La stagione estiva è quella dedicata alle vacanze, ai viaggi ed al meritato riposo sia pure di qualche settimana perché non tutti possono permettersi periodi più lunghi. Ma questo non deve mettere da parte il desiderio di vivere in una Sannicandro migliore, una città aperta al mondo, alla cultura, agli eventi ed al turismo in generale e forse è proprio questo il momento di pensarci ancora di più e cominciare un lungo cammino verso un obiettivo definito da una seria programmazione.
È già da tempo che gli articoli di Civico93 dedicati a questa problematica hanno creato tra i lettori tantissimo interesse che è cresciuto nel corso dei mesi. Questo dimostra come la gente vuole essere coinvolta e sensibilizzata come voler diventare protagonista di questo cambiamento culturale che, però, deve essere seguito e monitorato da chi ha competenze, passione, credibilità e visione attendibile di scenari futuri.
Ecco che torna in mente l’associazionismo e l’amministrazione comunale. Per il primo si presume che, siccome alla base dell’operare c’è la predisposizione al volontariato, non dovrebbero esserci problemi di convivenza comune e suddivisione di compiti e di esperienze. Poi occorre l’impegno dell’ente pubblico comunale che non deve più considerare cultura e turismo come le cenerentole del suo programma e relegarle ai margini della sua azione di governo, ma dar loro un ruolo preminente in quanto portatori di quella voce di economia italiana che non ha mai subito tracolli e che ha sempre visto aumentare posti di lavoro. Tutti i siti e le riviste turistiche mettono in mostra in primo piano la Puglia, il Gargano ed il Salento che sono all’apice delle preferenze di chi fa turismo e cultura. Anche la Regione Puglia è quella che più di ogni altra regione ha messo in cantiere iniziative e scambi con operatori italiani e stranieri.
Insomma si vuole dire che forse è il momento giusto per affrontare questo tema ma sta alla volontà di chi governa offrire la propria disponibilità in senso lato e compatibilmente con i mezzi a disposizione.
“Carpe diem” dicevano i latini, “cogli l’attimo” perché forse dopo sarà troppo tardi, i rimpianti non ti solleveranno dalle tue responsabilità e continuerai ad essere continuamente in debito verso un territorio che non merita il peso di un ennesimo ritardo nelle scelte.
Il Direttore