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LA “FRECCIA” DI TRENITALIA RACCONTA IL SAN VALENTINO DI VICO DEL GARGANO

Migliaia di passeggeri, per tutto il mese di febbraio, potranno conoscere Vico del Gargano e la sua grande Festa di San Valentino grazie a “La Freccia”, il magazine di Trenitalia distribuito gratuitamente a bordo dei treni ad alta velocità di tutta la Penisola.

Nell’edizione di febbraio, il mensile ospita un bellissimo articolo di Osvaldo Bevilacqua, giornalista che si è recato più volte a Vico del Gargano, ambasciatore de “I Borghi più belli d’Italia”.

L’articolo (https://www.fsitaliane.it/content/fsitaliane/it/media/magazines.html) si può leggere anche online. A Vico del Gargano. A Vico del Gargano, anche sulla sua pagina facebook, Bevilacqua ha dedicato parole e immagini bellissime con un post pubblicato oggi, sabato 4 febbraio.

LA FESTA SI AVVICINA. La pubblicazione su “La Freccia” arriva a una settimana dall’inizio della Festa di San Valentino di Vico del Gargano che, quest’anno, sarà caratterizzata da quattro giorni di eventi da sabato 11 a martedì 14 febbraio. Tra le diverse iniziative in programma, sarà dedicata a una donna di straordinaria sensibilità e cultura, scomparsa prematuramente nel 2022, la prima edizione della “Camminata di San Valentino – In ricordo di Grazia D’Altilia”. Scrittrice, logopedista, vincitrice di premi letterari per la narrativa e la poesia, Grazia D’Altilia è ricordata per l’impegno nell’ambito sociale e culturale, il suo lavoro nel mondo del volontariato, le sue pagine che hanno suscitato meraviglia ed emozioni. La “Camminata di San Valentino – In ricordo di Grazia d’Altilia” si svolgerà a Vico del Gargano, domenica 12 febbraio. I partecipanti si metteranno in cammino alle ore 9.30 dalla Chiesa di Santa Maria Pura, percorreranno un itinerario di 3,5 km e arriveranno in Piazza Castello, dove sarà offerta loro una merenda a base di prodotti tipici. L’iscrizione per partecipare alla “Camminata” ha un costo di 5 euro e il ricavato sarà devoluto all’Organizzazione no profit “I bambini di Antonio”. Per iscriversi, occorre compilare un semplice modulo al link che segue: https://forms.gle/9hcwwEUVYfptW58j8.

DALL’11 AL 14 FEBBRAIO. Il lungo fine settimana di San Valentino a Vico del Gargano comincerà sabato 11 febbraio, alle ore 10, con l’inaugurazione della mostra interattiva di street art “La vita nel borgo”, a cura di Pasquale D’Apolito. Sabato, inoltre, prenderanno il via gli appuntamenti fissi che si terranno per tutti e quattro i giorni fino al gran finale dell’intera giornata del 14 febbraio: in Piazza San Domenico, apriranno i battenti “CioccolaTIAMO, la Festa degli innamorati e del cioccolato” e i mercatini enogastronomico-artigianali; per le vie del borgo, dalle ore 16, spazio alla ‘street-music’ di Rizza Band e alle poesie dai balconi; dalle ore 17, l’area degustazioni in Largo Fuoriporta e la mostra d’arte nella Chiesa di San Martino. Sempre sabato 11 febbraio, alle ore 19 andrà in scena “Aperilove”, pettolata accompagnata dalla musica de “I lut’m Br’gant” in Piazza Castello, mentre dalle 19.30, nella Chiesa Madre si potrà assistere all’allestimento del trono di San Valentino. Domenica 12 febbraio comincerà nel segno della musica: dalle ore 9, infatti, i complessi bandistici “A.F. Nardini” e Garganum “La Banda del Gargano” attraverseranno insieme le vie del paese. In serata, alle 19.30, la Chiesa Madre ospiterà il concerto “Un viaggio nel medioevo”, In Itinere Musica Medievale. Lunedì 13 febbraio, oltre agli appuntamenti fissi già citati, alle ore 19 in Chiesa Madre si terrà il concerto dell’Istituto comprensivo Manicone-Fiorentino; alle ore 20, nell’aula consiliare, il Laboratorio teatrale K2 metterà in scena “L’amore secondo noi”, da Neruda a Prevert.

MARTEDI’ 14 FEBBRAIO. Alle ore 11.30, la solenne e suggestiva processione della statua di San Valentino attraverserà le vie del borgo. Dal mattino, il paese si presenterà con vie, archi, chiese, piazze e portali allestiti con decorazioni, cuori, le profumate e succulente arance vichesi, alloro, mimose e ghirlande. Un cammino che condurrà verso il Vicolo del Bacio, uno dei luoghi più belli e suggestivi del borgo, e al pozzo delle promesse, presso il quale le coppie si promettono amore. Ci saranno la musica, la sagra-mercato di San Valentino con decine di stand di produttori, artigiani, degustazioni delle tipicità. In Piazza San Domenico, si svolgerà CioccolaTIAMO, la Festa del Cioccolato con le casette in legno presso le quali sarà possibile ammirare e gustare creazioni gustose, piccole opere d’arte del sapore realizzate da pasticceri e cioccolatai. E, ancora: l’area di ascolto per la poesia e la prosa, quella per le degustazioni, gli spettacoli teatrali e le poesie dai balconi. A conclusione della lunga giornata del 14 febbraio, non saranno i fuochi d’artificio a concludere la festa, ma uno spettacolo luminoso fatto di giochi di luce.

SPESA DI FEBBRAIO, UN CARICO DI VITAMINE E BENESSERE

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In questo mese i mercati si colorano del verde degli ortaggi, come broccoli, carciofi e cavoli. Ma troviamo anche sfumature calde degli agrumi, come clementine e mandarini

Febbraio, colorato dal Carnevale e dalle tante varietà di frutta e verdura tipicamente invernali, è il mese giusto per depurarsi, ma anche per mettere al riparo le nostre difese immunitarie dalle temperature che restano rigide. La primavera non è ancora nell’aria, ma qualche piccolo segnale c’è già. Sui banchi dei mercati arrivano nuovi prodotti che annunciano la fase calante dell’inverno e l’arrivo della stagione calda. Febbraio, per la frutta e verdura di stagione, è un mese magico. Lo avevamo intuito dai primi carciofi romaneschi, visti negli ultimissimi giorni di gennaio.

