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MONITORAGGIO, GESTIONE E CONSERVAZIONE DEL LUPO NELL’AREA PARCO DEL GARGANO

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L’Ente parco nazionale del Gargano ha aderito a ‘WolfNext’, il Progetto di Sistema Trasversale – finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – realizzato attraverso l’attivazione di un network di parchi nazionali che prevede l’attuazione condivisa e su vasta scala di un sistema di monitoraggio, gestione e conservazione del lupo nell’area del Parco.

Lo scopo è quello di favorire lo scambio di elementi di conoscenza della specie (sia in termini di presenza che di dimensioni della popolazione) per realizzare un sistema condiviso di monitoraggio favorendo l’applicazione di buone pratiche già sperimentate in altri contesti territoriali italiani che hanno prodotto positivi risultati. Sono previste una serie di indagini sul campo per stabilire la presenza del lupo e lo status della popolazione nei territori interessati finalizzate a intervenire con misure utili a ridurre il conflitto tra lupo e attività antropiche e prevenire così l’impatto predatorio sul patrimonio zootecnico.

Nell’ambito del Progetto WolfNext al Parco nazionale del Gargano è stato assegnato dal Ministero dell’Ambiente l’intero importo del finanziamento richiesto dall’Ente pari a 75 mila euro. Ciascuno dei Parchi aderenti infatti partecipa al progetto sviluppando azioni coerenti al proprio quadro gestionale e avvalendosi del finanziamento riconosciuto.

“L’adesione dell’Ente Parco nazionale del Gargano alla partnership di progetto assume una significativa rilevanza in relazione, sia al miglioramento dell’attività di monitoraggio della specie attraverso l’uso di protocolli condivisi e applicati nelle altre aree protette, sia alla capacità di svolgimento di valutazioni tecniche dei sistemi di controllo e di prevenzione da mettere in campo per mitigare il fenomeno degli attacchi da lupo sofferto dal comparto zootecnico locale. Da sempre, nell’ambito delle prescrizioni normative e delle dotazioni di bilancio, l’Ente parco eroga somme per indennizzare le aziende che subiscono danni a causa di attacchi da fauna selvatica e in particolare da lupo (quale grande carnivoro presente nel territorio) e ungulati. Più di recente, inoltre, l’Ente si è fortemente adoperato nel sensibilizzare i vari livelli istituzionali superiori a questo importante tema, rimarcando la necessità di modificare le attuali norme affinché, nel ristorare le aziende dei danni subiti, si passi da un regime di indennizzo a uno risarcitorio per evitare di traslare – così come evidenziato nell’incontro organizzato coi parlamentari a luglio 2021 – anche solo parte dei costi della conservazione ambientale sulle spalle delle aziende attive nostra area protetta”, ha dichiarato il presidente Pasquale Pazienza.

Altro aspetto di rilevante importanza, che accomuna tutti i Parchi impegnati nel progetto, riguarda l’attuazione di uno studio sui rischi sanitari riconducibili alle interazioni del lupo con le attività dell’uomo e con il randagismo canino (fenomeno già particolarmente evidente nell’ibridazione della specie) da cui scaturiscono serie minacce per la sopravvivenza stessa della specie del lupo oltre che epidemiologiche per l’uomo.

La partnership di progetto è così composta: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri-Lagonegrese, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Parco Nazionale dell’Aspromonte, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Parco Nazionale del Gargano, Parco Nazionale del Gran Paradiso, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale della Sila, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Nazionale della Val Grande Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

RICOTTA (R’COTTA) NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

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Descrizione sintetica del prodotto

La ricotta è un latticino magro dagli innumerevoli impieghi in cucina, sia nelle preparazioni gastronomiche salate che in quelle dolci.

La ricotta fresca, ottenuta da siero di latte vaccino, ovino, caprino o misto, si presenta di forma cilindrica, con peso variabile da 100 a 500 g, o troncoconica, con diametro medio di 8-15 cm e altezza di 5-18 cm.

La superficie esterna è ruvida con piccoli solchi impressi dalla fiscella. Il colore della pasta è bianco, la struttura è cremosa e poco consistente. Ha un sapore tipico di latticino fresco, delicatamente acidulo. L’odore è caratteristico, fragrante di latticino

Processo produttivo

La lavorazione della ricotta è contemporanea a quella di altri formaggi a pasta filata ottenuti da siero di latte vaccino, pecorino, caprino e misto, eventualmente addizionato con latte delle specie predette nella ragione di 4-12 L/100 kg di siero. Quest’ultimo viene filtrato, mediante colino a rete, al fine di eliminare eventuali residui di cagliata. La lavorazione avviene in caldaie di rame rossa stagnata, di acciaio inossidabile, con o senza intercapedine.

La massa, sotto lenta agitazione realizzata con uno spino di legno (“ruotolo”), è portata a circa 70 °C con riscaldamento a fuoco diretto. Si addiziona il latte ed eventualmente sale grosso (0,3-0,5 kg/100 kg).

Successivamente, si porta la temperatura a 83-95 °C, per ottenere l’affioramento dei fiocchi di proteine coagulate (da questo il nome di “ri-cotta”). La “schiuma” che si forma durante il riscaldamento è allontanata prima di procedere all’estrazione della ricotta. Con l’affioramento si arresta sia l’agitazione che il riscaldamento e si attende (5-10 minuti) per consentire il completo affioramento della massa coagulata. In ultimo, il coagulo prende consistenza e si procede alla raccolta, tramite schiumarola, entro 5-10 minuti e alla compattazione nelle fiscelle.

Storia e tradizione

La ricotta viene erroneamente considerato un formaggio. È, in realtà, un sottoprodotto della lavorazione del latte, in quanto si utilizza il siero derivante dalla lavorazione del formaggio sottoposto a “ri-cottura”, in assenza del caglio. Un tempo il siero per fare la ricotta veniva acidificato con una miscela di limone o aceto, mentre oggigiorno si utilizzano acidificanti naturali come l’acido lattico o l’acido citrico.

