Sarà l’orgoglio foggiano dello spettacolo, Manila Nazzaro, l’Ambasciatrice del Nero di Troia della 21^ edizione del Convegno Regionale sull’Uva di Troia. Chiaramente, come tradizione, sarà la fantastica Cattedrale di Troia e la sognante piazza, ad ospitare per la XXI edizione dell’appuntamento estivo del grande vino autoctono. Il Nero esaltato dalle cantine del consorzio di tutela Doc “il Tavoliere delle Puglie”, anche quest’anno verrà festeggiato nella sua terra d’origine. Per la ripresa del Convegno, dopo i due anni di stop dovuti alla pandemia, l’organizzazione ha deciso di offrire un parterre di altissimo livello. Moderati dal Direttore di Confcooperative Foggia, Matteo Cuttano, sul palco del Nero si alterneranno autorità territoriali che porteranno i saluti di rappresentanza istituzionali e addetti ai lavori del mondo del Vino e della cooperazione. Manila Nazzaro verrà premiata quale testimonial nazionale per la stagione ‘22/’23 del Nero. Insieme a lei verranno premiati personaggi della cooperazione e divulgatori del territorio e dei suoi prodotti di pregio. A chiusura dell’incontro ci sarà il classico percorso enogastronomico per le vie di Troia, dove il il grande Nero delle cantine consorziate, accompagneranno il cibo della tradizione locale dei nostri migliori chef dei Monti Dauni. L’appuntamento dunque è fissato per sabato 16 luglio a partire dalle ore 19,00 in Piazza Cattedrale a Troia.
I RISULTATI DELL’ATTIVITA’ OPERATIVE DEI CARABINIERI DEL NUCLEO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE
Il Nucleo Carabinieri TPC di Bari, nell’ambito delle numerosissime attività investigative avviate in Puglia, Basilicata e all’estero nell’anno 2021, ha restituito al patrimonio culturale nazionale, beni archeologici, antiquariali e di arte contemporanea che stavano per essere definitivamente dispersi. Il traffico illecito di beni culturali, pur risentendo ancora della crisi pandemica, non ha mai smesso di proliferare, soprattutto sui canali dell’ e-commerce.
Nell’ambito repressivo, sono 139 persone le persone deferite all’Autorità giudiziaria per i reati di ricettazione, violazioni in materia di ricerche archeologiche, detenzione di materiale archeologico, contraffazione di opere d’arte, violazioni in danno del paesaggio ed altre violazioni previste dal Codice dei beni Culturali e del paesaggio oltre che dal Codice Penale.
47 sono state le perquisizioni domiciliari e locali eseguite a supporto delle attività investigative condotte che hanno consentito il sequestro di 2.009 beni culturali (erano 1.329 nel 2020), di cui 255 di tipo antiquariale, archivistico e librario, 5 reperti paleontologici, 1.749 reperti archeologici e 107 opere d’arte contraffatte, per un valore economico stimato in € 14.929.361 per i beni autentici e di € 1.890.000 per quelli contraffatti, qualora immessi sul mercato come originali.
Particolare impulso è stato dato alla tutela e alla salvaguardia delle aree archeologiche. Lo scavo clandestino, infatti, ancora oggi rappresenta una delle più grandi piaghe del patrimonio culturale ed alimenta un traffico di livello internazionale intorno al quale ruotano enormi interessi economici e commerciali. E’ da queste due regioni, del resto, che gran parte dei reperti archeologici nazionali (spesso di inestimabile valore storico-culturale) vengono illecitamente trasferiti e venduti all’estero. In tale quadro, nel 2021, sono state adottate misure tese all’identificazione oltre che dei responsabili degli scavi clandestini, anche dei fruitori dei beni archeologici estirpati dal territorio, che spesso e volentieri vengono esposti in bella mostra in lussuose abitazioni o ville. 6 persone sono state deferite per lo specifico reato di scavo clandestino, mentre un attento monitoraggio dell’ e-commerce, ha permesso il deferimento all’A.G. di 31 persone per impossessamento e detenzione illecita di beni culturali appartenenti allo Stato recupero, con il contestuale recupero di 967 reperti archeologici databili IV- II sec. a.C. e 76 monete di natura archeologica.
In tale contesto investigativo, nel Giugno del 2021 il Nucleo TPC di Bari ha portato a termine il più grande recupero di archeologia mai fatto in Puglia e Basilicata ed uno dei più grandi al livello nazionale. Grazie ad un’attività investigativa durata più di due anni, supportata da EUROJUST e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, venivano rimpatriati 782 reperti archeologici di origine pugliese, di straordinario valore storico/culturale, economicamente stimato dagli archeologi in non meno di 11 milioni di euro, rinvenuti nella disponibilità di un facoltoso collezionista belga. Le indagini, partite dallo studio di una stele daunia dalle peculiarità decorative tipiche dell’area archeologica di Salapia, agro del Comune di Cerignola (FG), esposta in alcune mostre nei musei nazionali di Ginevra e Parigi negli anni ’90, consentivano il rinvenimento di un vero e proprio tesoro archeologico costituito da un numero elevato di vasi apuli a figure rosse, anfore, ceramiche a vernice nera, ceramiche indigene e attiche, a decorazione dipinta geometrica e figurata, stele figurate in pietra calcarea dell’antica Daunia, oltre a numerosissime terrecotte figurate c.d. “tanagrine”, testine fittili, statuette alate, ecc. Si tratta di beni nazionali databili tra il VI e il III secolo a.C., tutelati ai sensi del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” e depredati e smembrati dai contesti originari. ora rimpatriati.
Altra importante attività investigativa (a lungo termine poiché iniziata nel 2019) conclusa nel 2021 è quella che consentiva l’individuazione di un gruppo criminale, composto da mercanti d’arte, collezionisti e speculatori occasionali, con ramificazioni in tutta Italia, che aveva creato una pervasiva rete commerciale di ricettazione e commercializzazione di opere d’arte false e/o contraffatte, attribuite al maestro “Mauro Reggiani” uno dei massimi esponenti dell’astrattismo in Italia. Le indagini, supportate da attività tecniche e coordinate dalla procura della Repubblica di Lecce Le 60 opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15.000 e 70.000 euro, avrebbero fruttato alla compagine oltre un milione di euro. Deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 26 persone coinvolte a vario titolo nella ricettazione (648 C.P.) e per aver posto in circolazione opere d’arte false/contraffate (178 D.lgs. 42/2004).
L’impegno del Nucleo nella lotta alla contraffazione di opere d’arte ha interessato anche altri autori di arte contemporanea di fine ‘800 e inizio novecento. Nell’ambito di una mirata indagine, infatti, è stato individuato un lotto di dipinti, destinati ad una casa d’asta della Provincia di Bari, che li avrebbe commercializzati sul territorio nazionale. Nel corso delle investigazioni sono state denunciati tre collezionisti, improvvisati mercanti d’arte, residenti nella Provincia di Bari, Siena e Torino che, in concorso, si erano organizzati per veicolare la vendita del detto lotto di opere d’arte false per il tramite della predetta casa d’asta. Sono complessivamente state 10 i sequestri eseguiti da questo Nucleo, di altrettanti dipinti di buona fattura ma assolutamente falsi. Gli stessi erano stati attribuiti a “Gio’ Fattori”, uno dei più sensibili esponenti del movimento dei Macchiaioli, a Mario Sironi fra gli iniziatori del movimento artistico quale del Novecento nel 1922 a Milano, a Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Gino Severini, Franco Gentilini, Virgilio Guidi e Mauro Reggiani. I dipinti, qualora commercializzati come autentici, avrebbero potuto garantire un profitto pari a 300.000 euro.