A dominare è il verde degli ortaggi, ravvivato dalle calde sfumature degli agrumi, c’è proprio lui, il re della stagione: il carciofo, una vera e propria miniera di principi attivi in pochissime calorie. Gustoso e ricco di fibre, sono numerosi i suoi usi in cucina: si può consumare sia crudo sia cotto, si presta a moltissime preparazioni, dalle più light – come il carpaccio di carciofi con scaglie di grana, olio e limone, adatto a chi in questo periodo vuole iniziare la propria rimessa in forma – ma può essere anche l’ingrediente di gustose torte salate, oppure cucinato in versione vellutata, con l’aggiunta di patate e porri, per riscaldarvi nelle sere più fredde del mese.

Freschi di stagione troviamo anche broccoli, cavoli e cavolfiori, che si sono guadagnati la nomea di alimenti antitumorali per eccellenza. Per non disperdere le loro preziose caratteristiche nutritive, vi consigliamo di cucinarli a vapore o in pentola a pressione.

Spazio anche alle verdure a foglia verde, come le bietole e spinaci, entrambi poco calorici e ricchi di proprietà nutritive. Delicati al palato, sono perfetti come ingredienti di zuppe, polpette e contorni. Provate a stufare le foglie con alcune fettine di zenzero e qualche pomodorino per ottenere un piatto particolarmente gustoso. Gli spinaci più giovani sono ottimi da consumare anche crudi in insalata, conditi con vinaigrette, noci e fettine di mela.

Ma tra le verdure di febbraio ci sono anche finocchi, sedano, radicchio e carote: ingredienti alleati della salute che non possono mancare in cucina.

Per quanto riguarda la frutta, in questo periodo sono ancora protagonisti gli agrumi. Sotto forma di spremuta o da utilizzare come ingrediente per le più svariate ricette, dalle insalate ai dolci, gli agrumi sono un’ottima fonte di vitamina C e validi alleati del nostro sistema immunitario.

Febbraio è il momento giusto per assaporare mandarini e clementine, dato che la loro raccolta termina a fine mese. Per portare in tavola tutto l’anno la bontà e la dolcezza di questi deliziosi frutti, vi consigliamo di trasformarli in squisite marmellate, oppure candirli nello zucchero.

Per un piatto a base di agrumi leggero e saporito, ma soprattutto velocissimo da preparare, vi invitiamo a provare l’insalata di finocchi e arance. Questa ricetta regionale della Sicilia permette di unire due prodotti stagionali straordinari, per una pietanza salutare e ricca di gusto.

ELEZIONI DEL RETTORE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FOGGIA, SESSENNIO 2023/2029

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Sono indette per il giorno 15 marzo 2023 le votazioni per l’elezione del Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, per il sessennio 2023-2029.

All’occorrenza, la seconda votazione, la terza votazione e il ballottaggio si terranno, rispettivamente, nei giorni 23 marzo 2023, 28 marzo 2023 e 30 marzo 2023.

Questi i candidati che candidati alla carica di Rettore dell’Università che hanno presentato la candidatura:  prof.ssa Milena Sinigaglia, direttrice del Dafne – Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria, prof. Sebastiano Valerio, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici; prof. Nunzio Angiola, docente di Economia Aziendale; prof. Lorenzo Lo Muzio, docente di Malattie odontostomatologiche; prof.ssa Barbara Cafarelli, docente di Statistica; prof. Giuseppe Solaro, docente di Filologia Classica; prof. Gaetano Seviddio, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche e la prof.ssa Donatella Curtotti, direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza.

CARNEVALE 2023, GLI ATTORI SIETE VOI. ECCO I PREMI

Ecco i concorsi a premio del Carnevale Sannicandrese 2023:

  • Teatro di strada: U’ Ditt’
  • Gruppo comico con almeno 4 elementi
  • Gruppo Concertino e Folkloristico
  • Carri allegorici
  • Pacchiana e Pastore
  • Maschera tradizionale sannicandrese (improvvisata)
  • Dole sannicandrese di Carnevale: “U’ C’rvon e la Pupata”

Si ricorda che le iscrizioni sono gratuite e si effettuano presso la sede di Corso Garibaldi da lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle ore 20:00.

La premiazione è prevista per il 26 febbraio nell’atrio di Palazzo Zaccagnino alle ore 1800.

Per informazioni: 320-4943441

ECCO IL PROGRAMMA DEL CARNEVALE SANNICANDRESE 2023

DOMENICA 19 FEBBRAIO

ORE 15:00 – PARCO SAN MICHELE – RADUNO DEI CARRI ALLEGORICI AFFAMATI D’ALLEGRIA – “CHE NE SAI DI UN CAMPO DI GRANO…”

SAN NICANDRO GIOVANI- “NETFLIX”

ESPERANZA – “METTETE IFIORI NEI CANNONI”

ORE 19:30 – PIAZZA 4 NOVEMBRE – MUSICA CON DJ MANUSTYLE & KOKOMIX

LUNEDÌ 20 FEBBRAIO     .

ORE 14:30 – PARCO SAN MICHELE

GRUPPO “PASTORE E PACCHIANA” – TERZA SFILATA STORICA A CURA DEL GRUPPO FOLK SANNICANDRESE

ORE 19:30 – CORSO GARIBALDI – MUSICA CON MICHELE MONACO

MARTEDI’ 21 FEBBRAIO

ORE 15:00 – PARCO SAN MICHELE – RADUNO DEI CARRI ALLEGORICI

GRUPPI SPONTANEI LUNGO CORSO GARIBALDI

ORE 18:30 – PIAZZA 4 NOVEMBRE – MUSICA CON TYO DE PASQUALE

DOMENICA 26 FEBBRAIO – CARNEVALElTO         ‘

ORE 19:00 – PALAZZO ZACCAGNINO

28-ESIMA EDIZIONE DELLA QUARANTANA A CURA DEL CENTRO STUDISTORICIDEMOLOGICI DEL GARGANO A SEGUIRE PREMIAZIONE DELLE MASCHERE, DEI CARRI, PASTORE E PACCHIANA, ETC.

IL COMUNE DI SAN NICANDRO ADERISCE ALL’INIZIATIVA DI INTERESSE NAZIONALE “IO RISPETTO IL CICLISTA”

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La richiesta del segretario Pistillo dell’associazione A.S.D. Pro.Gi.T. Sport Bike Team San Severo è stata ben accolta per i buoni propositi con cui si è posta.

Con la campagna “IO rispetto il ciclista” si vuole migliorare la sicurezza e la convivenza tra i diversi utenti della strada, facendo leva sull’effetto di sensibilizzazione che i cartelli producono sui conducenti dei veicoli, fermo restando che anche i ciclisti devono rispettare le norme e il codice della strada. Questa è una campagna nazionale per sensibilizzare gli automobilisti a guidare con prudenza, apprendo che con il nostro comune siamo arrivati a 32 nella provincia di Foggia ad aderire a questa iniziativa.

