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FIERA D’OTTOBRE DEL GARGANO: GLI EVENTI DI OGGI

Eventi del 1° ottobre 2022,

  • ore 19:30, Corso Garibaldi, evento musicale “The strange band” (live acoustic music)
  • ore 20:30, Piazza IV Novembre: Ciro Iannacone 5et

 

AVIS SAN NICANDRO, DONAZIONE SANGUE

Domenica 2 ottobre, dalle ore 8:00, nella sede del Poliambulatorio di Via Del Campo, nuova giornata di donazione di sangue per l’Avis di San Nicandro Garganico.

Il bisogno di sangue non si ferma mai: ogni giorno 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. L’appello che AVIS fa è chiaro: vieni a donare.

La donazione è un gesto responsabile che può essere compiuto solo se in buona salute.

 

DA SAN NICANDRO PARTE LA CAMPAGNA DELLO SPI CGIL “LISTE DI ATTESA: NON SE NE PUO’ PIU’”

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Comincerà da San Nicandro Garganico, domenica 2 ottobre, la campagna “Liste di attesa: non se ne può più”. Si tratta della mobilitazione dello SPI, il Sindacato Pensionati della Cgil, che in provincia di Foggia prevede 11 iniziative pubbliche, in piazza e davanti ai CUP (Centro Unico Prenotazioni) di 8 comuni: dopo San Nicandro, infatti, ci saranno presidi e volantinaggi a Manfredonia (5 ottobre), Cerignola (6 e 7 ottobre), San Giovanni Rotondo (10 ottobre), San Severo (11 ottobre), Orsara di Puglia (12 ottobre), Lucera (13 ottobre) e Foggia (14-19-20 ottobre).

“La campagna sulle liste d’attesa si svolgerà in tutta la Puglia”, spiega Alfonso Ciampolillo, segretario provinciale SPI Cgil Foggia. “Ci sono circa 400mila pugliesi in lista d’attesa per una visita ambulatoriale o specialistica. In media, devono aspettare 180 giorni per poter accedere a questo diritto. Se invece decidono di pagare, allora quella stessa prestazione gli viene erogata nel giro di una settimana in modalità ‘intramoenia’, dalla stessa struttura e dagli stessi medici che nella modalità meno costosa sarebbero disponibili soltanto dopo un’attesa di 6 mesi. Noi lo diciamo da anni: a chi non può permetterselo, di fatto viene negato il diritto alla salute. Per questo motivo, lo SPI Cgil Puglia ha studiato a fondo la legge con un pool di avvocati. Il medico di base o specialista, per le prime visite e prime prestazioni deve sempre indicare la classe di priorità e i relativi tempi di attesa. Noi chiediamo che i tempi previsti dalla legge siano rispettati. Quando questo non accade, inviteremo i cittadini a ricorrere alla modalità intramoenia e, contestualmente, a richiedere il rimborso alla Regione Puglia per le spese aggiuntive che sono stati costretti a sostenere compilando un apposito modulo prestampato”. A San Nicandro, i cittadini saranno informati di questa possibilità e coinvolti nella campagna dello SPI Cgil attraverso la distribuzione di materiale informativo che verrà distribuito per strada, nell’isola pedonale del centro garganico.

Ci sono visite specialistiche e ambulatoriali che vanno svolto entro 72 ore dalla prescrizione, altre in cui viene indicato un termine di 10, 20 o 60 giorni. Sono termini e tempi previsti dalla legge. Se non vengono rispettati, si è evidentemente di fronte a una inadempienza illegittima e lesiva del diritto alla salute dei cittadini, soprattutto di quelli più anziani e dei meno abbienti che non possono permettersi le prestazioni a pagamento. Si tratta di visite specialistiche e prestazioni ambulatoriali fondamentali per lo stato di salute della persona a cui sono state prescritte.

“Con i rincari delle bollette energetiche e di ogni genere di consumo”, ha aggiunto Ciampolillo, “sempre più anziani e persone meno abbienti stanno rinunciando alle cure per gravi problemi economici. “In provincia di Foggia, con la pandemia, per moltissimi pensionati si è acuita una situazione di estrema difficoltà e disagio. Il diritto alle cure è sancito costituzionalmente. Le liste d’attesa infinite rappresentano una palese violazione di quel diritto”.

POSTE ITALIANE: DA SABATO 1° OTTOBRE IN PAGAMENTO LE PENSIONI NEGLI UFFICI POSTALI

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Poste Italiane comunica che in provincia di Foggia le pensioni del mese di ottobre saranno in pagamento a partire da sabato 1° ottobre esclusivamente negli uffici postali aperti anche il sabato mattina.

In continuità con quanto fatto finora e con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà preferibilmente secondo la seguente turnazione alfabetica che potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’Ufficio Postale di riferimento. Pertanto, i cognomi dalla A alla C sabato mattina 1° ottobre; dalla D alla K lunedì 3 ottobre; dalla L alla P martedì 4 ottobre; dalla Q alla Z mercoledì 5 ottobre.

Poste Italiane comunica inoltre che le pensioni del mese di ottobre saranno disponibili, sempre a partire da sabato 1° ottobre, per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare i contanti dagli 87 ATM Postamat della provincia senza bisogno di recarsi allo sportello.

Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

SAN NICANDRO. STORIE DI ALTRI TEMPI: IL FIDANZAMENTO

Si continua con questo articolo a descrivere un mondo che non c’è più, quello dell’incontro e la conoscenza tra due ragazzi, il corteggiamento, il fidanzamento ed il matrimonio. Sono ricerche del secolo scorso che parlano dell’amore di una volta, di come si arrivava al fidanzamento e allo sposalizio che suscitano, ancora oggi, tanta emozione ed hanno bisogno di essere raccontate per non svanire nell’oblio della modernità.

Con il fidanzamento i due giovani cominciano ad assumere impegni che coinvolgono le loro famiglie. Per ritenersi fidanzati ufficiali, il giovane il giovane veniva invitato a mangiare a casa della ragazza, dopodiché gli uomini si ritiravano a parlare del lavoro del giovane e delle cose che possedeva. Il padre della ragazza, con una grande paternale, lo invitava a riflettere bene sul passo che stava per fare e a non prendere in giro la figlia e i suoi familiari. Il fidanzamento rappresentava spesso una diminuzione delle possibilità di incontrarsi. I Giovani fidanzato si potevano vedere sempre alla presenza di qualcuno dei familiari. Non era permesso andare in nessun posto da soli perché sarebbe stato tutto a scapito della fidanzata che sarebbe stata chiacchierata. Quando non erano direttamente i genitori a vigilare, il controllo veniva esercitato da altri familiari, a volte amici e conoscenti.

Nelle famiglie con più di una figlia femmina, la consuetudine imponeva l’ordine dei matrimoni a cominciare da quella maggiore si età, per cui una primogenita bruttina bloccava il matrimonio delle altre sorelle. Molti spesso, per indicare che una ragazza era fidanzata, si soleva dire che la sedia era occupata. (La seggia sta ‘ccupata).

La festa di fidanzamento sancisce ufficialmente l’impegno preso dai giovani e dalle loro famiglie. Il fidanzamento avveniva in casa di lei. Si regalava un anello, poi seguiva la parure di orecchini, bracciale e collana. Da fidanzati la ragazza cominciava a chiamare “mamma” la suocera e le consuocere si chiamavano “commare”. Questa festa di fidanzamento era proprio una cerimonia con scambio degli anelli che venivano benedetti dal prete e dopo seguiva un rinfresco.

Con l’approssimarsi del matrimonio incalzava la trattativa perché le famiglie si incontravano per il rituale accordo. Spesso avvenivano discussioni perché la madre dello sposo obiettava sulla quantità del corredo della sposa, poca cosa rispetto alle spese che per il figlio doveva affrontare. Una volta trovato l’accordo si stabiliva la data delle nozze. La dota rappresentata tutto quello che la ragazza ereditava non potendo, spesso, partecipare alla spartizione degli altri beni paterni destinati ai figli maschi.