Nell’ambito del settore antiquariale ed in particolare di quello archivistico e librario, sono stati rinvenuti e sequestrati 17 documenti archivistici di inestimabile valore culturale, in vendita online per poche centinaia di euro. I manoscritti, legati alla storia della città di Barletta e provenienti dall’Archivio Diocesano di Trani erano stati oggetto di vari trafugamenti consumati negli anni ad opera di ignoti in danno del patrimonio delle Chiese di Santa Maria Maggiore e San Giacomo. L’esame tecnico, curato dai funzionari della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia, ne ha attestato l’autenticità e la datazione al periodo compreso fra il 1562 e il 1830. Le indagini hanno consentito di deferire all’A.G. il responsabile per ricettazione.
In materia di tutela del paesaggio sono state incrementate le attività finalizzate a perseguire la realizzazione di opere edilizie abusive o realizzate in difformità rispetto ai progetti approvati in centri storici o comunque in aree sottoposte a vincolo. In tale contesto sono state denunciate 18 persone.
Il costante impegno profuso dai militari del Nucleo TPC di Bari ha permesso, altresì, di esprimere un’efficace e coordinata azione preventiva e di controllo in Puglia e Basilicata, così riepilogata:
76 controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti antiquariali;
8 verifiche alla sicurezza anticrimine di musei, biblioteche ed archivi congiuntamente agli organi periferici del Ministero della Cultura (MiC) con la finalità di individuare eventuali punti di criticità sui sistemi di difesa passiva;
84 controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente più esposte alle aggressioni criminali, svolti congiuntamente al personale delle Soprintendenze, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dell’Arma Territoriale e dei Carabinieri Forestali;
118 controlli su aree tutelate da vincoli paesaggistici;
1798 controlli di beni culturali nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
Nel 2021 sono stati consumati appena 11 furti di beni culturali di cui 4 in danno di chiese.
GDF FOGGIA: CONTRABBANDO DI ALCOL, CONTRAFFAZIONE ALIMENTARE E AUTORICICLAGGIO. DUE IN CARCERE
Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Foggia – Ufficio del G.I.P. – su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 soggetti, operanti nel settore della rivendita all’ingrosso e al dettaglio di bevande alcoliche, indagati per ricettazione, sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa sulle bevande alcoliche, uso di contrassegni di Stato contraffatti, commercio di sostanze alimentari contraffatte ed adulterate ed autoriciclaggio, con contestazione per entrambi della qualità di delinquenti abituali e/o professionali.
Nei confronti dei medesimi indagati è stata notificata altresì l’applicazione della misura interdittiva – per un anno – del divieto di esercitare qualsiasi attività imprenditoriale avente per oggetto il commercio di prodotti alimentari nonché un provvedimento di sequestro preventivo della sede operativa della ditta di Cerignola, e il sequestro preventivo dei prodotti alcolici sequestrati nel corso delle indagini, miscelati con additivi chimici altamente dannosi per la salute umana, imbottigliati con marchi contraffatti di note case produttrici del settore e sigillati con contrassegni di Stato falsi.
Le contraffazioni scoperte hanno riguardato famose etichette di bevande alcoliche, tra cui i marchi Moët & Chandon® e Rum Don Papa®, ma anche preparati alcolici per cocktail e bevande alcoliche di largo consumo, non autorizzati e in totale evasione di imposta (accisa).
Il provvedimento cautelare del Tribunale giunge all’esito di indagini preliminari svolte, sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Cerignola. Il Tribunale, nel riconoscere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine ai reati contestati dalla Procura della Repubblica di Foggia, nonché l’allarmante gravità e pericolosità per la salute umana delle condotte accertate nel corso delle indagini, ha evidenziato il concreto e attuale pericolo di una loro reiterazione, ritenendo quindi sussistenti le esigenze cautelari sia delle misure custodiali in carcere sia della contestuale misura interdittiva del divieto di esercitare per un anno qualsiasi attività imprenditoriale avente ad oggetto il commercio di prodotti alimentari.
Il paventato pericolo di reiterazione si è infatti concretizzato con il rinvenimento – durante l’esecuzione del provvedimento del Tribunale – presso la sede operativa dell’azienda di Cerignola, di 955 bottiglie di bevande alcoliche con marchi contraffatti di note case produttrici e sigillate con altrettanti contrassegni di Stato falsi.
Va precisato che la posizione degli arrestati è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che gli stessi non possono essere considerati colpevoli sino ad eventuale pronuncia di sentenza definitiva di condanna.
L’attività di servizio riportata testimonia il costante impegno operativo dei Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, in perfetta sinergia con la locale Procura della Repubblica, sia nel contrasto ad ogni forma di comportamento irresponsabile e pregiudizievole per la salute dei consumatori, sia nella lotta alla contraffazione e ad ogni forma di evasione fiscale, fenomeni moltiplicatori di illegalità, distorsione della concorrenza e ricchezza illecita.
SAN NICANDRO, GLI EVENTI DI OGGI 15 LUGLIO 2022
Ecco gli eventi organizzati dall’Estate Sannicandrese per oggi 15 luglio 2022.
- Ore 17:00 – Annulla filatelico per il 50° anniversario della costruzione del Tempio
- 0re 21:00 – Audiofolk in concerto
- Ore 11:00 – Torre Mileto: visite guidate workshop e degustazione Orienteering
SAN NICANDRO, ASSUNZIONE DI UNA UNITÀ PER 1 POSTO A TEMPO INDETERMINATO DI ASSISTENTE SOCIALE
E’ stato dato al Responsabile del Settore Socio Culturale del comune di San Nicandro Garganico atto di indirizzo affinché predisponga gli atti necessari per procedere all’assunzione, tramite scorrimento della graduatoria, della 3^ idonea della graduatoria, approvata con determinazione del responsabile del settore “socio culturale” lo scorso anno 16/06/2021 relativa al concorso per la copertura di n. 1 posto di Assistente Sociale cat. “D” a tempo pieno ed indeterminato, previa richiesta di produzione della documentazione necessaria per la costituzione del rapporto di lavoro con il Comune di San Nicandro Garganico.
A breve, quindi, una unità aggiuntiva per un settore importantissimo per la comunità sannicamdrese.
CRISI IDRICA: IL CONSORZIO DI BONIFICA DEL GARGANO IN PRIMA LINEA
Le ondate di calore che stanno interessando anche la Puglia hanno fatto scattare l’allarme nel settore agricolo-zootecnico, per le produzioni, e nel settore forestale per il pericolo di incendi. Michele Palmieri, presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, ha dichiarato: “Continuo è il confronto con l’ANBI (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue), con la Regione Puglia e con il Parco Nazionale del Gargano nella gestione della crisi idrica in corso ma anche per programma interventi utili ad affrontare un futuro incerto. La mia recente partecipazione all’Assemblea nazionale ANBI, insieme al vicepresidente Tabacco, ci ha consentito di conoscere in anteprima il prossimo CIS Acqua. Il CIS acqua è un Contratto istituzionale di Sviluppo che “interverrà con investimenti significativi e mirati sull’intero ciclo dell’acqua: lo sfruttamento sostenibile delle fonti, la depurazione delle acque reflue, la gestione integrata delle risorse idriche superficiali e sotterranee per usi civili e agricoli”, ha annunciato il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, in un messaggio inviato all’assemblea dell’ANBI, l’associazione che rappresenta i Consorzi di bonifica, riunita il 5 luglio a Roma.