Sul nostro territorio i cittadini che utilizzano la bicicletta per spostarsi per lavoro oltre che per fare movimento e che per fare attività sportiva sono in crescita di fatti questa campagna mira a sensibilizzare i conducenti dei veicoli affinchè siano consapevoli della pluralità di tipologie di utenti sulle strade e a prestare particolare attenzione, così da ridurre sempre di più il numero degli incidenti che le statistiche nazionali evidenziano.

Per la buona riuscita della campagna nazionale di “io rispetto il ciclista” ringrazio la concreta attivazione da parte del signor Pistillo segretario dell’A.S.D. Pro.Gi.T. Sport Bike Team San Severo, il Sindaco, Il comandante della Polizia locale Pietro Bortone, l’addetto alla segnaletica Nino Sticozzi, il dirigente dei servizi sociali Rocco Frascaria.

Assessore al welfare Daniela Carbonella

IL PIANTO DELLE CENERI

Spesso ci capita di dimenticare il passato, forse per distrazione, per l’avvento di un presente più interessante o forse solo per non rischiare di rimanere “indietro”; ma molto più spesso ci proponiamo di dimenticare il passato, ci lavoriamo su per cancellarlo, cioè lo facciamo di proposito, perché il passato è rischioso. È scomodo frugare tra i resti di un tempo che ormai è andato, rivelare le responsabilità, rischiare di scoprirsi carnefici piuttosto che vittime in vicende che sembrano non appartenerci più. Ma quanto più vivamente desideriamo cacciare via dalla memoria qualcosa, ecco: ciò che abbiamo cancellato con tutte le nostre forze ritorna, prepotentemente si impone; i ricordi sono lì, tutti interi, si ripresentano, ma quando vogliono loro e, senza chiedere permesso, vengono per restare con forza nelle nostre anime, per tormentarle e cercare con insistenza risposte e, in mancanza di queste -che spesso non esistono- almeno attenzioni. Allora dobbiamo sforzarci di educare la memoria, perché essa, aiutata dall’istinto di ciascuno di non soccombere, si abitui non solo ad accettare e fare i conti con i ricordi, ma anche a ricomporre i frammenti, a sistemarli nel posto giusto della mente e del cuore.

Allora non solo la vita, che deve farlo per non rimanere schiacciata, ma anche la scuola deve insegnare ad educare la memoria, per esorcizzare la paura di non sopravvivere alla potenza devastante di un passato assurdo e orrendo, come lo è stato il tempo dell’olocausto. La scuola del I Ciclo della nostra città, l’Istituto comprensivo D’Alessandro-Vocino, guidato dal Dirigente scolastico, dott.ssa Angela Pia Vaira, sempre sensibile e attenta alla crescita culturale e affettiva degli alunni della sua scuola e pertanto disponibile ad ogni nuova proposta educativa, ha realizzato dei laboratori di storia nelle giornate del 26 e 27 gennaio. È stato interessante notare quanto i ragazzi della scuola, se stimolati con metodi educativi più vicini alla loro “modernità”, siano capaci di comprendere, più degli adulti, la necessità di affrontare il ricordo di fatti orrendi della storia per diventare, dopo aver avuto il coraggio e aver acquisito l’abitudine ad ascoltare il pianto delle ceneri, costruttori di rispetto, di convivenza in pace, di umanità, quella primitiva e perciò pura.

Alla Scuola secondaria di I grado è stato organizzato, per le sole classi Terze, il primo laboratorio che ha visto la partecipazione di rappresentanti di realtà tanto diverse, ma lì convenute per testimoniare, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, la veridicità dell’espressione “L’uomo: una sola razza”. Dopo i saluti della Prof.ssa Anna Maria Conte, collaboratrice della DS, che ha spronato i ragazzi ad affrontare con spirito critico gli argomenti previsti nel laboratorio, i lavori sono iniziati con l’intervento del sindaco della città, dott. Matteo Vocale, che ha ricordato la crudeltà degli eventi del tempo della dittatura, scuotendo gli animi dei giovani, troppo spesso assopiti per la “comodità” della democrazia; l’assessore all’Istruzione Sig.ra Arcangela Tardio, che ha raccomandato di essere sensibili, di accorgerci di chi ci abita accanto, perché gli altri sono la misura di noi stessi. Forte e deciso l’intervento del Dirigente scolastico dell’IISS De Rogatis-Fioritto, prof. Francesco Donataccio, il quale ha raccomandato di curare l’educazione, più ancora dell’istruzione nei giovani, per prepararli, attraverso la conoscenza del passato, a progettare in modo più giusto il futuro; le due professoresse, Lucia Grana e Filomena Ciavarella, docenti delle Scuole Superiori della città, hanno reso visibili, per mezzo della musica, della pittura e della poesia, gli effetti devastanti della shoah, sia presentando i fatti storici accaduti, sia dando voce al grido più interiore dell’umanità sacrificata al tempo dell’olocausto. Presente al laboratorio una forte rappresentanza della Comunità ebraica locale che, nella persona di Grazia Casavecchia, ha presentato le sue radici storiche, notevolmente conosciute anche nella terra di Gerusalemme, come è stato raccontato dal prof. Giuseppe De Cato, in un suo piacevolissimo intervento. Poi il monito del vescovo uscente di San Severo, Mons. Gianni Checchinato di non sottrarci al nobile dovere di “custodire” pensieri, persone, sentimenti, umanità, perché è in questa capacità la riscoperta del nostro essere creature di Dio e della nostra conseguente salvezza. E poi canti ebraici interpretati e gestualizzati dagli alunni, preparati con una dedizione e passione straordinarie dai professori di musica Ernesto Maiorano, Attilio Rispoli e Carmela Battista, qualche giorno prima nei laboratori interni alla scuola: una vera fucina di emozioni e un notevole lavoro per “educare la memoria”.

Il giorno dopo un nuovo laboratorio, “Le pietre d’inciampo”, è stato allestito al Plesso Zuppa della Scuola: dopo un notevole lavoro di coordinamento da parte dell’insegnante Roberta Zilletti, seconda collaboratrice della DS, per favorire l’incontro di tutte le classi Quinte, destinatarie del laboratorio, sono iniziati i lavori per ascoltare la storia della Shoah, attraverso il commento di parole-chiave apposte su grossi massi, che hanno permesso di toccare le fasi storiche fondamentali della tragedia consumatasi per mano dei prepotenti della Terra. Più ancora dei fatti raccontati, in quella giornata ha fatto scuola la calda accoglienza da parte dei docenti De Cata Leonardo, Rosanna Acquaviva e di tutti gli insegnanti del plesso e l’incontro con i colleghi degli altri plessi, tutti validissimi educatori dell’unica scuola del I ciclo della città. I ragazzi sono stati meravigliosi, attenti ad ogni particolare raccontato, emozionati di fronte ad ogni scena del passato resa loro quasi visibile, entusiasti nel ricevere personalmente un piccolo sasso e nel proposito di impegnarsi a trasformare quelle pietre d’inciampo in gradini verso la PACE. Dolce e materna la parola della più saggia delle maestre presenti, la Signora Natina Mascolo Vaira, scrittrice sannicandrese, che spesso mi accompagna nella mia crescita professionale: lei ha raccontato storie di salvezza, di vite faticosamente strappate al massacro, spostando così l’attenzione dei ragazzi e degli insegnanti presenti, sulla necessità di  credere ancora nella bontà del cuore dell’uomo, nonostante l’evidente sfacelo dei fatti narrati. Nella stessa  mattina del 27, gli alunni del Consiglio Comunale dei ragazzi sono stati invitati dal sindaco a deporre,  insieme a tutta l’amministrazione comunale, una corona presso la sinagoga della città, per dare ancora voce alle ceneri mute del passato.