Tracce storiche sulla ricotta risalgono alle civiltà sumere ed egizie. Anche Omero ne parla nell’Odissea; nel Libro IX viene descritto il ciclope Polifemo intento nella lavorazione del latte “candido” e “rappreso” poco prima di vedere Ulisse. Sembra siano stati gli Egizi a conferire la tipica forma cilindrica alla ricotta, venduta ai marinai greci per affrontare i primi giorni sulle imbarcazioni con un alimento fresco. Successivamente, i greci importarono e perfezionarono la ricetta, adottata poi dai romani. Virgilio, in un episodio delle Georgiche, narra che fu Aristeo, figlio del dio Apollo e di Cirene, ninfa conoscitrice dell’arte dell’apicoltura, della coltivazione dell’ulivo e della lavorazione del latte, a scoprire questo latticino, anche grazie all’aiuto delle Muse.

La tradizionalità legata alla realizzazione della ricotta è tramandata di generazione in generazione su tutto il territorio regionale.

SCUOLA: AL VIA EDUCAZIONE ALIMENTARE PER I BAMBINI IN CLASSE E IN FATTORIA; IN SOVRAPPESO 37% PICCOLI CONSUMATORI

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Al via l’educazione alimentare a scuola in Puglia con l’agrididattica in classe e in fattoria, frutto della collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale della Puglia. E’ quanto annuncia Coldiretti Puglia, con l’avvio del progetto di educazione alimentare e ambientale proposto a tutte le scuole di ogni ordine e grado in Puglia, con gli alunni che si cimenteranno anche in un concorso di idee sui temi del cibo.

In Puglia il 37% dei bambini è obeso o in sovrappeso – ricorda Coldiretti Puglia –  l’11,1% mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39,8% dei bambini consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni, con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche, una situazione che impone una nuova cultura del consumo consapevole a tutte le età.

“L’Ufficio Scolastico della Puglia, sensibile ai temi della sana e corretta alimentazione, ha invitato gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ad aderire al nostro percorso formativo che consente l’integrazione tra le lezioni di educazione alimentare in classe con attività esperienziali complementari come le visite nelle fattorie didattiche, nei mercati di Campagna Amica e negli orti urbani”, annuncia Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile regionale di Donne Coldiretti.

Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori, che riparte anche nell’anno scolastico 2022/2023. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia – sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.

Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare riguarda le lezioni di agridattica a scuola, con la necessità di garantire al contempo che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a Km0, quando più di un pugliese su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo.

L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. “I percorsi virtuosi sull’approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a Km0 dovranno diventare prioritari alla ripresa dell’attività didattica in presenza. Una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più”, insiste Rignanese Rinaldi.

Necessaria la collaborazione tra Coldiretti Puglia, Campagna Amica ed il Servizio Tutela Consumatori della Regione Puglia per l’istituzione di un Osservatorio regionale che monitori e promuova l’uso di prodotti locali nelle mense scolastiche e nella ristorazione collettiva che incide con le mense scolastiche sulla qualità della vita, dell’alimentazione e di conseguenza sulla salute di migliaia di studenti in età evolutiva.

Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzino le realtà produttive locali e riducano i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura.

SINDACI INSIEME PER IL FUTURO DELLA PUGLIA

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Legalità sicurezza ed efficienza amministrativa al centro della sessione mattutina con un focus tematico dedicato e intervento del viceministro Francesco Paolo Sisto. Nel pomeriggio Voce ai Comuni su finanza locale, intervento del presidente Antonio Decaro e infine, approvazione Statuto Anci Puglia (in allegato programma in aggiornamento e Documentazione Assemblea).

Oggi venerdì 20 gennaio 2023, dalle ore 10:00, presso il teatro comunale Giuseppe Verdi di San Severo, si terrà l’Assemblea regionale Anci Puglia, evento a cui parteciperanno sindaci e amministratori dei Comuni pugliesi, oltre a rappresentanti della politica e delle istituzioni locali e nazionali. (programma in aggiornamento).

Con il presidente Anci Puglia Ettore Caroppo e il presidente Anci Nazionale Antonio Decaro, saranno presenti il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. E’ stato invitato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Interverranno inoltre, il presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco e la segretaria Anci Veronica Nicotra.

L’assemblea si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco di San Severo Francesco Miglio, del presidente provincia Foggia Nicola Gatta e del governatore pugliese Michele Emiliano. A seguire la relazione introduttiva del presidente Anci Puglia Ettore Caroppo.

La sessione mattutina sarà incentrata sui temi della legalità, della trasparenza e dell’efficienza amministrativa, con riferimento ai poteri e alle responsabilità dei sindaci. A queste tematiche sarà dedicato un focus moderato dal giornalista Filippo Santigliano, a cui parteciperanno alcuni sindaci pugliesi.

Nel pomeriggio, intervento della segretaria nazionale Anci Veronica Nicotra, a seguire “Voce ai Comuni”, spazio dedicato agli interventi degli amministratori locali, si parlerà di finanza locale, Pnrr, transizione energetica e digitale e di temi di interesse comunale, anche in considerazione della Legge di bilancio 2023 e dei recenti provvedimenti governativi di fine anno (dl n. 176/2022 “aiuti quater” e dl n. 198/2022 “milleproroghe”. Poi l’intervento del presidente Anci nazionale Antonio Decaro e infine, approvazione dello Statuto Anci Puglia da parte dell’assemblea dei Comuni soci.

In allegato il programma in aggiornamento dell’evento. Per iscrizioni, informazioni logistiche e modalità rimborso, consultare la nota allegata. Di seguito tutta la documentazione per partecipare all’Assemblea regionale Anci Puglia

APRICENA, ARRESTATO IL RAPINATORE DELLA FARMACIA GUERRIERO

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Il commento del Sindaco di Apricena sulla rapina del 18 ottobre scorso

“È di questa mattina la notizia dell’arresto del rapinatore che lo scorso 18 ottobre ha messo a segno una rapina ai danni della farmacia Guerriero.

