ASSOTURISMO FOGGIA, UN MILIONE DI TURISTI NELLE CASE “POLLAIO”

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Un milione di turisti completamente in nero in Capitanata nell’ ultima stagione estiva fra Gargano e monti dauni. E’ la stima di Assoturismo Foggia, secondo i dati rilevati dal centro studi turistici e diffusi dalla Confesercenti provinciale.

«Turisti – rileva la nota – assorbiti da strutture che operano al di fuori della ricettività ufficiale. «La stagione estiva del 2017 è stata positiva per la nostra provincia con presenze da record sul Gargano e alle isole Tremiti – afferma Bruno Zangardi, presidente di Assoturismo Foggia. Tuttavia la stagione è stata da record anche per gli irregolari», aggiunge. L’ estate scorsa – rileva lo studio – è stata da record anche per gli irregolari.

«E’ chiaro ormai – annota Confesercenti – come il settore viva a livello nazionale un’emergenza abusivismo dilagante, confermato anche dai controlli a tappeto della Guardia di Finanza in alberghi e strutture ricettive. Le case vacanze -pollaio, gli affitti in nero e altro non sono solo un problema per gli operatori in regola, che ne subiscono la concorrenza sleale. Sono un danno per tutti: per l’erario, che perde milioni di euro di gettito, e per la salute pubblica e la sicurezza dei turisti.

Una situazione inaccettabile – conclude Zangardi – amplificata dalla mancanza di sicurezza legata al sommerso e che rischia di essere una bomba per il settore e per la nostra capacità di attirare turisti».

Secondo l’indagine sarebbero ben 225 milioni i turisti che in tutta Italia nell’ ultima stagione estiva avrebbero soggiornato in strutture abusive. Numeri che vengono fuori dalla comparazione tra i flussi turistici emersi dalle indagini campionarie (svolte da Banca d’ Italia sui turisti stranieri in Italia e dall’ Istat sui viaggi e le vacanze degli italiani) e le presenze effettivamente registrate nelle strutture ricettive ufficiali e rilevate dall’ Istat. Il risultato è appunto una differenza di 225,6 milioni di presenze.

«Di questo dato sottolinea ancora Confesercenti-Assoturismo – solo una piccola parte è riferibile alle seconde case di proprietà: il grosso delle presenze si è realizzato tramite affitti in nero, b&b abusivi e altri operatori irregolari, frequenti soprattutto nel turismo religioso ed aziendale. Un fenomeno che ha esteso il suo raggio d’ azione soprattutto nel corso dell’ultima estate, limitando fortemente le ricadute positive di una stagione che ha registrato flussi turistici in aumento in ogni parte d’ Italia.

Secondo i dati dell’indagine realizzata dal Cst, su un campione di 2.350 strutture ricettive si è registrato un aumento di oltre 7,6 milioni di pernottamenti (+3,7%) e di oltre 1,9 milioni di arrivi (+4,1%), risultati al di sopra delle nostre stesse attese». (stralcio da La Gazzetta del Mezzogiorno)

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