Il corredo, insomma era quello che preoccupava di più. Per quanto riguarda la biancheria personale e quella per il letto, non vi era donna che non ne possedesse una certa quantità. Infatti la nascita di una bambina significava l’inizio alla costituzione del suo corred0 (lenzuola, federe, asciugamani, mutandoni, corpetti, sottoveste, coperte, il materasso (u’ saccon), ecc… Si diceva pure che la ragazza aveva fatto il corredo con le sue mani e in altri casi veniva cucito da persone di fiducia, cioè le suore e la ricamatrice.

Ecco una dichiarazione-testimonianza di gente dell’epoca: “Antonio regalò a Maria tutto l’oro (collana con pundentif, una collana, un laccio lungo circa due metri, una spilla e un bracciale. Il papà della sposa comprò la lana per i materassi, il rame (20-30 chili di pentole, casseruole, bacinelle), il comò, la fede per lo sposo, la camicia bianca per il matrimonio. Il trasporto della dote veniva effettuato qualche giorno prima del matrimonio sui carri. Poi ha portato il braciere di rame e non quello di alluminio”.

(Continua “Il matrimonio))

I BENI AMBIENTALI E NATURALISTICI NELL’AREA DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO

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Interessante convegno organizzato dall’Ente Parco del Gargano e dal Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi sul tema “I beni ambientali e naturalistici del Parco Nazionale del Gargano tra tutele e valorizzazione”.

L’incp0ntro si terrà il prossimo 8 ottobre 2022, ore 8:30, presso il Centro di Spiritualità “Padre Pio”, Auditorium “Giovanni Paolo II”, San Giovanni Rotondo.

Presentatore dell’evento: Saverio Serlenga

09:15 – Indirizzi di saluto

Francesco Dileo (Ofm Cap. Rettore del Convento), Michele Crisetti (Sindaco di San Giovanni Rotondo), Pasquale Pazienza (Presidente dell’Ente parco nazionale del Gargano), Antonio Pietro Marzo (Generale C.A. Comandante Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri), Maurizio Valiante (Prefetto di Foggia), Ludovico Vaccaro (Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Foggia), Michele Emiliano (Presidente della Regione Puglia), Donato Pentassuglia (Assessore all’agricoltura della Regione Puglia), Nicola Gatta (Presidente della Provincia di Foggia), Rocco Di Brina, Presidente Comunità Parco.

ore 10:15 – 11:15 PRIMA SESSIONE

“Il fenomeno degli incendi boschivi nell’area garganica: attività di prevenzione e di ripristino delle superfici percorse dal fuoco” Moderatore: Michele Peragine (TGR Puglia)

Marco Di Fonzo (Colonnello del Comando Tutela Forestale e Parchi-Nucleo Informativo Antincendio Boschivo), Giovanni Sanesi (Professore dell’Università degli Studi di Bari), Gianluca Nardone (Direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale Regione Puglia), Antonio Maturani (Dirigente Divisione II PNM – Gestione aree protette).

ore 11:30-12:30 SECONDA SESSIONE

“La tutela del paesaggio e degli ecosistemi e la valorizzazione delle aree protette” Moderatore Giampaolo Balsamo (Gazzetta del Mezzogiorno)

Anna Landi (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia), Angelo Ferrari (Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – Comm. Straordinario alla Peste Suina Africana), Giovanni Cannata (Presidente del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise)

ore 12:45 – Conclusioni

Nazario Palmieri (Gen. B. Comandante Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi)

ore 13:30 – Light lunch

ore 13:15 – Conferimento premio

AMARO DEL GARGANO NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA REGIONE PUGLIA

Descrizione sintetica del prodotto

L’amaro del Gargano è un digestivo molto pregiato ottenuto dall’infusione di foglie di ulivo non trattate più di scorze di limone e di arancia bionda del Gargano. Gli agrumi rappresentano delle eccellenze del territorio vista l’alta percentuale di succo, gli intensi profumi, la scorza gentile e le proprietà organolettiche; mentre le foglie d’ulivo rappresentano un antibatterico naturale e agiscono positivamente sul sistema cardiovascolare, oltre a contenere proprietà terapeutiche. Il prodotto si presenta di colore scuro, molto denso, allo stesso tempo dolce ed amaro. Un ottimo digestivo che racchiude in sé il profumo delle scorze di limoni e arance e le proprietà digestive delle piante officinali, tra cui le foglie del secolare olivo, vera ricchezza del Gargano.

Processo produttivo

Si prepara con 100 foglie di olivo, 2 bucce di limoni del Gargano, 2 bucce di arance del Gargano. Il tutto è messo in infusione in 500 grammi di alcol per un periodo variabile da 5 a 15 giorni; a questa soluzione si aggiunge uno sciroppo preparato con 450 grammi di zucchero e 500 grammi di acqua. Quindi si miscela con 50 grammi di caramello, si filtra e si imbottiglia.

Storia e tradizione

Prodotto legato alla tradizione del Gargano. La tradizionalità è assicurata dalla costanza del metodo di produzione adottato da un tempo superiore a quello previsto dalla

normativa

A CELLE SAN VITO LO SPORTELLO LINGUISTICO E’ PROTAGONISTA CON 6 DONNE

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“Lo Sportello Linguistico è ormai una realtà ben consolidata – ha dichiarato la sindaca di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini – sono orgogliosa che questa attività sia portata avanti da sei donne che non si risparmiano e lavorano con passione e determinazione”. Esprime soddisfazione il primo cittadino del piccolo comune cellese sull’operato dello Sportello Linguistico che, soprattutto lo scorso mese, si è adoperato per organizzare eventi, stilare progetti e supportare in maniera encomiabile l’amministrazione comunale in un settore importante. Lo Sportello nasce con la legge n. 482 riguardante le “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”. Questa legge ha il pregio di aver dato attuazione all’articolo 6 della Costituzione sulla tutela delle minoranze linguistiche. E Celle di San Vito, unitamente al vicino comune di Faeto, è l’unica isola linguistica francoprovenzale presente nel sud Italia, riconosciuta e tutelata quale “preziosa minoranza etnico-storico-linguistica”. Non solo, il francoprovenzale è stato identificato dall’Unesco come lingua a rischio di estinzione e, pertanto, inserita nell’Atlante Atlas come patrimonio culturale immateriale da tutelare. “Lo sportello linguistico ha portato avanti un importante lavoro di recupero e di sviluppo del patrimonio linguistico francoprovenzale – ha dichiarato la sindaca Giannini – continueremo a valorizzare e divulgare la lingua e la cultura francoprovenzale fornendo assistenza e consulenza anche alle scuole e alle associazioni culturali”. Le sei donne che fanno parte della squadra dello Sportello Linguistico sono Virginia Carosielli, Mariangela Genovese, Antonietta Altieri, Stefania Acquaviva, Angela D’Aloia e Nausica Carosielli.

L’anno scorso lo Sportello Linguistico ha presentato il volume “La lingua francoprovenzale di Celle di San Vito – il dizionario”. Un testo che vuole rappresentare uno scudo alle “pressioni” della lingua italiana e che ha come scopo la conservazione della struttura della lingua francoprovenzale. Il dizionario sarà uno scrigno di storia negli anni futuri, la lettura di ogni etimo con i relativi significati incoraggerà alla conservazione della identità territoriale.

Nel 2018, invece, lo Sportello è stato protagonista dell’apertura del “Museo della civiltà contadina francoprovenzale” intitolato al compianto Vincenzo Rubino, fondatore del Museo etnografico di Faeto e Celle di San Vito. La famiglia di Rubino ha messo a disposizione della comunità antichi mezzi rudimentali, vecchi attrezzi della vita contadina e oggetti delle abitazioni del passato. Il Museo è suddiviso in tre sezioni: un’area ricostruisce fedelmente l’ambiente domestico, una seconda area è dedicata ai mestieri del passato presenti nelle botteghe mentre un’ultima area espone gli antichi strumenti della vita contadina.

