EDITORIALE DELLA DOMENICA. DIMISSIONE DEL SINDACO CIAVARELLA, ORA CHE SUCCEDE?

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Il mese di maggio inizia con il sindaco di San Nicandro dimissionario e con una prima fase di consultazioni iniziata proprio ieri sera con i capigruppo presenti all’interno del consiglio comunale. Il gesto di Ciavarella non ha colto di sorpresa gli addetti ai lavori in quanto già da tempo le tensioni all’interno della vecchia maggioranza erano palesemente evidenti. La domanda è questa: “Ed ora che succede?”.

Tutto dipenderà dagli incontri con gli esponenti politici presenti in consiglio comunale dai quali il primo cittadino tirerà le dovute conseguenze con l’indicazione della strada da seguire.

Si potrebbe ritornare di nuovo ad una coalizione fotocopia di quella precedente ma come spiegherebbe il sindaco un ritorno al passato che lui stesso ha condannato con quel messaggio ai sannicandresi? Poiché i consiglieri sono sempre gli stessi allora si potrebbe valutare nuovi assessori. Ma neanche questa soluzione regge in quanto la colpa delle vecchie tensioni ricadrebbe automaticamente sugli assessori precedenti.

Altra soluzione possibile potrebbe essere un cambio severo della maggioranza con una coalizione di centrosinistra nella quale confluirebbe il partito democratico e altri componenti dell’attuale minoranza. I numeri per un nuovo governo cittadino ci sarebbero ma il coinvolgimento di qualche altro consigliere dell’attuale maggioranza nella nuova coalizione darebbe il tocco definitivo per chiudere la partita.

L’ultima soluzione è far trascorrere i venti giorni che ha a disposizione il sindaco per il ritiro delle dimissioni senza nulla decidere con il conseguenziale arrivo del commissario prefettizio. Questa ipotesi sembra ora esclusa in quanto il commissariamento di un comune è sempre deleterio per la cittadinanza e poi anche perché il momento storico che sta vivendo l’Italia con l’emergenza sanitaria sconsiglierebbe questo tipo di scelta.

Insomma, a quanto è dato prevedere, la soluzione verso cui potrebbe essere indirizzata la scelta è la formazione di una nuova maggioranza finalizzata alla discontinuità con l’amministrazione precedente. Ci sono sul tavolo molte questioni importanti da risolvere e da gestire. Solo per indicarne alcune, si va dalla emergenza sanitaria che purtroppo durerà a lungo a provvedimenti che interessano sia i cittadini per contrastare lo spettro della povertà e sia le attività economiche per impedire, con opportuni incentivi, di creare nuova e massiccia disoccupazione. Poi c’è la rigenerazione urbana che dovrebbe dare un volto nuovo a San Nicandro, la definizione della eventuale transazione tra il comune e la proprietà dei Cattaneo per il tratturo comunale, ecc.

C’e ancora molto da fare per San Nicandro e aspettare ancora significa chiudere gli occhi davanti ad una realtà che è su sotto gli occhi di tutti.

Si faccia, dunque, un governo cittadino qualunque esso sia, l’importante è di non perdere altro tempo, di fare un planning di interventi e di impegni per ricostruire un tessuto economico che si sta ulteriormente lacerando e che si mettano da parte le diversità individuali per un nobile scopo, quello di una comunità che ha bisogno di una politica come missione e non di politica come macchina di potere.

Il Direttore