LA TAV E IL MOVIMENTO CINQUE STELLE NELLA VESTE DI PENELOPE

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Se l’attività “disfattista notturna” di Penelope trovava giustificazione morale nel disfare la tela durante la notte intessuta di giorno, per sfuggire al preteso matrimonio di uno dei Proci, mal si giustifica la posizione tentennante del M5S per il completamento della TAV Torino – Lione.

Vengono inventati ad arte studi sui “costi-benefici”sulla realizzazione della TAV,  affidati ad esperti economisti della Bocconi di Milano per confezionare il parere negativo sulla non convenienza della e della TAP sul “disastro ambientale” della TAP a Melendugno.

Si mette in conto, il minore introito sulle accise in conto tasse sulla benzina o gasolio per la minore percorrenza di chilometri rispetto agli attuali se si completa il corridoio 5 (BARCELLONA Kiev) e sostenendo la non realizzazione di nemmeno un chilometro di galleria e la plateale affermazione di destinare il costo della TAV per la realizzazione della Metropolitana di Torino.

Quest’ultima “bugia” è stata smascherata dal funzionario responsabile della TAV smentendo Di Maio, dimostrando che di chilometri di galleria ne sono stati scavati circa 25 verso Lione.

Sul mancato incasso di accise il M5S si smentisce ancora: più incassi di accise più benzina o gasolio più inquinamento atmosferico!

Calcolo, quello del ridotto introito di accise, davvero provocatorio verso gli italiani e l’Europa stessa.

Per la TAV l’Italia ha ricevuto un notevole contributo di miliardi già investiti nei lavori di costruzione del lungo traforo. Ritardando e annullando l’opera deve restituire la somma alla UE. V’è di più: la TAV deriva da accordi internazionali e in quanto tale la decisione di non completarla spetta al Parlamento e non invece al Governo in carica. Ma abbiamo ben capito la sceneggiata del M5S: le elezioni del nuovo Parlamento europeo, guerra intestina fra i due galli del pollaio di Harley, (un po’ meno Salvini) e di Maio, contrapposti per primeggiare nelle elezioni europee di Maggio.

Ci sentiamo mal rappresentati nel contesto della comunità internazionale per i pretesti puerili dei due partiti che hanno vinto le elezioni del Marzo 2018, Lega e 5 Stelle! Oltre alla perdita di investitori stranieri che non hanno fiducia nell’attuale “trio” Di Maio, Salvini, Conte.

Michele Russi