L’UNIFG APRE LA 5^ EDIZIONE DI HELeTO, CONFERENZA INTERNAZIONE SULL’INNOVAZIONE

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L’Università di Foggia si appresta ad accogliere HELMeTO, la Conferenza Internazionale sulle Metodologie e le Tecnologie di apprendimento nel settore dell’Higher Education, con l’obiettivo principale di riunire professionisti e ricercatori coinvolti a livello di gestione e/o di insegnamento presso le istituzioni interessate all’apprendimento a distanza.

Dal 13 al 15 settembre 2023, l’Ateneo di Foggia ospiterà HELMeTO 2023, una Conferenza Internazionale sulle Metodologie e le Tecnologie di apprendimento. HELMeTO, ovvero International Conference on Higher Education Learning Methodologies and Technologies Online, mira a riunire ricercatori e professionisti che lavorano negli Istituti educativi che studiano metodologie di apprendimento online per presentare e condividere la loro ricerca in un contesto multidisciplinare.

A coordinare i lavori sarà il Learning Science hub (LSh) del Dipartimento di Studi Umanistici – Unifg, laboratorio di ricerca presieduto dalla professoressa Giusi Antonia Toto, che da tempo  conduce indagini in campo educativo-didattico, in particolare lungo i filoni che riguardano la formazione insegnanti e l’inclusione. “Il Coronavirus ci ha portati a riflettere a fondo sulla mutevolezza dei nostri sistemi di riferimento, compreso quello educativo. All’improvviso ci siamo trovati a dialogare con i nostri studenti attraverso uno schermo, da un lato spaventati da questo improvviso cambiamento, dall’altro, fiduciosi del fatto che, grazie alla tecnologia, avremmo superato la crisi. E ce l’abbiamo fatta. HELMeTO è un incontro di professionisti che riflettono a fondo su tali mutamenti, cercando di prevenire eventuali situazioni di difficoltà e promuovendo, in anticipo, soluzioni innovative per tempi di crisi” Ha dichiarato la prof.ssa Toto.

La conferenza si pone quale opportunità di confronto su nuove direttrici di ricerca e applicazioni negli ambiti relativi all’apprendimento a distanza e all’istruzione superiore online: metodologie, tecnologie, software, valutazione dei risultati di apprendimento, analisi dei dati educativi, analisi e mining di big data educativi. I partecipanti avranno l’opportunità di scambiare buone pratiche e punti di vista sul futuro delle metodologie e delle tecnologie per quanto riguarda il processo di insegnamento-learning online. Inoltre, un’attenzione particolare sarà rivolta all’importanza di estrarre conoscenze utili dai dati generati sugli ambienti di apprendimento virtuali e ai metodi per migliorare le attività formative delle università.

“Il Dipartimento di Studi Umanistici è un polo di ricerca educativa e sociale estremamente propositivo, che punta moltissimo sull’innovazione e sulla promozione di strumenti efficaci per l’insegnamento, la formazione, la comunicazione e la diffusione della cultura. Il convegno Helmeto, come anche gli Hackathon organizzati in passato, è un perfetto esempio di come questo impegno venga a concretizzarsi con applicazioni pratiche della teoria, rendendo i nostri studenti veri protagonisti di tali processi innovativi. Ha dichiarato il Magnifico Rettore prof. Lorenzo Lo Muzio.

La conferenza includerà 10 sessioni parallele organizzate in due tracce principali (pedagogia online e metodologie di apprendimento; tecnologie di apprendimento, analisi dei dati e mining di big data educativi, nonché le loro applicazioni), e vedrà la partecipazione di studiosi di rilievo internazionale come il prof. Mark Brown, docente alla Dublin City University e direttore del National Institute for Digital Learning; il prof. Fernando Val Garijo, pro-rettore della più grande Università telematica in Spagna, la UNED; il prof. Fuat Erdal, rettore dell’Università di Anadolou in Turchia; la prof.ssa Nati Cabrera Lanzo, dall’Universitat Oberta de Catalunya, esperta di valutazione online ed e-learning; prof. Antonio Maffei, docente al KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma ed esperto di discipline ingegneristiche e pedagogiche, affiancati da numerosi ricercatori e professori delle diverse Università italiane, tra cui anche due ulteriori keynote speakers, il prof. Pierpaolo Limone, rettore dell’Università Telematica Pegaso, e la prof.ssa Gabriella Casalino, membro del Computational Intelligence Laboratory (CILab) dell’Università di Bari “Aldo Moro”.

“Il Dipartimento di Studi Umanistici è da sempre riconosciuto come crocevia per scambi culturali: non a caso sorge su una delle strade più antiche della città, oggi come un tempo arteria pulsante di energia culturale e sociale. Ha aggiunto il prof. Sebastiano Valerio, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici –  Siamo lieti e orgogliosi di ospitare qui un Convegno di ampio respiro e multidisciplinare quale HELMeTo, che alla sua quinta edizione approda qui in via Arpi, dopo le lodevoli tappe di Bari, Como, Pisa e Palermo.”

Il Comitato scientifico organizzatore annovera esperti di diverso settore del panorama scientifico europeo: Daniel Burgos (Universidad Internacional de La Rioja), Christian Stracke (European Institute for Learning, Innovation and Cooperation), Sandra Fernández García (UNED), Giosuè Lo Bosco (Università di Palermo), Marta Cimitile (UniTelma Sapienza), Pier Cesare Rivoltella (Università Cattolica del Sacro Cuore), Davide Taibi (CNR), Paolo Raviolo (eCampus), Pietro Picerno (eCampus), Riccardo Pecori (eCampus). A coordinare i processi di pubblicazione vi saranno Raffaele Di Fuccio, dell’Università Telematica Pegaso, e Giovanni Fulantelli del CNR.

“Il DISTUM è costantemente aperto al dialogo e alle progettualità internazionali.  – il commento del prof. Danilo Leone, delegato del Rettore alla Terza Missione.  – Il principale motore di tali dinamiche è l’innovazione, come abbiamo dimostrato, ad esempio, con il progetto FISH&CHIPS, portato avanti in cooperazione con la Grecia. A settembre ospiteremo HELMeTO 2023, un congresso internazionale sull’innovazione didattica in Università, che rappresenta un’opportunità di grande rilievo per la Terza Missione del nostro Ateneo. Radunare un pool di esperti, ricercatori e scienziati intorno a uno specifico obiettivo, che è quello di riflettere su come migliorare e potenziare l’insegnamento universitario, significa dare una spinta effettiva al cambiamento. Un’occasione come questa, e come tante altre che promuoviamo e promuoveremo, mira a coinvolgere il nostro territorio e a renderlo sempre più sensibile alla cultura, alla ricerca scientifica e al progresso, con effetti positivi sulla società e sul suo sviluppo”.