Dopo tutto questo lavoro mi chiedo cosa resterà nel cuore dei ragazzi presenti agli eventi: forse nell’arco di pochi giorni avranno dimenticato le parole, i concetti, forse resisterà un pochino più a lungo il ricordo della melodia dei canti ebraici imparati per l’occasione; ma- ne sono certa ricorderanno di aver provato a confrontarsi con il passato e ricorderanno di aver imparato, anche per un solo giorno, a non temere le sfide della memoria, a non restare a guardare senza schierarsi, a non rimanere dietro quel filo spinato, ma a librarsi coraggiosamente in volo, come la farfalla gialla raccontata nel laboratorio.

Mirella Montemitro

SPAGHETTI CON LE COZZE NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

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Descrizione sintetica del prodotto

Il profumo del mare si incontra in questo piatto dai colori vivaci e dal sapore incredibilmente esclusivo. Gli spaghetti con le cozze sono un piatto apparentemente impegnativo, ma in Puglia si prepara anche nella routine settimanale, giusto per assaporare un ottimo primo di mare. La fortuna di vivere in una regione affacciata sul mare è proprio quella di poter trovare frutti di mare freschi, appena pescati, direttamente nei mercati rionali, o dal proprio pescatore di fiducia. Il gusto delle cozze combinato a quello del pomodoro dà origine ad un connubio perfetto per il pranzo o la cena.

Questa ricetta in realtà si può preparare almeno in due modi diversi: con un sugo di pomodoro fresco che tende ad addolcire e mitigare la sapidità delle cozze, oppure nella versione in bianco dove invece si sente in maniera prepotente il sapore delle cozze, dell’aglio, del peperoncino ed il profumo del mare. Solitamente a questa versione chiamata dai baresi “al verde” si può aggiungere qualche filetto di pomodorino per rendere il piatto più bello esteticamente e per mitigare leggermente la sapidità delle cozze.

Processo produttivo

Per realizzare questo piatto iniziate pulendo le cozze nere, sciacquate sotto un filo d’acqua corrente, eliminate le impurità, i cirripedi presenti, aiutandovi magari con un coltello, ed il bisso, quella specie di filamento che è presente al lato di ogni cozza, strappandolo con le dita. In una padella con dell’olio fate aprire le cozze con una manciata di prezzemolo tritato ed uno spicchio d’aglio.

Durante la cottura agitate il tegame rimestando l’interno. Una volta aperte, rimuovete i molluschi dal guscio, lasciando le più belle nel guscio come decorazione e metteteli da parte. Filtrate il fondo di cottura.

In un’altra padella, fate rosolare nell’olio caldo uno spicchio d’aglio e il peperoncino e, quando l’aglio inizia a prendere colore, unite i pomodorini. Nel frattempo fate lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata bollente. Dopo qualche minuto dall’aggiunta dei pomodorini, unite anche li frutti di mare messi da parte.

Lasciate cuocere per un paio di minuti a fiamma alta mescolando in modo tale che le cozze s’insaporiscano bene; regolate di sale. Scolate gli spaghetti e condite con il sugo appena realizzato, aggiungendo il prezzemolo tritato. Servite gli spaghetti alle cozze aggiungendo i molluschi con il guscio messi da parte e un filo d’olio a crudo.

Storia e tradizione

Gli spaghetti con le cozze, con la traduzione in dialetto in “Vermrciidde che le cozze”, vengono descritte da Panza nel libro “Le checine de nononne” (1982): «Forse non c’è altra preparazione in cui si attua in pieno il detto della nonna che in cucina, oltre all’amore e fantasia, ciascuno ha un proprio modo di cucinare… Ma la differenza maggiore sta nel momento di aggiungere al sugo le cozze. Crude o aperte in padella? Non intendo certo riferirmi a chi è capace di aprirle con l’apposito coltello e a chi, non sapendolo fare, deve necessariamente aprirle al calore… C’è chi sostiene – e ne è convinto – che le cozze messe crude rendono il sugo un po’ troppo lento; c’è invece chi sostiene – e ne è convinto – che le cozze cotte prima di metterle nel sugo perdono la fragranza di mare. E c’è chi preferisce mettere prima una decina di cozza crude nell’olio, le fa soffriggere, poi ci mette la salsa e, quando questa bolle, aggiunge le rimanenti cozze… Altro fattore di differenziazione importante è il prezzemolo: non va cotto troppo, anzi sarebbe preferibile aggiungerlo crudo nel piatto già preparato con la pasta cotta, condita e già pepata con generosità. La pasta più gradita è rappresentata dai vermicelli, anzi, i vermicellini… Ma tutte le trafile, se di produzione di ottimi pastifici del barese, sono squisite.». Anche Pepe nel libro “Le ricette della mia cucina pugliese” (1991) riporta la ricetta.

APRICENA, POLITICHE IN FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ: NOMINATA LA CONSULTA COMUNALE

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È stata da poco ufficializzata con delibera di Giunta Comunale, la composizione della Consulta comunale per le politiche in favore delle persone con disabilità, nata nel 2017. Uno strumento che in passato si è mostrato molto efficace per monitorare le necessità di tanti concittadini ed anziani che si trovano in situazioni di disabilità e per intervenire in maniera tempestiva.

La consulta è presieduta dal Sindaco della Città Ing. Antonio Potenza, dall’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Ada Soccio, ed è composta da persone appartenenti alla società civile, esperti provenienti dalle associazioni di categoria, scuole ed un consigliere comunale per la maggioranza e per l’opposizione.

«Sono molto contento del fatto che questo organo consultivo sia stato ricomposto e ritorni a lavorare, dopo le difficoltà dovute al dilagare della pandemia.» – aggiunge il Sindaco Antonio Potenza – «Siamo ben consapevoli di quanto siano stati preziosi, nel corso del 2020 e del 2021, gli spunti di riflessione che erano sorti proprio in questa consulta per aiutare quanti si trovavano in difficoltà, e di quanto lo siano tuttora per valorizzare l’apporto delle persone con disabilità nella società civile.»

