L’OLIVA DA TAVOLA PERANZANA, TRA STRATEGIE DI MERCATO E STATO DI SALUTE DELLA FILIERA

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Un workshop e un seminario per parlare della Oliva da Tavola Peranzana. Appuntamento il 29 e 30 novembre 2024 a Torremaggiore su iniziativa dell’OP Peranzana Alta Daunia. Un doppio momento per mettere in rete produttori, tecnici, ricercatori e territorio in un percorso unico di valorizzazione del prodotto e promozione del brand.

Oliva Alta Daunia Dop: qualità e strategie di mercato per la cultivar Peranzana è il tema del work shop in programma il 29 novembre (ore 18, castello ducale) è il tema del workshop che intende concentrare l’attenzione sullo stato di salute della filiera olivicola-olearia dell’Alta Daunia, soprattutto dopo una seconda annata produttiva anomala che ha registrato prezzi di mercato in rialzo ancora una volta inaspettati. In futuro, pertanto, si rende necessario puntare su una efficace programmazione funzionale a un processo di concentrazione delle produzioni in grado di rafforzare il sistema della cooperazione quale strumento alternativo per la tutela della redditività dell’intera filiera.

Il Territorio subisce, storicamente, i noti fenomeni di “speculazione commerciale” con un valore aggiunto spesso appannaggio delle imprese del Centro-Nord. In questo contesto appare opportuna una riorganizzazione del comparto dell’oliva da mensa che potrebbe diventare, oltre ad una alternativa reddituale, il vero strumento di valorizzazione dell’oliva e duplice attitudine.

Il comparto dell’oliva da mensa a livello mondiale ha registrato una crescita del 40% negli ultimi dieci anni, che lo ha portato a superare i 3 milioni di tonnellate prodotte e consumate. Una crescita costante che ha riguardato i paesi del Mediterraneo e del Nord Africa. L’Italia, che non registra produzioni elevate (circa 80 mila t/anno), da sempre è importatrice netta; tuttavia, presenta potenzialità di crescita importanti grazie alle peculiarità distintive delle sue varietà che si prestano a soddisfare un ampio ventaglio di gusti e occasioni di consumo, con valori strettamente legati alla tipicità dei territori e alle tradizioni locali nonché all’elevate proprietà salutistico-nutrizionali.

Per superare le criticità strutturali di un Paese “non più leader” e liberare le potenzialità economiche del settore, sarebbe opportuno che, nell’atteso Piano Olivicolo Nazionale, si persegui una strategia integrata, con un programma di sviluppo organico che possa fare leva sulle identità territoriali, il patrimonio varietale, le innovazioni tecnologiche in grado di rafforzare la competitività delle imprese e qualificare le professionalità attraverso l’alta formazione. Inoltre, migliorare la qualità, comunicare i caratteri distintivi dei prodotti, potenziare il ricorso alle certificazioni internazionali, alle protezioni di origine e all’analisi sensoriale, sono strumenti da considerare nei programmi e nelle agende delle OP e delle istituzioni nell’immediato futuro, se intendiamo garantire le condizioni per una crescita della redditività del settore e dell’immagine italiana nei mercati competitivi.

Negli ultimi anni si assiste ad un progressivo interesse dei mercati di nicchia, riferimento in cui la Peranzana dell’Alta Daunia può ottenere riscontri positivi grazie al binomio sinergico “oliva – olio” su un programma di valorizzazione che si intende condividere con il maggior numero di aziende olivicole, confezionatori e trasformatori. Come punto di partenza l’Oliva Peranzana da mensa ha già ottenuto il riconoscimento di PTA “Prodotto Tradizionale” con Decreto Mipaaf n. 8663 del 5/06/2009 (G.U n° 149 del 30/06/09). Il brand Oliva “Peranzana” rappresenta ormai un riferimento per il territorio nazionale e grazie alle sue riconosciute qualità merceologico-sensoriali fa registrare una progressiva crescita nel trend delle vendite con un discreto “valore aggiunto”. L’oliva presenta “peculiarità distintive” grazie alla forte emanazione del suo territorio, storicamente vocato, a cui si sta lavorando per rafforzare un’immagine e un’idea imprenditoriale vincente. Una “vision integrata” intesa come costruzione di un’identità territoriale-branding da consolidare soprattutto attraverso la crescita della competitività delle imprese nei mercati internazionali.

In tal senso, l’OP PERANZANA ALTA DAUNIA sostiene con forza il programma di miglioramento qualitativo della varietà locale a duplice attitudine, promosso da tempo dal Consorzio Peranzana Alta Daunia, anche grazie alla richiesta di riconoscimento della Dop con la menzione Alta Daunia quale strumento strategico per offrire una ulteriore opportunità di crescita al sistema di imprese del territorio. Questo può rappresentare per l’intero territorio l’inizio di un percorso in grado di legittimare la qualità organolettica e nutrizionale di una cultivar che si pregia di un processo produttivo al naturale (in salamoia) molto apprezzato dai mercati come ricorda la senatrice Gisella Naturale, che ha supportato dall’inizio questa progettualità e sempre attenta alle diverse criticità del comparto.

Previsti gli interventi di Nazzario D’Errico (presidente OP Peranzana), Giuseppe Lipartiti (presidente Consorzio Peranzana Alta Daunia), Stefano Caroli (presidente AFP), Paolo Mariani (consigliere UNAPOL), Michele Clemente (presidente Consorzio Olio DOP Dauno), Francesco Candi (OP COPROM Lazio), Pietro Leone (Oleificio Cericola Borgo Incoronata), Angelo Petolicchio (OP Terre Picentine Campania) e Salvatore Germinara (Dipartimento DAFNE Università di Foggia) che relazionerà sull’andamento dello stato fitosanitario delle produzioni olivicole dell’annata. Chiuderà l‘incontro la senatrice Gisella Naturale (vicepresidente 9ª Commissione Agricoltura, Att. Produttive, Turismo); modera il giornalista Antonio D’Amico.

Si parlerà invece di Alimentazione salute e dieta mediterranea nel seminario in programma il 30 novembre (ore 9, Auditorium Istituto superiore “Fiani-Leccisotti”) durante il quale sarà presentato il Disciplinare di produzione dell’Oliva DOP Alta Daunia Peranzana. Un incontro con gli studenti del Territorio per una nuova coscienza della vita socio-economica della comunità.

Previsti gli interventi di Massimo Monteleone (tecnico consulente OP Peranzana Alta Daunia), Massimo Lombardi (Dir. Medico Oncologico SSD di Rete Oncologica Ospedale Territorio. Coord. Centro orientamento Oncologico – Rete Onc. Pugliese P.O. San Severo); Angelo Michele Carella (Dirigente Medico S.C. Medicina interna e resp. U.O.S. Lungodegenza PO. Son Severo) e Antonio Bevilacqua (Università di Foggia). Media partner degli eventi LIKE RIVISTA ENOGASTRONOMICA, segreteria organizzativa CDP SERVICE.