Al primo incontro della Fiera di Ottobre 2018 si è parlato di opportunità di lavoro, di investimenti e di innovazione nel territorio di San Nicandro e nell’intero Gargano. Moderatore della conferenza Angelo Diana. L’introduzione e i saluti sono stati portati dal sindaco Costantino Ciavarella che dopo aver ringraziato tutti gli ospiti ha ceduto il microfono a Fabio Porreca, Presidente della Camera di Commercio di Foggia il quale esordisce con l’affermazione che la Capitanata è in grave sofferenza con le sue aree marginali e San Nicandro è tra queste aree. Occorre uscire da questa situazione altrimenti sarà difficile parlare di sviluppo e di occupazione. Le difficoltà sono tante per la crescita economica. Il settore agricolo è in ginocchio e non riesce a trovare un suo equilibrio. Ci sono miliardi fermi anche in Regione e gli agricoltori aspettano. Poi c’è la burocrazia che intralcia lo sviluppo. Si dovrebbe organizzarsi in filiera per far crescere le singole imprese agricole con economie di scala e la valorizzazione dei propri prodotti. Tutte le bellezze del Gargano possono diventare attività di impresa e fa l’esempio del caciocavallo che non è un prodotto che genera impresa e reddito perché manca l’organizzazione della sua filiera produttiva. Occorre sbloccare risorse e investire sulla formazione degli agricoltori. Poi ha parlato del tema del turismo. Sarebbe un potenziale turistico la tematica del turismo rurale con le masserie del nostro territorio. Le tante masserie esistenti potrebbero credere in una ricettività rurale e disegnare uno scenario di sviluppo aggiungendo valore al potenziale turistico. Parla del Favaro con l’idea di un porto turistico da non scartare. Insomma più attenzione al territorio da parte del mondo imprenditoriale per una crescita sicura nel tempo.
Poi è seguito l’intervento di Damiano Gelsomino, Presidente Confcommercio che ribadisce l’importanza della filiere agroalimentare e del turismo. Serve operare in rete la quale deve essere vista come opportunità e non come una minaccia. Una sinergia delle varie filiere per dare slancio a tutto il territorio in quanto solo così si possono avere più posti di lavoro altrimenti i giovani continueranno a lasciare sempre la loro terra.
Poi è stata la volta di Claudio Costanzucci, vice Presidente del Parco Nazionale del Gargano e Sindaco di Cagnano Varano, che puntualizza ancora sulla lunghezza e confusione delle pratiche burocratiche. Occorre provvedere a livello centrale e non scaricare tutto sui comuni in quanto si creano problemi ai comuni e agli imprenditori i quali sono quasi invitati ad andar via dal proprio territorio ed a non fare nessun investimento. Occorre avere la capacità di fare rete per una vera crescita imprenditoriale e fa l’esempio degli impianti di mitili che dallo Schiapparo arrivano fino a Capoiale che sono i più grandi d’Europa con miliardi di tonnellate di cozze che poi finiscono nei mari della Sardegna, di Rimini, di Cesenatico ecc. in quanto manca appunto il completamento della filiera della commercializzazione.
Ed infine l’ultimo intervento della serata di Michele Ferrandino, Presidente CIA Capitanata che si pone sulla scia dei precedenti interventi ribadendo che la Capitanata produce il 50 per cento del grano nazionale, tonnellate di pomodoro e di olive ma poi tutto finisce lì. Il passo da fare è la cooperazione in quanto singolarmente non si va da nessun parte. I grandi mercati richiedono associazionismo e occorre fare i distretti. Il nostro territorio ha grandi eccellenze ma ci manca la fine del percorso di come chiudere questa filiera. Purtroppo anche le istituzioni non ci danno una mano e fa l’esempio dell’aeroporto di Foggia che darebbe una grande aiuto al settore turistico. Se ci fosse più collaborazione tra le istituzioni, ci sarebbe meno burocrazia, snellimento di procedure e un incentivo in più a chi vorrebbe cominciare un discorso imprenditoriale per la valorizzazione del proprio territorio.