Il grande lavoro delle FFOO dell’Ordine, che ringraziamo, anche questa volta ha garantito il balordo malfattore alla Giustizia, grazie alle capacità investigative, ma anche alla corposa videosorveglianza privata e comunale presente in città, che ha permesso di dare una svolta alle indagini.

Come già accaduto precedentemente, i malfattori vengono individuati, arrestati e puniti ed è per questo che ribadiamo con forza che questi delinquenti devono cambiare aria: “PER VOI NON C’È POSTO AD APRICENA, ANDATE VIA DI QUA!!”

La nostra comunità merita serenità e tranquillità e ripudia ogni tipo di illegalità”

 

AFFIDAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE DEL “CARNEVALE SANNICANDRESE 2023” ALLA PRO LOCO

Vista la nota con la quale il Presidente dell’Associazione “Pro Loco” di San Nicandro Garganico chiede l’affidamento dell’organizzazione del “Carnevale Sannicandrese 2023”, è stato deliberato di affidare alla Pro Loco con la collaborazione delle associazioni “Affamati di Allegria”, “Esperanza”, “Gruppo Folk” e “San Nicandro Giovani” la organizzazione del “Carnevale Sannicandrese 2023”

Alla Proco è riconosciuta la gestione materiale dei programmi e la individuazione di quanto necessario sul piano organizzativo per il buon esito del programma stesso, il tutto d’intesa ed in accordo con l’Amministrazione Comunale.

Inoltre, viene concesso alla Pro Loco la stanza di proprietà del Comune, sita in corso Garibaldi 62, per il periodo necessario all’organizzazione del “Carnevale Sannicandrese 2023”.

CONTRIBUTI PER MANIFESTAZIONI DI PROMOZIONE TERRITORIALE DEI PRODOTTI PUGLIESI

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La Regione Puglia stanzia 200.000,00 euro annui per le amministrazioni locali e 200.000,00 per le istituzioni sociali private per il 2023 per sostenere con un contributo le iniziative di marketing territoriale, attrazione degli investimenti, promozione delle produzioni e dei prodotti Made in Puglia che si svolgano sul territorio regionale.

È stato pubblicato nella sezione “Fiere” della pagina “Fiere e mercati” di Sistema Puglia, al link “Contributo per manifestazioni di promozione territoriale e di prodotti Made in Puglia” l’avviso per sostenere le iniziative per l’anno in corso, finalizzate alla valorizzazione del territorio pugliese e ad accrescere la competitività dell’economia regionale nei vari settori merceologici di rilevante interesse.

“Dare impulso alle attività e produzioni tipiche regionali, all’artigianato tradizionale e dei prodotti del comparto agricolo pugliese è l’obiettivo di questo bando – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – grazie al quale abbiamo finanziato 52 iniziative nel 2022, alcune delle quali si sono svolte in digitale. Si tratta di un’opportunità offerta sia agli enti locali sia ai soggetti organizzatori privati che intendano realizzare fiere, sagre locali, e più in generale iniziative che promuovono il territorio e i prodotti pugliesi. Un supporto concreto a quanti vogliano realizzare iniziative per raccontare il Made in Puglia, la nostra storia e le nostre tradizioni, ai numerosi visitatori che ogni anno scelgono la Puglia come meta turistica”.

Anche per quest’anno sono ammessi eventi programmati in modalità “virtuale/digitale” (webinar, showcooking online, piattaforme di consultazione dei servizi e altro).

Il bando scade il 30 gennaio 2023.

ATTIVO SUL COMUNE DI SAN NICANDRO IL NUOVO SERVIZIO PER CONOSCERE LA QUALITÀ DELL’ARIA

L’Assessore alle Politiche Ambientali e alla Vivibilità Urbana dott. D’Ambrosio informa la cittadinanza che è attivo il servizio che permette a Amministrazione comunale e cittadini di monitorare la qualità dell’aria con l’obiettivo di conoscere meglio i fenomeni di inquinamento atmosferico e intraprendere insieme iniziative a difesa dell’aria che respiriamo.

Ogni cittadino ha gratuitamente accesso all’app “ido – WIseair” dalla quale può visionare in tempo reale lo stato della qualità dell’aria grazie anche a innovativi sensori di particolato installati sul territorio comunale nelle seguenti località:

Parcheggio di Torre Mileto

Palazzo Municipale

Centro Socioeducativo “Due Pini”

Campo Sportivo, via Edoardo Scarpetta

Edificio Scolastico, Viale Vittorio Veneto.

I dati di qualità dell’aria presentati dall’app sono espressi tramite un indice qualitativo su una scala da 0 a 100, il cui calcolo è spiegato nel dettaglio all’interno dell’app e che invitiamo i cittadini ad approfondire.

Questo il link per scaricare l’app da iOS: https://apps.apple.com/it/app/ido-wiseair/id1489703565

Come da progetto, ogni 6 mesi dall’inizio delle rilevazioni l’amministrazione riceverà dei report dettagliati sulla qualità dell’aria che verranno condivisi con la cittadinanza tramite il supporto dei tecnici Wiseair e con l’obiettivo di esplorare eventuali problematiche, con le rispettive fonti e pianificare iniziative da implementare come comunità locale.

Per approfondimenti sulla realtà Wiseair: www.wiseair.vision

IL 19 E IL 26 FEBBRAIO SI TERRA’ IL “CARNEVALE CITTA’ DI APRICENA”

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Nell’aula consiliare del Comune di Apricena si è costituito il nuovo comitato promotore per il Carnevale di Apricena 2023, giunto alla sua undicesima edizione, e che rappresenta ormai un valore aggiunto per il territorio, vista la sua attrattività (con una media di 30mila presenze nelle due giornate). Tutto ciò ha fatto emergere il lato migliore della nostra terra, ricevendo nel 2022 il riconoscimento di “Carnevale tradizionale” dalla Regione Puglia, destinando fondi del bilancio regionale. Per l’occasione è stato presentato anche il nuovo logo che accompagnerà questa edizione, che vedrà una regia unica di enti ed associazioni che si coordineranno tra loro. Le date dell’undicesima edizione saranno il 19 e il 26 febbraio.