Come Consorzio l’impegno è massimo con tecnici e acquaioli al lavoro giorno e notte per gestire al meglio i turni irrigui. Quanto sta accadendo ci fa capire ancora una volta che dobbiamo riprendere a fare scelte coraggiose e programmare nuove opere che ci consentano di rispondere alle esigenze di sicurezza e crescita del territorio. La direzione è quella che stiamo perseguendo con gli uffici di progettazione interni, ai quali saranno presto affiancati professionisti esterni, grazie ai quali sono state raccolte le esigenze idrauliche del territorio a cui hanno fatto seguito progetti in corso di realizzazione e in attesa di finanziamento. Programmazione questa che continuerà nel prossimo futuro in stretta collaborazione con i comuni per il recupero delle acque reflue, la costruzione di nuovi piccoli laghetti di accumulo delle acque piovane (anche di fogna bianca), il restauro delle cisterne tradizionali (piscine) sparse su tutto il territorio garganico, l’attrezzamento dei pozzi esistenti ed il restauro con contestuale valorizzazione delle sorgenti”.
PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMUNE DI CARAPELLE E LA GUARDIA DI FINANZA PER IL CONTROLLO DEL P.N.R.R.
Il 13 luglio scorso è stato siglato presso il Palazzo di città di Carapelle (FG), dal Sindaco del Comune e dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di prevenzione e contrasto dei possibili interessi criminali orbitanti intorno ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.) e del Piano Nazionale Investimenti Complementari (PNC), dando così concreta attuazione alle linee guida stabilite a livello europeo e nazionale per vigilare le delicate fasi di attuazione delle diverse progettualità finanziate con risorse europee e nazionali.
Con l’intesa protocollare il Comune di Carapelle si impegna ad assicurare un flusso di notizie e di dati utili a implementare le azioni a tutela della trasparenza e legalità dell’azione amministrativa e delle fasi progettuali ed attuative relative all’utilizzo delle risorse pubbliche stanziate nell’ambito dei citati Piani.
Si tratta di un prezioso strumento per costruire un reticolo informativo essenziale per aiutare la Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia economico finanziaria specializzata, tra l’altro, nella tutela della spesa pubblica, ad intercettare e contrastare sin dalla genesi ogni eventuale condotta illecita, lesiva degli interessi finanziari dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali.
In particolare, è interesse delle parti che hanno siglato il Protocollo attivare un tempestivo flusso informativo a favore della Guardia di Finanza al fine di contrastare ogni possibile caso di corruzione, conflitto di interesse, doppi finanziamenti, indebita aggiudicazione e/o percezione di risorse pubbliche, frode nell’esecuzione di contratti pubblici e ogni altra attività illecita posta in essere con il fine di deviare l’impiego delle risorse finanziarie dal raggiungimento di specifiche progettualità/missioni indicate dall’Unione europea nel programma Next Generation EU. Tra queste, quelle della “Istruzione e Ricerca” e della
“Inclusione e Coesione”, per cui il Comune di Carapelle, è destinatario di investimenti dedicati. In quest’ottica è evidente che l’intesa tra il Comune e la Guardia di Finanza di Foggia mira a salvaguardare l’interesse dei cittadini e dell’economia locale, contribuendo così allo sviluppo virtuoso del tessuto economico del territorio. La durata del protocollo è correlata al completamento degli interventi finanziati con risorse del P.N.R.R. e del Fondo complementare, e comunque scadrà il 31/12/2026.
SEI NUOVE CARTOLINE DI SAN NICANDRO GARGANICO
“Dopo aver pubblicato le 100 cartoline del pittore Pasquale Colella, ora vengono divulgate, per sei giovedì consecutivi, le splendide cartoline di un altro singolare pittore sannicandrese, singolare in quando si tratta di un pittore NAIF, che è tale di Pasquale Giagnorio che abitava nell’unico portone che ancora oggi si trova sotto la “lambja d’ Vurrèr” ed era uno dei figli di Cosimo che abitava proprio davanti alla porta principale della Chiesa Madre”.
Sono cartoline che sono state inserite nei volumi de “LE BELLEZZE DI SAN NICANDRO GARGANICO”.
Emanuele Petrucci
SAN NICANDRO, LIMITAZIONE CIRCOLAZIONE STRADALE PER LA FESTA DELLA MADONNA DEL CARMINE
Per i festeggiamenti in onore alla Madonna del Carmine, queste le limitazioni alla circolazione stradale:
- a) divieto di transito in Corso Umberto I, dalle ore 17,00 alle ore 24,00 dal 14 al 16 luglio 2022;
- b) divieto di transito e sosta in Piazza D. Fioritto, dalle ore 17,00 alle ore 24,00 dal 14 al 16 luglio 2022;
- c) la sospensione temporanea della circolazione al passaggio della processione del 16 luglio 2022.
UCCIO DE SANTIS AD APRICENA DAL 18 AL 20 LUGLIO 2022
Il noto comico pugliese Uccio De Santis arriverà nella città di Apricena per registrare alcune puntate della trasmissione televisiva MUDÙ. Le registrazioni saranno effettuate dal 18 al 20 luglio 2022 e andranno in onda su TELENORBA 7.
Il popolare e simpaticissimo comico pugliese insieme all’intera troupe del MUDÙ 10 toccherà le più belle location di APRICENA e sarà l’ennesima occasione per promuovere le bellezze del territorio.
EMERGENZA ABBANDONO RIFIUTI IN CAPITANATA, LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE PROVINCIA GATTA
“Dopo l’ignobile spettacolo di questa mattina circa lo sversamento illegale di rifiuti sulla Strada Provinciale 67, che ne ha compromesso la transitabilità, continuano a giungermi da proprietari terrieri e agricoltori, ormai esasperati per la frequenza di questo fenomeno delinquenziale, numerose segnalazioni di altri casi verificatisi nell’agro di Cerignola.
Evidentemente non siamo in presenza di episodi isolati, ma di una larga diffusione di questi atti delinquenziali e pericolosissimi sotto il profilo ambientale.
L’estrema gravità di quanto sta accadendo rende necessario affrontare il problema con rigore e nelle sedi opportune.
Per questo ho formalmente richiesto alla Prefettura la convocazione di un Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza dedicato specificatamente all’emergenza abbandono rifiuti in Capitanata.
Occorre intervenire subito, per adottare tutte le misure e le azioni utili ad arginare questa ignobile pratica e ad impedire che episodi del genere continuino a ripetersi”.
OPER DAY IN 14 CENTRI VACCINALI IN PROVINCIA DI FOGGIA PER LA QUANTA DOSE OVER 60
Open day, oggi, nei centri vaccinali della provincia di Foggia per la somministrazione della quarta dose di vaccino anti COVID alle persone di età superiore a 60 anni e ai pazienti fragili dai 12 anni in su.
Si apre anche in provincia di Foggia la nuova fase della campagna vaccinale con l’avvio della quarta dose per gli over 60 e per le persone fragili over 12.
