpino, all’improvviso dalla macchia alla mia destra è sbucato di corsa un cinghiale, che, senza darmi il tempo di reagire, mi ha travolto facendomi cadere malamente sulla strada”.

Lo sfortunato ciclista ha riportato la frattura di una vertebra e del bacino e solo grazie al casco ha evitato danni peggiori e irreversibili con un periodo di degenza di 30 giorni.

Purtroppo la presenza di cinghiali e lupi nel Gargano viene rilevata quasi quotidianamente con danni ad agricoltori e allevatori. Se non si pongono in essere interventi decisivi migliaia di famiglie saranno costrette alla fuga dai campi. Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le campagne, le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio.

Nel giro di dieci anni i lupi sono raddoppiati mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita stessa di agricoltori e automobilisti. Solo nella nostra Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 11 milioni di euro.

Intanto l’episodio successo a quel ragazzo di San Marco deve far riflettere ai tanti amanti della bici e chi fa corsa nel senso di non avventurarsi mai da soli e di stare sempre allerti.

SAN NICANDRO, CONDONO TASSE LOCALI IMU, TARI E TASI?

Con il Decreto Crescita è prevista la pace fiscale per i tributi comunali e cioè IMU, TARI e TASI. Il condono riguarderà debiti e cartelle del periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2017. Di fatto, si potranno saldare i debiti con uno stralcio di sanzioni ed interessi maturati. Non è una cosa di poco conto in quanto si pagherebbe quasi unicamente il debito.

Evidente che tutta l’operazione non è automatica in quanto prevista del Decreto Crescita in quanto sarà il singolo comune a dover decidere se applicarla o meno. Infatti il comune potrà deliberare di adottare la normativa del decreto entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Crescita stabilendo modalità e tempi per la presentazione della domanda e le scadenze per il pagamento delle rate.

Quale sarà la volontà del comune di San Nicandro? Approfitterà di questa occasione per estinguere il contenzioso in corso con la certezza di un introito certo per le casse comunali?

IL DOLORE UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN NICANDRO PER DI GENNARO

La perdita di un uomo integro, onesto, semplice, un servitore dello Stato che ogni giorno dedicava la vita al bene della sua comunità, lascia in ognuno di noi un dolore oltre che un vuoto immane.

Il presidente del consiglio, a nome anche di tutta l’amministrazione comunale della città di San Nicandro Garganico, partecipa al grande dolore che ha colpito la famiglia dell’onorato maresciallo Vincenzo Di Gennaro ed esprime la sua sentita vicinanza all’altro carabiniere ferito gravemente nella sparatoria.

Loris Pio De Luca