«È entusiasmante vedere tanto interessamento da parte di cittadini ed associazioni nell’organizzare gli eventi di questa edizione. Il comitato organizzatore è già al lavoro.» – aggiunge il Sindaco Antonio Potenza – «Anche quest’anno cercheremo di superare noi stessi e di stupire i turisti con la bellezza dei nostri carri, confermandoci tra i sei carnevali più belli della Puglia. A breve, insieme al comitato, comunicheremo le tante novità, gli ospiti, e le sorprese che accompagneranno questa edizione. Ci tengo a ringraziare in particolare il Vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese e il Consiglio Regionale nelle persone dei consiglieri Paolo Dell’Erba, Napoleone Cera, Paolo Campo e Giannicola De Leonardis per il sostegno che ci hanno confermato nella massima assise regionale, credendo fin dall’inizio in questo progetto.»

Il Comitato Promotore è così costituito:

Sindaco – Antonio Potenza; Assessore alla Bellezza – Anna Maria Torelli; Cons. com. a supporto Assessorato alla Bellezza – Carla Antonacci; Assessore alle Politiche Sociali – Ada Soccio; Assessore al Commercio – Maria Rita Labombarda; Assessore alla Polizia Locale – Giuseppe Solimando; Cons. com. con delega alla sanità – Martino Specchiulli; Cons. reg. Paolo Dell’Erba; Comandante della Polizia Locale – Vincenzo Del Fine; Responsabile Settore AA.GG. – Simonetta Giuliani; Responsabile della Comunicazione – Michele Sales; supporto alla comunicazione – Matteo Rendina; referente “Palazzo della Cultura” – Carmela Antonacci; dirigenti scolastici Alessia Colio dell’IIS Federico II e Giuseppe Di Sipio dell’Istituto comprensivo Torelli Fioritti; referenti Associazione Movidaunia: Ciro Violano, Davide De Seris; referente Associazione Elementi Creativi – Matteo Montorio; referente Agenzia Turismo – Mattia Palermo; referente Confcommercio – Vincenzo Villani; referenti Eventi Animazione: Michele Iafisco, Ivan Augelli, Manuel Libero, Primiano Rendina.

SUBITO IL REGOLAMENTO PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLA SETTIMANA SANTA

Questa la nota della consigliera regionale PD, Lucia Parchitelli.

“In VI Commissione abbiamo discusso la richiesta di audizione da me presentata per conoscere lo stato di attuazione della L. R. n. 8/2020 ‘Interventi regionali di tutela e valorizzazione processioni della settimana santa: le settimane sante pugliesi patrimonio immateriale della Regione’, che considera i riti e le processioni della Settimana Santa pugliesi come patrimonio immateriale in attuazione della Convenzione UNESCO.

La legge prevede l’istituzione di un elenco regionale dei soggetti che organizzano processioni e riti della Settimana Santa e di un apposito Regolamento, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di legge, per individuare i criteri e le modalità per la concessione di contributi e finanziamenti. Le difficoltà legate al Covid, e al perdurare dell’emergenza pandemica, hanno contribuito a rallentare l’iter, ma il patrimonio culturale immateriale della nostra Regione, come dimostra anche la legge Bray che abbiamo approvato nel 2021, va considerato un valore fondamentale in questa fase di ripartenza.

Sono estremamente soddisfatta dell’esito dell’audizione perché è stato condiviso con la collega Di Bari di procedere in tempi brevi alla stesura del Regolamento, da sottoporre all’attenzione della Commissione e propedeutico alla piena attuazione di una legge che in vista dei prossimi riti pasquali potrà sostenere chi, con grandi sacrifici, ogni anno porta avanti una tradizione centenaria e universalmente apprezzata della nostra terra”./comunicato

GDF FOGGIA: SPACCIO DI DROGA IN DUE CIRCOLI RICREATIVI, 10 ARRESTI

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5 persone ritenute responsabili di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti sono state tratte in arresto dai finanzieri del Gruppo di Foggia, tra il capoluogo dauno, Orta Nova, Cerignola e Melfi. Altri 5 indagati sono stati sottoposti ad obbligo di firma.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno preso avvio dal controllo di un circolo ricreativo e di una sala biliardo di Orta Nova frequentati da persone con precedenti in materia droga.

Le attività di osservazione svolte dai finanzieri hanno permesso di confermare che i due locali erano utilizzati come “piazze di spaccio” .

Durante le indagini sono stati individuati alcuni corrieri addetti al trasporto delle sostanze stupefacenti tra Puglia e Basilicata, arrestando 5 persone e sequestrando 1 kg. di cocaina ed oltre 1,1 kg. di marijuana ed hashish. Inoltre, sono state documentate numerose cessioni di sostanze stupefacenti e raccolti elementi indiziari circa i gestori ed i fornitori delle “piazze di spaccio”, nei cui confronti il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia ha emesso i provvedimenti cautelari.

Nelle prime ore del mattino oltre 70 finanzieri hanno eseguito le misure restrittive e 10 perquisizioni, con l’ausilio di unità cinofile, dei baschi verdi e di un elicottero della Sezione Aerea di Bari che ha sorvegliato dall’alto le operazioni.

Singolari le modalità di comunicazione tra gli indagati principali che, nel timore di intercettazioni telefoniche, utilizzavano “pizzini” per comunicare tra loro gli importi da pagare, i debiti da saldare ed il tipo e la quantità di droga da consegnare.

Va precisato che la posizione delle persone arrestate e di tutti gli indagati è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino ad eventuale pronunzia di una sentenza definitiva di condanna.

ASPETTANDO CARNEVALE 2023. CARNEVALE CON PASTORE E PACCHIANA

Sul sito dei Comuni Italiani ecco come si parla del Carnevale di San Nicandro Garganico.

Come avviene ogni anno, a San Nicandro Garganico, negli ultimi tre giorni di Carnevale, si è rinnovata la consuetudine del giro per le vie del centro e del borgo antico, compiuto autonomamente da giovani coppie del luogo nei tradizionali costumi del Pastore e della Pacchiana.