Infine, pochi mesi fa, lo Sportello Linguistico, in collaborazione con l’associazione “Attivamente Insieme”, ha promosso un corso di autodifesa dedicato alle donne in un momento storico dove si riscontrano casi giornalieri di femminicidi e di maltrattamenti e violenze contro le donne.

“Una comunità non può e non deve perdere la propria identità che è alla base della sua cultura e delle sue tradizioni – ha concluso Giannini – l’identità francoprovenzale è ben radicata presso la nostra comunità e bisogna coinvolgere soprattutto i giovani affinché continuino a tramandare questa eredità che i nostri antenati hanno conservato.”

Le altre minoranze linguistiche che l’articolo 6 della Costituzione tutela sono quelle albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate, friulane, ladino, l’occitano ed il sardo.

IL LAGO DI LESINA SU RAI 3

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L’Ente Parco del Gargano informa che nella puntata di Geo su Rai 3 che andrà in onda il 30 settembre ospite della trasmissione sarà Lesina con la sua laguna.

Una duna sottile, ricoperta di macchia mediterranea, separa il Lago di Lesina dal Mar Adriatico, sulla costa settentrionale della Puglia, nel Parco Nazionale del Gargano. Ricco di pesci e di uccelli migratori, più che un lago è una laguna costiera – profonda al massimo due metri – ed è molto estesa, più di 50 chilometri quadrati, tanto da essere considerata il nono lago d’Italia.

Il servizio sarà curato dal naturalista Francesco Petretti, seguito dalla troupe di GEO, diretta da Francesca Catarci.

FIERA DI OTTOBRE DEL GARGANO, LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE

In occasione della Fiera d’Ottobre del Gargano è stata disposta la chiusura al traffico e la sosta vietata con rimozione coatta, in Piazza IV Novembre, dalle ore 9:00 alle ore 24:00 dei giorni dal 29 settembre al 3 ottobre 2022. Inoltre è stata disposta la chiusura al traffico e la sosta vietata con rimozione coatta, nelle strade interessate dai posteggi mercatali adiacenti il locale campo sportivo comunale.

Viene, invece, autorizzata la circolazione dei veicoli a servizio degli organizzatori, commercianti ed espositori, al solo fine di consentire le operazioni di carico e scarico, che dovranno essere spostati celermente dopo dette operazioni, in zone in cui non è vietata la sosta.

Infine, viene prevista l’apposizione di cartelli segnaletici e transenne mobili, disponendo, altresì, che in caso di assenza del personale della Polizia Locale, qualora necessario, il posizionamento delle transenne mobili a chiusura delle strade interessate dovrà essere assicurato a cura degli organizzatori in base agli orari stabiliti.

SAN NICANDRO. STORIE DI ALTRI TEMPI: IL CORTEGGIAMENTO

Continuiamo con questo articolo a descrivere un mondo che non c’è più, quello dell’incontro e la conoscenza tra due ragazzi, il corteggiamento, il fidanzamento ed il matrimonio. Sono ricerche del secolo scorso che parlano dell’amore di una volta, di come si arrivava al fidanzamento e allo sposalizio che suscitano, ancora oggi, tanta emozione ed hanno bisogno di essere raccontate per non svanire nell’oblio della modernità.

La serenata era una delle più originali e creative espressioni dei momenti iniziali dell’innamoramento, l’uomo che utilizza il canto e la musica per far sapere all’amata i suoi sentimenti. Spesso l’autore della serenata è del tutto sconosciuto alla ragazza. E’ anche frequente il rifiuto del corteggiamento da parte della ragazza o della famiglia. Se, per esempio il pretendente veniva rifiutato, andava sotto la finestra e a dispetto cantava: “Prim’ t’è accattat’ e mò t’ r’venn e n’è fatt’ nu solta d’ guadagn’”.

Il corteggiamento altre volte iniziava in casa di amici dove si svolgeva qualche festa. Spesso venivano organizzate dai rispettivi genitori delle piccole feste in casa in modo che i loro figli potessero stare più vicini.

Anche il messaggio scritto acquista un suo ruolo nel corteggiamento. A volte le dichiarazioni d’amore si scrivevano su dei foglietti che si davano alle ragazze. C’era un’altra comunicazione, i fiori. Quello più usato era il garofano, perché era quello più economico. Il garofano rosso significata “ti amo ardentemente”; giallo “ti amo e sono geloso”; bianco “ti amo e sono timido”. La margherita non era affatto tranquillizzante in quanto significava “sì e no”.

In quel periodo era riconosciuta la figura del “sensale” (u’ zanzan) che era un intermediario che esercitava un ruolo riconosciuto dalla comunità. Poteva intervenire in caso di fidanzati timidi, ma soprattutto quando il matrimonio da concordare presentava il rischio di un rifiuto o di una difficoltà di accordo sulla dote e sugli aspetti economici del contratto matrimoniale. Il sensale riferiva alle rispettive famiglie la consistenza economica e quindi la convenienza del matrimonio e cercava sempre un accordo, indipendentemente dalla volontà della ragazza o del giovane, i quali potevano solo adattarsi alla situazione.

La figura predominante per il consenso o del mancato consenso era sicuramente il padre e solo in assenza del padre era la madre ad esercitare tale ruolo.

La disobbedienza ai voleri della famiglia era sanzionata con durezza e comportava la rinuncia ai vantaggi economici che da tale consenso sarebbero derivati. Alle ragazze innamorate senza il consenso della famiglia e che decidevano di “scappare” (c’ n’è f’iuta) con l’innamorato erano messe all’indice ed evitate da tutti.

In conclusione, si favoriva il rapporto tra giovani ma con criteri semplici: si tendeva a favorire rapporti tra giovani di eguale condizione sociale ed economica, sua di tipo patrimoniale che di ceto. Entro certi limiti, era tollerata la promozione sociale della donna in funzione della propria bellezza. Ad essere poi attentamente valutati erano i comportamenti sessuali, soprattutto femminili. Un semplice e appena accennata disinvoltura, per non parlare poi di una gravidanza prematrimoniale, avrebbe compromesso con conseguenze irreparabili non solo il giudizio morale sulla ragazza, ma anche quello della famiglia in origine e, di conseguenza, la posizione da questa occupata rispetto all’intera comunità di appartenenza.

 (Continua con “Il fidanzamento”)

SAN NICANDRO E LE ORIGINI DELLA FIERA D’OTTOBRE

Nei giorni 1, 2 e 3 di ottobre verrà inaugurata la 180^ Fiera di Ottobre del Gargano organizzata dal Comitato Feste Patronali. Civico 93 vuole fare un po’ di storia della manifestazione così come nel libro “La Fiera d’Ottobre tra passato e presente”, una raccolta di ricerche ed appunti storici.

Tutto parte dalla risoluzione del 1826 con la quale Re Ferdinando intese regolare la difficile materia della pastorizia nel Tavoliere delle Puglie attraverso disposizioni e decreti. La collocazione del decreto numero 7514 riguarda proprio la città di San Nicandro Garganico come appare nella Collezione delle Leggi anno 18942, tomo I, pag. 174. Decreto per autorizzare il Comune di San Nicandro Garganico in Capitanata a celebrare un’annua fiera nei giorni 16 – 17 e 18 luglio.

Attraverso queste concessioni ed autorizzazioni di fiere e mercati i Borboni comprendevano la importanza del commercio libero sotto un duplice profilo, quello economico perché si consentiva produrre e vendere di più superando la chiusa economia familiare dei secoli passati e quello culturale in quanto le fiere erano un punto di incontro e di confronto con gli altri operatori più esperti del settore. Non a caso, in Capitanata ci fu l’introduzione di nuove razze bovine, ovine ed equine selezionate per il miglioramento e la razionalizzazione dell’attività pastorale.