CANTAUTORI – ON LINE “CANZONI DI TERRA”, IL DOPPIO ALBUM DI GIULIANI E TARTAGLIONE

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Si intitola CANZONI DI TERRA, il doppio album dei cantautori sanseveresi Nicola Giuliani e Nazario Tartaglione: on line dal primo febbraio 2023, è possibile scaricarlo al seguente link https://we.tl/t-eU4WP5Utb6

Una raccolta che ripropone gli album VINO E APRICOSS di Giuliani, e FOLK – DALL’AMERICA AL MEDITERRANEO di Tartaglione: artisti uniti sin dall’adolescenza che, dopo un lungo percorso individuale, si ritrovano intorno alla Lingua Madre, a testimoniare lo sviluppo di una scuola cantautorale sanseverese.

Costituito da oltre venti brani, CANZONI DI TERRA narra di cantine, vino, donne, vicende e personaggi popolari, come di vicoli e chiese antiche, paesaggi, ricordi e cieli stellati, fino all’attualità cittadina e italiana, non dimenticando romanticismo e sensualità.

Maturata all’interno del collettivo dei Cantautori Dauni, CANZONI DI TERRA conferma l’importanza di fare squadra, soprattutto in una regione povera di mediazioni editoriali. “Il progetto dei Cantautori Dauni, che ad oggi raccoglie circa dieci cantautori, più quattro interpreti, della nostra provincia, vuole costituire un punto di riferimento per quei repertori e cantautori tra gli altri maggiormente progettuali, che senz’altro meritano sostegno. E’ importante che il pubblico riceva un’offerta artistica compatta, a testimoniare la forza e la serietà del settore” spiegano Tartaglione e Giuliani: all’ombra di quello che si profila come un vero e proprio movimento artistico e culturale, stando alle novità e alla crescita che il cantautorato organizzato può favorire e/o determinare nel rappresentare la propria terra.

Un viaggio musicale da compiere tutto d’un fiato CANZONI DI TERRA, che apre le porte della Capitanata d’autore. Una raccolta figlia della migliore canzone italiana, che propone testi carichi di narrativa e poesia, diverse per album e autore, su sonorità che spaziano dal folk al rock acustico fino alla ballata, ai ritmi latini e al teatro canzone.

In cantiere, un concerto che vedrà i due cantautori insieme sul palco.

DIVENTANO DEFINITIVE ALCUNE CONDANNE DELLA MAXI INCHIESTA ANTIMAFIA “NEVE DI MARZO” DEI CARABINIERI

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Durante la giornata del 01.02.2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia hanno dato attuazione a tre ordini di esecuzione per la carcerazione emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Corte d’Appello di Bari, dopo la dichiarazione di inammissibilità dei relativi ricorsi da parte della Suprema Corte di Cassazione. Si tratta di alcune condanne passate in giudicato derivanti dalla maxi operazione antimafia coordinata dalla DDA di Bari, svolta dai militari dell’Arma nella città di Vieste (FG), convenzionalmente denominata “Neve di Marzo”. Tale importante inchiesta giudiziaria, che ha consentito la disarticolazione di un sodalizio criminale operante nella città di Vieste, ha riguardato un’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravata dal metodo mafioso, dall’ingente quantitativo dello stupefacente smerciato e dall’impiego di armi, anche da guerra.

I provvedimenti restrittivi definitivi eseguiti dai militari del Nucleo Investigativo si ricollegano in particolare ai primi fermi della DDA di Bari eseguiti nell’agosto 2018 ed in particolare hanno avuto come destinatari RADUANO Marco, 40enne di Vieste, condannato quale figura di vertice dell’omonimo clan operante nella nota città turistica, attualmente ristretto in carcere a Nuoro, a cui è stata inflitta una condanna di 19 anni di reclusione, oltre a 3 anni di libertà vigilata quale misura di sicurezza, e TROIANO Luigi, 60enne di Vieste (FG), il quale è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione, all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, oltre ad una multa di 18.000 euro, sempre per contestazioni di spaccio aggravato di sostanze stupefacenti. Altra condanna “pesante”, inoltre, ha riguardato anche il figlio di TROIANO Luigi, Gianluigi TROIANO, 30enne di Vieste, considerato dagli investigatori intraneo al clan “Raduano”, tuttora latitante, condannato a nove anni e due mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, sulle cui tracce ci sono sempre i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia, diretti dalla DDA di Bari, che nelle settimane scorse hanno arrestato – su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Bari – due suoi presunti fiancheggiatori, tuttora detenuti.

Sempre nell’ambito dello stesso procedimento era già stato condannato in via definitiva a tredici anni di reclusione anche AZZARONE Liberantonio, coimputato con i summenzionati destinatari degli ordini di esecuzione per la carcerazione.

Ancora una volta, con il passaggio in giudicato di queste importanti condanne, la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia hanno dato una tangibile risposta – in termini di giustizia e sicurezza – sul territorio di Vieste (FG) ed in generale sul Gargano. L’ennesima forte testimonianza della determinata presenza dello Stato in una delicata area della provincia di Foggia permeata da insidiosi fenomeni di criminalità organizzata anche di matrice mafiosa.

STRALCIO CARTELLE ESATTORIALI, IL COMUNE DI SAN NICANDRO PERMETTE AI CITTADINI DI APPLICARE LA NORMA

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Come ribadito dal Sindaco, Matteo Vocale, durante l’ultimo 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑡𝑖𝑚𝑒, il Comune di San Nicandro Garganico ha dato la possibilità ai cittadini di applicare la norma del Governo, che è 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮.

Hanno deliberato, infatti, solo i Comuni che, avendo un gettito del credito molto alto, non hanno voluto che la legge fosse applicata a favore dei cittadini morosi.

È in discussione al Senato, invece, un emendamento alla legge, presentato pochi giorni fa, che potrebbe consentire ai Comuni di applicare lo stralcio non solo sulle sanzioni e interessi ma anche sulla quota capitale dell’accertamento.

In merito a questa opzione, se l’emendamento passa, i Comuni potranno deliberare entro il 31 marzo se applicarla o meno.

Con molta probabilità, se il Consiglio comunale sarà d’accordo, il Comune di San Nicandro potrebbe optare anche per questa possibilità, anche perché il gettito calcolato del credito per il Comune è relativamente irrisorio.

SAN NICANDRO, FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN BIAGIO

La Parrocchia di San Biagio e la Venerabile Confraternita Maria SS della Cintura hanno predisposto i festeggiamenti in onore di San Biagio Vescovo e Martire.