Il costume della Pacchiana, vale a dire della contadina, risale al XVIII secolo e veniva indossato nelle occasioni particolari (feste, matrimoni, cerimonie) fino alla fine del XIX secolo, per poi cadere in disuso. Il costume del Pastore, anch’esso originario del XVIII secolo, era invece di uso quotidiano e lo si indossava sino alla Prima Guerra Mondiale. Dal secondo dopoguerra i due costumi tradizionali sannicandresi vengono ripresi solo nel periodo del Carnevale oppure in occasione della cerimonia di fidanzamento. Al giorno d’oggi essi possono essere benissimo considerati le maschere tipiche del tradizionale Carnevale di San Nicandro Garganico.

Il costume della Pacchiana è costituito dalla «gunnèdda» (traduz. «gonnella»), pieghettata e dotata di nodi dorati o fascioni colorati a seconda del ceto sociale di appartenenza. I bordi, da uno a tre, sono di color oro per le famiglie più agiate oppure celesti o viola per quelle più umili. Sulla «gunnedda» si colloca «u zenal’», vale a dire il tipico grembiule bianco dal raffinato ricamo con fili d’oro. Dello stesso colore di quest’ultimo sono le maniche con due bordi orizzontali di color oro. Uno scialle bianco di seta con frange ricopre le spalle. Durante particolari cerimonie esso poteva essere sostituito da un«cutredd’», una sorta di mantello di color rosso o verde. Le calzature della Pacchiana sono dette«chianell’» e presentano elaborati ricami floreali. La particolare acconciatura della Pacchiana è costituita dalle parti laterali dei capelli che sono angolati «a sedda», mentre in corrispondenza della nuca i capelli sono intrecciati e vanno a formare il cosiddetto «tupp’», che è a sua volta adornato da tremolenti, pettini, spilloni, forcine d’osso adorne di perle e così via. Il volto della Pacchiana è abbellito da orecchini di varie forme, tra cui spicca quello «a palummedda» che dà maggiore vistosità ed è così chiamato in quanto la sua parte centrale si muove come il volo delle farfalle, durante il camminare. Al collo della Pacchiana pendono collane e preziosi in oro donati in dote dalla relativa famiglia. Alle dita porta, di solito, un anello per ognuno di essi. Sul finire degli anni Sessanta del secolo appena trascorso, la borsetta d’argento è stata aggiunta al costume originario ed attualmente, in occasione del Carnevale, viene riempita di confetti colorati da offrire a parenti ed amici.

A far coppia con la Pacchiana è il Pastore che in origine indossava il più bel vestito in suo possesso mentre attualmente il suo costume si compone di giacca, gilet e pantaloni di velluto marrone. Sotto la giacca il Pastore indossa una camicia di seta, mentre sulle sue spalle è adagiato un fazzoletto bianco e frangiato, detto «mucquatur’», il quale è fermato all’estremità da un grosso anello d’oro. A ciò si è aggiunta in seguito la «sciascina», un copricapo cilindrico di origine napoletana, finemente ornato e munito di un cingolo, che veniva usato solo in casa per ripararsi dal freddo e che è attualmente ripreso per il Carnevale, al posto del normale cappello che il Pastore indossava quando era in coppia con la Pacchiana. Come la borsetta della pacchiana anche la borsa del Pastore detta «pan’ttera» è stata aggiunta di recente per il Carnevale con lo scopo di contenere i confetti, le caramelle ed i cioccolatini da offrire a parenti ed amici. Le scarpe, dette «zambitt’», sono fissate ai piedi con delle stringhe, dette «lasc’», che si ottenevano tessendo pelo di capra. Le calze bianche sono ricamate con vari disegni. Alla copertura delle scarpe e delle calze del Pastore provvedono i gambali, chiamati «iammal’», della stessa stoffa del vestito, che arrivano, nella loro parte più alta, fino al ginocchio, sono chiusi lateralmente da una serie di bottoni dorati e si dotano in alto e posteriormente di un laccio di colore giallo che termina con le nappe, dette «gioff’la». Infine il bastone del Pastore, oggi usato a Carnevale, in passato non veniva da loro adoperato nelle feste e le cerimonie, ma nelle loro attività pascolive.

Secondo la tradizione locale il Pastore e la Pacchiana, sua fidanzata, devono eseguire la Tarantella Sannicandrese, per coronare la loro promessa d’amore. (notizie.comuni-italiani)

SAN NICANDRO: STRALCIO CARTELLE E COMUNE. CHE FARE?

Stralcio cartelle e Comuni che hanno affidato riscossione ad ente privato, cosa accade?

Occorre un chiarimento ufficiale per l’applicazione dello stralcio dei debiti nei confronti dei Comuni che hanno affidato la riscossione ad enti privati.

Molto spesso l’interpretazione che si fa di una legge può stravolgerne completamente il senso. Ed è quello che sta accadendo con quanto previsto dalla Legge di bilancio 2023 in materia di stralcio cartelle esattoriali. L’autonomia concessa ai Comuni nell’ammettere o meno lo stralcio dei debiti di tributi e multe di loro competenza sta generando non poca confusione. E servirebbe, a questo punto, un chiarimento ufficiale prima del 31 gennaio 2023. Ma per comprendere la vicenda e a cosa ci riferiamo è necessario fare un passo indietro.

Stralcio automatico dei debiti, cosa prevede la Manovra

La Legge di Bilancio 2023 prevede lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro automatico e senza bisogno di presentare alcuna domanda, affidati all’agente di riscossione nel periodo che intercorre tra il 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Nell’importo di 1.000 euro devono essere compresi, oltre al debito, anche le sanzioni e gli interessi.

Questa le regola generale che vale per i debiti che il contribuente ha nei confronti delle amministrazioni centrali. La storia cambia, invece, per i debiti contratti con le amministrazioni locali per cui sono previste regole diverse. Per i debiti nei confronti dei Comuni per Imu, Tari e altri tributi locali lo stralcio si applica solo ad interessi e sanzioni, ma non al debito dell’omesso versamento dell’imposta.

