CASA SOLLIEVO, PREMIO PER GIOVANI RICERCATORI DALL’AACR ALLA DOTT.SSA BARBARA PASCULLI

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Con un abstract dedicato alla stessa molecola, è stato assegnato alla ricercatrice Barbara Pasculli un premio per giovani ricercatori dall’AACR-American Association for Cancer Research

La rivista Frontiers in Oncology Women’s Cancer ha recentemente pubblicato uno studio, condotto nel Laboratorio di Oncologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, dedicato all’identificazione di nuovi biomarcatori coinvolti nel carcinoma della mammella e nella risposta a trattamento con PARP-inibitori.

Mediante l’analisi molecolare di una coorte estesa di pazienti affetti da carcinoma mammario, l’impiego di risorse bioinformatiche e modelli cellulari, lo studio ha identificato la molecola miR-155, un piccolo RNA non codificante naturalmente presente nelle cellule umane con funzione di potente regolatore dell’espressione genica, come molecola coinvolta nella risposta delle cellule tumorali al farmaco PARP-inibitore Olaparib. I livelli alterati di questa molecola nei diversi sottotipi tumorali, quando misurati, potrebbero predire precocemente la loro potenzialità ad essere trattati con efficacia con tale farmaco.

L’importanza di questi primi risultati sta nella volontà di fornire evidenze sperimentali a supporto dell’impiego dei PARP inibitori, una nuova classe di farmaci ad azione mirata sui meccanismi di riparazione del DNA nel trattamento delle forme più aggressive di tumore sporadico della mammella che, ad oggi, restano le più difficili da curare.

Con un abstract dedicato allo stesso studio, la scorsa primavera, la ricercatrice Barbara Pasculli del Laboratorio di Oncologia ha vinto un premio per giovani ricercatori dell’American Association for Cancer Research. Lo Scholar in Training Award, così si chiama il premio, sarebbe consistito in una borsa di viaggio a copertura della partecipazione al congresso di San Diego, in California, e nella partecipazione alla cerimonia di premiazione.

L’evento, a causa del Covid-19, è stato annullato e sostituito da un meeting online a fine giugno, dove la giovane ricercatrice ha potuto comunque partecipare divulgando la sua ricerca.

«Resta un po’ di amarezza per non aver potuto partecipare ad un evento formativo così prestigioso – ci ha spiegato la ricercatrice –. Sono comunque felice per l’apprezzamento ricevuto sulla qualità e sull’impatto del lavoro. Il riconoscimento, ricevuto pochi giorni fa sotto forma di attestato, mi sento di condividerlo con la coordinatrice dello studio, il medico Paola Parrella, e con i ricercatori dell’Unità di Biostatistica, Bioinformatica, Senologia, Oncologia e Anatomia Patologica e i colleghi dell’Istituto IRST IRCCS di Meldola».