LA FINTA GUERRA SUGLI INCENERITORI DI MATTEO SALVINI E LUIGI DI MAIO

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Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di altri residui derivati dalle attività lavorative, oltre che dalla raccolta differenziata devono essere conferiti e smaltiti nei termovalorizzatori-inceneritori. La perfezione raggiunta nella costruzione di questi strumenti consente di garantirci dal pericolo di emissioni, nell’atmosfera, di sostanze nocive alla salute.  Anche la OMS, organizzazione mondiale della sanità, ha promosso gli inceneritori europei, in modo particolare gli italiani che superano, di gran lunga, le rigide norme di sicurezza imposte.  Dai termovalizzatori italiani, specie quello di Brescia, si ricava acqua calda per il teleriscaldamento delle abitazioni cittadine ed energia elettrica in grande quantità.

Gli attuali inceneritori in uso sul territorio nazionale hanno raggiunto una soglia di sicurezza ottimale anche attraverso il costante monitoraggio messo in atto dalle agenzie preposte al controllo (le ARPA) delle emissioni gassose, ritenute nocive, nell’atmosfera.  Non solo, ma dagli inceneritori- termovalorizzatori, si ricava energia elettrica, residui inerti per il sottofondo delle asfaltature su strade ed autostrade, e per il teleriscaldamento nei centri urbani. Di converso molte realtà territoriali italiane preferiscono, inopinatamente, “inviare” all’estero e altrove, purchè non lavorati in loco, propri rifiuti urbani con dispendio di risorse a carico della collettività.

La legge stabilisce che ogni Provincia debba provvedere alla costruzione di almeno un termovalorizzatore sul proprio territorio. Ma i loro amministratori, volendo assecondare, per ragioni elettorali, visioni di pensiero contrari agli inceneritori si rifiutano di costruirli.  E’ un danno economico che fa “volatilizzare” enormi risorse finanziarie sottraendole ad altri istituti sociali per assecondare interessi particolari di persone organizzate da ndrangheta e mafia.  Le così dette mafie ecologiche che agiscono indisturbate, in modo particolare al Sud.

Su questo fronte i due vice premier Di Maio e Salvini giocano a rimpallo nell’opporsi alla costruzione di nuovi inceneritori il primo ed il secondo promuovendoli. Ognuno crede di conquistarsi porzioni di elettorato che consenta di farli primeggiare sulla scena politica nazionale. Solo che in questo modo uno dei due favorisce la perpetuazione della terra dei fuochi e l’altro…? Aspetta che l’Italia si impoverisca sempre di più.

Notizia di oggi: Bankitalia ha comunicato che le famiglie italiane la maggior parte di esse si sono ulteriormente impoverite.

Michele Russi