EDITORIALE DELLA DOMENICA. COMINCIAMO IL 2020 CON IL GRANDE EVENTO DEL CARNEVALE

0
697

Finalmente l’attesa è finita e comincia il primo giorno del carnevale 2020. Sarà certamente una festa bellissima sia per la presenza dei carri allegorici, sia per la sfilata delle scuole elementari, sia per l’attesa sfilata dei due costumi tipici di San Nicandro, quelli del Pastore e della Pacchiana, oltre poi quella che è la tipicità del carnevale sannicandrese, cioè maschere singole e piccoli gruppi. Infatti la caratteristica del nostro carnevale è stata sempre quella di “mettersi qualcosa addosso, anche una giacca rivoltata” e andare in giro per le strade cittadine, tanto è vero che, spesso, veniva identificato come il carnevale povero di Venezia nel senso di mettersi un qualsiasi costume ed uscire per strada.

Sicuramente il carnevale sarà bello e farà dimenticare, almeno in questi giorni, la sua odissea tormentata con l’esclusione della Pro Loco sostituita dal Comitato Feste Patronali. Farà dimenticare quanto importante sia la presenza delle associazioni e il loro coordinamento. Se il Comitato Feste non accettava l’incarico il Carnevale 2020 saltava?  Assolutamente no in quanto, agli atti del comune, è regolamentata solo la festa patronale con un suo regolamento e, quindi, il comune può, in prima persona, organizzare ogni manifestazione che desidera.

Ma tutto questo potrà essere materia di discussione dopo il “Carnevaletto” quando si tireranno le somme di tutta la manifestazione e cominciare a pensare alla prossima festa de Santi Patroni.

Intanto oggi comincia il Carnevale più importante, almeno storicamente, di tutto il Gargano e della Capitanata, l’unico che segue il rito ambrosiano come quello lombardo. Sono state programmate varie iniziative perché si cerca un ritorno di immagine nella nostra festa che, purtroppo, è ancora troppo poco sponsorizzata in provincia. I più giovani non sanno che parecchio tempo fa, molti forestieri venivano con le macchine a San Nicandro già mascherati e si confondevano con la tanta gente del corso.

Ora questi sono solo ricordi di chi ha una certa età e perciò si deve cercare di veicolare l’evento come meta turistica provinciale accompagnandolo anche con l’enogastronomia locale tipica della tradizione carnevalesca.

Insomma c’è ancora tanto da fare ma la strada intrapresa è quella giusta. Basta solo la individuazione della o delle associazioni responsabili dell’evento, una programmazione anticipata, la iscrizione alla Regione Puglia del nostro carnevale del registro dei carnevali storici e al Mibact ed un lancio pubblicitario per un turismo di massa.

Ci si augura che le buone intenzioni non rimangono tali e che, sull’onda di una bellissima festa, ci si affretti ad individuare e coordinare gli eventi annuali in maniera chiara senza più condizionamenti dimenticando anche dissapori e, soprattutto, tenendo lontana quella visione politica di accontentare tutti in quanto occorre puntare sulle nostre eccellenze che, comunque, devono essere coordinate da una regia che non può essere che l’ente pubblico il quale deve assicurare il massimo impegno economico. L’associazionismo è volontariato e non fonte assoluta di risorse economiche.

Il Direttore