Mentre i centri specialistici di cura hanno ripreso le chiamate attive ai pazienti con fragilità, la ASL Foggia, insieme al Policlinico di Foggia, ha organizzato, nella giornata di domani, il primo open day dedicato alla quarta dose (detta anche seconda dose di richiamo o second booster) come da disposizioni ministeriali.
Coinvolti 13 centri vaccinali della ASL Foggia e il Centro vaccinale dell’Ospedale D’Avanzo.
Continuano, contemporaneamente, le routinarie attività di somministrazione di vaccino anti COVID a coloro che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster), per i quali la stessa è già stata raccomandata.
“Con 1.385.157 dosi somministrate dall’avvio della campagna vaccinale – dichiara Nigri – è stato raggiunto un risultato importante in termini di copertura vaccinale della popolazione. È ora il momento di consolidare questo risultato in modo da prevenire le conseguenze più gravi della malattia. E questo è possibile attraverso il completamento dei cicli di vaccinazione e la somministrazione della quarta dose (per le categorie attualmente previste) che consente il mantenimento di una elevata risposta immunitaria”.
Segue il programma dettagliato dell’Open Day del 14 luglio 2022.
Queste le cittadine interessate: Accadia, Cerignola, Foggia, Lucera, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Ortanova, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Severo, Torremaggiore e Troia.
IL CONSIGLIERE PROV.LE ANTONIO ZUCCARO SUI RIFIUTI STRADA PROVINCIALE N. 67
“Come uomo, cittadino ma soprattutto nella mia qualità di Consigliere della Provincia con delega alla viabilità, condanno fortemente quanto è accaduto nella notte sulla strada provinciale n. 67 in agro di Cerignola. Voglio segnalare che la Provincia di Foggia ha già sporto denuncia contro ignoti nei confronti di chi ha invaso la carreggiata con un immenso cumulo di rifiuti mentre i tecnici dell’Ente sono già al lavoro per la stima dei danni provocati e per l’adozione dei provvedimenti da assumere per il ripristino della transitabilità. Gli autori di questa azione scellerata non solo si dovranno assumere le conseguenze civili e penali di tale atto ma dovranno renderne il conto alla comunità e al territorio”.
MOVIDA VIOLENTA, A SEGUITO DI RISSA SCATTANO I DASPO “WILLY” PER 3 RAGAZZI E CHIUSURA LOCALE
Nell’ultima decade dello scorso mese di giugno, durante le prime ore dell’alba, nei pressi di un noto bar presente nel centro abitato di Manfredonia si è verificata una violenta rissa tra giovani, di cui qualcuno anche minorenne. Dopo la richiesta d’intervento, la pattuglia dei Carabinieri intervenuta presso il bar “teatro” degli eventi, sito nei pressi del Lungomare e a poca distanza sia dal centro abitato sia da Uffici pubblici, scuole e importanti centri di aggregazione, ha rilevato la presenza di una sola persona ferita, in quanto tutti gli altri soggetti coinvolti si erano dileguati, facendo così perdere le loro tracce dopo l’accaduto.
Grazie alle rapide e serrate indagini volte principalmente alla ricostruzione della dinamica dei fatti, attraverso in particolare la visione delle telecamere di sicurezza e raccogliendo le dichiarazioni testimoniali dei presenti, si è potuto addivenire alle generalità degli altri soggetti autori dell’accaduto che hanno, per l’ennesima volta, contribuito a rovinare una serata d’estate ai residenti e ai numerosi turisti presenti in questa località per trascorrere un periodo di vacanze all’insegna del relax. Nel dettaglio i Carabinieri del Comando Compagnia di Manfredonia sono riusciti a ricostruire, passo passo, tutte le fasi dell’accaduto e nello specifico accertare che lo scontro, iniziato all’interno dell’esercizio commerciale tra due giovani del posto probabilmente per qualche parola detta di troppo e, successivamente, si è sviluppato all’esterno dello stesso dove dai toni sempre più accesi e dalle minacce anche gravi si è passati, in pochissimi minuti, ad assistere a scene di inaudita violenza dove, ad avere la peggio, è stato un giovane che, trasportato subito dopo presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale, ha riportato delle gravi lesioni guaribili in circa trenta giorni.
In particolare, sono stati identificati tutti i partecipanti alla rissa, la maggior parte giovanissimi del posto, alcuni dei quali con precedenti di polizia, per i quali è scattata la misura di prevenzione personale del cosiddetto “Daspo Willy” e, pertanto, gli stessi, per un lungo periodo, non potranno più recarsi nei luoghi dove si è verificato l’accaduto, né tantomeno stazionare a ridosso dello stesso, pena la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.
Anche all’esercizio pubblico, nei giorni precedenti, è stato notificato il provvedimento di chiusura ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza adottato a garanzia dell’ordine e della sicurezza dei cittadini, che ha come ratio quella di impedire, attraverso la chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, supportati dalle pattuglie dei Reparti presenti in ausilio sull’intera provincia, continueranno nei prossimi giorni, in particolare nei fine settimana, ad intensificare i controlli del territorio allo scopo di prevenire qualunque forma di illegalità e garantire così non solo un’estate tranquilla ai residenti e a tutti i vacanzieri che scelgono queste località per trascorrere il periodo di meritato riposo ma anche una sana e divertente movida a tutti i giovani che scelgono di rimanere nella loro città per trascorrere in serenità la bella stagione.
FINANZA: SEQUESTRO BENI PER OLTRE 1,9 MILIONI DI EURO NEL SETTORE DEL COMMERCIO DI AUTOVEICOLI
I Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura interdittiva e del sequestro preventivo, emessa dal Tribunale di Foggia – Ufficio del G.I.P. – su richiesta della locale Procura della Repubblica, per gravi reati tributari, ipotizzati a carico del legale rappresentante di un’impresa di Cerignola attiva nel commercio di autovetture.
Il provvedimento cautelare del Tribunale giunge all’esito di indagini preliminari svolte, sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Cerignola sugli affari della citata impresa, il cui titolare, per sottrarsi al pagamento dell’imposta sui redditi e dell’IVA, ha omesso di presentare le relative dichiarazioni fiscali nel biennio 2016/2017 nonostante in quel periodo avesse sviluppato con alcuni operatori commerciali comunitari un rilevante volume di scambi, importando in Italia automobili di grossa cilindrata (Audi, BMW, Mercedes, Volkswagen, ecc.) per un valore complessivo superiore ai 6 milioni di euro, poi rivendute a privati.
La volontà dell’imprenditore di frodare il fisco si sarebbe inoltre concretizzata nell’ostacolare la ricostruzione – da parte della Guardia di Finanza – del volume d’affari della sua attività, attraverso l’occultamento e la distruzione delle scritture contabili e della relativa documentazione commerciale la cui tenuta e conservazione è obbligatoria per legge (bilanci, registri e fatture di acquisto e di vendita, elenchi clienti e fornitori, etc.).
Il Giudice che ha firmato il provvedimento cautelare, nel riconoscere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato in ordine ai reati tributari contestati dalla Procura della Repubblica, nonché l’allarmante gravità della serialità delle condotte accertate nel corso delle indagini, ha evidenziato il concreto e attuale pericolo di una loro reiterazione, ritenendo quindi sussistenti le esigenze cautelari di una misura interdittiva del divieto di esercitare per un anno qualsiasi attività imprenditoriale avente ad oggetto il commercio di autoveicoli.
