Ancora una composizione dello studioso Emanuele Petrucci che ci porta a San Nicandro di un tempo che non c’è più, di un ricordo passato ma che i meno giovani ancora non dimenticano, dello sguardo poetico su una donna che aveva una gatta che le è stata vicina fino al suo ultimo respiro come per accompagnarla verso un cammino da cui non doveva fare più ritorno.
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