A San Nicandro Garganico, nel 1933, fu deliberato poi la istituzione della fiera-mercato nei giorni dedicati al protettore della città: 17, 18 e 19 giugno. La istituzione di questa seconda fiera accompagnava il tentativo di ripristinare e solennizzare la festività del Santo Patrono. Così per alcuni anni si ebbero due fiere: quella di giugno e quella di ottobre.

E’ da notate che, al momento della “statonica”, le greggi e i pastori erano assenti dal nostro territorio da giugno ad ottobre trovandosi nelle lontane terre dell’Abruzzo e del subappennino per l’alpeggio estivo. Perciò fare una fiera senza il suo naturale elemento, il bestiame, era cosa assurda. Già in epoca borbonica si era capita la necessità di spostare la fiera dopo luglio per consentite a tutti i lavoratori del settore di partecipare e commerciare. Perciò la ricorrenza ottobrina era ideale. Perché?

Per prima cosa, in settembre a causa della transumanza tornavano le greggi e i pastori. Poi l’8 di settembre, oltre ad essere la data tradizionale del trasloco, finivano e si rinnovavano i contratti di lavoro stagionale e molte più persone erano presenti in paese.

La fiera, poi, che cadeva subito dopo, in un periodo di stasi dei lavori agricoli e climaticamente favorevole, permetteva di rifornirsi del necessario: animali, utensili vari, masserizie che sarebbero servizi per il nuovo anno. E’ anche utile aggiungere che la fiera veniva a coincidere con il mese dedicato alla Madonna del Rosario. Ciò ha fatto sì che la fiera si arricchisse anche dell’aspetto religioso molto sentito dal popolo la cui devozione alla Madonna è stata sempre molto viva e che i tre giorni di ottobre si trasformassero in una (mancata) festa patronale.

Inutile aggiungere che la fiera di San Nicandro Garganico accompagnò la crescita economica del paese e fu tra le più grandi fiere della nostra provincia.

ORSARA, CONCERTO DELLA “NUOVA ORCHESTRA ITALIANA” PER SAN MICHELE

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San Michele è il Patrono di Orsara di Puglia. All’Arcangelo, sono consacrati lo straordinario complesso dell’Abbazia Sancti Angeli e, al suo interno, la splendida Grotta dell’Angelo. La Parrocchia Sant’Angelo e San Nicola di Bari e il Comune di Orsara di Puglia hanno reso noti il programma delle celebrazioni della Festa di San Michele 2022 che è iniziato lunedì 26 settembre con la messa nella Grotta e proseguirà fino a sabato 1 ottobre, quando in Piazza Padre Pio, dalle ore 21, si terrà il concerto della “Nuova Orchestra Italiana”, formazione musicale fondata da Renzo Arbore che ha tenuto concerti in tutto il mondo.

L’INCENDIO DEL CAMPANILE. Mercoledì 28 settembre, alle ore 18, dallo spazio antistante la Chiesa della Madonna della Neve partirà la “Processione di San Michele dei Piccoli”. Nella stessa giornata, alle ore 19, nella Grotta si terrà la messa solenne della vigilia. Alle ore 22, sempre mercoledì 28 settembre, prenderà il via il suggestivo e spettacolare momento dell’incendio del campanile dell’Abbazia Sancti Angeli. Un quarto d’ora più tardi, inizierà la veglia che durerà per tutta la notte.

IL GIORNO DI SAN MICHELE. Il 29 settembre, le celebrazioni per San Michele cominceranno alle ore 6 con la messa dell’aurora nella Grotta. Alle ore 9, il complesso bandistico “Santa Cecilia” di Orsara attraverserà le vie del paese. Messa alle ore 11. Alle ore 17, partirà la solenne processione con il simulacro di San Michele a guidare i fedeli lungo le strade del borgo. Messa solenne alle ore 19 nella Chiesa Madre. Concerto della Banda di San Severo alle ore 20 e fuochi d’artificio alle ore 22.

L’ORCHESTRA ITALIANA. Sabato 1° ottobre, le celebrazioni in onore di San Michele si chiuderanno con il concerto della “Nuova Orchestra Italiana” che si terrà dalle ore 21 in Piazza Padre Pio. Si tratta dei cantanti e della formazione musicale che, negli ultimi 20 anni e ancora da prima, assieme a Renzo Arbore ha portato la grande musica dei classici napoletani in giro per il mondo, trionfalmente, con un successo straordinario e planetario. Al concerto si potrà assistere gratuitamente. La Nuova Orchestra Italiana proporrà il repertorio che l’ha resa celebre in tutti questi anni tra piazze e teatri, nelle grandi capitali europee così come nelle megalopoli americane e di tutti gli altri continenti. I classici intramontabili della musica e della poesia napoletana sono reinterpretati, dando vita a un grande spettacolo musicale, un vero e proprio ‘viaggio’ poetico fra tradizione e modernità.

CIA CAPITANATA: “CABINA DI REGIA CONTRO L’ABBANDONO DEI RIFIUTI NELLE CAMPAGNE”

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La Prefettura di Foggia metterà in campo una cabina di regia – composta da sindaci, organizzazioni agricole e forze dell’ordine – per contrastare l’abbandono indiscriminato e illegale di tonnellate di rifiuti nelle aree rurali del Foggiano. “E’ quanto ci ha annunciato il Prefetto Maurizio Valiante nell’incontro che abbiamo avuto con lui martedì 27 settembre”, ha dichiarato Silvana Roberto, la vicepresidente-vicario di CIA Agricoltori di Capitanata, l’organizzazione sindacale degli agricoltori che aveva chiesto di incontrare il Prefetto proprio per affrontare quella che, a tutti gli effetti, sta diventando una vera e propria piaga per le imprese agricole della provincia di Foggia. Da diversi mesi, infatti, tonnellate di ecoballe e di rifiuti di ogni tipo, anche quelli ‘speciali’ e più pericolosi per la salute dell’uomo, sono sversate nelle campagne da tir e camion provenienti dalla Campania, com’è stato accertato da indagini della magistratura. Ed è quanto è stato ormai appurato in seguito a decine di segnalazioni e denunce da parte degli agricoltori che, in alcuni casi, si sono ritrovati balle di immondizia fin dentro i propri campi, soprattutto quelli che affacciano su strade comunali e provinciali collegate agli assi autostradali.

Oltre a questo strano e inquietante giro di rifiuti scaricati illegalmente e provenienti dalla Campania, c’è poi il drammatico fenomeno dell’abbandono di materiale di scarto per l’edilizia, mobili, pneumatici, coperture in amianto. Per gli agricoltori si tratta di un duplice danno: da una parte, quei rifiuti e i conseguenti roghi rappresentano un fattore di rischio per le loro coltivazioni; dall’altro, la legge impone al proprietario dei terreni su cui sono stati abbandonati i rifiuti di provvedere di tasca sua allo smaltimento. Centinaia e a volte migliaia di euro per smaltire rifiuti abbandonati illegalmente da criminali senza scrupoli: oltre al danno, dunque, c’è anche la beffa per gli agricoltori. E per chi non si adegua, tirando fuori subito i soldi e provvedendo nel minor tempo possibile allo smaltimento, ci sono multe pesantissime e una denuncia penale. All’incontro col Prefetto, nella delegazione CIA Capitanata guidata dalla vicepresidente vicario Silvana Roberto, erano presenti il direttore provinciale Nicola Cantatore, Vito Merra componente del direttivo, l’altro vicepresidente Rino Mercuri, Maria D’Apice e Matteo Valentino del comitato provinciale.

“Criminalizzare gli agricoltori, in questo come in tanti altri casi, è del tutto ingiusto e fuorviante”, ha dichiarato Silvana Roberto. “Quello che sta accadendo ha a che fare con dinamiche e interessi della criminalità organizzata. La stragrande maggioranza delle aziende agricole è fatta di persone serie e perbene che stanno subendo questo gravissimo fenomeno riguardante il business criminale dello smaltimento illegale dei rifiuti. CIA Agricoltori Italiani di Capitanata è stata la prima organizzazione agricola a mettere in rilievo tutti gli aspetti di questo problema drammatico”. “Qualcosa si sta muovendo – ha aggiunto Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata – anche grazie all’allarme di cui ci siamo fatti portavoce. Coinvolgere comuni, organizzazioni agricole e forze dell’ordine in modo coordinato ci sembra un primo e importante passo per affrontare una situazione che si è fatta pesante e che sta arrecando danni enormi alle nostre aziende agricole”.