Allo stesso modo, il Tribunale, valutando concreto il pericolo di dispersione dei beni e delle disponibilità finanziarie dell’indagato, ha disposto l’applicazione della misura cautelare del sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, denaro contante e depositi bancari nella misura ed entro il limite di 1.927.000 euro.
Va precisato che la posizione della persona indagata e interdetta è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino ad eventuale pronuncia di sentenza definitiva di condanna.
L’attività di servizio odierna testimonia il costante impegno operativo dei reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, in perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, nella lotta ad ogni forma di illecito penale tributario, al fine anche di una più equa ripartizione del prelievo fiscale tra i cittadini.
PUGLIA, AL VIA LA QUARTA DOSE DI VACCINO ANTICOVID AGLI OVER 60 E FRAGILI OVER 12
La Regione Puglia dà il via alla somministrazione della quarta dose di vaccino anticovid (detta anche seconda dose di richiamo o second booster) per le persone over 60 (di età pari o superiore ai 60 anni) e per i pazienti fragili dai 12 anni in su, come da disposizioni ministeriali.
“Le vaccinazioni anticovid in Puglia non si sono mai fermate ma è chiaro che adesso si apre una fase nuova con l’avvio della quarta dose per gli over 60 e per chi ha fragilità – dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che questa mattina ha partecipato alle riunioni della Cabina di regia regionale -. Tutta la squadra della Sanità pugliese, insieme alla Protezione civile per la parte logistica, è al lavoro per offrire ai cittadini un servizio efficiente. Massima attenzione verrà data ai cittadini con fragilità per i quali il richiamo con la quarta dose è consigliato dai 12 anni in su: i centri specialistici di cura daranno nuovo impulso alle chiamate attive per garantire le somministrazioni e promuovere anche sessioni vaccinali a loro dedicate. Il vaccino svolge una funzione fondamentale a tutela della salute. Per questo l’invito resta sempre quello di vaccinarsi seguendo le indicazioni nazionali.”
“Abbiamo predisposto – dichiara l’assessore alla Sanità, Rocco Palese – sulla base delle indicazioni nazionali e previo confronto nell’apposita Cabina di Regia regionale, l’aggiornamento alle linee di indirizzo organizzative al fine di garantire la più ampia offerta vaccinale per le popolazione over 60 residente in Puglia, più eventuali turisti nazionali ed esteri da parte delle Aziende Sanitarie Locali attraverso i Punti Vaccinali di Popolazione, i Centri Vaccinali dei Dipartimenti di Prevenzione e dei Distretti Socio-sanitari (circa 60), dei Medici di Medicina Generale e della rete delle farmacie pubbliche e private convenzionate. È importante evidenziare che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) raccomandano la quarta dose di vaccino Covid19 per le persone dai 60 anni in su e per le persone con condizioni mediche che le mettono ad alto rischio di grave malattia.”
Sul portale istituzionale della Regione al link https://www.regione.puglia.it/web/speciale-coronavirus/vaccino-anti-covid/sedi-vaccinali si possono consultare le sedi vaccinali operative tra hub, punti vaccinali di popolazione (PVP) e del territorio (PVT) distinti per provincia con gli orari di apertura. Allo stesso link è disponibile l’elenco delle farmacie, divise per provincia, dove è possibile ricevere la somministrazione del vaccino anticovid.
“Il piano predisposto potrà essere progressivamente aggiornato e potenziato in base alla domanda di vaccinazione da parte della popolazione – spiega il direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro -. Gli Uffici sono costantemente al lavoro per monitorare l’andamento delle operazioni. Al momento si può accedere negli hub a sportello, ma per garantire la migliore gestione dei flussi di persone stiamo riattivando anche la modalità di prenotazione online, un servizio che sarà disponibile nei prossimi giorni.”
LA CIRCOLARE DELLA REGIONE PUGLIA CON L’AGGIORNAMENTO DELLE INDICAZIONI OPERATIVE
L’assessore alla Sanità, Rocco Palese, e il direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro, hanno appena emanato la circolare per l’estensione della platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, con l’aggiornamento delle indicazioni operative, in linea con la nota congiunta trasmessa dal Ministero della Salute applicabile a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina AIFA.
Applicando il principio di massima precauzione – si legge nella circolare – e tenuto conto sia dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa della curva epidemica, associata ad aumento dell’occupazione di posti letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensive, sia delle evidenze disponibili sulla efficacia della seconda dose di richiamo (second booster e quindi quarta dose) nel prevenire forme gravi di Covid19 sostenute dalle varianti maggiormente circolanti, le Autorità europee e nazionali hanno aggiornato le categorie di soggetti per il quali la vaccinazioni anti SARS-CoV-2 è raccomandata.
È necessario, pertanto, che le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionali assicurino la massima copertura vaccinale a tutte le categorie target.
Si riportano di seguito le parti principali della nuova circolare:
Categorie target
La somministrazione di una seconda dose di richiamo (second booster), con vaccino a mRNA è raccomandata:
- a) a tutte le persone di età ≥ 60 anni, nei dosaggi autorizzati per la dose booster (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax);
- b) alle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti (tabella allegato 2 della circolare Ministero Salute) di età ≥ 12 anni, con vaccino a mRNA ai dosaggi autorizzati per la dose booster e per età (dai 12 ai 17 anni con il solo vaccino Comirnaty al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL, a partire dai 18 anni con vaccino a mRNA, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty e di 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax).
Per tutti i soggetti, la somministrazione può avvenire a condizione che sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).
Come specificato anche nella nuova circolare ministeriale e come peraltro già indicato da questo Dipartimento con le note sopra richiamate, si ribadisce che la priorità assoluta delle attività vaccinale è quella di mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster) e per i quali la stessa è già stata raccomandata.
Organizzazione offerta vaccinale
I Direttori Generali in indirizzo e i Coordinatori delle Reti di patologia e delle Malattie rare, assicurano l’immediato potenziamento dell’offerta a livello territoriale al fine di conseguire la massima copertura vaccinale per le categorie target sopra indicate.
A tal fine, l’organizzazione dell’offerta di vaccino anti SARS-CoV-2/COVID-19 è coordinata, su base territoriale, dai Direttori Sanitari e dai Direttori dei SISP dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali e deve essere assicurata da tutte le articolazioni delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, degli I.R.C.C.S. pubblici, degli I.R.C.C.S./E.E. privati, dagli istituti di ricovero privati accreditati, dalle strutture residenziali e dai Nodi/Centri specialistici delle Reti di Patologia e della Rete Malattie Rare della Puglia in favore delle diverse categorie target.