Per le multe per violazione del Codice della strada, sempre di competenza dei Comuni, lo stralcio riguarda solo la quota di interessi.

Multe e cartelle esattoriali, in arrivo la decisione dei comuni sullo stralcio: quando e per chi

Ma al tempo stesso la Legge di Bilancio stabilisce una certa autonomia per i Comuni, che possono decidere se applicare o meno il beneficio per i debiti di propria competenza. E la decisione deve essere comunicata all’agente di riscossione entro la fine del mese di gennaio.

L’interpretazione di alcuni Comuni crea confusione

Ci sono Comuni, però, che ritengono di non dover deliberare nulla entro la fine di gennaio e di non dover dare comunicazione all’agente di riscossione. Questo perché hanno affidato la riscossione dei propri crediti ad un agente di riscossione privato e non all’Agenzia delle Entrate Riscossioni.

Sul sito del Comune di Cremona, ad esempio si legge:

“Per un’opportuna informazione ai cittadini, si informa che il Comune di Cremona, come altri Comuni, non rientra in questa fattispecie, in quanto ha affidato da tempo l’attività di riscossione coattiva dei propri crediti ad un concessionario privato, anziché all’Agenzia nazionale della riscossione (già Equitalia), concessionario pubblico. Questa condizione, stante l’attuale norma di legge, non consente ai debitori del Comune di Cremona di beneficiare dello stralcio e della rottamazione previsti.

Infatti, la recente legge di bilancio dello Stato stabilisce che per i soli Comuni che affidano l’attività di riscossione coattiva dei propri crediti all’Agente nazionale della riscossione (già Equitalia), lo stralcio dei crediti di importo residuo fino a 1.000,00 euro affidati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, prevedendo l’azzeramento delle sanzioni e degli interessi. Restano invece dovute le somme per il capitale e il rimborso delle spese per le procedure esecutive e per la notifica delle cartelle esattoriali.

Il dilemma nasce da una cattiva interpretazione della Legge di bilancio 2023 che al comma 227 riporta testualmente:

…risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, l’annullamento automatico di cui al comma 222 opera limitatamente alle somme dovute…

La norma, quindi, parla di agenti della riscossione e non dell’Agente nazionale della riscossione. E questo sembrerebbe comprendere nell’obbligo di delibera anche i Comuni che hanno affidato la riscossione dei propri crediti ad un concessionario privato. E proprio per questo servirebbe un chiarimento ufficiale a tal riguardo entro il 31 gennaio 2023. (money.it)

FOGGIA, TEATRO DEL FUOCO: STAGIONE TEATRALE 22/23

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Lo spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata” andrà in scena il 20 gennaio, con sipario alle ore 21, al Teatro del Fuoco, per la regia di Alessandro Tedeschi, con Chiara Francini e Alessandro Federico. La commedia scritta da Dario Fo e Franca Rame, racconta la storia di una coppia di coniugi in un matrimonio borghese degli anni Settanta con le trasformazioni dei nuclei familiari.

Descrivendo le differenze tra psicologia maschile e femminile. Lo spettacolo del Teatro del Fuoco è organizzato dall’associazione culturale “Musica e Sorrisi”. Prossimo appuntamento in programma, il 4 febbraio, con lo spettacolo “Le Signore della TV” con Vincenzo De Lucia.

IL FOGGIANO ALESSANDRO NIGRO IMPERIALE SOMMELIER D’ITALIA 2022

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Il foggiano Alessandro Nigro Imperiale, miglior sommelier d’Italia 2022, incontra il Territorio a poche settimane dal prestigioso traguardo raggiunto che accompagna il suo percorso di crescita professionale. Appuntamento venerdì 20 gennaio 2023 (ore 20.30, Sala Ricevimenti Corte Corona – Viale degli Aviatori Km 3 – Foggia) con “Mesdames et Messieurs”, un incontro culturale attorno al vino organizzato dalla Delegazione di Foggia dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) guidata da Amedeo Renzulli.

Cinque i vini italiani ed esteri sorpresa in degustazione che hanno accompagnato il percorso di crescita professionale di sommelier Alessandro. Momenti emozionali che l’atteso ospite condividerà con i partecipanti alla serata (già sold out) e che ha come media partner la rivista enogastronomica “LIKE”. Presenta la serata Antonio d’Amico, giornalista della “Gazzetta del Mezzogiorno”; interverranno Giacomo D’Ambruoso, presidente regionale AIS Puglia, e il dott. Giuseppe Baldassarre, consigliere nazionale AIS. Durante la serata verranno serviti gustosi piatti preparati dagli chef di Corte Corona. In sala anche il pane di Monte Sant’Angelo del forno di Donato Taronna e l’olio dell’azienda Agricola Corleto di Marco Carrillo e Marina Fornabaio di Ascoli Satriano.

Miglior sommelier d’Italia e ambasciatore del vino italiano (e pugliese) nel mondo: è in sintesi la carta d’identità di Alessandro Nigro Imperiale, 31 anni, vincitore di una sfida agguerritissima alla 42.ma edizione del Concorso Miglior Sommelier d’Italia Premio Trentodoc 2022 ideato dall’Associazione Italiana Sommelier, superando in finale il romagnolo Marco Casadei. Una lunga gavetta in aziende vinicole e ristoranti, poi il lavoro in Francia, attualmente al “Four Seasons Grand Hotel” di Saint-Jean-Cap-Ferrat. In precedenza è stato assistant head sommelier presso il “Four Season Hotel George V” di Parigi e dopo aver ricoperto lo stesso ruolo presso “La Dame de Pic”, sempre nella capitale francese. Prima di intraprendere la carriera di sommelier, ha conseguito una laurea in enologia all’Università di Foggia. Quello di venerdì è il suo primo evento ufficiale dopo il prestigioso riconoscimento.

RACCOLTA DEI TARTUFI NEL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO

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Si comunica che alla data del 05/01/2023 è stato raggiunto il numero massimo concedibile di autorizzazioni per la raccolta dei tartufi nel territorio del Parco Nazionale del Gargano.

