Si continua a parlare del carnevale, oltre che della bella edizione di quest’anno, anche per fare il punto su una situazione che per il prossimo anno deve essere meglio definita. Si parla dei carri allegorici. Facendo un po’ di conti, è possibile quantificare il loro costo?
Ognuno dice la sua ma la spesa totale è comunque abbastanza importante. Si parla di almeno 10 mila euro. Sembra una grossa cifra anche se non comprende il magnifico lavoro artigianale di coloro che li costruiscono che prestano la loro opera manuale in quanto volontari e componenti di associazioni che vogliono far crescere la nostra cittadina. San Nicandro, senza l’associazionismo, non vive e, proprio per questa convinzione, occorre tenere nella dovuta considerazione le associazioni locali con l’erogazione di contributi. Non deve essere il comune a pagare il costo dei carri, ma una quota di partecipazione finalizzata in tal senso sarebbe un segno di vicinanza e di dare grazie a chi volontariamente e senza costrizione si spende per i propri cittadini.
Sarebbe utile che, nell’ambito della programmazione annuale da parte dell’ente locale, si faccia maggiore attenzione alle attività culturali perché alimentano i flussi turistici con evidenti vantaggi per l’economia locale.
Nell’agenda politica deve essere evidenziato questo aspetto che dovrebbe partire dalla istituzione della consulta delle associazioni per il coinvolgimento da parte di tutte e farle sentire protagoniste, tutte insieme, della cultura sannicandrese.
