Si è appreso che, subito dopo le festività natalizie, cominceranno i lavori per la rigenerazione urbana con i due progetto relativi alla struttura dell’ex comune dio Via Nino Rota e Palazzo Fioritto nel centro storico di San Nicandro Garganico.
Una notizia che inaugura il nuovo anno con la speranza che si inizia anche presto i lavori relativi a Corso Garibaldi.
Tutto questo, nel momento in cui le forze politiche, sul tema della rigenerazione urbana, abbia l’intenzione di migliorare il testo per tutelare completamente i centri storici come beni culturali e paesaggistici.
In materia di beni culturali, nel nuovo provvedimento rimane la finalità di tutelare i centri storici tenendo conto delle loro specificità identitarie e paesaggistiche. Nel dettaglio, vengono disciplinati gli interventi privati di rigenerazione urbana. “All’interno dei centri storici e agglomerati urbani di valore storico risultanti dal nuovo catasto edilizio urbano di cui al regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, gli interventi – recita la norma – sono consentiti esclusivamente nell’ambito della programmazione comunale e, nelle more della sua adozione, di piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati precedentemente approvati. La programmazione comunale di rigenerazione dei centri storici è adottata previa intesa con la Sovrintendenza ai beni culturali e del paesaggio e per i relativi interventi attuativi di rigenerazione non è richiesta l’autorizzazione paesaggistica. Sono esclusi dall’applicazione delle deroghe gli immobili sottoposti alle tutele di cui agli articoli 10 e 12 del Codice dei beni culturali e del paesaggio”.
Se da un lato è apprezzabile il recepimento della disposizione che prevede che la programmazione comunale sia adottata previa intesa con la competente Soprintendenza, dall’altro rimane la necessità di introdurre correttivi che realizzino appieno la tutela dei centri storici come beni culturali e paesaggistici nel loro insieme.