Il 3 febbraio, giorno di San Biagio, accensione del falò alle ore 5:00 e sante messe. Alle ore 18:30 messa solenne. Al termine, imposizione delle candele per la benedizione della gola e bacio della santa reliquia

Sempre oggi, 3 febbraio, al termine della celebrazione religiosa delle 18:30, sagra parrocchiale e tutti intorno al falò con canti, balli dell’antica tradizione e con la distribuzione di “cic e sckupparul”.

COME RICONOSCERE UNA PERSONA IPOCRITA

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Un amico che conosce bene vizi e virtù degli italiani mi ha detto: “In questo Paese ogni tanto bisogna dire una bugia, essere ipocriti, la verità diventa pericolosa…”. Premesso che la verità non sempre è facile a dirsi e ad ascoltare, non credo che l’ipocrisia sia una soluzione giusta all’antico vizio degli italiani di dissimulare, arrotondare la realtà e renderla opaca. Il rimedio, in questo caso, è peggiore del male, e a forza di praticare l’ipocrisia si rischia di renderla un atteggiamento naturale, con qualche improbabile giustificazione. Non pago le tasse? Sono troppe. Ho tradito il sacro vincolo dell’amicizia? Meglio tacere. Non ho il rispetto per gli altri? Mi fanno perdere la pazienza.

Nell’ipocrisia, che ha una radice riconducibile alla parola greca il cui significato è “simulazione”, c’è un meccanismo, quasi una coreografia che gioca tutto sull’apparenza. Una pagina meravigliosa del Vangelo è quella di Gesù che denuncia i sepolcri imbiancati: belli a vedersi all’esterno, ma pieni di marciume all’interno. L’ipocrita ha un volto pulito, senza rughe e senza macchie, si presenta con toni affabili, con voce suadente. Ci corteggia per poi colpirci, alle spalle, con il massimo del cinismo. Ma contro gli ipocriti abbiamo una carta da giocare: smascherali è molto più facile di quanto loro stessi possono pensare. Uno di questi segnali, primo o poi viene fuori. Gli ipocriti, accecati dal loro narcisismo, sono sempre pronti a parlare male di qualcuno, specie di chi potrebbe fare ombra ai loro presunti meriti. Usano il venticello della calunnia per denigrare qualsiasi persona e non hanno ritegno nel condire queste critiche anche con pesanti bugie. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con il consueto cicaleccio che possiamo fare sugli altri, con leggerezza e senza ferire nessuno. Gli ipocriti vivono blindati nelle loro certezze, non sono neanche sfiorati dalla grazia del dubbio. Ogni parola che pronunciano è una tavola della verità: guai a contraddirli, se si va bene è solo fatica sprecata. Se vi va male, sarete sommersi dagli insulti. Gli ipocriti di solito si auto-declamano maestri di morale. Non hanno difetti, non commettono né reati né peccati. Sono dei modelli di vita, che non trovate neanche in un convento francescano. Peccato solo che sia tutto finto.

CHE COSA VUOL DIRE ESSERE UNA PERSONA IPOCRITA?

Il comportamento dell’ipocrita è come la raffica di un fucile che sparge i suoi colpi a 360 gradi. In tutte le direzioni. Finge virtù e qualità importanti, ma in realtà non possiede né le une né le altre.  Semina parole e precetti ispirati alla morale, ma è il primo a non applicarli. Anzi, la sua è la classica morale dei moralisti: vale per gli altri ma non per sé stessi. L’ipocrita riesce a mostrare sentimenti autentici che non gli appartengono: la lealtà, l’amicizia, l’amore. Sparge complimenti, sorrisi, parole dolci: ma appena volti le spalle è ponto a ferirti, a dire ad altri tutto il male possibile su chi ha appena adulato di persona. L’ipocrita ha una malattia dell’anima che lo fa apparire esattamente il contrario di ciò che è nella realtà.

COME SI FA A CAPIRE CHE UNA PERSONA È FALSA?

Ipocrisia e falsità vanno di pari passo. Una persona ipocrita, come abbiamo visto, ha bisogno di dire bugie e chi è falso ha bisogno di mascherare le sue menzogne con l’ipocrisia. Spesso per capire la falsità di un uomo o di una donna, dovete partire dalla sua esteriorità, come nel caso dei sepolcri imbiancati e della loro doppia identità. La persona falsa, con il suo sorriso sempre ben stampato in faccia, è un maestro del perbenismo. Confonde l’etichetta con il senso della vita, e riduce tutto a un suo galateo, laddove la vera educazione, come la vera virtù, è quella che portiamo dentro e non solo nelle nostre manifestazioni esteriori. Chi è falso è sempre pronto a squadernare una regola da Monsignor della Casa, ma poi crolla di fronte alla prima prova con la quale dovrebbe dimostrare la sua lealtà. Nella sua vita tutto è una regola, un’etichetta, un come comportarsi. Peccato però che manchi la sostanza dei valori. Un altro segnale importante arriva dal linguaggio. La persona falsa è pronta a riempirvi di complimenti (per poi insultarvi e tradirvi): alcuni sono spudoratamente falsi, altri del tutto inutili.

COME RICONOSCERE UNA PERSONA INAFFIDABILE

Gli ipocriti, per ovvi motivi, sono sempre inaffidabili. Le persone inaffidabili, invece, possono esserlo anche in buona fede, convinte di stare dalla parte della ragione. Ma anche l’inaffidabile è facile da riconoscere in base ad alcuni segni che non lasciano dubbi. Le persone inaffidabili parlano molto, ma realizzano poco. Non hanno il senso del tempo e dello spazio: le loro vite vanno avanti alla giornata e restano sospese a mezz’aria. Parlano, anche di cose che neanche conoscono, e non ascoltano. Mostrano sempre la ricerca di un obiettivo, ma non si capisce mai bene di che cosa si tratta e come si possa raggiungere. Non riconoscono scadenze e impegni, e tendono sempre a procrastinare.

COME COMPORTARSI CON GLI IPOCRITI

Non è facile scegliere una linea di comportamento con gli ipocriti, anche considerando i numeri in base ai quali ne siamo circondati. Né possiamo immaginare un’unica regola, che valga per tutti. Iniziamo allora a fare una differenza, tra le persone per le quali non abbiamo alcun interesse né particolari doveri e quelle alle quali invece siamo legati in base a qualche vincolo. Di affetto, di relazione, di lavoro. Le prime le liquidate facilmente, utilizzando, in alternativa, le lezioni di Dante e di Totò. Dante è il poeta che ci ha insegnato la regola del “Non ti curar di loro, ma guarda e passa“. Perfetta per affrontare senza sprecare tempo e affannarsi in qualche chiarimento, il morbo della falsità. Totò invece ci ha regalato la potenza della pernacchia, un equivalente più scenografico e teatrale dell’indifferenza dantesca. Quando un bugiardo supera il limite, può partire la vostra pernacchia. Reale o virtuale è una decisione che lascio alla vostra sensibilità.

