ASTENSIONE DELLA DESTRA DELLA COMMISSIONE SULL’ANTISEMITISMO: DELUSIONE DELLA SENATRICE SEGRE

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Non si misura l’attenzione al problema dei comportamenti razziali evidenziati in Senato dalla senatrice a vita Liliana Segre, sulla nomina della commissione parlamentare sull’antisemitismo.

C’è chi è convinto, come me, che nominare una commissione su un problema ad evidenza importante, può essere pleonastico.

Sono convinto, invece, da discendente della Prima Repubblica, democristiano, che l’opinione dei mai dimenticati senatori Andreotti e Rumor sulle questioni importanti che non si volevano affrontare, allora, sia stata quella di nominare una commissione ad hoc.

Affermavano: “non vuoi affrontare un problema per ragioni politiche? Nomina una commissione ad hoc”. Le commissioni, alta ingegneria politica, perpetuano la non risoluzione del problema, sine die, ed evitano, per calcolata convenienza, il confronto-scontro politico diretto.

Il pensiero dei due grandi statisti è tutt’ora attuale e di grande insegnamento!.

Chi stigmatizza l’astenersi da parte dei senatori di centro destra, sulla istituzione della commissione sull’antisemitismo, compie sonoro un passo falso nella storia.

La sinistra in Italia commette il solito errore di grande demagogia: non avere il coraggio di affrontare la questione dell’antisemitismo giocandosela in politica. Non ha il coraggio, forse per paura di un flop.

La solita ipocrisia. I senatori che si sono astenuti hanno voluto, secondo me, evidenziare l’ipocrisia politica di una sinistra che ha perso la propria identità.

Ci sono le Leggi dello Stato, la nostra splendida Costituzione che condannano e puniscono chiaramente l’antisemitismo.

Applichiamo le Leggi e facciamo riferimento alla Costituzione. E’ un caloroso e pressante invito, il mio.

Michele Russi

Questo è il giudizio del nostro lettore di Civico 93, Michele Russi, sulla vicenda della commissione antisemitismo voluta dalla senatrice Segre. Per un approfondimento sull’argomento, si riporta l’articolo di Rainews.

Mattarella: “Non abbassare la guardia” 75190 è il numero tatuato sul braccio della senatrice a vita Liliana Segre. Un numero che, nel massimo momento dell’odio razziale, dava il via all’alienazione dell’essere umano dalla sua natura. Da quel numero è nata l’idea di un atto politico che, senza distinzione di colore o appartenenza politica, deve essere parte del patrimonio culturale e sociale dell’Italia Tweet Commissione Segre. Parolin: “Astensione destra preoccupa, su valori tutti uniti” Sì del Senato a mozione Segre per la creazione di una commissione su razzismo e antisemitismo Liliana Segre e i messaggi d’odio sui social: “Sono persone che vanno curate, bisogna averne pena” Antisemitismo, valanga di insulti social contro Liliana Segre 31 ottobre 2019 “Non abbassare mai la guardia” e “non sottovalutare i tentativi che negano o vogliono riscrivere la storia contro l’evidenza allo scopo di alimentare egoismi, interessi personali, discriminazioni e odio”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Quirinale alla Cerimonia di consegna delle insegne dell’ordine militare d’Italia in occasione del giorno dell’unità nazionale e giornata delle forze armate. “L’antidoto a queste immani tragedie – ha aggiunto – è soltanto nella memoria, nel dialogo, nel rispetto, nell’inclusione e nella comprensione reciproca”. Il capo dello Stato ha  ricordato “gli orrendi episodi accaduti 75 anni or sono lungo quasi tutta la penisola. Tante vite spezzate nei crudeli eccidi perpetrati dalle truppe e milizie nazi fasciste, spesso compiuti nella più agghiacciante violenza e spregio della vita persino dei bambini. A quegli eccidi si sono aggiunte le aberranti vicende ad opera di alcuni reparti delle forze alleate che come talvolta accade in guerra, avevano smarrito ogni senso di umanità”.

