CASE IN FITTO AGLI UNIVERSITARI, FOGGIA E LECCE LE PIU’ ECONOMICHE

0
425

E’ quanto risulta da un’indagine condotta dall’A.Di.S.U. Puglia e cercoalloggia.com. Infatti, l’indagine ha intercettato 802 persone, per la gran parte studenti (88.5%), ma anche dottorandi/ricercatori/docenti (1.9%), e lavoratori/lavoratrici (8.9%), che dichiarano negli ultimi 12 mesi di aver vissuto o attualmente vivere in affitto nelle città di Bari (33.6%), Foggia (19.8%) e Lecce (42.6%). La gran parte degli intervistati ha affermato di provenire e avere residenza nelle province pugliesi (l’82.5%). Di questi, il 90.8% abita in un appartamento, di cui la gran parte occupa una singola (il 83,4%) mentre una piccola percentuale condivide con altri inquilini una stanza doppia (il 16,6%).

E’ stato rilevato che, per quanto riguarda il prezzo medio degli affitti delle stanze singole, sono gli studenti di Bari a pagare un costo di affitto più alto. Il 75% degli intervistati afferma di pagare un canone mensile che si attesta nella macro-fascia tra i 180€ e i 259€ (lo scorso anno era il 61%), con un canone mensile medio di 233€ (226€ lo scorso anno). Per gli studenti di Lecce invece, il canone d’affitto si attesta per il 16% nelle fasce tra i 140-179€ e tra i 180-219€ per il 57%, con un canone medio di 188€ (lo scorso anno 186€). Relativamente alla città di Foggia, circa il 51,1% degli affittuari (32% lo scorso anno) dichiara di pagare un affitto compreso tra i 180-219€ (anche se di questi, il 32% si pone nella fascia tra i 180-199€), con un canone medio di 198€ al mese (189€ lo scorso anno). In generale, si è rilevato un aumento del canone medio mensile per prendere in affitto una stanza dell’1% a Lecce, del 3% a Bari e del 4,5% a Foggia.

Relativamente alle informazioni sul contratto d’affitto, è emerso che sono sempre di più i proprietari e gli affittuari che decidono di stipulare contratti regolari in linea con la legge. Solo l’8.8% (lo scorso anno il 9%, nel 2016 il 10%) dichiara di non aver mai sottoscritto un contratto; mentre il 91,2% dichiara di averne sottoscritto uno regolarmente, anche se di questi il 13,1% afferma di non aver ricevuto mai copia del contratto. Tuttavia il 37,3% dei rispondenti non è in grado di ricordare la tipologia di contratto sottoscritto e il 35,8% afferma in modo sincero di non conoscerne le differenze. Infatti solo un 26.9% si sbilancia affermando di aver sottoscritto un contratto a canone concordato (il 17%) e a canone libero (il 9,9%).