CHE FARE CON LE PERSONE FALSE

Poi ci sono persone false alle quali siamo legati. E qui le cose si complicano, in quanto il nostro obiettivo è comunque salvare la relazione. Serve gradualità nell’esame della situazione, guai a mettersi in cattedra, a dare giudizi sommari e senza appelli. In qualche caso, pensiamo alla lunga vita delle coppie, piccoli arrotondamenti della realtà possono anche avere una loro utilità e non sono sinonimi di ipocrisia. Contribuiscono a dare lunga vita alla coppia. Con questa premessa, affrontate la falsità a viso aperto. Metteteci anche voi la faccia. Iniziate prendendo un tantino le distanze, e dando così un segnale chiaro: “Guarda che ho capito la verità, e come stanno davvero le cose…”. Più che il classico abbinamento di bastone e carota, alternate qualche frase gentile, anche ironica e leggera, alla fermezza di un rimprovero a volto scoperto. La gentilezza impone reciprocità e in questo caso può fare la differenza. E in ogni caso, date sempre una via d’uscita al bugiardo che avete di fronte, e fategli capire che siete in grado di afferrare la sua falsità prima ancora che lui ( o lei) abbia pronunciato una sola parola non vera. (nonsprecare.it)

SAN NICANDRO, CARNEVALE 2023. 3^ SFILATA STORICA “PASTORE E PACCHIANA”

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Per gli eventi del prossimo Carnevale 2023, si comunica che sono aperte le iscrizioni per la “3^ Sfilata Storica Pastore e Pacchiana 2023”.

Per la partecipazione alla manifestazione sono richiesti: contributo volontario, liberatoria per la diffusione di video e di immagini, la costituzione di un’Associazione “Pastore e Pacchiana”.

Per informazioni rivolgersi in Via G. Bruno n. 8 (c/o sindacato EPAS) oppure telefonare a Giuseppe Grana (348-3363).

La data della sfilata è prevista per il 2° febbraio prossimo con raduno presso il Parco San Michele alle ore 14:30.

L’obiettivo finale è quello del riconoscimento della tradizione da parte degli organi competenti.

 

FOGGIA, CROLLO DEL GRANO DURO. CIA CAPITANATA: “RISCHIO TUTTA LA FILIERA”

Meno 25 euro a tonnellata nell’ultima riunione della commissione, meno 20 nella seduta del 25 gennaio. Da giugno 2022, la quotazione del grano duro alla Borsa Merci di Foggia ha subito un vero e proprio crollo: il biologico, allora, si attestava a 575 euro alla tonnellata; il fino toccava quota 562 euro; nella seduta di mercoledì 1° febbraio, il valore massimo del grano duro biologico è stato fissato a 445 euro, quello del “fino” a 440. Tanto che i cerealicoltori foggiani, esasperati, sui social hanno diffuso il manifesto funebre: “E’ mancato all’affetto dei suoi cari il Grano Duro Italiano: ne danno il triste annuncio grano duro canadese, grano duro australiano, grano duro statunitense, il kazako e i parenti tutti”. La stessa situazione si è verificata alla Borsa Merci di Bari, dove martedì le quotazioni del grano duro hanno registrato un “meno 17 euro” alla tonnellata.

“L’esasperazione rischia di diventare prima rassegnazione, poi abbandono di una coltura che è stata la storia e la ricchezza dell’agricoltura foggiana”, ha dichiarato Angelo Miano, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Capitanata. “La Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, di recente, ha calcolato in 1.370 euro il costo complessivo sostenuto da un cerealicoltore pugliese per seminare, coltivare, curare e raccogliere il grano prodotto da un ettaro di terra. I costi di produzione sono triplicati, con queste quotazioni coltivare grano non è remunerativo, e nel frattempo si continua a importare grano estero la cui semola viene quotata indifferentemente dalla provenienza e, quindi, senza le garanzie di qualità e salubrità della filiera autenticamente italiana”, ha aggiunto Miano.

“A rischio, però, è l’intera filiera del grano duro”, ha aggiunto Nicola Cantatore, direttore di CIA Capitanata. “Per questo, assieme alle altre organizzazioni, abbiamo chiesto che la catena del valore riconosciuto ai produttori sia sostenuta anche con una innovazione importante, in questi tempi assurdi fatti di farina di grilli, vale a dire l’inserimento della semola prodotta con grano duro esclusivamente italiano nel Listino della Borsa Merci di Foggia. Una richiesta motivata dalla necessità di sostenere il valore qualitativo di tale prodotto e dell’intera filiera”.

FILIERA 100% ITALIANA. L’intento di CIA Capitanata e delle altre organizzazioni che hanno sottoscritto la richiesta si muove, coerentemente, sulla stessa direttrice tracciata dalla necessità di sostenere concretamente la “sovranità alimentare” del Paese e del sistema-Italia.

La semola italiana, prodotta da grani italiani, ha un valore e una qualità specifici maggiori e differenti rispetto alla semola realizzata con un mix di grani di varia origine e provenienza.

Occorre valorizzare l’intera filiera 100% italiana del grano duro, garantendo un equo riconoscimento a produttori e trasformatori e assicurando la qualità e salubrità di grano, semola e pasta italiana ai consumatori. Per la produzione, in Italia, i cerealicoltori devono attenersi a un preciso e severo disciplinare che garantisce la migliore qualità e la massima salubrità del grano duro italiano. I diversi produttori esteri attivi sul mercato internazionale non hanno il medesimo disciplinare e le stesse regole vigenti in Italia.

IL RUOLO GUIDA DI FOGGIA. La richiesta che arriva dalle maggiori organizzazioni della Capitanata potrebbe fungere da apripista per l’intero Paese. E questo mette in evidenza il ruolo strategico di Foggia quale ‘granaio d’Italia’. Negli ultimi anni, complessivamente la Puglia ha prodotto mediamente 9,5 milioni di quintali di grano duro, vale a dire il 30% della produzione nazionale. Foggia è importante anche per il ruolo della Camera di Commercio di Foggia, punto di riferimento nei contratti di filiera.

PER CARNEVALE ARRIVANO LE PRIME ORDINANZE DELLE MANIFESTAZIONI E DEI DIVIETI

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Comincia il comune di San Marco in Lamis con la propria ordinanza sulle manifestazioni carnevalesche e sui divieti.

Infatti si ordina che, nel periodo del carnevale 2023, è fatto divieto, in ogni luogo pubblico o aperto al pubblico, di usare artifizi che possano arrecare offesa o molestie alle persone o danni a cose o che comunque possano essere di turbativa alla sicurezza pubblica.

