I TRATTURI DEL PAESAGGIO PUGLIESE

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“I tratturi devono entrare nell’immaginario che muove le persone a conoscere e a vivere l’esperienza del paesaggio pugliese”. Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio e al Demanio e Patrimonio, Raffaele Piemontese, a conclusione del convegno “Tratturi di Puglia. Strategie regionali per la valorizzazione” che ha caratterizzato la terza giornata della 67ma edizione della Fiera internazionale dell’Agricoltura e della Zootecnia di Foggia. “Dobbiamo essere in grado di far crescere quanto abbiamo seminato in questi anni in termini di ricerca scientifica e attività culturale – ha sottolineato Piemontese – in modo che la rete dei tratturi diventi un asset fondamentale del Piano strategico del turismo della Puglia, nel cui ambito, tra le parole chiave emerse nel primo ciclo di incontri, non a caso ci sono ciclovie e cammini”.

Nel corso del convegno, Francesco De Filippis e Mariangela Turchiarulo, del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari, hanno presentato l’algoritmo elaborato per supportare il modello analitico che consentirà, attraverso l’utilizzo di criteri oggettivi, di selezionare i tronchi tratturali meritevoli di recupero e riqualificazione e, conseguentemente, dismettere gli altri. PoliBa, Università degli Studi di Foggia e Provincia di Foggia sono nel Comitato scientifico che supporta la Sezione Demanio e Patrimonio della Regione Puglia per le attività connesse alla redazione del Quadro di Assetto dei Tratturi, che è finalizzato all’esatta individuazione e perimetrazione, secondo le specifiche destinazioni d’uso indicate nella stessa normativa regionale, del demanio armentizio regionale e, in particolare, di quelle aree tratturali che costituiranno il “Parco dei Tratturi di Puglia”.

I tratturi non sono solo strade o reperti archeologici. Lungo questi percorsi millenari è transitata l’economia e sono state realizzate città, chiese, masserie: parliamo di un pezzo del paesaggio fisico e del paesaggio dell’anima di questa terra, palpitano di vita e vogliamo siano vitali stimolando l’impresa culturale.

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