CERIMONIA DI CONSEGNA DELLA BANDIERA BLU A CALA DELLE ARENE A TREMITI

0
322

Un prestigioso riconoscimento ascrivibile all’impegno del Comune e risultato anche dei numerosi interventi strategici messi in atto dal Parco nazionale del Gargano, Ente Gestore dell’Area Marina Protetta di Tremiti.

La Bandiera Blu si aggiunge a un altro importante riconoscimento europeo conseguito grazie al lavoro del Parco, ovvero la 𝐂𝐄𝐓𝐒 – 𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐓𝐮𝐫𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐒𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 assegnata per la prima volta a Tremiti lo scorso dicembre grazie all’istituzione dei necessari processi partecipativi di candidatura attivati e seguiti dall’Ente e riconosciuti come laboratori europei di buone pratiche nella strutturazione di un’offerta turistica compatibile con le esigenze di tutela della biodiversità.

Le celebrazioni per la Bandiera Blu hanno costituito dunque l’occasione per fare il punto sui progetti che l’Ente sta portando avanti a Tremiti che rappresenta anche l’unico Comune il cui territorio ricade totalmente in area Parco.

Numerose sono le azioni messe in campo per assicurare migliori margini di gestione, ovvero di tutela e controllo del territorio come per esempio la strutturazione del 𝐑𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝’𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐫𝐞𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐚 – oggi in procedura di validazione finale da parte del MASE – e 𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐮𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐧𝐞𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐃𝐨𝐦𝐢𝐧𝐨 che partiranno a breve.

“Il Parco in qualità di Ente gestore dell’Area Marina Protetta sta portando avanti una serie di attività – dal Regolamento d’uso, ai lavori in pineta, al ripristino dei segnalamenti marittimi – finalizzate ad assicurare la tutela ambientale, il decoro e la sicurezza dell’Arcipelago. Contestualmente ci stiamo impegnando in attività volte a ridurre gli impatti negativi che le attività antropiche hanno sugli ecosistemi. In quest’ottica, abbiamo aderito e sostenuto diversi progetti nazionali per il monitoraggio e la pianificazione di strategie di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici”, ha commentato il 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐏𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚.

Il Parco ha sostenuto e partecipato al progetto “𝐌𝐚𝐫𝐞 𝐂𝐚𝐥𝐝𝐨” 𝐝𝐢 𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧𝐩𝐞𝐚𝐜𝐞 per il monitoraggio delle temperature nei fondali e la messa in rete dei dati al fine di favorire protocolli d’intervento comuni e più efficaci. Per questo progetto il Parco ha provveduto all’acquisto e coadiuvato l’installazione di sensori a Tremiti per il monitoraggio e l’analisi delle temperature.

Attraverso la partecipazione a 𝐒𝐚𝐯𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐖𝐚𝐯𝐞 𝐔𝐧𝐞𝐬𝐜𝐨, inoltre, il Parco ha co-finanziato l’attività di reimpianto di circa 100 mq di Posidonia oceanica. Si tratta di una pianta un tempo presente ma a rischio scomparsa a causa soprattutto delle attività di ancoraggio. Tra i vantaggi della posidonia vi è la capacità di immagazzinare il carbonio per moltissimi anni.

“Sono progetti nei quali impegniamo risorse nella convinzione che siano anche utili a creare consapevolezza nelle comunità locali e a tutelare e a preservare per le generazioni future il nostro straordinario patrimonio ambientale”, ha commentato il Presidente Pazienza.

Il Parco ha finanziato, inoltre, 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗣𝗼𝗹𝗶𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗜𝘀𝗼𝗹𝗲 𝗧𝗿𝗲𝗺𝗶𝘁i per un investimento di circa 727 mila euro

Si tratta di un importante intervento che – oltre che a riqualificare una struttura di pubblica utilità a San Domino – consentirà l’abbattimento della quota di CO2 associata al suo funzionamento.

Un intervento che è stato possibile 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗹𝗹’ 𝗘𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝗲𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗲𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 progettuali al bando “Programma di interventi di efficientamento energetico, mobilità sostenibile, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici dei Parchi” del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica (MASE).

Dopo aver conseguito tutti i risultati prefissati si avvia inoltre alla conclusione anche l’attività inserita nel progetto 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐃𝐈𝐎𝐌𝐄𝐃𝐄𝐄 con cui il Parco ha lavorato all’eradicazione delle specie aliene presenti nell’Arcipelago che sono state per lungo tempo una minaccia per l’uomo e per l’ecosistema. Tra queste, in particolare, il ratto nero (rattus rattus), che risulta ormai eliminato a beneficio della salute pubblica non solo della comunità ma anche dei turisti.

Un ultimo passaggio il Presidente Pazienza lo ha dedicato al ricordo del compianto Sindaco Giuseppe Calabrese.

“Salutiamo con favore la proposta di istituzione di una Legge Regionale in memoria del Sindaco Giuseppe Calabrese. Un amico, un uomo lungimirante estremamente pragmatico sempre attento e che si è speso lungamente per la crescita della sua Comunità. Auspico che questa legge, a lui nominativamente dedicata, possa essere un perno attorno al quale attivare sinergie interistituzionali … sarebbe questo il miglior modo per onorare la Sua memoria”, ha concluso il Presidente Pazienza.