È fatto, altresì, divieto di gettare in luogo pubblico o di lanciare contro persone o veicoli sostanze imbrattanti o che comunque possano arrecare offesa o molestia alle persone o danni a cose, quali, ad esempio, bombolette spray di schiuma, coloranti vari, farine, uova, palloncini od altri contenitori pieni di acqua o altri liquidi.

È fatto, infine divieto di accompagnarsi con qualsiasi oggetto atto ad arrecare offesa o molestia alle persone o danno alle cose, quali catene, bastoni, corpi contundenti ed oggetti simili di qualunque materiale.

È fatto, infine, divieto di indossare passamontagna, che rendano difficoltosa l’immediata riconoscibilità della persona e che potrebbe suscitare disorientamento e una situazione di insicurezza e disagio, con chiaro potenziale pregiudizio della tranquilla e pacifica convivenza. I partecipanti alle manifestazioni sono obbligati a togliere la maschera, qualora indossata, ad ogni invito degli ufficiali ed agenti di pubblica sicurezza.

Le violazioni alle suddette prescrizioni, ove il fatto non costituisca reato, saranno punite ai sensi dell’art. 7 bis del D. Lgs. 267/2000 con sanzione amministrativa pecuniaria da € 25,00 a  €. 500.00.

Si dà atto che il Carnevale è una manifestazione particolarmente destinata ad un pubblico di bambini piccoli e famiglie, da tutelare in modo particolare da episodi spiacevoli e destinati a creare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità ed anche in considerazione che negli anni passati vi sono stati reclami e lamentele agli organi di vigilanza, da parte di molti cittadini, vittime di un uso incontrollato delle predette bombolette, bastoni, martelli.

 

A LESINA I CARABINIERI ARRESTANO FOGGIANO RICERCATO DA TRE MESI 

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Durante il pomeriggio di ieri i Carabinieri di Lesina hanno eseguito un’Ordinanza di esecuzione per la carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia – Ufficio esecuzioni penali, nei confronti di un soggetto – irreperibile dalla fine del mese di ottobre 2022 – responsabile del reato di violenza sessuale, commesso nel mese di maggio 2014 in Lesina.

I fatti risalgono al 2014 allorquando, alcuni mesi dopo la commissione del fatto reato, il soggetto veniva denunciato dalla vittima, una giovane donna sanseverese. Le indagini, svolte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Severo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, consentirono di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico dell’uomo, il quale, in data 02 febbraio 2018, veniva condannato alla pena della reclusione di anni 7.

La sentenza, emessa dal Tribunale di Foggia e successivamente confermata dalla Corte d’Appello di Bari, diveniva definitiva il 13 ottobre 2022. Il provvedimento di esecuzione della sentenza in parola, veniva inviato ai militari della Stazione Carabinieri di Lesina affinché ne curassero i relativi adempimenti ex lege ma il condannato faceva perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile.

Le incessanti attività di ricerca, condotte dalla Stazione Carabinieri di Lesina e consistenti in attività di osservazione, controllo e pedinamento dei familiari del catturando consentivano di raccogliere notizie fondamentali ai fini della localizzazione del soggetto in parola. Lo stesso nel pomeriggio di ieri, all’esito di una perquisizione domiciliare, veniva sorpreso all’interno di un’abitazione di un proprio familiare e, quindi, arrestato. A nulla è valso il tentativo di nascondersi sotto un letto per sfuggire al controllo dei militari. Al termine delle attività di rito veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia ove dovrà espiare la pena comminata.

68 CONTROLLI ESEGUITI PRESSO I DISTRIBUTORI DI CARBURANTE DELLA PROVINCIA DA INIZIO ANNO

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Sono 68 i controlli per verificare la regolare applicazione della normativa sui prezzi praticati eseguiti dai reparti della Guardia di Finanza presso i distributori stradali di carburante della provincia di Foggia dall’inizio dell’anno.

22 sono le violazioni riscontrate, che vanno dalla mancata esposizione dei prezzi a bordo strada all’omessa comunicazione dei medesimi al Ministero delle imprese e del made in Italy con riferimento alle diverse tipologie di carburante venduto.

Nel corso dei controlli, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno scoperto un impianto completamente abusivo nascosto in un capannone nelle campagne di Cerignola.

I militari, insospettiti dal traffico rilevato in una zona agricola solitamente poco frequentata, hanno monitorato i movimenti di numerose auto che, dopo essersi recate all’interno di un capannone, tornavano indietro dopo poco tempo.

A quel punto le fiamme gialle hanno deciso di accedere per verificare quali attività si svolgessero all’interno, trovando un’autovettura in fase di rifornimento. Altri veicoli stazionavano fuori in attesa del proprio turno; il movimento dei veicoli veniva gestito con radio ricetrasmittenti.

All’esterno del capannone era presente un cartello recante indicazione “1,40” corrispondente al prezzo di vendita del gasolio in euro al litro praticato dalle due persone individuate come presunti gestori, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia. La posizione degli indagati è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e gli stessi non possono essere considerati colpevoli sino ad eventuale pronunzia di una sentenza definitiva di condanna.

L’impianto abusivo, consistente in 3 pistole erogatrici collegate tramite pompe con contalitri a due serbatoi da 1.000 litri ciascuno, è stato sequestrato unitamente a 2.000 litri di gasolio agricolo, all’incasso del giorno ed a 14 fusti metallici utilizzati per trasportare il carburante.

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato il sequestro eseguito nell’immediatezza e disposto il sequestro preventivo di quanto rinvenuto.

Durante le operazioni è stata ricostruita anche la presunta cessione in frode di decine di migliaia di litri di gasolio agricolo, gravato da imposte (c.d. accise) in misura inferiore rispetto ai carburanti destinati ad autotrazione. Le frodi alle accise arrecano, infatti, danni alle entrate dello Stato ed effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza.

A FOGGIA LA GARA DISTRETTUALE DI 2° LIVELLO DELLE “OLIMPIADI DELLA MATEMATICA”

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Da anni il Liceo Scientifico “A. Volta” di Foggia si impegna a coltivare la cultura STEM, riservando ai propri studenti diverse e stimolanti opportunità per mettersi in gioco.

Su questa scia, si sta svolgendo in queste settimane l’edizione 2023 delle “Olimpiadi della Matematica”, pensate come occasione per stimolare, negli studenti, una riflessione sulle competenze acquisite durante il proprio percorso formativo. L’evento è promosso dalla dirigente dell’istituto “Volta”, prof.ssa Gabriella Grilli, e dalla docente Maria Antonietta Pici.

Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unifg è stato scelto come sede ufficiale per la gara distrettuale di secondo livello, che si terrà il 16 febbraio 2023 alle ore 9.30.