ELEZIONI POLITICHE 2022, FRATELLI D’ITALIA RINGRAZIA I CITTADINI

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Definito il quadro degli eletti, il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia ringrazia tutti i cittadini per il risultato ottenuto in questa tornata elettorale che con il 25,12% dei voti alla Camera e il 28,30% al Senato vede il partito guidare in termini numerici la coalizione di centro-destra a livello locale oltre che a livello nazionale e posizionarsi come la forza politica più votata in città.

Tale risultato viene coronato con l’elezione di due esponenti del partito, Anna Maria Fallucchi, nostra concittadina, al Senato della Repubblica e Giandonato La Salandra, alla Camera dei deputati, oltre che di Giandiego Gatta esponente di Forza Italia e candidato nel Collegio Uninominale Camerale del Gargano che ha vinto nel collegio, considerato blindato, del Vice – Presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, per il quale neanche la famosa “Rete dei Sindaci” è servita a fermare il vento di quel cambiamento che la gente auspica, decretandone un’amara sconfitta.

È un segnale importante quello che emerge dalle urne, i cittadini hanno scelto una compagine politica che ha mostrato unità e coerenza, ma soprattutto hanno scelto un programma e una visione politico-culturale alternativa a quella portata avanti in questi anni da un centro-sinistra ormai diviso e senza idee. È una tendenza che era percepita da tempo, evidenziando come il centrosinistra con il Partito Democratico, in particolare in Provincia di Foggia dove ha ottenuto la percentuale più bassa di consensi della Regione Puglia, abbia perso la capacità di parlare alle persone delle soluzioni ai problemi reali che vive il Paese, pur essendo maggioranza di governo in numerosi comuni.

Una totale disfatta per quel sistema di potere che aveva fatto affidamento sui sindaci e gli amministratori locali di Capitanata, sostenuti anche dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale aveva promesso ai suoi avversari di farli «sputare sangue» nella ‘’sua’’ «Stalingrado d’Italia». Questo ha fatto sì che Fratelli d’Italia oggi è il primo partito al governo che esprimerà il primo premier donna della storia italiana e che San Nicandro eleggesse un proprio esponente all’interno del Parlamento.

Il risultato ottenuto da Fratelli d’Italia in città è merito di tutti coloro che hanno scelto di lavorare in questi anni per un progetto politico forte e serio. Donne, uomini e ragazzi che hanno sacrificato parte del loro tempo e hanno scelto di fare un lavoro di squadra per costruire tale successo. A loro va un forte ringraziamento perché nonostante le difficoltà non hanno mai smesso di credere che era possibile scegliere un futuro migliore per la nostra nazione.

Ora consapevoli del consenso che i cittadini riservano verso la nostra forza politica, non ci resta altro che continuare a lavorare per l’Italia e per la nostra città e lo faremo insieme ad Anna Maria e  Giandonato, oltre che a Giandiego, che con la loro forza e determinazione insieme alla loro passione per il nostro territorio siamo sicuri riusciranno a portare le nostre istanze al Parlamento Italiano e saranno a disposizione di tutte le Comunità, al di là di ogni steccato politico-amministrativo.

Il Coordinamento Cittadino

CAMPIONATI PROVINCIALI, L’ATLETICA SANNICANDRO ANCORA SUL PODIO

Il 14 settembre 2022 si sono svolti a Foggia il “XVI MEMORIAL LUIGI COLELLA – TROFEO FAVINO”. Una gara molto sentita in provincia. Svolta a pochi giorni dal campionato provinciale svolto il 24 e 25 settembre 2022. L’Atletica Sannicandro ha ambito a questo trofeo con tutta la squadra dei ragazzi e cadetti, carichi del titolo di campionessa regionale ottenuto pochi giorni prima a Molfetta dalla nostra atleta Angelica Renzulli. L’allenatore Felice dell’Aquila ha spronato i ragazzi a mettersi in gioco in distanza un po’ più corte, in modo da poter sfruttare questa occasione come trampolino di lancio per le provinciali.

La squadra dei nostri atleti non delude le aspettative dell’allenatore e dell’Atletica, i risultati arrivano uno dietro l’altro. Alice Maggio categoria cadetti, trionfa nei 1000 metri con un personale 3′ 41″ 《_con la sua caparbietà e grinta che la contraddistingue _》parole dette a caldo dall’allenatore. Sara Bandini e Melissa Caraffa superano le batterie di qualificazione nelle rispettive categorie dei 60 metri e 80 metri e chiudono la finale con un bellissimo 6º posto. Irene Di Matteo e Gaia De Cesare scendono sotto il muro dei 10 secondi nei 60 metri ragazze. Anche la neo campionessa regionale Angelica Renzulli nei 1000 metri si mette in gioco nei 60 metri e chiude anche lei sotto i 10 secondi con un personale 9″54 《_non male per un mezzo fondista_》commenta l’allenatore. Anche Andrea Pertosa con grinta partecipa nei 60 metri e chiude in 9″30. Debutto negli 80 metri di Francesco Pio Manduzio 12″79. Stefano Tortora nei 60 metri 9″40.

Sabato 24 e Domenica 25 Settembre al campo scuola Mondelli-Colella di Foggia si sono svolti i campionati provinciali individuali giovanili. L’Atletica Sannicandro è pronta con i suoi atleti, spronati sempre dall’allenatore Dell’Aquila, a scendere in pista con grinta e convinzione nelle proprie capacità. Infatti immediatamente arrivano i primi risultati e tanti personali.

Alice Maggio diventa campionessa provinciale categoria cadette sulla distanza dei 1000 metri con un personale di 3’46”, e 2°classificata nei 300 con 50″. Angelica Renzulli campionessa provinciale sui 1000 metri in 3’46” e 2°classificata nei 300 metri in 49″7. Andrea Pertosa non ha deluso le aspettative dell’allenatore, diventa campione provinciale nei 1000 metri in 3’37” e ottenendo anche un bellissimo 2º posto nei 300 metri con un personale in 48″. Vito Luciano Ungaro 3° classificato nei 1000 metri con un’ottima prestazione 3′ 57″. Due terzi posti per Stefano Tortora nei 300 metri in 51″ e nei 200 metri ostacoli in 32″. Un bellissimo secondo posto di Sara Bandini nei 200 metri ostacoli in 34″, le bastava poco per vincere il titolo di campionessa provinciale. Francesco Pio Manduzio nei 300 metri che abissa il suo personale da 57″ a 54″ secondi con un bellissimo 4º posto. Il secondo posto di Gaia De Cesare con un salto in lungo di 3,71. Terzo posto per Irene Di Matteo nei 60 metri ragazze con un personale di 9″70; Ancora un terzo posto di Melissa Caraffa categoria cadette negli 80 metri in 12″80.

Da segnalare fuori dal podio ma con un’ottima prestazione, Pignatelli Lucia 1’00 nei 300 metri e Livia Rose Sablot 1’01 nei 300metri.

L ‘Atletica Sannicandro è orgogliosa di avere in squadra giovanile ragazzi cosi bravi e ogni volta in cui c’è bisogno di tirare fuori il carattere, lo fanno senza risparmiarsi, orgogliosi dei risultati ottenuti non chiedevamo di più, lo stesso allenatore è soddisfatto di quanto si siano impegnati.

E noi auguriamo a tutti i ragazzi di non smettere di sognare e di crederci fino in fondo alle proprie capacità, di non dimenticare mai di sorridere. E se qualche volta i risultati attesi non arrivano, non smettete di crederci, prima o poi i sacrifici vengono ripagati.

