MFI SULL’ EMERGENZA CLIMATICA

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La segreteria del Movimento Futuro Italia di San Nicandro Garganico intende esprimersi in merito agli avvenimenti accaduti per le avversità metereologiche, previste da bollettino ufficiale di allerta della Regione Puglia per forte vento del 29 Ottobre.

Intendiamo segnalare la situazione di sicurezza del verde pubblico, nella quale sono state registrate cadute di rami di grossa mole in vari rioni, e la presenza di alcuni pendenti ancora attaccati ai tronchi, ma non messi in sicurezza per la pubblica incolumità, sia in periferia che in centro.

Per questo, in previsione di pericoli futuri e considerata l’incombenza della stagione invernale, dove forti piogge, tempestate o addirittura probabili nevicate potrebbero danneggiare alberi provocando danni a persone o cose, invitiamo l’amministrazione e l’assessore al verde pubblico a prendere le dovute precauzioni e a provvedere ad una maggiore manutenzione.

È risaputa la condizione attuale degli alberi in città, soprattutto quelli del Parco della Rimembranza e di Piazza 4 Novembre, che essendo dei “giganti” legati ai caduti di guerra, necessitano per primi di manutenzione.  Infatti negli anni precedenti più volte i cittadini hanno assistito alla caduta di pesanti rami o alberi interi. Non da meno è la situazione delle palme ormai morte che necessitano di intestatura alla base, visto che ormai sono vuote dentro e rischiano di cadere. Altri alberi pericolanti erano stati già segnalati in precedenza, tra cui quelli presso la caserma della GdF, un grande pino all’entrata del plesso Matteotti, via Adriatico e Piazza Dante.

La cura del verde, oltre alla sicurezza, che per noi viene a priori, incide anche sul benessere dei propri abitanti fornendo un decoro urbano alla cittadina. Aspetto rilevante nella gestione del verde deve essere anche la verifica tra risorse economiche e la professionalità che viene investita per la manutenzione e la corretta gestione delle aree. Sappiamo tutti, come ha riferito ieri il Ministro Costa, che stiamo arrivando alla “death line”, il punto di non ritorno per il nostro pianeta, e del fenomeno “clima change”, ovvero il cambiamento radicale del nostro clima attraverso fenomeni atmosferici oltre limite come bombe d’acqua, caldo torrido, vento impetuoso e addirittura fenomeni marittimi mai visti prima come onde alte dai 5 ai 7 metri. Quindi, analizzando questi elementi, sapendo quanto il futuro ci prospetti in relazione alla realtà dei fatti, esortiamo chi è di competenza a prendere le dovute precauzioni per il bene dell’intera comunità, auspicando che nessun cittadino riceva mai danni personali e alle cose di loro proprietà.