L’obiettivo di copertura vaccinale deve essere garantito mediante:
- a) idonea organizzazione e distribuzione territoriale dei Punti Vaccinali di Popolazione, dei Punti Vaccinali Territoriali e dei Punti Vaccinali Ospedalieri;
- b) accesso senza prenotazione, presso i PVP, i PVT e i PVO e organizzazione di “open day” per specifiche fasce d’età;
- c) accesso con prenotazione, presso i Punti Vaccinali con tale tipologia di accesso;
- d) il coinvolgimento, da parte dei Dipartimenti di Prevenzione/SISP ASL, delle Direzioni Sanitarie delle RSA, RSSA perché sia assicurata la vaccinazione dei soggetti ivi ospitati;
- e) l’impegno dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, sulla base di quanto concordato nelle sedute dei rispettivi CPR, per la vaccinazione degli assistiti appartenenti alle categorie target e, in specie, i soggetti con elevata fragilità e i soggetti in assistenza domiciliare;
- f) il coinvolgimento massivo della rete delle Farmacie pubbliche e private convenzionate, sulla base di quanto previsto dall’art. 12 del decreto-legge 24.12.2021, n.221 convertito, con modificazioni, dalla legge 18.02.2022, n.11, nonché dalla deliberazione della Giunta Regionale 29.07.2021, n.1290 e dall’Atto Dirigenziale 6.8.2021, n.167, in favore delle persone over 60 non in condizione di elevata fragilità;
- g) il rafforzamento del sistema di “chiamata attiva” dei singoli cittadini interessati alla somministrazione, da parte dei Centri/Nodi specialistici delle Reti di Patologia e della Rete Malattie Rare per i soggetti in carico alle rispettive Strutture nonché da parte dei SISP/Dipartimenti di Prevenzione per la popolazione generale.
Logistica vaccini
Tenuto conto che il numero di dosi di vaccino attualmente disponibili presso le sedi delle farmacie sedi Hub sono ampiamente sufficienti per la copertura delle categorie target, i Direttori Sanitari e i Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione/SISP organizzano con il supporto della Sezione Protezione Civile della Puglia le attività logistiche per assicurare la fornitura delle dosi necessarie a tutti i Punti vaccinali ivi comprese le farmacie, i MMG/PLS, le RSA/RSSA.
La Sezione Protezione Civile della Puglia impiega tutte le risorse professionali necessarie per assicurare il monitoraggio delle dosi di vaccino anti SARS-CoV-2 disponibili presso le farmacie sedi Hub.
Le Aziende Sanitarie provvedono alla gestione logistica dei vaccini secondo le modalità organizzative già in essere, al fine di assicurare la gestione delle richieste di vaccino e la distribuzione delle dosi in favore di tutti i soggetti coinvolti e di tutti punti vaccinali attivi.
Soggetti con pregressa infezione da Covid-19
Secondo le indicazioni di AIFA per le persone che hanno avuto il Covid (con o senza sintomi) si devono osservare le seguenti indicazioni:
- a) per le persone che devono ancora iniziare il ciclo vaccinale primario possono essere vaccinate con un’unica dose di vaccino non prima dei 3 mesi dalla positività, ma preferenzialmente entro 6 mesi e comunque entro 12 mesi dalla guarigione;
- b) per le persone in condizione di immunodeficienza primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici, in caso di pregressa infezione da Covid, resta valida la raccomandazione di proseguire con la schedula vaccinale completa prevista;
- c) per le persone che hanno contratto il Covid dopo la prima dose di vaccino con schedula vaccinale a due dosi, si seguono le seguenti indicazioni:
- in caso di infezione confermata, entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, è indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose da effettuare entro 6 mesi (180 giorni) dalla documentata infezione (data del primo test molecolare positivo).
Trascorso successivamente un intervallo minimo di almeno 5 mesi (150 giorni) dal ciclo vaccinale così completato è quindi indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster) ai dosaggi autorizzati per la stessa;
- in caso di infezione confermata, oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, la schedula vaccinale è da intendersi completata in quanto l’infezione stessa è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose; l’eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata;
- d) per le persone che hanno contratto il Covid dopo un ciclo primario completo è indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster) purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 4 mesi (120 giorni).
Si pone in evidenza che, in ragione dell’utilizzo improprio di test antigenici rapidi per SARS-CoV-2 autosomministrati con conseguente mancata registrazione della positività e della guarigione nel sistema informativo regionale “IRIS”, la posizione dei soggetti eleggibili alla somministrazione della prima o della seconda dose booster deve essere attentamente valutata da parte dei medici vaccinatori mediante idoneo approfondimento anamnestico con i soggetti da sottoporre a vaccinazione acquisendo, ove ritenuto opportuno, anche l’autodichiarazione circa l’assenza di pregresse infezioni da Covid-19 e di conseguente guarigione in un periodo non inferiore a 120 giorni dalla data prevista per la somministrazione della dose di vaccino.
ANALISI EPIDEMIOLOGICA IN PUGLIA
Il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia ha rilevato nelle ultime 5 settimane un importante incremento dei contagi, che sta interessando peraltro tutta l’Italia: all’inizio del mese di giugno nella nostra regione il tasso di incidenza si attestava su valori di 180 casi per 100.000 abitanti, Rt sintomi pari a 0.72, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica era l’8% con 241 persone ricoverate, mentre in terapia intensiva il 3%.
I dati dell’ultima settimana di monitoraggio epidemiologico (dati relativi al periodo 27 giugno – 3 luglio, aggiornati al 7 luglio) hanno restituito un quadro diverso, con un tasso di incidenza settimanale di 1320 casi per 100.000 abitanti, 380 ricoverati in area medica (tasso di occupazione 14%) e 18 in terapia intensiva (4%). L’indice Rt sintomi è 1.5, compatibile con uno scenario epidemico di tipo 3, che implica una situazione di trasmissibilità diffusa con rischi – nel medio periodo – di sovraccarico dei servizi assistenziali. Nella giornata di oggi, 12 luglio, il tasso di incidenza risulta pari a 1417 casi per 100.000 abitanti.
Come nella gran parte dei Paesi europei e nelle altre regioni italiane, la curva dei contagi ha ripreso a salire sia per l’arrivo delle sottovarianti Omicron B.4 e B.5, sia per l’allentamento delle misure di precauzione.
Le sottovarianti ormai prevalenti hanno infatti caratteristiche di diffusività e di evasione dalla risposta immunitaria tali da aumentare i rischi di contagio, anche tra le persone che hanno già contratto l’infezione da SARS-CoV-2 nelle precedenti ondate: la percentuale di reinfezioni è passata dal 6% all’ 11% nell’ultima settimana di monitoraggio. Si segnala che le persone che non hanno ricevuto nessuna vaccinazione hanno un rischio di reinfezione di oltre due volte più alto delle persone vaccinate.
L’incremento dei contagi sta riguardando in questa fase tutte le fasce di età, con valori più elevati nelle classi centrali (30-39 anni).
La proporzione di persone con manifestazioni severe della malattia rimane bassa nonostante l’aumento dei contagi, grazie alle vaccinazioni anti COVID-19 che continuano ad esercitare un’ottima protezione nei confronti delle conseguenze più gravi dell’infezione.
Il rischio di ricovero e decesso continua ad essere elevato nelle persone non vaccinate: i non vaccinati hanno un rischio maggiore di oltre 3 volte di essere ricoverati rispetto a chi ha ricevuto una dose booster e di oltre 7 volte di morire per COVID e il rischio aumenta con l’aumentare dell’età.
La Regione Puglia ha comunque da tempo attivato un tavolo di monitoraggio quotidiano delle chiamate del 118, degli accessi al pronto soccorso e dei posti letto dedicati al COVID-19 e all’assistenza ordinaria, che consente di modulare tempestivamente l’offerta di servizi rispetto al mutare della situazione dei contagi.