Direttore Tecnico Sportivo

Bruno Solimando

MONDE E IL RITORNO A CASA: IL PROGRAMMA DELLA 5^ EDIZIONE

La 5^ edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” si svolgerà dal 6 al 9 ottobre a Monte Sant’Angelo, la Città dei due Siti UNESCO candidata a Capitale italiana della cultura 2025, e ruoterà intorno al “Ritorno a casa”, filo conduttore individuato dal direttore artistico Luciano Toriello e ideale prosieguo del tema dello scorso anno “Custodire l’immateriale”.

Ancora una volta, attraverso il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo, la Festa intende sollecitare una riflessione sul tema dell’identità, delle radici e della memoria dei territori e delle Comunità in essi radicate: quel complesso di valori che si può riassumere in un’unica semplice potente parola, “Casa”, luogo di accoglienza, protezione e profonda appartenenza al quale – per quanto ci si possa essere allontanati – si tende a tornare.

Ma se è vero – come suggeriscono i protagonisti delle fiabe – che lasciare la propria “casa” e mettersi in cammino può essere un’esperienza destabilizzante, se è vero che spesso occorre lasciarsi alle spalle tutto quello che già si conosce per poter accogliere il nuovo che ci viene incontro, con quale bagaglio si torna a casa dopo ogni esperienza di viaggio, dopo ogni percorso – reale o metaforico – scelto o imposto dalla vita?

La “restanza”, la partenza ed infine il ritorno a casa saranno le direttrici di questa edizione di Mònde, ispirazione e bussola per tutte le attività previste per l’edizione 2022 della Festa che prevede, come sempre, proiezioni, talk, cammini, masterclass, incontri e matinée.

GLI OSPITI DI MÒNDE 2022

Ospite di punta di Mònde 2022 sarà il noto regista statunitense Abel Ferrara, autore di pellicole rimaste nell’immaginario cinefilo come “King of New York” e “Il cattivo tenente”, che sarà accompagnato da Maurizio Antonini, produttore della sua ultima fatica “Padre Pio”.

Ad arricchire la 5^ edizione del Festival contribuiranno, poi, Francesco Di Leva, tra i più apprezzati interpreti del cinema italiano recente, reduce dal successo di pubblico e di critica di “Nostalgia” di Mario Martone, e

Rosa Diletta Rossi, attrice cinematografica, teatrale e televisiva di origine pugliese, protagonista sul piccolo schermo della nota fiction “Nero a metà”.

A Mònde interverranno inoltre i registi Giulia Amati con “Kristos, l’ultimo bambino”, Alessandro Coppola con “La restanza”, Maria Guidone con “Albertine, where are you?”, Maria Iovine con “Corpo a corpo”, Antonio Palumbo con “Nicola – Cozze, Kebab & Coca Cola”, Alessandro Piva con “Sea Mood”, Alessandro Porzio con “Come a Micono”, Chiara Ronchini con “Giovanna, storie di una voce”, Carlos Solito con “La profonda fantasia. Viaggio dantesco nelle grotte di Puglia”.

A moderare gli incontri con gli ospiti saranno lo scrittore e critico cinematografico Luigi Abiusi, il giornalista Felice Sblendorio e il direttore artistico Luciano Toriello.

LE PROIEZIONI

In totale saranno 13 i titoli in proiezione a “Mònde”, tra lungometraggi e cortometraggi, che esploreranno il tema del “Ritorno a casa”.

“Nostalgia” di Mario Martone, film italiano in gara agli Oscar 2023 nella categoria “Miglior Film Internazionale”, tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea e interpretato da Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva e Tommaso Ragno.

“Padre Pio” di Abel Ferrara, biopic girato a Monte Sant’Angelo e sul Gargano e ambientato alla fine della Prima Guerra Mondiale, con Shia LaBeouf nel ruolo del santo delle stimmate.

“Albertine, where are you?” di Maria Guidone, cortometraggio acclamato alla Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del premio per la miglior regia alla Settimana Internazionale della Critica.

“Sea Mood” di Alessandro Piva, documentario volto alla riscoperta di alcuni storici borghi marinari della Puglia.

“Kristos, l’ultimo bambino”, l’ultimo film da regista di Giulia Amati presentato a Venezia all’interno delle Giornate degli Autori.

“La restanza” di Alessandra Coppola, documentario ambientato in Salento a Castiglione d’Otranto.

“Giovanna, storie di una voce” di Chiara Ronchini, documentario dedicato all’85enne cantautrice, ricercatrice etnomusicale e folklorista italiana Giovanna Marini.

“Sul sentiero blu” di Gabriele Vacis, emozionante documentario sul viaggio di un gruppo di giovani autistici sull’antica via Francigena.

“Nicola – Cozze, Kebab & Coca Cola” di Antonio Palumbo, docufilm incentrato sul culto di San Nicola.

“Corpo a corpo” di Maria Iovine, documentario biografico-sportivo che vede protagonista l’atleta della nazionale paralimpica di Triathlon Veronica Yoko Plebani.

“La profonda fantasia. Viaggio dantesco nelle grotte di Puglia” di Carlos Solito, scrittore, fotografo e regista pugliese noto per i suoi itineranti reportage per il mondo.

“Come a Micono” di Alessandro Porzio, pluripremiato cortometraggio ambientato in un piccolo paese del Sud Italia.

“MaLaMèNTI” di Francesco di Leva, corto sperimentale che ha segnato l’esordio alla regia dell’attore napoletano.

I CAMMINI

Come sempre a Mònde sarà possibile andare alla scoperta di identità, radici e memoria percorrendo le antiche vie di pellegrini e crociati. Camminatori più o meno esperti, desiderosi di vivere un’esperienza indimenticabile tra storia, natura ed enogastronomia, potranno esplorare il patrimonio della Città dei due Siti Unesco e del Parco Nazionale del Gargano con i cammini organizzati in collaborazione con l’Associazione Monte Sant’Angelo Francigena e MooVeng.

Quattro i cammini in programma a Mònde 2022: il cammino enogastronomico tra la Valle di Carbonara e Bosco Quarto; il cammino naturalistico culturale “La Montagna dei due orizzonti” che prevede una passeggiata in Bike ed E-Bike fino all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano; due cammini storico culturali, uno tra eremi e pagliai lungo la Via Francigena nel tratto Ruggiano-Pulsano, l’altro alla scoperta de “I giganti della Foresta Umbra”, all’ombra delle vetuste faggete patrimonio Unesco.

I MATINÉE

Due le giornate dedicate ai momenti di confronto, riflessione e dibattito aperte agli studenti che rientrano nell’anteprima della 4^ edizione della “Settimana dell’Educazione” (in programma dal 7 al 12 dicembre 2022) e ponte con il Festival Michael (che si terrà dal 5 al 9 maggio 2023), organizzate in collaborazione con l’Assessorato istruzione-cultura-turismo della Città di Monte Sant’Angelo.

I più giovani parteciperanno all’incontro “Raccontare l’antimafia” che prevede lo spettacolo teatrale “Le mani che vorrei”, liberamente ispirato alla vicenda dell’omicidio di Francesco Marcone. Seguirà la conversazione con la vicepresidente nazionale di Libera Daniela Marcone, il regista dello spettacolo Dino La Cecilia (che ne è anche protagonista insieme a Vincenzo Russo) e l’attrice Letizia Pia Cartolaro.

L’altro incontro prevede la proiezione del cortometraggio “Come a Micono”, seguita dall’incontro con il regista Alessandro Porzio. Infine l’incontro con l’attrice Rosa Diletta Rossi.

LE MASTERCLASS

Due appuntamenti pomeridiani con le Masterclass: “Scrivere con la luce e il suono”, condotta da Luciano Toriello con Carlos Solito e Federico Scarabino; incontro con Francesco Di Leva e proiezione del suo corto “MaLaMèNTI”.

Fino al 9 ottobre (dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18) sarà possibile visitare la mostra itinerante di Acquedotto Pugliese “La fontana racconta”, allestita negli spazi del MeTA – Museo Etnografico Tancredi a Monte Sant’Angelo.

