FARO: “ULTERIORI FONDI A 38 COMUNI MARGINALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA”

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“Accadia (188.253,03 euro), Alberona (127.960,86), Anzano di Puglia (181.285,02), Ascoli Satriano (218.026,06), Biccari (155.953,87), Bovino (244.277), Cagnano Varano (301.447,24), Candela (128.085,18), Carlantino (136.026,29), Carpino (222.205,27), Casalnuovo Monterotaro (192.055), Casalvecchio di Puglia (161.993,55), Castelluccio Valmaggiore (121.931,22),  Castelnuovo della Daunia (156.908,89), Celenza Valfortore (165.350,93), Celle di San Vito (95.962,56), Chieuti (109.555,12), Deliceto (171.362,45), Ischitella (136.762,44), Lesina (150.482,66), Monteleone di Puglia (147.822,28), Orsara di Puglia (201.770,26), Panni (137.005,21), Poggio Imperiale (172.391,48), Rignano Garganico (139.456,68), Rocchetta Sant’Antonio (148.353,36), Rodi Garganico (141.207,32), Roseto Valfortore (247.973,01), San Marco La Catola (181.725,50), San Nicandro Garganico (513.814,81), San Paolo Civitate (166.735,69), San Severo (890.226,97), Sant’Agata di Puglia (223.159,08), Serracapriola (257.975,65), Torremaggiore (260.266,48), Vico del Gargano (230.220,43), Volturara Appula (132.008,07) e Volturino (171.787,68). Sono i comuni della provincia di Foggia classificati come ‘marginali’ – perché duramente colpiti dal fenomeno dello spopolamento, per l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) superiore alla media e per il livello di redditi della popolazione residente inferiore alla media – e che hanno avuto accesso a un Fondo di sostegno per il triennio dal 2021 al 2023. Un altro importante segnale di attenzione da parte del Governo verso il Sud Italia, visto che dei 180 milioni complessivamente stanziati e assegnati a 1.187 comuni, oltre 171 milioni (il 95,2 per cento del totale) sono destinati a 1.101 comuni del Mezzogiorno, 38 della provincia di Foggia.

Le risorse potranno essere utilizzate per tre categorie di interventi: l’adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali; la concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole; e a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, come concorso per le spese di acquisto e ristrutturazione dell’immobile (massimo 5.000 euro a beneficiario). Un’ulteriore opportunità per le aree più svantaggiate del nostro territorio, che non bisogna correre il rischio di perdere perché l’erogazione delle risorse assegnate dal Dipartimento per le politiche di coesione non avviene direttamente con l’accredito nelle casse comunali – come avvenuto con la prima tranche di finanziamento -, ma è legata alla partecipazione a un apposito bando, con l’Agenzia per le politiche di coesione chiamata a monitorare, attraverso controlli a campione, l’utilizzo effettivo delle risorse, verifica decisiva per l’erogazione delle successive annualità. Sono certa che le amministrazioni locali, nonostante le carenze di organico e di personale specializzato, saranno in grado di coglierla al meglio, a vantaggio della collettività e dei cittadini più penalizzati”.

  1. Marialuisa Faro