I VALORI INTRINSECHI DEL 25 APRILE PER I POPOLI OPPRESSI

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Che senso ha rievocare la Resistenza?

Di fronte ad una memoria che fa fatica a collegare il passato al presente, a mettere insieme storie e uomini, occorre attualizzare il passato che ha ispirato i valori della Resistenza.

Rimettere al centro i valori e lo spirito che hanno portato tanti uomini a reagire al totalitarismo e ai crimini mostruosi di cui sono stati e lo sono tuttora, responsabili gli oppressori.

Ha ancora importanza per la vita democratica dei popoli, il doveroso quanto necessario riferimento a “quel nostro passato prossimo”?

Quella mostruosità che ha come simbolo nefasto l’orrore delle guerre atroci e senza senso. Oggi come non mai, si ripresenta, con altre forme, nei teatri delle invasioni selvagge e nelle popolazioni inermi a cui non vengono riconosciuti né diritti e né dignità. (Ucraina, Siria ed altre Nazioni).

Medesimo scenario in quelle terre dove una moltitudine di umanità viene distrutta o costretta a fuggire e vivere la disperazione, lo sdraricamento e la diaspora a causa di conflitti, dittature, oppressioni, egoismo, indifferenza e criminalità di ogni genere e matrice.

Ne sono le dimostrazioni le migrazioni forzate da parte di criminali di vite umane e Stati senza scrupoli!

Possiamo affermare che l’istanza che è dentro l’anima della Resistenza non possa essere relegata solo a quel periodo storico, ma va contestualizzata nella realtà che stiamo vivendo.

Allargando gli orizzonti, dobbiamo dichiararci e agire contro ogni forma di criminalità di cui non sono immuni le cosiddette “Istituzioni democratiche”.

Istituzioni che nella difesa e nella scusante della tutela delle dignità umane, ma anche contro la sistemica distruzione operata dagli invasori, non si preoccupano di opprimere Popoli, sacrificando per il potere e il profitto, ogni diritto e principio etico.

Lo spirito che spinge milioni di cittadini a ribellarsi all’oppressore, deve connotare l’azione e l’impegno di chi ne sente la responsabilità civile e culturale.

Non si tratta solo di contrastare i nuovi rigurgiti autoritari, ma di andare alle radici dei modelli che li produce: nei nuovi totalitarismi, insiti nei sistemi pluralistici del neoliberismo coloniale che ha causato guerre di ogni tipo. (Russia, Cina, India)

E’ fondamentale lottare contro quei poteri che si nascondono e agiscono attraverso l’asservimento dei media. Lottare contro quei centri di interesse spregiudicati, che si nascondono e agiscono slealmente.

Occorre, innanzitutto, considerare Patria comune l’insieme di Popoli e Stati che, uniti da ideali di giustizia e libertà, mettono a disposizione la propria identità e indole di solidale cooperazione fra le Nazioni, per noi l’Europa delle genti.

Michele Russi Padova