Durante i 4 giorni di Mònde, dalle ore 17 alle 21, la Sala Conferenze della Biblioteca “C. Angelillis” ospiterà i mercatini di artigianato locale.

“Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” è un’iniziativa di Apulia Cinefestival Network, la rete di festival cinematografici di Apulia Film Commission e Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, intervento finanziato con le risorse di bilancio autonomo della Fondazione. Realizzata con il contributo di: Comune di Monte Sant’Angelo, La Massarìa, ADTM.

Soggetto ideatore e organizzatore della manifestazione, per la Direzione artistica di Luciano Toriello, è MAD – Memorie Audiovisive della Daunia con Ass. “Archivio – Memorie Audiovisive della Daunia”.

Con il patrocinio di Teatro Pubblico Pugliese.

L’evento è realizzato in collaborazione con: “Monte Sant’Angelo Francigena”, “Tastes from Monte Sant’Angelo”, “MooVeng”. Media partner: Radio Norba e Cammini d’Italia.

Tutti gli aggiornamenti e le info sulle precedenti edizioni su http://www.mondefest.it/.

 

IL PROGRAMMA DI MÒNDE 2022

GIOVEDÌ 6 OTTOBRE

Ore 17,00 – Sala Conferenze Biblioteca C. Angelillis

Apertura Festival e saluti istituzionali

Inaugurazione mercatini dell’artigianato locale

Ore 18,30 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“Kristos, l’ultimo bambino” (Doc., 90’) alla presenza della regista Giulia Amati. Modera Felice Sblendorio

Ore 20,45 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“La restanza” (Doc., 92’) alla presenza della regista Alessandra Coppola. Modera Felice Sblendorio.

VENERDÌ 7 OTTOBRE

Ritrovo ore 8,30 – Basilica Santuario San Michele

CAMMINO “ENOGRASTRONOMICO”

Tra la Valle di Carbonara (Sitizzo) e Bosco Quarto (località Piscina Pantolfe)

Ore 10,00 – Auditorium Peppino Principe

MATINEÉ – Anteprima Settimana dell’Educazione

Per gli studenti degli Istituti Superiori di I e II Grado:

Raccontare l’antimafia – Spettacolo teatrale “Le mani che vorrei”. Regia Dino La Cecilia, con Dino La Cecilia e Vincenzo Russo.

A seguire conversazione con: Daniela Marcone (Libera), Dino La Cecilia, Letizia Pia Cartolaro. Modera Felice Sblendorio.

Ore 16,00 – Auditorium Peppino Principe

MASTERCLASS

“Scrivere con la luce e il suono” condotta da Luciano Toriello con Carlos Solito, Carmine Padula e Federico Scarabino. A seguire proiezione di “La profonda fantasia. Viaggio dantesco nelle grotte di Puglia” (Doc., 24’’).

Ore 17,00/21,00 – Sala Conferenze Biblioteca C. Angelillis

Mercatini dell’artigianato locale

Ore 18,00 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“Giovanna, storie di una voce” (Doc., 90’) alla presenza della regista Chiara Ronchini e del montatore Luca Onorati. Modera Federico Scarabino con Luciano Toriello.

Ore 20,30 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“Padre Pio” (104’). A seguire conversazione con il regista Abel Ferrara e il produttore Maurizio Antonini. Modera Luigi Abiusi.

SABATO 8 OTTOBRE

Ritrovo ore 8,30 – Basilica Santuario San Michele

CAMMINO “STORICO CULTURALE”

“Lungo la Via Francigena nel tratto Ruggiano-Pulsano, tra eremi e pagliai”

Ore 9,30 – Auditorium Peppino Principe

MATINEÉ – Anteprima Settimana dell’Educazione

Per gli studenti degli Istituti Superiori di II Grado di Monte Sant’Angelo:

Incontro con il regista Alessandro Porzio e proiezione di “Come a Micono”.

A seguire, ore 10,30

Incontro con Rosa Diletta Rossi.

Modera Luciano Toriello

Ritrovo ore 10,00 – Basilica Santuario San Michele

CAMMINO “NATURALISTICO CULTURALE”

“La Montagna dei due orizzonti: Passeggiata in Bike e E-Bike fino all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano”

Ore 16,30 – Centro Studi Micaelici

PROIEZIONE

“Albertine, where are you?” alla presenza della regista Maria Guidone.

Modera Luciano Toriello.

Ore 17,00/21,00 – Sala Conferenze Biblioteca C. Angelillis

Mercatini dell’artigianato locale

Ore 17,30 – Centro Studi Micaelici

MASTERCLASS

con Francesco Di Leva. A seguire proiezione di “MaLaMèNTI” regia di Francesco di Leva.

Conduce Felice Sblendorio.

Ore 18,00 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“Sul sentiero blu” (Doc., 90’) regia di Gabriele Vacis. In collaborazione con Ass. iFun. Modera Danila Paradiso.

A seguire

Presentazione “Cammini d’Italia – La più grande community sul trekking”, con Davide Nanna e Francesco Boggi.

Ore 20,30 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“Nostalgia” (1h 57’) di Mario Martone. A seguire conversazione con Francesco Di Leva.

Modera Felice Sblendorio.

DOMENICA 9 OTTOBRE

Ritrovo ore 8,00 – Pressi Basilica Santuario San Michele

CAMMINO “STORICO CULTURALE”

“I giganti della Foresta Umbra”

Ore 11,00 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE – replica

“Padre Pio” (104’) regia di Abel Ferrara

Ore 17,00/21,00 – Sala Conferenze Biblioteca C. Angelillis

Mercatini dell’artigianato locale

Ore 17,15 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“Nicola – Cozze, Kebab & Coca Cola” (Docufiction, 85’) alla presenza del regista Antonio Palumbo.

Ore 19,15 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“Seamood” (Doc., 35’) alla presenza del regista Alessandro Piva.

Ore 20,30 – Auditorium Peppino Principe

PROIEZIONE

“Corpo a corpo” (Doc., 73’) alla presenza della regista Maria Iovine. In collaborazione con le Associazioni sportive e l’Assessorato allo Sport Comune di Monte Sant’Angelo.

 

 

 

SAN NICANDRO. STORIE DI ALTRI TEMPI: MEMORIE DI CORTEGGIAMENTI E RITI NUZIALI

Iniziamo con questo articolo a descrivere un mondo che non c’è più, quello dell’incontro e la conoscenza tra due ragazzi, il corteggiamento, il fidanzamento ed il matrimonio. Sono ricerche del secolo scorso che parlano dell’amore di una volta, di come si arrivava al fidanzamento e allo sposalizio che suscitano, ancora oggi, tanta emozione ed hanno bisogno di essere raccontate per non svanire nell’oblio della modernità.

Entrare in contatto con la persona con la quale si intendeva intrecciare una relazione rappresentava un momento di grande difficoltà ed incertezza. Se per le donne era molto difficile, anche per gli uomini le difficoltà non erano poche.

L’usanza prevedeva che il maschio non fosse innamorato, ma che doveva essere “sistemato” e che l’età del matrimonio per la donna fosse contenuta in un arco di pochi anni. La donna a 17, 18 anni era considerata troppo giovane e poteva solo sognare il principe azzurro, ma se questi non arrivava in tempo utile o se, con l’aumentare dell’età non si fosse intravista una sicura conclusione matrimoniale, per la ragazza era la fine.

Non poteva cambiare fidanzato perché nella cerchia della parentela e delle conoscenze avrebbe dato adito ad illazioni circa la ragione della rottura. Inoltre, se avesse superato nubile senza prospettiva matrimoniali una certa età, sarebbe entrata subito nella categoria delle zitelle.

I ragazzi spesso si conoscevano di vista ma non di persona ed era considerato sconveniente rivolgersi ad una ragazza senza essere stata presentato da qualche conoscente. Le feste in casa, tra amici, rappresentavano una buona occasione per favorire la conoscenza reciproca. Esse consentivano alle famiglie il controllo della situazione attraverso la selezione dei partecipanti con gli inviti.