La determinazione dirigenziale n. 273 del 02/11/2022 del Dirigente della Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari della Regione Puglia, prevede infatti per il territorio del Parco Nazionale del Gargano il rilascio di un numero massimo di 50 autorizzazioni.

Non potranno essere rilasciate, pertanto, per l’annualità corrente ulteriori autorizzazioni.

“VIA APPIA. REGINA VIARUM” PATRIMONIO MONDIALE UNESCO, LA PROVINCIA SOTTOSCRIVE IL PROTOCOLLO D’INTESA

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La Provincia di Foggia ha provveduto alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa finalizzato alla candidatura del sito “Via Appia. Regina viarum” nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

Un’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura e condivisa con 4 Regioni, tra cui la Puglia, Parchi, Università e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.

La “Via Appia”, strada consolare che collegava Roma a Brindisi, ancora oggi costituisce uno dei più rilevanti modelli di ingegneria stradale romana. Un percorso divenuto anche parte del cammino religioso della “Via Francigena”.

L’adesione convinta dell’Amministrazione provinciale al Protocollo d’Intesa si inserisce nel solco delle attività già messe in campo dall’Ente di Palazzo Dogana proprio lungo il tracciato della “Via Appia” che coinvolge la Capitanata, nello specifico i Comuni di Troia, Foggia, Castelluccio dei Sauri, Ascoli Satriano, Ordona, Cerignola.

Tra le azioni della Provincia finalizzate alla valorizzazione della “Via Appia” va ricordato in particolare il restauro conservativo del “Ponte Romano” sul fiume Carapelle.

Il “Ponte Romano”, ricadente nel territorio di Ascoli Satriano, fu infatti costruito durante l’imperium di Traiano e faceva parte della via Appia Traiana, itinerario che accorciava e velocizzava gli spostamenti verso Brindisi proprio nell’ambito della “Via Appia” di età repubblicana.

La Provincia, investendo 500mila euro a valere sulle risorse del proprio bilancio, ha previsto interventi tesi a realizzare una seria manutenzione dell’opera, conservandone e preservandone il valore storico.

A completamento dell’intervento di conservazione l’Amministrazione provinciale ha poi predisposto la sistemazione di panchine e di pannelli informativi turistici circa il valore archeologico e paesaggistico dell’infrastruttura.

È stata infine prevista la deviazione della Strada Provinciale 105 Foggia-Ascoli Satriano, con la costruzione di un nuovo ponte – per il quale è già disponibile il relativo finanziamento – proprio al fine di proteggere e tutelare un bene archeologico di grandissimo pregio, esaltando un importantissimo attrattore nel campo del turismo culturale.

ROBERTA SASSANO PRESENTA AL CRD IL SUO LIBRO “LA CAPITANATA NAPOLEONICA”

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Si terrà giovedì 19 gennaio 2023 il prossimo appuntamento con il CRD – Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata, da anni attivo sul territorio per la ricerca e la promozione della cultura storica. Alle ore 18, a “Spazio Ripoli” in via San Girolamo, 12 (vicolo San Severino) a San Severo sarà presentato il libro “La Capitanata Napoleonica – Istituzioni e ceti dirigenti dalle università alle municipalità ai comuni”, scritto da Roberta Sassano (edito nel maggio 2021 dalla Fondazione Monti Uniti) presente all’incontro.

Il volume abbraccia circa un ventennio, dal 1796 al 1816 e si concentra soprattutto sulle istituzioni e i ceti dirigenti di Capitanata nel periodo napoleonico, passando per la Repubblica napoletana del 1799 e la successiva Prima Restaurazione borbonica. Sassano parte dal generale, il Regno di Napoli, e arriva al particolare, vale a dire alla Capitanata e ai quattro case-studies presi in esame. Di questo e altro ancora dialogherà Maria Grazia Battista, Archivista di Stato, con l’autrice, dopo i saluti della presidente Dina Contò Orsi.

Roberta Sassano, foggiana, classe 1986, è docente di Lettere. Dottoressa di ricerca in Storia, Culture e Saperi dell’Europa mediterranea presso l’Università degli Studi della Basilicata, Cultrice della Materia di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Foggia.

FINANZA: 4 MISURE CAUTELARI PERSONALI PER CORRUZIONE, TURBATIVA DI GARE DELL’AZIENDA “OSPEDALI RIUNITI”

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Dalle prime luci dell’alba, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, con il supporto di militari del Comando Provinciale di Foggia e del Gruppo Pronto Impiego di Bari, sta dando esecuzione a un’ordinanza – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica alla sede – applicativa della misura cautelare detentiva nei confronti di 4 soggetti (di cui 1 in carcere e 3 agli arresti domiciliari). Con tale provvedimento sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) a carico dei predetti indagati, a vario titolo, per le ipotesi di reato di concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, commessi a Foggia nel periodo 2018 – 2021.

Le indagini sono state svolte dal Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo P.E.F. Bari – con il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia – mediante intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, escussione di persone informate sui fatti, servizi dinamici di osservazione e pedinamento, perquisizioni e analisi della copiosa documentazione, cartacea e informatica, sequestrata. Le complesse attività investigative hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in relazione a episodi di concussione e corruzione correlati ad affidamenti diretti di lavori e forniture, nonché la “manipolazione” di 4 gare di appalto bandite dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia:

– l’affidamento del servizio di riqualificazione e attivazione delle 8 sale operatorie all’interno del blocco

operatorio (gara bandita in data 01.07.2019 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 2.199.555,89;

– l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici (gara bandita il 23.07.2020 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 4.000.000,00;

– l’affidamento diretto del servizio inerente alla viabilità interna ed agli accessi carrabili e pedonali (gara bandita il 18.07.2019 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 42.362,46;

– l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti gas medicinali e tecnici (gara bandita in data 15.05.2018 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 1.600.000,00.

Sarebbe, infatti, emerso un vero e proprio “reticolo di contatti” tra imprese e pubblici ufficiali, con lo scopo di pilotare gli appalti, al fine di perpetrare i predetti reati contro la Pubblica Amministrazione e ottenere illeciti guadagni, nel cui ambito un ruolo primario sarebbe stato rivestito dal dirigente dell’Area Gestione Tecnica degli Ospedali Riuniti di Foggia (attinto dalla misura cautelare della custodia in carcere).