Segre

“Sono rimasta delusa e stupita che davanti a una mozione che proponeva l’istituzione di una commissione contro l’odio ci potessero essere dei distinguo”. Così la senatrice Liliana Segre intervistata da Ilaria Sotis nel corso del programma Di Rai Radio1 “In viva voce” all’indomani della approvazione della mozione che porta il suo nome per monitorare tutti gli atteggiamenti di odio a partire dall’hate speech che dilaga sui social. “Dagli interventi che ho seguito ho immaginato che una parte si sarebbe astenuta ma poi ho notato che molti astenuti al momento dell’annuncio dell’esito del voto sulla mozione hanno applaudito”, ha proseguito la senatrice. Segre ha anche risposto a un messaggio giunto nel corso del programma in cui un ascoltatore ha rivendicato il diritto di odiare. “Per fortuna ci sono tantissime persone che la pensano diversamente”, ha detto Segre, che ha voluto ribadire come “odiare significa perdere tempo prezioso. E’ un peccato verso se stessi”. Sulla necessità della nascita di una commissione contro l’odio la senatrice ha evidenziato che “rimanere indifferenti non è più possibile e lo dico io che l’odio ce l’ho scritto sul braccio”. Infine sul paventato utilizzo politico della commissione rifacendosi alle parole di Salvini che si è detto contro a “uno stato che ritorni a Orwell” la senatrice Segre ha risposto: “Se Orwell viene evocato da Salvini vuol dire che stiamo sulla stessa linea. Orwell aveva scritto in anticipo di cinquanta anni che la storia poteva essere cambiata a secondo di come cambiava il potere”.

M5s

“Chi sceglie scientemente di non contrastare razzismo e intolleranza di ogni genere è un pericolo per la verità storica, un pericolo per la democrazia e un pericolo per lo Stato. Ieri, nell’Aula del Senato, abbiamo assistito a una pagina buia e vergognosa che non trova giustificazione alcuna. La scelta di partiti come Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia di non votare la mozione Segre per l’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza si traduce in questo: avallare gli istigatori d’odio. E’ molto semplice: o si è d’accordo o si è contrari. Salvini, Berlusconi e Meloni evidentemente sono contrari al contrasto di intolleranze di ogni genere”. Così, in una nota, i componenti del MoVimento 5 Stelle della Commissione Diritti Umani del Senato.

Berlusconi

“Alla senatrice Segre voglio rinnovare la mia stima, la più profonda solidarietà per le ignobili aggressioni di cui è stata oggetto e il mio profondo rispetto per la sua storia personale che la rende preziosa testimone di una tragedia, l’Olocausto, che è stata il male assoluto, sul quale non è tollerabile alcun revisionismo, negazionismo o sottovalutazione”. Così Silvio Berlusconi, in una nota in cui spiega il senso del voto di astensione al Senato all’istituzione della commissione Segre. “Chi conosce la storia recente dovrebbe sapere che il nostro governo è stato quello più vicino ad Israele nella storia della Repubblica e di questo mi è stato dato atto in diverse occasioni dal primo ministro di Israele e dalle comunità ebraiche nel mondo. Le ragioni dell’astensione: abbiamo votato una nostra mozione – bocciata dalla sinistra – che ribadiva con grande chiarezza questi principi. Da liberali siamo però contrari all’eccesso di legislazione sui reati di opinione e la mozione sottoposta ieri al voto del Senato, sulla quale Forza Italia si è astenuta, prospettava, su richiesta della sinistra, l’istituzione di un nuovo reato di opinione – sovrapponendosi disordinatamente a fattispecie già esistenti – e in più con evidenti margini di ambiguità, mancando, per esempio, qualsiasi riferimento ai rischi dell’espansione del fenomeno del radicalismo islamico”.

Meloni

“Bene la richiesta di Riccardo Pacifici, esponente di primo piano della Comunità ebraica romana, di modifica della mozione Segre appena approvata in Senato affinché possa ottenere il consenso unanime delle forze politiche”. Lo dice Giorgia Meloni commentando la proposta dell’ex presidente della Comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, di modifiche alla mozione Segre per arrivare a unanimamente alla commissione contro l’odio, l’intolleranza e l’antisemitismo. “E’ stato un errore politico – continua la leader di Fdi – utilizzare questa preziosa occasione per dare vita a uno strumento di censura arbitraria delle idee non condivise dalle forze di maggioranza quali la difesa dell’identità nazionale e della famiglia naturale”.   “Fratelli d’Italia – sottolinea ancora Meloni – è pronta a collaborare per l’istituzione di una Commissione che abbia come finalità il reale contrasto a ogni forma di intolleranza e antisemitismo, valori che devono essere patrimonio condiviso di tutti gli italiani e non pretesto di scontro politico”.

Fico “Non c’è dubbio che questo è un tema che deve accomunare tutti, non ci possono essere distinzioni di parte”. Così il presidente della Camera Roberto Fico da Napoli commenta l’astensione del centrodestra sul voto per istituire la commissione Segre.