Negli ultimi tre giorni sembra assistersi ad una iniziale decelerazione della curva epidemica: il numero di contagi risulta ancora in incremento rispetto ai 7 giorni precedenti, ma la variazione percentuale positiva è passata da oltre il 70% della settimana scorsa a valori al di sotto del 40%. Ciò significa che i casi sono tuttora in aumento ma con una velocità minore: si tratta di primi segnali incoraggianti ma che devono trovare conferma nei prossimi giorni e devono spingere ad aumentare i livelli di cautela, se vogliamo riportare l’andamento dell’epidemia a livelli più gestibili nelle prossime settimane.
Rimane infatti fondamentale cercare di contenere la circolazione virale e mitigare al massimo l’impatto clinico dell’epidemia, per prevenire l’insorgenza di nuove varianti, per ridurre il rischio di persone con manifestazioni del cosiddetto long COVID-19, per proteggere le persone più vulnerabili, per non sovraccaricare il sistema sanitario nelle delicate settimane di agosto.
L’andamento epidemiologico dei contagi risente oggi della diffusione dei test antigenici rapidi SARS-CoV-2 autosomministrati i quali, acquistati direttamente dai cittadini, non consentono il completo tracciamento dei contagi e la registrazione puntuale di tutti i soggetti che si sono infettati e che sono guariti con conseguenti riflessi negativi sulle attività di gestione dell’emergenza e di copertura vaccinale; infatti, i soggetti guariti e non tracciati nei sistemi informativi regionali e nazionali non sono rilevati ai fini della definizione della popolazione target per fascia d’età o condizione di fragilità.
Pertanto, la Regione Puglia ha ribadito con propria circolare che i soli test ammessi ai fini della conferma di contagio da Covid-19 e di accertamento della guarigione sono i test molecolari e i test antigenici rapidi di terza generazione effettuati dalle ASL, dalle farmacie, dai laboratori pubblici e privati nonché dai professionisti ammessi a far parte della rete regionale SARS-CoV-2 garantiti ai cittadini aventi diritto con oneri a carico del SSR, i quali sono tenuti alla registrazione dei dati nella piattaforma informatica regionale che conferisce poi i dati alle piattaforme nazionali.
“Due sono gli strumenti a nostra disposizione: per limitare i contagi occorre continuare ad adottare le misure di prevenzione individuali e collettive raccomandate – spiega Lucia Bisceglia, direttrice Area Epidemiologia e Care Intelligence Aress Puglia – uso della mascherina negli ambienti chiusi, soprattutto se ci sono persone fragili, e in tutte le occasioni di possibile assembramento ma anche frequente ventilazione dei locali; per prevenire le conseguenze più gravi della malattia è necessario garantire l’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione, e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo per le categorie attualmente previste”.
BEATRICE SCANZANO E LA PASSIONE PER IL RESTAURO DEL PATRIMONIO CULTURALE
È in corso il cantiere sull’affresco “Madonna in trono con bambino e i santi Rocco e Sebastiano” all’interno della chiesa di San Rocco a Montegridolfo, in provincia di Rimini.
Il lavoro sarà oggetto di tesi della sannicandrese Beatrice Scanzano, studentessa del 5°PFP1, seguita dal professore responsabile Michele Pagani.
Beatrice è studentessa universitaria al termine del ciclo di studi magistrali in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Alma Mater Studiorum di Bologna – Campus di Ravenna.
Il Percorso Formativo Professionalizzante è denominato PFP1: Conservazione e restauro dei materiali lapidei e derivati e superfici decorate dell’architettura.
Beatrice si occupa di attività laboratoriali su dipinti murali, superfici decorate dell’architettura, lapidei, mosaici, affreschi distaccati (tra cui La Fuga di Galla Placidia dei Longhi).
In particolare tra le esperienze maturate in cantiere, tutti sotto la direzione generale Universitaria:
Cantiere di restauro (mosaico) presso Museo Archeologico di Cesena | Cesena (FC), 05/2021- 02/2022
Cantiere di restauro (mosaico) presso Museo di San Domenico | Imola (BO), 03/2021-04/2021
Cantiere di restauro (area archeologica) presso Castello di Rontana | Brisighella (RA), 07/2019- 07/2019
Cantiere di restauro conservativo (mosaico) presso Parco Archeologico della Città romana di Suasa Castellone di Suasa (AN), 03/2017-03/2017.
Cantiere di restauro (mosaico) presso il parco della pace a Ravenna 2019- 2021.
Cantiere di restauro presso Vicolo dei Pepoli 2, Bologna in collaborazione con il Laboratorio degli Angeli, 2021. Restauro della facciata di un palazzo privato in laterizi. Operazioni di rimozione di ferri pericolanti e parti deocese, pulitura meccanica e chimica, stuccatura, trattamento dei ferri aggettanti, consolidamento e finitura.
Cantiere di restauro presso la Cappella delle Reliquie dentro la Chiesa di Sant’ Apollinare Nuovo a Ravenna 2018 – 2019.
La scelta di Beatrice si inquadra nella bellezza del patrimonio di oggetti deperibili che richiedono grande attenzione, con interventi costanti di manutenzione ordinaria e progetti di restauro ben coordinati. Un lavoro che non consente errori che possano compromettere lo stato di conservazione di un’opera d’arte che è testimonianza di cultura e civiltà.
Un grande futuro per Beatrice Scanzano.
“RESTORE SITE VISIT” A LESINA
Maraschio: “Sei siti pugliesi oggetto di risanamento ambientale grazie a una proficua collaborazione istituzionale”
In occasione del quinto evento “Restore site visit”, l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, insieme al Gen. B. CC Giuseppe Vadalà, commissario unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, e al sindaco del Comune Lesina, Primiano Di Mauro, ha visitato il sito Pontone Pontonicchio (Lesina) area di discarica abusiva sottoposta a infrazione europea e oggetto di bonifica, e successivamente ha partecipato all’incontro durante il quale è stato presentato l’intervento di bonifica, sono stati illustrati i progetti di riqualificazione dell’area ed è stata premiata la comunità locale.
Il “restore site visit” è un’iniziativa nata nel 2019 su proposta del Sottosegretariato del Mite, che interessa aree sottoposte a interventi di bonifica e di messa in sicurezza che hanno permesso di stralciarle dalla procedura di infrazione da parte della Comunità europea.
“Le azioni di prevenzione e vigilanza per il contrasto al fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti e delle discariche abusive e la messa in sicurezza dei siti contaminati rappresentano un’azione fondamentale della politica del mio Assessorato – ha dichiarato la Maraschio -. La nostra terra con le sue tradizioni del buon vivere e dell’ospitalità, riconosciute a livello internazionale, ci richiede sempre più azioni concrete che possano prevenire la compromissione dell’ambiente e sanare le ferite inferte al territorio per restituirlo all’utilizzo delle comunità locali e agli operatori economici per una sostenibilità sempre più certa dello sviluppo. La collaborazione fattiva con il Commissario Generale Vadalà, e con la Struttura di Supporto tecnico amministrativa dal lui coordinata, ha fatto sì che la Puglia possa essere la prima regione in Italia a bonificare i siti di ‘Discarica Abusiva’ risultati inquinati e che hanno determinato la procedura di Infrazione Comunitaria della Corte di Giustizia Europea. Il risultato che registriamo di risanamento ambientale per tutti e sei i siti pugliesi è un modello di collaborazione istituzione non solo utile al compimento nei tempi giusti dei procedimenti tecnici amministrativi, ma anche un modello utile per salvaguardia del territorio, delle sue componenti ambientali e del benessere dei cittadini – conclude l’assessore -; un modello di collaborazione istituzionale che vuole tendere ad eliminare ogni ostacolo alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo delle economie locali.”
