“LA MACINA” DI TORRE MILETO NEL 1966

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Entusiastici consensi di italiani e stranieri, il ristorante è stato ricavato nei locali di un antichissimo “trappeto”, il tradizionale oleificio garganico.

Nel “boom” turistico veramente eccezionale che interessa il Gargano, si è inserito autorevolmente un nuovo complesso ricettivo aventi caratteristiche assolutamente originali tra quanti già sono in funzione in tutto il meraviglioso promontorio.

Si tratta del Villaggio-Camping “La Macina” di Torre Mileto, sulla riviera di San Nicandro Garganico. La descrizione dell’insediamento dal punto di vista tecnico è stata già fatta, ad ogni modo sarà bene ripetere che si tratta di un connubio veramente nuovo tra i confort dell’albergo di buona categoria e il camping molto qualificato.

Nel villaggio ha funzionato (e continuerà a funzionare anche nella stagione invernale) un ristorante caratteristico ricavato nei locali di un antichissimo “trappeto” che è il tradizionale oleificio garganico e che, a detta degli stessi turisti ospiti, è quanto di più elegante e fine si può attualmente trovare su tutto il Gargano.

Aggiungerò che le serate degli ospiti del camping sono state allietate da un complesso musicale che è poco definire formidabile: “I Diplomatici” del simpatico Mimì Cirelli con il cantante superconfidenziale Rinetto, i cui componenti sono tutti studenti universitari di Sa Nicandro Garganico, nuovi ai fasti della musica leggera ma che hanno furoreggiato nella stagione invernale al celebre night “Le Grotte del Piccione” di Roma.

Ottimo il giudizio degli ospiti sulla struttura, come l’avvocato Florestano Caracciolo il quale ha dichiarato testualmente: “Il camping “La Macina” di Torre Mileto è l’ideale di quanti cercano un soggiorno davvero ameno, lontano dal frastuono della città e delle altre località costiere trasformate in formicai umani. Un luogo che ha conciliato all’asprezza e alla genuinità i conforti della moderna civiltà, completati dalla attrezzatura raffinata di un ristorante nel quale, a volte, si ha il torto di aspettare tanto.

Dopo queste lusinghiere dichiarazioni di gente cosmopolita che ha avuto l’esperienza diretta del nuovo e bellissimo complesso turistico di Torre Mileto, crediamo di non dover aggiungere altro se non il plauso di quanti, come chi scrive, hanno a cuore le fortune del meraviglioso Gargano che ormai per il suo esclusivo merito (è bene precisarlo) ha sfondato la muraglia che lo separava dal successo turistico in campo internazionale facendo giustizia di tante piaghe deserte in cui pullulano ancora le zanzare (e non soltanto questi) e verso i quali i miliardi investiti da qualche ricco blasonato tentano di polarizzare il turismo mondiale. (da “Il Gargano” 30 settembre 1966)