Nello specifico (secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia):

? quanto alla gara per la riqualificazione delle sale operatorie per l’attività intramoenia, i referenti di una s.p.a. con sede a Milano – uno dei quali nominato anche dirigente a contratto dalla stessa stazione appaltante – avrebbero redatto sia i documenti necessari ad avviare la procedura (studio di fattibilità, quadro economico, progetto preliminare e progetto esecutivo), sia gli atti di gara (capitolato tecnico, bando e disciplinare), tutto al fine di assicurarsi vantaggi nella fase di valutazione tecnica del progetto presentato. In più, il citato dirigente dell’Area Gestione Tecnica degli OO.RR. di Foggia, non solo nella qualità di R.U.P. si sarebbe attribuito la paternità di alcuni documenti (relazioni, tavole architettoniche) mai stilati, indispensabili per l’avvio della procedura, ma – quale componente della commissione giudicatrice di gara – avrebbe favorito il raggruppamento temporaneo di imprese (costituito dalla citata s.p.a. milanese e da una s.r.l. con sede a Bari), poi risultato vincitore dell’appalto;

? in relazione alla gara per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici, il predetto dirigente dell’Area Gestione Tecnica avrebbe ricevuto dall’amministratore unico di una s.r.l.s. con sede a Foggia partecipante alla procedura, prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande, l’offerta tecnica ed economica consigliandogli l’inserimento di migliorie. Peraltro, lo stesso dirigente dell’Area Gestione Tecnica avrebbe ricevuto dal medesimo amministratore unico – in cambio di 29 affidamenti diretti di lavori concessi nel periodo 2018-2020 – varie utilità [tra cui 18 lampade da appartamento e 2 impianti di antifurto per le sue abitazioni di Troia (FG) e Foggia] per un valore complessivo di circa 9.000 euro;

? con riferimento alla gara per i lavori inerenti alla viabilità interna e agli accessi carrabili e pedonali, la turbativa sarebbe stata perpetrata mediante l’artata predisposizione del computo metrico estimativo e con la preventiva condivisione dell’offerta economica tra l’imprenditore partecipante e il predetto dirigente dell’Area Gestione Tecnica, che sarebbe anche intervenuto direttamente sul R.U.P. della procedura nella fase di aggiudicazione dei lavori; per quanto concerne la gara per il servizio di gestione e manutenzione degli impianti gas medicinali e tecnici, la manipolazione della procedura sarebbe stata realizzata mediante la predisposizione degli atti a base di gara (capitolato tecnico e disciplinare) ad opera della s.r.l. con sede ad Altamura (BA), poi risultata aggiudicataria dell’appalto. Inoltre, a seguito della iniziale aggiudicazione del servizio ad altro operatore economico, il rappresentante legale della citata s.r.l. e il R.U.P. – ancora una volta individuato nella figura del nominato dirigente dell’Area Gestione Tecnica – avrebbero concordato di attivare la procedura per l’accertamento sulla congruità dell’offerta presentata, provvedendo alla sua esclusione e al definitivo affidamento dei lavori alla predetta s.r.l., grazie all’elaborazione da parte del legale dell’azienda – in luogo della stazione appaltante – della replica alle giustificazioni presentate dall’aggiudicatario provvisorio. Il dirigente dell’Area Gestione Tecnica, per favorire l’aggiudicazione di tale gara, avrebbe ricevuto dall’amministratore di fatto della s.r.l. vincitrice dell’appalto un soggiorno di una settimana con la compagna presso una struttura alberghiera sita a Sestriere (TO), di proprietà della predetta società, unitamente ai biglietti aerei di andata e ritorno, nonché uno smartphone IPHONE X e un divano.

Infine, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P., il più volte menzionato dirigente dell’Area Gestione Tecnica – abusando della sua qualità di pubblico ufficiale e dei suoi poteri – avrebbe costretto il socio di una s.n.c., operante nel settore della falegnameria, in cambio di 26 affidamenti diretti di lavori concessi nel periodo 2019-2021, ad acquistare beni ed a eseguire lavori in suo favore [tra cui la ristrutturazione di vari mobili, la realizzazione di una scala retrattile, l’acquisto e il montaggio di zanzariere per le sue abitazioni di Troia, Foggia e Pineto (TE)] per un valore complessivo di oltre 4.000 euro. Significative, al riguardo, le espressioni usate dal predetto dirigente da cui si desumerebbe lo stato di soggezione dell’imprenditore: “Il parroco della chiesa qui sono io e ti devi rivolgere solo a me”; “O con me o contro di me”.

La presente attività costituisce una chiara testimonianza del costante impegno profuso dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari – in sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia – nel contrasto ai fenomeni di corruttela e alle turbative degli appalti pubblici, a tutela della legalità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione, nonché degli imprenditori onesti.

Si evidenzia che gli indagati – seppure attinti da indizi di colpevolezza ritenuti gravi dal G.I.P. – vanno considerati non colpevoli sino all’eventuale pronuncia di una sentenza definitiva di condanna.

 

SAN NICANDRO, RIUNIONE STRAORDINARIA CONSIGLIO COMUNALE

E’ stata disposta la convocazione del Consiglio Comunale in sessione straordinaria, per il giorno 18/01/2023, ore 11,00 presso l’aula consiliare di Palazzo Zaccagnino, per trattare gli argomenti nel dispositivo specificati.

Si comunica, altresì, che la seduta del Consiglio Comunale sarà trasmessa mediante diretta streaming, sito: www.sannicandro.org.

ORDINE DEL GIORNO

  1. Presa d’atto della sospensione di un Consigliere comunale ex art. 11 D.Lgs n. 235/2012 e sostituzione temporanea;
  2. Contestazione di una causa di incompatibilità e presa d’atto delle controdeduzioni del Consigliere De Luca Loris Pio – art. 63 D.Lgs. n. 267/2000