“Il site visit vuole essere un modo di evidenziare la conclusione di un processo di disinquinamento ambientale e di risparmio economico, inconfutabilmente gravoso per la nostra Nazione – ha spiegato il Commissario Vadalà -. Il sito di discarica di Lesina è stato in procedura di infrazione per 7 anni (XIV semestri) generando un pagamento sanzionatorio di € 2.800.000,00 per l’Italia. Oggi con questo site visit rimarchiamo anche il fatto che la Regione Puglia è la prima regione (eccezzion fatta del sito toscano dell’Isola del Giglio) a completare il risanamento dei siti in infrazione europea, infatti tutte le discariche commissariate regionali (6) sono state risanate ed espunte dalla procedura Ue a dimostrazione dell’impegno profuso fin da subito degli organi regionali. Nel sito di Lesina – continua Vadalà – dal punto di vista ambientale i rifiuti sono isolati, l’inquinamento è sotto soglia ed i valori di contaminazione sono monitorati, come prevede la normativa, ma in più in questo sito siamo riusciti, grazie ad uno sforzo globale, sinergico e d’intesa con Regione, Comune ed Arpa, a effettuare un vero risanamento ambientale, restituendo alle collettività il territorio. Infatti sul sito, per il tramite della collaborazione di Arbolia, piantumeremo un bosco. Ma faremo anche di più, visto che le risorse finanziarie ci sono: abbiamo intenzione di creare una pista di mountain bike, in modo tale da rendere fruibile, finalmente, un’area che per decenni era non solo inquinata ma altresì chiusa.”
IL VIAGGIO DI PASQUALE: 1700 KM A PIEDI NEL NOME DI SUO PADRE
Ripercorre l’itinerario compiuto dal padre dai campi di concentramento al ritorno a casa. Partito a maggio, in 68 tappe il suo percorso nelle città e nei luoghi della Resistenza
Si chiama Pasquale Caputo, ha 73 anni, e l’8 maggio scorso è partito a piedi da Monaco di Baviera per ripercorrere il tragitto che suo padre, Francesco, compì alla fine della seconda guerra mondiale da un campo di concentramento tedesco alla sua casa di Barletta.
Giovedì 14 luglio, alle ore 11, Pasquale Caputo sarà a Foggia, accolto nel salone della Camera del Lavoro, in via della Repubblica 68, da ANPI Foggia, Cgil e Arci.
Racconterà il suo progetto, “Sulle orme di mio padre e di tutti gli Internati Militari Italiani”. Un progetto che, all’arrivo a Barletta nei prossimi giorni, gli avrà fatto percorrere 1700 chilometri in 68 tappe, giungendo nelle città e visitando i luoghi della Resistenza italiana al nazifascismo, prezioso testimone della vicenda di suo padre e di quella di altre migliaia di soldati italiani.
“NEL NOME DI MIO PADRE”. Suo padre Francesco nacque a Barletta il 21 maggio 1917. Da soldato, era in forza al Reggimento di Cavalleria di Ferrara. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fu catturato a Verona e deportato nei campi di prigionia tedeschi, andando a far parte di quella schiera di IMI (Internati Militari Italiani) ritenuti traditori dall’ex alleato nazista. Posti davanti alla scelta di continuare a combattere nelle file dell’esercito tedesco, la stragrande maggioranza degli oltre 600.000 catturati rifiutò l’arruolamento e venne smistato nei Lager di tutta Europa.
Dopo la fine della guerra, tra l’estate del 1945 e il 1946, i sopravvissuti fecero ritorno in patria utilizzando qualunque mezzo e camminando a piedi per centinaia e centinaia di chilometri. Anche Francesco Caputo, dopo la detenzione nei campi di Moosburg, Memmingen e Kaufbeuren nei dintorni di Monaco di Baviera, intraprese il cammino verso l’auspicata libertà, giungendo alla casa paterna di Barletta il 27 luglio 1945.
UNA TRAGEDIA IMMANE. Non tutti riuscirono a tornare a casa. Molti morirono nei campi di concentramento, altri invece perirono proprio durante il viaggio, spesso affrontato in condizioni di salute assai precarie. Coloro che riuscirono a mettersi in cammino e a tornare, nella maggior parte dei casi dovettero superare prove durissime sia fisicamente che psicologicamente. Ecco perché il viaggio di Pasquale Caputo è testimonianza vivissima di quel dramma, di quelle sofferenze, e al tempo stesso è un vettore di riflessione e memoria concreta.
FARO INTERVIENE SULLA TRAGEDIA A CAGNANO VARANO
Una nota dell’on. Marialuisa Faro, vicepresidente del gruppo Insieme per il Futuro alla Camera dei Deputati.
“Il 26 aprile scorso, attraverso una pec avevo posto all’attenzione della Struttura territoriale Anas Puglia il tema della sicurezza in prossimità del cantiere aperto sul Ponte di San Francesco, che collega Cagnano Varano a Carpino. Un’iniziativa nata dalle numerose sollecitazioni pervenute, e dalla preoccupazione per la mancata chiusura del traffico veicolare durante l’esecuzione dei lavori. Nella successiva risposta pervenuta, Anas riteneva sussistenti le condizioni di sicurezza stante il limite di velocità per l’area relativa al cantiere fissato a 30 chilometri orari, e tenuto conto delle esigenze della viabilità garganica palesate dalle amministrazioni locali.
Il terribile incidente stradale nel quale domenica scorsa hanno perso la vita tre persone ha purtroppo drammaticamente riacceso l’attenzione su quel cantiere, e ieri – a margine dei lavori alla Camera dei Deputati per il Dl Aiuti – ho avuto un confronto in videocall con l’ing. Vincenzo Marzi, dirigente Anas e commissario straordinario per la Superstrada del Gargano. Dopo avere espresso il dispiacere di Anas per quanto accaduto, ha ribadito la conformità del cantiere alle normative vigenti per la sicurezza, anche se parallelamente all’inchiesta per accertare le cause dell’incidente verranno condotte delle verifiche interne per fare luce su ogni aspetto e scongiurare nuove tragedie. Tuttavia, dato che il rispetto del limite di velocità imposto non può bastare, ho chiesto di valutare altre opzioni, come un percorso alternativo in attesa della conclusione dei lavori. ‘Sarebbe impattante per la comunità di Cagnano Varano, perché il traffico verrebbe inevitabilmente deviato nel centro abitato, e comporterebbe un aumento dei tempi di percorrenza oltreché altre possibili criticità in tema di sicurezza legate appunto all’attraversamento del centro abitato, ma è un’ipotesi che verrà attentamente valutata, d’intesa con l’amministrazione comunale di Cagnano Varano’, è stata la risposta dell’ing. Manzi.
Le vite umane e la sicurezza stradale devono avere la priorità: per questo l’auspicio è che non accada mai più un dramma come quello di domenica scorsa, ed è nostro dovere e compito cercare in tutti i modi di prevenire e garantire sicurezza”.