GARGANO NON PUO’ ESSERE SOLO PESCHICI E VIESTE. E TUTTO IL RESTO?

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Ieri, nella trasmissione televisiva di Rai2 “Sì Viaggiare” alle ore 14:00, si è parlato molto di Peschici, la perla del nostro Gargano. Era meraviglioso vedere il paesaggio della cittadina garganica, il suo mare, le sue coste, la sua gastronomia e i tantissimi turisti parlare benissimo del Gargano, di questa nostra terra meravigliosa che affascina e conquista tutti.

Purtroppo, quando di parla del Gargano si pensa immediatamente a Peschici, Vieste, Monte Sant’Angelo. In effetti queste sono località che, oltre ad avere un loro fascino naturalistico, hanno saputo conquistare nel tempo continui flussi turistici con una programmazione annuale e costante. Ma Si parla del Gargano anche quando ci cita Carpino e Vico del Gargano che, pur non avendo ricchezze naturalistiche, hanno saputo conquistare un turismo che guarda alla cultura e all’ambiente. Per tutti gli altri paesi del Gargano c’è l’anonimato, eccezione per San Giovanni Rotondo e il suo turismo esclusivamente religioso.

San Nicandro è tra queste perchè non ha mai saputo scegliere come presentarsi al mondo e come presentarsi ai suoi turisti. Questa nostra cittadina ha un paesaggio naturalistico molto importante che, però, nessuno conosce, ha usi e costumi da valorizzare che, però, col tempo verranno anch’essi dimenticati, ha potenzialità culturali maggiori di altri ma che vengono tenute come in un cassetto come quasi ad aver paura di mostrarle al mondo turistico.

Erano belle ieri vedere quelle immagini di Peschici che forse ha uomini e donne che credono in quello che hanno, mentre San Nicandro forse vuole dimenticare tutto come se avesse voglia di lasciarsi andare e farsi trascinare non dove lo porta il cuore, ma dove lo porta l’incuranza di quanti vivono l’oggi senza pensare a quanto potrebbe bello un domani da costruire insieme cittadini e politica, persone di buona volontà e voglia di riscatto collettivo.