“Capirsi con uno sguardo” è una espressione che vuole indicare una grande capacità di intesa tra due persone. Quando un giovane vedeva, o solo intravedeva, magari la domenica in chiesa o dove si andava a prendere l’acqua una ragazza che gli ispirava simpatia, doveva accontentarsi di sguardi furtivi e di sospiri. Al più, la sera, con il buio, andava sotto la finestra a manifestare la propria simpatia cantando una serenata alla fanciulla, sebbene questa, per timore dei genitori, si affacciasse difficilmente.

Spesso per conoscere la ragazza si richiedeva l’uso di un sensale o si scriveva (per chi lo sapeva fare) per informarla sulle proprie intenzioni. Inoltre prima del fidanzamento venivano prese informazioni dalle autorità civili e religiose sia sulla ragazza che sulla sua famiglia.

Spesse volte i due giovani abitavano in luoghi lontani per cui, dopo il primo approccio si scrivevano. Erano però pochi quelli che sapevano scrivere, a scuola andavano quasi tutti maschi e quindi, nel proletariato, solo poche donne sapevano scrivere per cui ci si rivolgeva alla maestra o al prete. Spesso arrivava il giorno del matrimonio e gli sposi si erano incontrati solo poche volte. Ecco una lettera di allora: “Gentile Signorina, non so come Ella accoglierà questa mia, comunque sono deciso a scriverLe. Quando vanni la scorsa settimana, venni a chiederLe se mi voleva sposare. All’ultimo momento decisi di rimandare tale domanda ed ora Le scrivo. Prima di decidermi a questo Le assicuro di aver pensato a lungo perché desideravo essere sicuro di me stesso. Tuo….”

Dopo iniziava il corteggiamento. (Continua)

CASA SOLLIEVO, DIAGNOSTICATA MALATTIA NEUROLOGICA RARA A PROFUGO UCRAINO

Sarà finalmente dimesso nelle prossime settimane Yevstakhii Zelinskyi, per gli amici Stas, il paziente ucraino di 27 anni arrivato nell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo nell’aprile del 2022 per fuggire dalla guerra e trovare cure più efficaci per la sua malattia. È scappato dal suo paese insieme a sua madre grazie ad un gruppo spontaneo di cittadini che, con Missione Maestro, guidati dal regista Antonio Giampaolo, subito dopo l’inizio della guerra hanno iniziato spontaneamente a portare aiuti in Ucraina con l’apporto di volontari da tutta Italia. Nei territori colpiti dai primi bombardamenti russi, i volontari hanno evacuato donne e bambini e tra questi, a Leopoli, c’era un paziente con una malattia neurologica e gravi difficoltà di deambulazione.

Arrivato in Puglia Stas aveva con sé una diagnosi di malattia neurologica complessa da 10 anni, definita come “sospetta sclerosi multipla”. Dopo il ricovero, comparando le sue risonanze magnetiche con quelle tipiche dei pazienti con sclerosi multipla, lo staff della Neurologia ha subito compreso che qualcosa non quadrava.

Con un approccio multidisciplinare ‒ che ha coinvolto anche le unità di Neuroradiologia, Riabilitazione Fisica e Rianimazione II ‒ gli specialisti si sono convinti che la sua fosse sì una malattia demielinizzante, ma non definibile come sclerosi multipla.

«Abbiamo così deciso di analizzare e studiare il liquor, un liquido del sistema nervoso centrale e i suoi campioni ematici ‒ hanno sottolineato i neurologi Danilo Fogli e Maria Bianchi ‒. Con la collaborazione del Laboratorio di Neuropatologia del Policlinico Gian Battista Rossi di Verona sono stati così individuati degli anticorpi che definiscono una sindrome “rara”, da poco identificata: encefalite autoimmune associata ad anticorpi anti-mog, una malattia che caratterizza l’1.5% delle malattie demielinizzanti. In pratica Stas ‒ spiegano i medici ‒ ha una complessa infiammazione cronica ai tessuti cerebrali causata da anticorpi che improvvisamente “impazziscono” ed attaccano i tessuti sani del cervello, provocando infiammazioni che si acutizzano e che con appositi trattamenti tornano in condizioni di quiescenza clinica».

«Adesso Stas ha una diagnosi precisa di malattia autoimmune rara che coinvolge il Sistema Nervoso Centrale e potrà seguire terapie mirate per controllare in maniera più adeguata l’andamento clinico ‒ ha sottolineato Giuseppe d’Orsi, dal mese di maggio direttore dell’Unità di Neurologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ‒. Nel corso della degenza nel nostro reparto ha presentato un improvviso peggioramento delle sue condizioni cliniche con una sintomatologia neurologica e polmonare acuta che ha necessitato anche del supporto rianimatorio, e con un graduale miglioramento dopo terapie mirate a base di cortisone e di immunoglobuline. La diagnosi di precisione ha permesso di impostare una terapia mirata cronica immunosoppressiva che si spera possa essere continuata anche nel suo paese. Probabilmente nelle prossime settimane – ha concluso il primario – il paziente sarà dimesso per essere destinato ad una struttura residenziale riabilitativa. Per lui il cammino è ancora lungo e difficile. Continueremo a seguirlo a distanza anche in relazione ai principi di solidarietà ed affetto verso una persona sofferente a cui tutti in reparto si sono molto legati in questi mesi».

Stas non vede l’ora di tornare in Ucraina, anche se c’è la guerra. È a San Giovanni Rotondo dal 21 aprile assieme a sua madre Alina, accolta dal Centro di Accoglienza Santa Maria delle Grazie della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza.

«Vogliamo ringraziare tutti ‒ ha spiegato Stas con l’aiuto di sua madre ‒, innanzitutto Antonio e i volontari di Missione Maestro che ci hanno portato fin qui a San Giovanni Rotondo per le cure. In Ospedale ci sentiamo in famiglia, ci stiamo ormai da 5 mesi. Non smetteremo mai di ringraziare medici, infermieri, OSS, tecnici, e tutto il personale con il quale abbiamo stretto una bella amicizia. Adesso speriamo presto di tornare nella nostra terra, a Leopoli, che qualcuno vuole sottrarci. In fondo ‒ ha concluso ‒ noi chiediamo solo di vivere in pace nelle nostre case. Grazie all’Italia per tutto l’affetto e per le cure. Non lo dimenticheremo mai».

29 SETTEMBRE 2022: GIORNATA MONDIALE DEL CUORE. PREVENZIONE GRATUITA IN TRE OSPEDALI

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In programma una iniziativa di prevenzione gratuita negli ospedali aziendali di San Severo, Manfredonia e Cerignola

Giovedì 29 settembre 2022, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, coloro che presentano fattori di rischio quali tabagismo, sedentarietà/scarsa attività fisica, scorretta alimentazione, ipertensione, obesità, diabete e colesterolo potranno contattare i servizi di Cardiologia dei tre Presidi Ospedalieri per programmare un controllo gratuito.

Per prenotare la visita all’Ospedale “Masselli Mascia” di San Severo contattare il numero 0882.200273;

Per prenotare la visita all’Ospedale “San Camillo De Lellis” di Manfredonia contattare il numero 0884.510234;

Per prenotare la visita all’Ospedale “Tatarella” di Cerignola contattare il numero 0885.419442.

Si tratta di una iniziativa di promozione della “prevenzione primaria” che, attraverso l’individuazione precoce di persone ad alto rischio, mira ad ottenere la guarigione o impedire l’insorgenza e la progressione della malattia.

“Le malattie cardio-cerebrovascolari – spiega il commissario straordinario della ASL Foggia Antonio Nigri – ancora oggi sono la prima causa di ospedalizzazione e di morte. Per questo, è fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prendersi cura del proprio cuore attraverso la prevenzione primaria e l’adozione di corretti stili di vita”.